lunedì 7 novembre 2011

A novembre in cineteca



Monicelli, un anno dopo
Il 29 novembre 2010 Mario Monicelli si è suicidato. Un mese fa la vedova, la scrittrice e pittrice Chiara Rapaccini, ha pubblicato La bambina buona, ritratto profondo, sereno e divertente della sua vita e anche dei trentacinque anni trascorsi con Mario. Il suo libro si apre con la citazione leopardiana che è la stessa che Monicelli pronuncia alla fine della bella e sincera intervista che Goffredo Fofi gli ha fatto (Con il cinema non si scherza, Edizioni Cineteca di Bologna, in libreria a fine novembre), durante una lunga frequentazione. La sua profondità gioiosa e terribile ci manca. Restano i suoi film e ora anche questi due libri.

Tra Russia e Unione Sovietica
Mercoledì 23 Claudio Abbado e l’Orchestra Mozart incontrano al Teatro Manzoni Re Lear di Kozincev e le musiche scritte, per questo film sublime e dimenticato, da Šostakovič. Nel cartellone del Lumière convivono tutti i film di un grande sovietico, Ėjzenštejn, e una selezione della sterminata produzione di un grande russo contemporaneo, Sokurov. Con i suoi otto lungometraggi (e i suoi studi teorici) Ejsenstein, il più censurato autore della storia del cinema, ha influenzato più di chiunque altro i cineasti del Novecento. Sokurov, autore di oltre cinquanta lavori, tra lunghi, corti e documentari perlopiù sconosciuti in Italia, ha recentemente vinto a Venezia con Faust, uno dei film più sorprendenti e innovativi visti negli ultimi anni.

Tra classici, emergenti e maestri contemporanei
Quello di novembre è un programma in equilibrio tra classici della storia del cinema e cinema del presente. Pasolini e le recenti produzioni selezionate e portate a Bologna da Gender Bender, un omaggio all’emergente cineasta danese Nicolas Winding Refn che, con Drive, si è confermato un autore capace di creare, anche nell’Hollywood di oggi, un cinema personale e indipendente. Di Kaurismäki mostriamo il nuovo film, Miracolo a Le Havre, una delle sue opere più riuscite. Kaurismäki ha anche regalato alla Cineteca un selezione di cinque capolavori del cinema francese tra il ‘34 e il ‘54, che lo hanno condotto a Le Havre e a girare, per la seconda volta, un film in lingua francese.

E ancora…
Living in the Material World, il recente documentario sulla vita dell’ex Beatles George Harrison, firmato Martin Scorsese, che, come potete immaginare, non è ‘solo’ un biopic; Pina di Wim Wenders che, per una volta, non ha fatto un film su stesso, ma un’opera piena d’amore sull’arte di Pina Bausch usando, da grande autore, il 3D. Poi se volete ascoltare l’incredibile voce originale di Cheyenne/Sean Penn in This Must Be The Place, quella di Ryan Gosling in Drive o quelle dei protagonisti di Restless, ultimo, incantevole Gus Van Sant, non potete che venire da noi, in via Azzo Gardino, a godervi le versioni originali di questi tre bellissimi film.

giuseppe bertolucci e gian luca farinelli



Scarica il numero di novembre di Cineteca con la programmazione completa di sala


TUTTO EJŽENŠTEIN
dal 15 al 30 novembre
Sul cinema di Ejženštein continua a pesare un doppio pregiudizio, in base al quale pare non sia possibile esprimere adeguato apprezzamento se non si hanno ben chiari: 1) il contesto storico, politico e sociale dal quale è sorto; 2) il poderoso apparato di teoria del cinema da lui consegnato all’umanità. Sia chiaro: non intendiamo qui negare il peso che una conoscenza affinata può rivestire nella miglior conoscenza di un’opera. Vogliamo però invitare a pensare al cinema di Ejženštein con meno soggezione, recuperandone anche gli aspetti di puro piacere e le inclassificabili derive. Come suggeriva Daney, la sua capacità di “far scaturire dalle cose una bellezza impura, meticcia”.
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OMAGGIO AD ALEKSANDR SOKUROV

dal 7 al 23 novembre
Dai ritratti immaginari di tre potenti del Novecento (Hitler, Lenin e Hirohito) al viaggio onirico nell’universo dell’Ermitage (Arca russa), a due documentari inediti in Italia: Sokurov, vincitore del Leone d’Oro all’ultima Mostra del cinema di Venezia, è un grande visionario contemporaneo che alterna magistralmente la messinscena, il documentario e il mélange fra finzione e realtà.

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CARTA BIANCA AD AKI KAURISMÄKI

dal 24 al 29 novembre
Nella città portuale di Le Havre (letteralmente, ‘il rifugio’), Aki Kaurismäki ha ambientato il suo ultimo film, favola solidale e fuori dal tempo su un maturo sciuscià parigino e un ragazzino immigrato, e tra di loro un personaggio femminile che si chiama Arletty. Sulla scia di queste suggestioni, abbiamo chiesto ad Aki Kaurismäki di immaginare una piccola rassegna di grandi film francesi che hanno ispirato il suo cinema: dall’impetuoso silenzioso amour fou di L’Atalante alle umide malinconie di Quai des brumes alle solitudini riscattate dall’amore di Antoine et Antoinette.

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PASOLINI E IL MITO

21 e 22 novembre
Un convegno sulla dimensione dell’irrazionale nella letteratura, nel cinema e nel teatro di Pasolini e la riproposizione di alcuni film dove reinventò le tragedie classiche (Edipo Re e Medea) e interpretò i fenomeni contemporanei alla luce del Mito greco (Appunti per un’Orestiade africana). Martedì 21 Alice Rohrwacher
riceverà il Premio Pasolini.



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GENDER BENDER

fino al 5 novembre
‘Gender Bender’ e ‘Soggettiva’ tornano a gemellarsi per offrire uno sguardo attento e curioso agli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale a cavallo fra cinema, arti performative, arti visive, letteratura e musica..

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DA GARIBALDI AL CAIMANO. COME IL CINEMA HA RACCONTATO L’ITALIA . LUCI E OMBRE DELLA STORIA NELLA SALA BUIA . 8. DA BERLINGUER AL CAIMANO/1

dal 14 al 30 novembre
In questa prima tranche del capitolo “Da Berlinguer al Caimano" immagini ‘di genere’ dall’Italia tra anni Settanta e Novanta: la commedia metaforica sulla fine del comunismo (Palombella rossa), la commedia realista su speranze tradite e malcostume politico della prima repubblica allo sfascio (Il portaborse), il nuovo cinema di denuncia civile (I cento passi), il grande racconto per sintesi magistrali e visioni di quarant’anni di potere e vita nazionale (Il divo). Al termine di ciascuna proiezione frammenti da Cinico TV di Daniele Ciprì e Franco Maresco.

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OMAGGIO A MARIO MONICELLI

29 e 30 novembre
A un anno dalla morte, tre film per ricordare Mario Monicelli: lo
‘scandaloso’ e censurato Totò e Carolina, il capolavoro sottovalutato Risate di gioia, il ‘politico’ (e molto personale) I compagni. A fine mese, presentazione di Mario Monicelli, Con il cinema non si scherza. Una conversazione con Goffredo Fofi (Edizioni Cineteca di Bologna, in libreria a fine novembre), l’ultima lunga intervista del regista, dove Monicelli e Fofi parlano insieme di cinema, di vita, di passato e presente del nostro paese.

Prime visioni

dal 4 novembre
PINA
di Wim Wenders

Versione originale con sottotitoli italiani


dal 25 novembre
MIRACOLO A LE HAVRE
di Aki Kaurismäki

Versione originale con sottotitoli italiani

I PRIMI DELLA LISTA
di Roan Johnson


www.cinetecadibologna.it

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