mercoledì 31 marzo 2010

Questi fantasmi



Magari anche quelli che non pagano fornitori e dipendenti e, coi soldi risparmiati, vanno alle Maldive.

giovedì 25 marzo 2010

Fiorella Mannoia a Ferrara

FIORELLA MANNOIA Acoustic tour 2010
Teatro Nuovo
Piazza Trento Trieste, 52
Orario:
21.00
29 marzo

Informazioni
Tel. 049 8644888
Fiorella Mannoia si cimenta per la prima volta con un concerto acustico, mettendo in primo piano la sua voce e la sua personalità.
http://www.teatronuovoferrara.it

martedì 23 marzo 2010

La fotografia di cinema



Padova Aprile Fotografia 2010
6ª edizione
LA FOTOGRAFIA DI CINEMA
Testo critico di Giorgio Tinazzi
Ci sono più modi per riproporre alla nostra memoria un film. Con l’avvento della
videoriproduzione (un passaggio d’epoca, si sa) la via più semplice è, dopo quella
dei nastri, quella del dvd. Una volta, non proprio tanto tempo fa, le strade erano
forzatamente diverse; a sostegno del ricordo si ricorreva alla sceneggiatura,
quando era pubblicata o comunque accessibile. Era un modo improprio, perché un
progetto è altra cosa rispetto a un’opera realizzata, ma in qualche modo serviva.
Altre volte si ricorreva come appoggio – parziale fin che si vuole – al lavoro do uno
“strano” addetto ai lavori, il fotografo di scena. Strano mestiere, importante e il più
delle volte misconosciuto. Segue da vicino la lavorazione di un film, sta accanto
alla sua crescita, ma alla fine quasi non compare, spesso nemmeno nei titoli di
testa o di coda. Contrariamente alla generalità degli altri fotografi, che carpiscono il
momento o l’occasione e la lasciano, vive con il suo soggetto.
Questo lavoro di documentazione ha due facce, abbastanza differenti. Da un lato
duplica (duplicava, come vedremo) dal vivo molte inquadrature, cercando di
mettersi il più possibile dal punto di vista del regista. Fornisce una sorta di biglietto
da visita di un film; sono le foto che compaiono, spesso prima della sua uscita, sui
giornali, e poi sulle riviste, o che lo accompagnavano (l’uso dell’imperfetto è ormai
quasi d’obbligo) come illustrazione, nelle “locandine” esposte fuori dalle sale
cinematografiche . Va comunque detto che non era solo, o tanto, un lavoro
subordinato a quello del regista, perché in fondo era il fotografo a scegliere il
tempo giusto, quello da “fermare”. Alcune icone depositate nel nostro immaginario
derivano da immagini di scena, basti pensare a Anita Ekberg che si bagna nella
fontana di Trevi, ripresa da Pierluigi Praturlon.Alle volte, per gli studiosi ma non
solo, quelle foto possono diventare materiale informativo aggiuntivo, nel caso di
parti soppresse o censurate di un film. Riprova è che, di recente, è stato ricostruito
un diverso finale di 8 e 1\2 che Fellini aveva ipotizzato, grazie a una
documentazione di scena.
L’altro modo di intendere questo lavoro, che permane e si sta estendendo e ancor
più qualificando, è più “libero”, più autonomo dal regista: il fotografo si muove sul
set, riprende a suo modo l’autore o i coautori o gli attori, spia i gesti, le attese,
ricostruisce insomma un’atmosfera. Dà il senso di un mestiere (e della “macchina
cinema”) che si sta svolgendo e lo affianca aggiungendo del proprio: i preparativi
di un’inquadratura, comportamenti imprevisti, ritratti inediti, visi, tra partecipazione
e –è il caso di dirlo- giusta distanza. Lo si vede nelle immagini esposte in questa
mostra, ben poche tra le tante scattate: vengono sottolineati momenti
figurativamente forti, come ad esempio Isabella Ferrari ritratta da Giovanni Umicini
nel negozio di parrucche sul set della Lingua del Santo, o le pie donne dietro le
spighe di grano “fermate” da Lucia Baldini in Passione; sono colte pause non
inerti, Carlo Mazzacurati sul set nebbioso di Vesna va veloce, mentre
probabilmente sta immaginando un’inquadratura (“quando è bene non avvicinarlo”
dice Umicini); si dà risalto a un momento saliente di un’opera (la processione
popolare in Passione), o a un tratto fondamentale dello stile di un regista (i
paesaggi della Giusta distanza); si documenta il lavoro continuo con gli attori. E’
un reportage sul campo, una specie di occhio privato, che in qualche modo
assomiglia alla curiosità del detective.
In fondo è anche qualcosa di più, perché si sta narrando una storia, quella di un
film che si sta costruendo. E come sempre,ognuno la racconta a suo modo, a
seconda dell’oggetto (la diversità dei film di Mazzacurati, pur tenuti assieme da un
filo conduttore), e dello stile personale (Lucia Baldini ha caratteristiche diverse da
Giovanni Umicini).
Un lavoro in lento esaurimento quello del fotografo di scena? Potrebbe sembrare
se si pensa a come – da tempo - i dvd in commercio affianchino alla riproduzione
di film anche riprese sul set, interviste, appunti di lavorazione. Ma non è così.
Quelle foto sono un’altra cosa. Hanno l’“aura” dell’attimo afferrato, o del caso
rivelatore. La memoria, soprattutto quella del cinema, si nutre anche di questo
tempo apparentemente perduto.

giovedì 18 marzo 2010

mercoledì 10 marzo 2010

Appuntamenti finalesi

DAR VOCE ALLE DONNE
Esserci o apparire è il titolo della tavola rotonda Come dar voce alle politiche delle donne: venerdì 12 marzo alle ore 18.00 nella sala del Consiglio Comunale. Intervengono Michele Scacchetti, assessore alle Pari Opportunità, Mariagiulia Sandonà presidente della Commissione Pari Opportunità; Elena Malaguti, assessore provinciale alla Cultura; Donatella Baraldi, presidente Centro Documentazione Donna di Modena. Al termine seguirà un rinfresco.

LETTURE DA SHAKESPEARE BOCCACCIO E ARIOSTO
Continuano le serate dedicate a frammenti di discorsi amorosi: il cielo in una stanza organizzato dalla Biblioteca Comunale e dal Carc. Si tratta di un ciclo di incontri letterari che si svolgono presso l’ex Monastero di Santa Chiara (in via Leonardo da Vinci). Venerdì 12 marzo alle ore 20,45, commenti e letture tratte da pagine di Shakespeare, Boccaccio e Ariosto. La critica letteraria è affidata ad Alessandra Mantovani, mentre la lettura espressiva è a cura di Simone Maretti. Ingresso gratuito. I prossimi incontri saranno il 19 marzo – con Manzoni, d’Annunzio e Verga. Infine il 26 marzo con pagine di Morante, Brancati, Calvino e Pontiggia.
Info: Biblioteca Comunale tel. 0535.788331 / 91007; CARC Tel. 0535. 90956.

“LO CHIAMAVANO VARIETÀ” IN TEATRO
Ancora un appuntamento con TERRA DI TEATRO: sabato 13 marzo ore 21.00 LO CHIAMAVANO VARIETÀ, dell’Associazione Culturale Showteam.Due ore di spettacolo godibilissimo, che scivolano via come velluto cosparso di cipria rosa, tra bambole di porcellana e soldatini di stagno. Canzoni allusive e doppi sensi, giusto per fare avanspettacolo. In scena Carlo Polastri, Simonetta Malaguti, Lorenzo Guandalini, Giuseppe Tretola. Biglietti € 10.00, ridotto € 8.00, presso l’URP, tel. 0535.788333; presso la biglietteria del Teatro due ore prima dello spettacolo, tel. 0535.91350.



I NOMI DELLE VIE DI FINALE
Raccolti in un volume, I NOMI DELLE VIE DI FINALE EMILIA DAL 1700 AL 2009, che verrà presentato sabato 13 marzo 2010, alle ore 17.00 nella sala consiliare del Municipio. Al saluto del sindaco Raimondo Soragni e dell’assessore alla Cultura Fernando Ferioli, di Marco Poletti, presidente del Gruppo Studi Bassa Modenese, di Cesarino Caselli presidente del Carc, seguono gli interventi di Antonietta Furini responsabile della Biblioteca e dell’Archivio Storico e di Mauro Calzolari, autore dell’opera e docente dell’Università di Ferrara.

I SENTIERI DELLE DONNE
DONNE: SENTIERI NELLA STORIA E NELL’ANIMA è un altro incontro organizzato nell’ambito della Festa della Donna domenica 14 marzo alle ore 16.00 presso la Sala del Consiglio. Manifestazione promossa dall’Assessorato Pari Opportunità e da Arteinsieme per dare voce e interpretazione a donne che nella storia si sono distinte per eccellenza. Interventi musicali di Claudio Catozzi. Seguirà un rinfresco.

lunedì 8 marzo 2010

Ricorrenze



Compagnia del bel canto da "La vedova allegra" al Rivana Garden di Ferrara il 4 marzo 2010

mercoledì 3 marzo 2010

Hollywood party



Un convegno per ricordare Franco La Polla, scomparso il 27 febbraio dello scorso anno: lo promuove il Dipartimento di Musica e Spettacolo – CIMES nei giorni di venerdì 5 e sabato 6 marzo.
La Cineteca di Bologna partecipa al ricordo di Franco La Polla con una proiezione, che precede i due giorni di convegno, giovedì 4 marzo, alle ore 20 al Cinema Lumière: in programma un cult della commedia americana, Hollywood Party di Blake Edwards, in versione originale con sottotitoli italiani.

In memoria di Franco La Polla. In collaborazione con il Dipartimento di Musica e Spettacolo – CIMES
Giovedì 4 marzo, ore 20, Cinema Lumière
HOLLYWOOD PARTY (The Party, USA/1968) di Blake Edwards (98’)
"In questo film si pensa talora a Hawks ma l’humour di Edwards è più di nervi, è meno fisico, e certe soluzioni geometricamente puntualizzate, strutturate con rigorosa evidenza di sogni grammaticali e sintattici, vogliono chiudere in una composizione apparentemente conformista quanto c'è di ribelle e di nuovo, di singolare nella personalità di questo sconcertante regista moderno". (Giuseppe Turroni)
Versione originale, sottotitoli italiani