domenica 30 giugno 2013

Viaggio nel cinemascope europeo

Bigger Than Life: viaggio nel CinemaScope europeo
Da circa dieci anni il grande schermo dell’Arlecchino celebra i fasti del CinemaScope. Finora abbiamo mostrato soprattutto i film bigger than life realizzati negli Stati Uniti prima che il formato perdesse la sua forza innovatrice. Quest’anno l’attenzione è rivolta alla magia dello Scope europeo e alle diverse varianti di sistemi panoramici adottate nel nostro continente.

Beatrice Cenci (1956) di Riccardo Freda • La grande guerra (1959) di Mario Monicelli • Sammy Going South (Sammy va al sud, 1963) di Alexander Mackendrick • L’Aîné des Ferchaux (Lo sciacallo, 1963) di Jean-Pierre Melville • Szegénylegények (I disperati di Sandor, 1966) di Miklós Jancsó • Lyulskiy Dozhd (July Rain, 1966) di Marlen Khoutsiev • Pechki-lavochki (Il viaggio di Ivan Sergeevic, 1972) di Vasiliy Shukshin

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sabato 29 giugno 2013

Inizia "Il cinema ritrovato"

Sabato 29 giugno al cinema Arlecchino, ore 14.30

SEDMIKRÁSKY

(Daisies / Le margheritine, Cecoslovacchia/1966) R.: Vera Chytilová. D.: 75'
Sog.: Věra Chytilová, Pavel Juráček. Scen.: Věra Chytilová, Ester Krumbachová. F.: Jaroslav Kučera. M.: Miroslav Hájek. Scgf.: Karel Lier. Mus.: Jiří Šust, Jiří Šlitr. Int.: Jitka Cerhová (Marie I), Ivana Karbanová (Marie II), Julius Albert (l'uomo di mondo più anziano), Jan Klusák (l'uomo di mondo giovane), Marie Češková, Jiřina Myšková, Marcela Březinová, Oldřich Hora, Václav Chochola, Josef Koníček, Jaromír Vomáčka. Prod.: Filmové studio Barrandov. Pri. pro.: 30 dicembre 1966. 35mm. D.: 75'. Col. Versione ceca con sottotitoli inglesi / Czech version with English subtitles.
Da: Národní filmový archiv

Storia di due ragazze di nome Maria, Le margheritine è una metafora della distruttività della natura umana applicata alla civiltà moderna in generale e al sistema comunista in particolare. Le ragazze, piccole demolitrici irriverenti e imbronciate capaci di esercitare una forza devastatrice, rappresentano in chiave satirica la crisi contemporanea dei valori e una visione grottescamente deformata del futuro. Una bruna e l'altra bionda, nelle loro apparizioni pubbliche le due sono intercambiabili. Il subbuglio maniacale che causano è presentato con un'estetica giocosa e un gusto sofisticato mettendo in contrasto le immagini documentarie e le manifestazioni più incivili del mondo moderno. La totale distruzione perseguita dalle ragazze è provocata dalla noia e dal desiderio di cambiamento: le due Marie ambiscono a un mondo di assoluta libertà e fantasia e del tutto privo di scrupoli.
La regista Vera Chytilová si rifiuta di risparmiare le sue protagoniste e fa letteralmente a pezzi le loro controparti maschili. L'autrice rispetta solo i sentimenti autentici, il vero lavoro, e usa creativamente una forma di ironia aggressiva per giungere a un finale moralizzante. La sua visione drammatica non poteva funzionare senza il contributo di collaboratori di talento: Pavel Jurácek, che partecipò alla sceneggiatura, Ester Krumbachová, cosceneggiatrice, costumista e scenografa, e Jaroslav Kucera, direttore della fotografia. Kucera alterna bianco e nero, immagini a colori e virate, mentre il montaggio si ispira ai principi del montaggio intellettuale, del montaggio delle attrazioni e del collage visivo. La musica d'accompagnamento ironizza e in parte patetizza l'azione.
La critica degli anni Sessanta non vide nel pessimismo di Chytilová una profonda esigenza morale, e nel 1966, in seguito all'intervento di 21 parlamentari, il film fu ritirato dalle sale a causa del suo presunto messaggio nichilista, anche se fu nuovamente distribuito l'anno successivo. Con la sua follia Le margheritine offrì al pubblico una straordinaria protesta artistica e una sensazione di disagio morale, com'era negli intenti della regista. Circolò nei cinema d'essai anche dopo la 'normalizzazione' come un raro esempio di libero pensiero.
Briana Cechová

L’emulsione conta: Orwo e Nová vlna (1963-1968)
Nella Cecoslovacchia della ‘nuova onda’ anche la tecnica sperimenta, a partire dalla cronica difficoltà di reperire pellicola di qualità sul mercato nazionale. Sette film importanti degli anni Sessanta, dalle Margheritine di Vera Chytilová al pre-kubrickiano Icarus XB-1, da scoprire o riscoprire in una nuova prospettiva: la qualità dell’immagine della pellicola Orwocolor (l’Agfacolor dei paesi dell’est) in combinazioni ardite con la più rara Kodak, o messa alla prova di altre tecnologie, come il widescreen anamorfico o le simulazioni di imbibizioni e viraggi.

Pytel Blech (Un sacco di pulci, 1963) di Vera Chytilová • Icárie XB-1 (Icarus XB-1, 1963) di Jindrich Polák • Až prijde kocour (C’era una volta un gatto, 1963) di Vojtech Jasný • Limonádový Joe (Lemonade Joe, 1964) di Oldrich Lipský • Sedmikrásky (Le margheritine, 1966) di Vera Chytilová • Dáma na kolejích (The Lady of the Lines, 1966) di Ladislav Rychman • Údolí vcel (The Valley of the Bees, 1967) di Frantis ek Vlácil


giovedì 27 giugno 2013

Ultimo weekend a JazzAscona!

Due giornate eccezionali di sole, musica e divertimento in una location unica al mondo.

Highlights:


Robben Ford & Friends: il grande chitarrista blues ospite a JazzAscona  

Due appuntamenti imperdibili per gli amanti della chitarra: Venerdì 28 giugno alle ore 21.00 (stage Elvezia) e Sabato 29 giugno sempre alle 21.00 (Jazz Club Torre) si esibirà Robben Ford, maestro dello stile fusion, jazz e blues, cinque volte nominato ai Grammy Awards e inserito tra i "Migliori 100 chitarristi del ventesimo secolo" dalla storica rivista americana Musician. Robben sarà accompagnato da una band di grandi musicisti: l’organista Ricky Peterson, Harvey Mason alla batteria e Brian Alan al basso. 

Champian Fulton "Swing and Sing"

Torna ad Ascona Champian Fulton, una delle “Sophisticated Ladies” della scorsa edizione. Talentuosa giovane cantante e pianista dalla tecnica sopraffina, presenta quest’anno insieme al suo Quartet un divertente spettacolo dal titolo "Swings and Sings". L'appuntamento è Venerdì 28 giugno, ore 20.00, stage Debarcadero e Sabato 29 giugno, ore 22.00, stage Biblioteca.

Nina Attal, esplosiva funky girl 
Tutti pronti a ballare fino a tarda notte con la giovane e talentuosa Nina Attal, reginetta del blues e funky transalpino che con il suo spettacolo energico e spettacolare ha già conquistato lo scorso anno il pubblico di Ascona. Nina Attal sarà in concerto Venerd' 28 giugno dalle 23.00 allo stage Elvezia e Sabato 29 giugno da mezzanotte al JazzClub Torre. Il modo migliore per salutarci a ritmo di groove!
Shanna Waterstown & Drew Davies Rhythm Combo

Composta da musicisti dell’area parigina e condotta con maestria dal sassofonista e cantante di origini gallesi Drew Davies, la Drew Davies & Rhythm Combo propone uno spettacolo dall’allegria contagiosa, un omaggio all’R&B anni 50 e inizio 60, quando un’intera generazione ballava al ritmo esplosivo di swing, blues e boogie woogie. Drew Davies infiammerà il palco di JazzAscona Venerdì 28 giugno da mezzanotte al JazzClub Torre e Sabato 29 giugno dalle 23.00 allo stage Elvezia.

Giovanni Mazzarino trio a Portogaribaldi

Venerdì 28 giugno alle ore 20.30 presso PanamaBeach Ristorante & Spiaggia

Giovanni Mazzarino è considerato uno dei migliori pianisti italiani. Ha collaborato e inciso con musicisti del calibro di Enzo Randisi, Mimmo Cafiero, Gianni Basso, Franco Cerri, Massimo Urbani, Flavio Boltro, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Francesco Cafiso, Mark Murphy, Steve Swallow, Tom Harrell, Randy Brecker, Steve Grossmann, Bob Mintzer, Lester Bowie, Jimmy Cobb, Kurt Rosenwinkel… e ci fermiamo qua. Nel 2002 si è classificato al 1° posto come MIGLIOR NUOVO TALENTO ITALIANO per il Referendum Top Jazz indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz. Nel 2009 sempre per il Top Jazz si è classificato 3° miglior Pianista Italiano. Si è esibito nei più importanti Festival italiani e stranieri suonando nei luoghi più prestigiosi e per le più importanti organizzazioni concertistiche quali la IUC di Roma, Umbria Jazz, Marciac Jazz Festival, il "Dubai Philips Jazz Festival”, l'Euro Jazz Festival di Città del Messico, i Festival internazionali dell’ America latina, l’Associazione Musicale Scarlatti di Napoli, la Casa del Jazz di Roma, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, il National Theatre e la National Portrait Gallery di Londra. Ha inciso a suo nome 15 album.

www.giovannimazzarino.com

Riccardo Fioravanti esordisce con la sua prima tournée al fianco del cantautore rock dell'area alternativa milanese Alberto Camerini. Negli anni ’70 affiora la sua passione per il jazz, e inizia a studiare contrabbasso presso il Conservatorio G.Verdi di Milano, mentre si esibisce in interminabili, formative jam session nello storico Jazz Club “Capolinea”. La carriera di Fioravanti si è sviluppata per molti anni su piani paralleli. In ambito jazzistico lo ritroviamo accanto a nomi come Giorgio Gaslini, Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Tony Scott, Gorny Kramer, Enrico Intra, Franco D'Andrea, Mario Rusca, Sergio Fanni, Glauco Masetti, Sergio Rigon, Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia e altri ancora. Anche nel mondo del pop sono state innumerevoli le sue collaborazioni. Negli anni '80 Fioravanti suonava con l'Orchestra Ritmica della RAI e, per registrazioni e concerti, con tantissimi artisti: Mina, Ennio Morricone, Mia Martini, Enzo Jannacci, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Ornella Vanoni, Amij Stewart e Nick the Nightfly, per citarne soltanto alcuni. Nei primi anni '90 è stato tra i membri della rinata Orchestra del Festival di Sanremo e risale al 2000 la svolta decisiva della sua carriera, quando decise di dedicarsi stabilmente al jazz. Da allora ha collaborato a registrazioni in studio e concerti con Enrico Rava, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Bob Bonisolo, Michael Rosen, Pietro Tonolo, Stefano Cantini, Giulio Visibelli, Piero Odorici e tanti altri.

Stefano Bagnoli cresce in una famiglia dove il jazz è di casa. I fratelli Carlo e Luigi Bagnoli – zio e papà – furono i fondatori di uno dei primi tre gruppi di Jazz Tradizionale in italia nel 1951 la “Milan College Jazz Society”. Durante il periodo passato al conservatorio, Stefano collabora stabilmente con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano, l’Orchestra de l’Angelicum di Milano e il gruppo “I Percussionisti di Milano” diretti da Campioni con Carlo Boccadoro, Andrea Dulbecco, Beppe Cacciolla, Luca Gusella, Morgan Tortelli, Maurizio Ben Omar e Guido Querci. Inizia la carriera batteristica nel 1978 mettendosi in luce giovanissimo come poliedrico batterista a proprio agio nelle diverse sfaccettature stilistiche legate al Jazz, in continua evoluzione egli stesso, assecondando nel corso degli anni innumerevoli artisti quali Carlo Bagnoli, Sante Palumbo, Glauco Masetti, Paolo Tomelleri, Sergio Fanni, Marco Ratti, Giulio Libano, Ettore Righello, Lino Patruno, Mario Rusca, Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Bruno De Filippi, Emilio Soana, Gianni Coscia, Gianni Bedori ed in tempi più recenti Dado Moroni, Luciano Milanese, Antonio Faraò, Enrico Rava, Furio di Castri, Aldo Zunino, Flavio Boltro, Emanuele Cisi, Giovanni Mazzarino, Fabrizio Bosso, Paolo Birro, Riccardo Zegna nonché al fianco di Francesco Cafiso per sei anni dal 2004 al 2011. Chilometrica la discografia in continua espansione (circa 200 le registrazioni discografiche dal 1978 ad oggi) ed un’attività concertistica internazionale di rilievo.

mercoledì 26 giugno 2013

Il restauro di 'Re per una notte"


Martin Scorsese, Robert De Niro, Jerry Lewis: questo il tris d’assi di King of Comedy – Re per una notte, nuova tappa che Sotto le stelle del Cinema (la manifestazione estiva della Cineteca di Bologna in Piazza Maggiore) segna nel cammino di avvicinamento al festival Il Cinema Ritrovato (in programma dal 29 giugno al 6 luglio), che al genio comico di Jerry Lewis dedicherà un omaggio speciale con la presentazione del lungo e rarissimo documentario di Robert Benayoun, Bonjour Mr. Lewis.
Appuntamento domani, giovedì 27 giugno, alle ore 22, in Piazza Maggiore (in caso di pioggia, proiezione al Cinema Lumière in Piazzetta Pasolini, 2/b), con il nuovo restauro, curato da The Film Foundation dello stesso Scorsese, New Regency Productions Inc. e Twentieth Century Fox, di King of Comedy – Re per una notte.
E proprio il restauro di King of Comedy – Re per una notte uscirà il prossimo autunno in edizione Blue Ray grazie a New Regency Productions Inc. e Twentieth Century Fox.



Sotto le stelle del Cinema

Giovedì 27 giugno, ore 22, Piazza Maggiore (in caso di pioggia, proiezione al Cinema Lumière)
RE PER UNA NOTTE (The King of Comedy, USA/1983) di Martin Scorsese (109’)
Restaurato da The Film Foundation, New Regency Productions Inc. e Twentieth Century Fox. Restaurato digitalmente in 4K dal negativo camera originale presso Sony Colorworks; il restauro digitale della colonna sonora è stato effettuato da John Polito presso Audio Mechanics

Il comico teatrale è probabilmente l’attore per eccellenza. Lavora da solo, senza maschera, alla mercé del pubblico; può contare unicamente sulle proprie risorse. “Non sono mai stato tanto spaventato, tanto umiliato in tutta la mia vita”, ha confessato De Niro dopo il lungo pianosequenza che accompagna il suo monologo in Re per una notte. De Niro è stato anche il primo a essere ammaliato da Rupert Pupkin. Scorsese, che gli aveva fatto avere la sceneggiatura ai tempi di Alice non abita più qui, non si sentiva pronto. Solo dopo Toro scatenato s’è lasciato convincere che si trattava di un materiale più interessante, più personale di quanto credesse. In realtà il regista è da tempo affascinato da Sid Caesar, Ernie Kovacs, i comici ebrei della Borscht Belt. Ha una predilezione per le commedie di Bob Hope e Bing Crosby, di una cattiveria singolare, e soprattutto per Always Leave Them Laughing (Roy Bel Ruth, 1949), autobiografia senza orpelli di Milton Berle, a tratti sorprendente per verità e amarezza. In Re per una notte si ritrova quella verità, quell’amarezza. La risata liberatrice di un Lenny Bruce o di un Mel Brooks è assente. Buffone di seconda categoria, Rupert non è un genio incompreso. È un re solo nei dialoghi che immagina di avere con Jerry Langford, il suo idolo. A lungo differito, il suo grande monologo non è la prova di un talento eccezionale. Rupert ci affascina solo perché sarebbe pronto a vendere l’anima al diavolo, pur di essere il divo di una notte. Non senza perversione, Scorsese scambia le parti assegnate alle sue star. A Jerry Lewis tocca quella di un businessman privo di umorismo, imbronciato fino alla misantropia, il cui sguardo si illumina solo quando è in preda alla collera. Invece De Niro, fin lì votato a imponenti prove drammatiche, prende in prestito alcune caratteristiche, e persino alcune gag, al ‘ragazzo tuttofare’ di cui ha visto e rivisto tutti i film per calarsi nella parte. […] Re per una notte ha avuto una funzione di rivelatore per ciascuno dei partecipanti, a cominciare da Scorsese che, giunto alla maturità si è riconosciuto nei due protagonisti solitari, sia nell’insider sia nell’outsider.
Michael Henry Wilson, Martin Scorsese. Conversazioni con Michael Henry Wilson, Rizzoli, Milano 2006
Precede una presentazione video di Martin Scorsese

 

Sotto le stelle del Cinema
21 giugno – 30 luglio
Piazza Maggiore

Sotto le stelle del Cinema fa parte di Bè – Bologna Estate 2013

martedì 25 giugno 2013

Il cinema ritrovato 2013, parte quarta

L’emulsione conta: Orwo e Nová vlna (1963-1968)
Nella Cecoslovacchia della ‘nuova onda’ anche la tecnica sperimenta, a partire dalla cronica difficoltà di reperire pellicola di qualità sul mercato nazionale. Sette film importanti degli anni Sessanta, dalle Margheritine di Vera Chytilová al pre-kubrickiano Icarus XB-1, da scoprire o riscoprire in una nuova prospettiva: la qualità dell’immagine della pellicola Orwocolor (l’Agfacolor dei paesi dell’est) in combinazioni ardite con la più rara Kodak, o messa alla prova di altre tecnologie, come il widescreen anamorfico o le simulazioni di imbibizioni e viraggi.

Pytel Blech (Un sacco di pulci, 1963) di Vera Chytilová • Icárie XB-1 (Icarus XB-1, 1963) di Jindrich Polák • Až prijde kocour (C’era una volta un gatto, 1963) di Vojtech Jasný • Limonádový Joe (Lemonade Joe, 1964) di Oldrich Lipský • Sedmikrásky (Le margheritine, 1966) di Vera Chytilová • Dáma na kolejích (The Lady of the Lines, 1966) di Ladislav Rychman • Údolí vcel (The Valley of the Bees, 1967) di Frantis ek Vlácil

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Lettere da Chris Marker
Chris Marker, cineasta-fotografo, saggista-sperimentatore, è stato una personalità unica nella storia del cinema. I suoi film-saggi prendono vita dopo un apprendistato che coincide con il periodo aureo del cortometraggio francese, gli anni Cinquanta. Il nostro omaggio si concentra sui suoi primi film, dai rarissimi Un Dimanche à Pekin e Description d’un combat (scomparso per quasi cinquant’anni) ai mitici La Jetée e Le Joli Mai, fino a La Sixième face du pentagone (1968). Tra i titoli proposti anche ...A Valparaíso di Joris Ivens, per il quale Marker scrisse un memorabile commento fuoricampo.

Un Dimanche à Pekin (1956) • Lettre de Sibérie (1957) •  Description d’un Combat (1961) • La Jetée (1962) • Le Joli mai (1963) • La Sixième face du Pentagone (1968) • ...A Valparaíso (1963) di Joris Ivens

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Il Giappone parla! Seconda parte. Cantanti e spadaccini
La transizione dal muto al sonoro in Giappone fu un processo lento. Solo a partire dal 1936 i film sonori costituirono la maggior parte della produzione cinematografica nazionale. Per buona parte degli anni Trenta, i muti continuarono ad affiancarsi alla produzione sonora, mentre le potenzialità estetiche delle nuove tecnologie venivano gradualmente assimilate. La seconda parte della retrospettiva si concentra su tre case di produzione: la P.C.L., con la sua enfasi sulla musica, la vita urbana e una penetrante critica sociale; lo Studio J.O., che si divideva tra tematiche sociali e molti jidai-geki (film in costume); la storica Nikkatsu con i suoi drammi in costume di stampo realistico. In collaborazione con il National Film Center di Tokyo.

Horoyoi Jinsei (Tipsy Life, 1933) di Sotoji Kimura • Enoken no Seishun Suikoden (Romantic and Crazy, 1934) di Kajiro Yamamoto • Ani Imoto (Ino and Mon, 1935) di Sotoji Kimura Hyakumannin no Gassho (Chorus of a Million Voices, 1935) di Atsuo Tomioka • Tsuma yo bara no yoni (Wife! Be Like a Rose!, 1935) di Mikio Naruse • Sakasu Goningumi (Five Men from the Circus, 1935) di Mikio Naruse • Akanishi kakita (1935) di Mansaku Itami • Kochiyama Soshun (1936) di Sadao Yamanaka • Sekido Koete (Across the Equator, 1936) di Eiji Tsubaraya

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La guerra è vicina: 1938-1939
Ci sono molti film, realizzati tra Europa e Stati Uniti nel biennio 1938-39, che restituiscono un’idea tangibile e minacciosa della follia che a breve sarebbe seguita. In questa rassegna vogliamo proporre non tanto i titoli più chiaramente anticipatori dell’imminente conflitto, quanto i film che evocano un clima di paure e fragili speranze, film fatti di allusioni, giochi d’ombre e dialoghi sospesi.

Bílá nemoc (White illness, 1937) di Hugo Haas • Pour le mérite (La squadriglia degli eroi, 1938) di Karl Ritter • Three Comrades (Tre camerati, 1938) di Frank Borzage • Oshibka inzhenera Kochina (Engineer Kochin’s Error, 1939) di Aleksandr Macheret Menaces (1940) di Edmond T. Gréville • Sans lendemain (Tutto finisce all’alba, 1940) di Max Ophuls

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Bigger Than Life: viaggio nel CinemaScope europeo
Da circa dieci anni il grande schermo dell’Arlecchino celebra i fasti del CinemaScope. Finora abbiamo mostrato soprattutto i film bigger than life realizzati negli Stati Uniti prima che il formato perdesse la sua forza innovatrice. Quest’anno l’attenzione è rivolta alla magia dello Scope europeo e alle diverse varianti di sistemi panoramici adottate nel nostro continente.

Beatrice Cenci (1956) di Riccardo Freda • La grande guerra (1959) di Mario Monicelli • Sammy Going South (Sammy va al sud, 1963) di Alexander Mackendrick • L’Aîné des Ferchaux (Lo sciacallo, 1963) di Jean-Pierre Melville • Szegénylegények (I disperati di Sandor, 1966) di Miklós Jancsó • Lyulskiy Dozhd (July Rain, 1966) di Marlen Khoutsiev • Pechki-lavochki (Il viaggio di Ivan Sergeevic, 1972) di Vasiliy Shukshin

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Cinemalibero
Una nuova sezione che esplora il corso impetuoso e sommerso del cinema indipendente, che in ogni parte del mondo ha sperimentato linguaggi al di fuori del mainstream. Tra Occidente e Oriente, tra anni Cinquanta e Settanta, questa edizione 2013 presenta autori e film che saranno autentiche scoperte, da Marc Scialom ad Afrique 50, ovvero ciò che rimane del film più censurato del cinema francese, sui genocidi consumati nelle colonie africane. Appartengono naturalmente a questa sezione i film come ogni anno restaurati e presentati dalla World Cinema Foundation di Martin Scorsese.

Avoir 20 ans dans les Aurès (1972) by René Vautier • Lettre à la Prison (1969) by Marc Scialom • Ni Liv (Nine Lives, 1957) di Arne Skouen • Balgan mahura (Red Scarf, 1964) di Sang-ok Shin. Inoltre, un programma dedicato ai Zanzibar Films del ‘68 francese.
Restauri della World Cinema Foundation Borom Sarret (Il carrettiere, 1963) di Ousmane Sembène • Ragbar (Downpour, 1971) di Bahram Beyzaie • Maynila: Sa mga kuko ng liwanag (Manila in The Claws of Light, 1975) di Lino Brocka

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Bonjour Mr. Lewis!
Sei parti di cinquanta minuti l’una, proiettate lungo la settimana del festival, per un capolavoro (quasi) sconosciuto tra i film d’archivio, realizzato nel 1982 dallo storico e cineasta francese Robert Benayoun. L’accesso ai ricchissimi e ordinati archivi personali di Jerry Lewis, filtrato dalla rabdomantica sensibilità di Benayoun, ha prodotto un film-miniera di sequenze, rari numeri televisivi, backstage, interviste: viaggio appassionante nella carriera di un gigante del cinema americano, total filmmaker (regista, sceneggiatore, coreografo, produttore e superstar), genio dello spazio fisico, indiscusso king of comedy.
  

sabato 22 giugno 2013

Ascona specials


The Blind Boys Of Alabama: il 26 giugno ad Ascona!



Tania Maria Viva Brasil Quartet

Ascona Specials
Lunedì, 24 giugno
CHF 45.-

Tania Maria, piano & vocals * Marc Bertaux, bass * Edmundo Carneiro, percussion * Hubert Colau, drums

Diva del jazz e star della samba: Tania Maria ad Ascona col suo travolgente mix di ritmi brasiliani e armonie jazz. Imperdibile!

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The Puppini Sisters

Ascona Specials
Giovedì 27 giugno
CHF 45.-

Marcella Puppini, vocals & accordion * Kate Mullins, vocals & flute * Terrianne Passingham, vocals * Blake Wilner, guitar * Henrik Jensen, bass * Peter Ibbetson, drums

Un trio sexy e glamour, che incarna la tradizione dal canto a cappella anni 30-40. Sinonimo in tutto il mondo di retro swing-pop di altissima qualità.

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Anche Karima a JazzAscona (come non l’avete mai vista)

Una collaborazione inedita (ed esclusiva per JazzAscona!) metterà letteralmente le ali ai primi due giorni del festival.  Venerdì 21 e sabato  22 giugno ospite delle Midnight Sessions del Festival sarà infatti la nota cantante italiana Karima. Per la prima volta in Svizzera, Karima si esibirà al fianco di una delle più popolari band soul e R&B del festival, la newyorkese  Just Another Band – J.A.B.
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Il festival torna alla Carrà e il Beach Lounge diventa la Casa del Jazz

Il festival ritrova uno dei suoi luoghi mitici, che ne hanno fatto la storia: ossia il cortile delle Gallerie della Carrà. In questo suggestivo angolo della vecchia Ascona il jazz tornerà a risuonare per due ore al giorno (con concerti in serata o all’ora dell’aperitivo) dopo diversi anni di silenzio. Mentre le jam session (vero e proprio marchio di fabbrica del festival e must per tutti i nottambuli) si spostano dal Tamaro al Cambüsa, ritorna a collaborare con JazzAscona il Beach Lounge di Ascona…
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Info

Jazz Ascona 2013

It Don’t Mean a Thing (If it Ain’t Got that Swing): ossia, è lo swing l'anima e il cuore pulsante del jazz. Fedele alla sua vocazione e tradizione (non a caso il titolo dell’edizione 2013 cita un brano celeberrimo di Duke Ellington) eppure in costante evoluzione, il festival si rinnova proponendo anche quest’anno alcune novità per venire incontro a ogni tipologia di pubblico.
Festival gratuito in settimana

La più importante riguarda un nuovo e inedito format che rivoluzionerà non poco il festival e la sua programmazione settimanale.
Da domenica a giovedì, infatti, i concerti serali sul lungolago e nel centro storico di Ascona saranno totalmente gratuiti. Con questa formula, gradita anche agli sponsor (Casinò di Locarno in primis) e sostenuta finanziariamente - fra gli altri - dal Comune di Ascona e dalla Società albergatori, si vuole in un certo senso tornare alle origini della festa e ribadirne l'anima popolare, avvicinando famiglie e giovani al festival e facendo (ri)scoprire al pubblico la ricchezza e il fascino del jazz, che dal vivo ritrova la sua naturale essenza e capacità di coinvolgimento.
Ascona Specials nel salotto di JazzAscona L’altra grande novità di quest’anno è il cartellone degli Ascona Specials, che proporrà, parallelamente ai concerti gratuiti della settimana, cinque appuntamenti con top star del jazz e della musica internazionale. Si tratta di un nuovo, prestigioso tassello del festival, da intendersi come apertura ad artisti e personaggi maggiormente noti al grande pubblico e come programma che arricchirà il normale palinsesto del festival, il cui nocciolo duro rimane il jazz nelle sue declinazioni più classiche.
Gli Ascona Specials saranno davvero eventi particolari nella misura in cui il pubblico avrà il privilegio di assistere a grandi concerti comodamente seduto in quello che sarà a tutti gli effetti il salotto del festival. Tradizionale main stage di JazzAscona, la tenda di Piazza Torre subirà un lifting completo grazie a una nuova struttura che verrà predisposta per ospitare 300 posti a sedere ed accogliere con il dovuto confort gli spettatori. Questi concerti saranno finanziati grazie al pubblico pagante e agli sponsor privati, cui sono destinati spazi riservati.
Da Mario Biondi alle Puppini Sisters, il meglio della musica internazionale
Improntato alla qualità e alla varietà il programma, allestito dal direttore artistico Nicolas Gilliet. La serie degli Specials sarà aperta, domenica 23 giugno, dall’attesissimo concerto di Mario Biondi. Vera e propria star della scena soul, jazz e R&B, il cantante siciliano è conosciuto per la sua inconfondibile voce calda e profonda . Ad Ascona presenterà i suoi più grandi successi e brani tratti dal nuovo album “Sun”, frutto della collaborazione con Jean Paul Maunick degli Incognito, Chaka Khan, Al Jarreau e Leon Ware. In vetta alle classifiche di vendita e lanciato a livello internazionale, “Sun” conferma la statura di un artista che ha conosciuto un clamoroso successo nel 2004 con il singolo This Is What Your Are e che da allora è da considerarsi un numero uno della scena soul jazz nonché uno degli artisti italiani contemporanei più apprezzati dal grande pubblico.
La seconda ospite degli Specials, che si proporrà lunedì 24 giugno, è la grande cantante brasiliana Tania Maria, accompagnata dal suo Viva Brasil Quartet. Diva del jazz e star della samba, Tania Maria si è affermata come uno dei principali nomi della musica brasiliana ed è conosciuta in tutto il mondo per la sua voce sensualmente groovy, per il suo tocco percussivo al pianoforte e il suo stile: un affascinante e godibilissimo mix di ritmi brasiliani e armonie jazz fusion. Un appuntamento che tutti gli amanti della musica brasiliana non si lasceranno certo sfuggire!
Martedì 25 giugno sarà di scena un nome leggendario della musica italiana: ospite del festival sarà infatti Ornella Vanoni, una delle migliori interpreti, tra le più note ed importanti, della canzone italiana, con oltre 50 anni di carriera, durante i quali è riuscita a cimentarsi in generi diversi riuscendo sempre a rendersi popolare grazie ad uno stile interpretativo ed un timbro vocale fortemente riconoscibili. Dalla musica leggera alla bossa nova (pietra miliare La Voglia la pazzia, album registrato nel 1976 con Vinicius de Moraes e Toquinho) e al jazz (un genere amato e praticato sin dai tempi di Ornella & inciso nel 1986 con George Benson, Herbie Hankock, Steve Gadd, Gil Evans, Michael Brecker, Ron Carter), la Vanoni ripercorrerà i brani più significativi del repertorio suo e di altri colleghi. Ad Ascona sarà accompagnata da una formazione di stelle del jazz comprendente Flavio Boltro alla tromba, Dado Moroni al piano, Max Ionata al sax, Rosario Bonaccorso al basso e Roberto Gatto alla batteria.
Mercoledì 26 giugno altro appuntamento di grande prestigio con quello che è probabilmente il gruppo gospel più famoso del mondo: The Blind Boys of Alabama. Leggende viventi della musica gospel, esempio di incredibile longevità, in ben 70 anni di una lunga e fruttuosa carriera I Blind Boys hanno rinnovato sia il gospel tradizionale sia la musica spirituale contemporanea, conquistando fan illustri come Curtis Mayfield, Ben Harper, Eric Clapton, Prince o Tom Waits. Nella loro carriera hanno suonato alla Casa Bianca per tre presidenti (ultimo dei quali Obama) e vinto 6 Grammy Awards; sono stati inseriti nella Gospel Music Hall of Fame e ricevuto dal governo USA i più alti riconoscimenti artistici. Le loro performance dal vivo sono sempre momenti di grande impatto emotivo.
L’ultimo concerto degli Specials 2013 vedrà protagoniste giovedì 27 giugno The Puppini Sisters, un trio vocale femminile che incarna la tradizione dal canto a cappella stile swing e jazz anni '40. Come le Andrews Sisters portarono il genere al top tra il '38 e il 51', le Puppini sono diventate in tutto il mondo sinonimo di swing-pop di alta qualità. In otto anni di carriera hanno vinto dischi d'oro e di platino, suonato sui più importanti e prestigiosi stage e collaborato con numerose band, sia nel panorama Elettro Swing che nel Jazz tradizionale. Nel 2011 e nel 2012 hanno più volte duettato con Michael Bublé e ad Ascona presenteranno Hollywood, l’ultimo album interamente composto da cover di canzoni tratte da colonne sonore.

venerdì 21 giugno 2013

Questa sera a Pieve di Cento

Searching for Sugar Man

(Svezia, UK/2012/86') di Malik Bendjelloul

Anteprima italiana
Sinossi
Ci sono storie che valgono più di un premio Oscar®. È il caso di Sixto Rodriguez, il più insolito successo nella storia della musica. Lo scoprono in un bar di Detroit, alla fine degli anni Sessanta, due produttori convinti d’aver trovato il profeta di una generazione. Avevano ragione, ma il pubblico non se ne accorge: il primo disco di Rodriguez è un capolavoro, ma anche un fiasco. Negli USA. Ma nel Sud Africa dell’Apartheid, dove arriva clandestinamente, Rodriguez diventa una leggenda, la sua musica la colonna sonora di una generazione in lotta. All’insaputa dell’autore, che si ritira dalle scene. Finché, trent’anni dopo, due fan decidono di mettersi sulle sue tracce, scoprire che fine ha fatto e cosa è andato storto. Oscar® 2013 per il miglior documentario.
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Ore 21.30 in Piazza Andrea Costa, direttamente dal Biografilm

Sotto le stelle del cinema 2013

Quaranta sere d’estate in una “sala” tra le più belle del mondo: in Piazza Maggiore con la rassegna  Sotto le stelle del Cinema che la Fondazione Cineteca di Bologna propone dal 21 giugno al 30 luglio nell’ambito di Bè – Bologna Estate.

Tutte le sere, appena fa buio, alle ore 22, si illumina uno degli schermi più grandi d’Europa, per risplendere dei migliori restauri e delle migliori copie dei classici che hanno fatto la storia del cinema.
Quest’anno a far la parte del leone le grandi attrici e i grandi attori: Anna Magnani (nei quarant’anni dalla scomparsa), Burt Lancaster (centenario della nascita), Gian Maria Volonté (ottant’anni dalla nascita), Jack Nicholson, Jerry Lewis e figure di registi-attori come Charles Chaplin, Orson Welles e Vittorio De Sica.

Inaugurazione venerdì 21 giugno con omaggio a Giuseppe Bertolucci
A un anno dalla scomparsa di Giuseppe Bertolucci, presidente della Cineteca di Bologna dal 1997 agli inizi del 2012  Sotto le stelle del Cinema aprirà la propria stagione con un breve film, realizzato da Giuseppe assieme al fratello Bernardo in occasione dei Mondiali di calcio del 1990, dedicato alla città di Bologna.
A seguire uno dei titoli più importanti, Zabriskie Point, della filmografia di un altro maestro emiliano, Michelangelo Antonioni.

Doppio appuntamento con Gianni Celati
Sabato 22 e domenica 23 giugno, doppio appuntamento con Gianni Celati e il progetto La dispersione delle parole. Quattro i documentari in programma, realizzati da Celati che li presenterà sul palco di Piazza Maggiore: Strada provinciale delle anime (1991), Il mondo di Luigi Ghirri (1999), Case sparse. Visioni di case che crollano (2002), Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal (2010).

Divorzio all’italiana, in collaborazione con il Teatro Comunale
In occasione del Divorzio all’italiana di Giorgio Battistelli che il Teatro Comunale di Bologna porterà in scena dall’11 al 16 giugno, lunedì 24 giugno in Piazza Maggiore vedremo il capolavoro cinematografico che lo ispira: Divorzio all’italiana di Pietro Germi.

Serata-evento il 3 luglio con il nuovo restauro di Roma città aperta
Tra i restauri in cartellone, spicca quest’anno quello di Roma città aperta di Roberto Rossellini: film simbolo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, simbolo della Resistenza e di una nuova Italia che nasceva dal dolore della guerra. A distanza di quasi settant’anni, Roma città aperta rimane un riferimento imprescindibile della cultura italiana: il film che ha rivelato al mondo il nostro cinema e la figura di Anna Magnani, di cui si ricordano – proprio nel 2013 – i quarant’anni dalla scomparsa, avvenuta il 26 settembre 1973.
Una serata-evento che intreccia il cartellone della XXVII edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in programma da sabato 29 giugno a sabato 6 luglio.

Altre sezioni di Sotto le stelle cinema:
  • Omaggio a Vittorio De Sica
  • Verso Il Cinema Ritrovato
  • Il programma serale del festival Il Cinema Ritrovato (29 giugno - 6 luglio)  
  • Fino al 30 luglio: Lubitsch, Volonté, Nicholson e il nuovo cinema indipendente italiano

GUARDA IL PROGRAMMA COMPLETO

Maggiori informazioni e aggiornamenti sul sito www.cinetecadibologna.it

giovedì 20 giugno 2013

Il cinema ritrovato 2013, parte terza

Charlie Chaplin alla Mutual
Nel febbraio del 1916, dopo essere stato corteggiato da tutti i principali studios di Hollywood, Chaplin firmò con la Mutual Film Corporation un contratto per dodici film. In quel momento era già una star: aveva conquistato le masse, si era guadagnato l’adorazione del pubblico più colto e l’ammirazione degli artisti. Il risultato della nuova collaborazione è un corpus di comiche brillanti, inventive, irresistibili. Ma i film Mutual non sono semplici tappe verso i grandi classici della produzione chapliniana: sono dodici opere straordinarie in sé. Il Cinema Ritrovato li presenterà come non sono mai stati proiettati: integralmente restaurati e con l’accompagnamento dal vivo dei migliori musicisti per il cinema muto. 

The Floorwalker
(Charlot caporeparto, 1916) • The Fireman (Charlot pompiere, 1916) • The Vagabond (Il vagabondo, 1916) • One a.m. (Charlot rientra tardi, 1916) • The Count (Charlot Conte, 1916) • The Pawnshop (Charlot usuraio, 1916) • Behind the Screen (Dietro lo schermo, 1916) • The Rink (Charlot al pattinaggio, 1916) • The Adventurer (L’evaso, 1916) • Easy Street (Charlot poliziotto, 1917) • The Cure (La cura meravigliosa, 1917) • The Immigrant (L’emigrante, 1917)



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Cento anni fa: il glorioso 1913
Il 1913 fu una grandissima annata per il cinema. La nostra esplorazione del cinema di ‘cento anni fa’ prosegue con una ricca selezione di film di vario metraggio (da uno a centocinquanta minuti), di temi e di generi, dal film diva (con il nuovo restauro di Ma l’amor mio non muore), al kolossal storico-mitologico (Spartaco, lo schiavo di Tracia). Programmi speciali saranno dedicati al pubblico e agli spettacoli d’epoca, con riflessioni sui rapporti tra memoria, commemorazione e rappresentazione del passato.


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Preobrazhenskaya e Pravov
L’opera dei cineasti sovietici Olga Preobrazhenskaya e Ivan Pravov sarà probabilmente la grande scoperta di questa edizione. Nel 1931, grazie alla distribuzione internazionale di Peasant Women of Ryazan e Quietly Flows the Don, diventarono una coppia di registi popolare e apprezzata, poi furono dimenticati. La nostra rassegna presenta anche i film muti che Preobrazhenskaya firmò da sola, luminosi sullo sfondo buio della guerra civile, con protagonisti bambini, contadine, artisti di circo.

Klyuchi Schastya (The Keys to Happiness, 1913) di Jakov Protazanov e Vladimir Gardin • Nakanune (On the Eve, 1915) by Vladimir Gardin • Plebey (Plebean, 1915) di Jakov Protazanov • Slesar i Kantsler (Locksmith and Chancellor, 1923) di Vladimir Gardin • Fed’kina Pravda (Fedka’s Truth, 1925) di Olga Preobrazhenskaya • Kashtanka (1916) di Olga Preobrazhenskaya • Ania, taina ani Gai (The Mystery of Ania Gai, 1927) di Olga Preobrazhenskaya • Baby Riazanskie (The Peasant Women of Riazan, 1927) di Olga Preobrazhenskaya e Ivan Pravov • Svetlyi Gorod (Fait City, 1928) di Olga Preobrazhenskaya e Ivan Pravov • Posledanii Attraktsion (The Last Attraction, 1930) di Olga Preobrazhenskaya e Ivan Pravov • Tik hiy Don (And Quite Flows the Don, 1930) di Olga Preobrazhenskaya e Ivan Pravov • Vrazhii Tropy (Paths of Enemies, 1935) di Olga Preobrazhenskaya e Ivan Pravov.


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Morieux. La storia del cinema è una storia della luce
Due serate speciali, con proiezione alla luce di carbone, e con film dei migliori anni della storia del cinema: dal 1903 al 1907. I film provengono da un ritrovamento straordinario, la collezione della famiglia di ambulanti Van de Voorde, che girava l’Europa con il famoso Théatre Mécanique Morieux e con una straordinaria collezione di pellicole.

mercoledì 19 giugno 2013

Pepper Legacy

Sono stati tantissimi i grandi protagonisti della storia del jazz che hanno fatto tappa a Comacchio in occasione degli “Incontri Jazz”, tenutisi nella cittadina lagunare a partire dalla fine degli anni ’70, per proseguire, seppur saltuariamente, ma con grandissima qualità, fino a metà degli anni ’90.
Tutte serate che hanno lasciato un segno indelebile, ma una in particolare meriterebbe di essere impressa sulla copertina dell’album che idealmente racchiude la storia della rassegna comacchiese. Ci riferiamo a quella che vide esibirsi sul palco dei Trepponti il quartetto di Art Pepper, a chiusura degli “Incontri Jazz Comacchio 1980”.
A conferma della fortissima sensazione che provarono i fortunati spettatori, a distanza di vent’anni, Franco Fayenz, presente a quel concerto come tutta la critica specializzata, ricordava sulla rivista Amadeus lo stravolgente impatto provocato dalla musica di Pepper, riapparso nel mondo del jazz dopo tanti anni di purgatorio e per la prima volta in Italia, in esclusiva nazionale, proprio per il concerto comacchiese.
Dopo pochi anni di enormi successi, con costanti ritorni in Italia, Pepper scompariva improvvisamente, ma non inaspettatamente, considerando il drammatico disordine della sua vita, nel 1982.
Al ricordo di quel magnifico concerto è dedicata “TUTTE LE DIREZIONI IN SUMMERTIME 2013”, la rassegna organizzata da Il Gruppo dei 10 al PanamaBeach di Porto Garibaldi, anche perché uno degli appuntamenti clou è proprio quello che avrà luogo venerdì sera, quando la musica del grande saxofonista verrà riproposta dalla “Pepper Legacy”.
Un omaggio estremamente sentito da parte di Gaspare Pasini, ottimo sax alto italiano, da sempre rivolto alla condivisione della sonorità e dell’espressività, del tutto peculiari, di Art Pepper, omaggio che si fa forte grazie alla creazione di un gruppo che si avvale della presenza di alcuni dei più prestigiosi musicisti presenti nelle formazioni pepperiane.
Al pianoforte George Cables, maestro dell’arte dell’accompagnamento, ma anche straordinario solista. Ha suonato con alcuni dei più grandi nomi di ogni tempo, fra i quali Joe Henderson, Freddie Hubbard, Woody Shaw, Max Roach, Roy Haynes, Art Blakey e Dizzy Gillespie. Ancora più che per la collaborazione con Sonny Rollins e Dexter Gordon, Cables è ricordato come il pianista preferito di Art Pepper nell’ultima importante parte della sua carriera, fino a guadagnarsi il soprannome di “Mr.Beautiful” con il privilegio di accompagnarlo in studio in “Goin’back home”, l’ultimo lavoro firmato dal gigante californiano.
Un altro dei riferimenti imprescindibili per Art Pepper è stato Carl Burnett (batterista del famoso concerto di Comacchio), che col suo swing elegante ha accompagnato in carriera decine di live performance e registrazioni con un vasto raggio di artisti e generi. E’ stato al fianco di grandi icone del jazz del calibro di Sarah Vaughan e Freddie Hubbard, così come ha reso i suoi servigi per nomi ultra-celebrati del soul fra cui Marvin Gaye, ma lo si può ritrovare anche in alcuni significativi dischi di Horace Silver, Freddie Hubbard, Kenny Burrell, The Three Sounds, pregiati nomi del roster di casa Blue Note.
L’altro nome di spicco della serata doveva essere Bob Magnusson, purtroppo impossibilitato, all’ultimo momento, a prendere parte al tour. La sostituzione doveva pertanto essere di assoluto e pari livello.
Troviamo così al contrabbasso Essiet Essiet, tra i migliori jazzman del panorama contemporaneo. Acclamato dalla critica per le sue già numerose collaborazioni, Essiet si contraddistingue per un mix di stili che gli permettono di spaziare fra le più svariate realtà. Essiet è stato l’ultimo contrabbassista di  Art Blakey, suonando con lui per due anni e comparendo in tre cd. Ha anche preso parte alle formazioni di Bobby Watson, Freddie Hubbard, Cedar Walton e dei “Blue Note All Stars”, per citarne solo alcune.
Il delicato e sicuramente ingrato compito di sostituire il gigante Pepper è affidato proprio a Gaspare Pasini, promotore di questo progetto e musicista di straordinaria forza emotiva. Chiunque lo veda suonare sa che in quel momento, tutto quello che ascolta è tanto vero quanto coinvolgente. Pasini poté assistere agli ultimi concerti italiani di Pepper, fra Pescara e Bologna, con il grande amico ed organizzatore Alberto Alberti (l’altro personaggio a cui è dedicata “TUTTE LE DIREZIONI IN SUMMERTIME 2013”) , godendo di una musica palpitante che lo ha accompagnato sino a qui e, come esecutore, gli ha permesso di ricevere gli apprezzamenti di musicisti come Cedar Walton, David Williams, Billy Higgins, Phil Woods, Ray Mantilla, Edy Martinez, Shawnn Monteiro, solo per citarne alcuni.
Art Pepper ci ha insegnato – come gli altri grandi maestri della musica afroamericana – che una sola nota può valere più di cento. Nel corso del tempo distillò sempre più le note del proprio fraseggio, assolutamente riconoscibile, componendo, negli ultimi anni, una musica sofferta dalla quale traspariva, indifesa, tutta la sua anima. Seppe coniugare la maestria tecnico-strumentale con il proprio vissuto personale. Riascoltare dal vivo le straordinarie composizioni del californiano con la sua sezione ritmica a più di trent’anni dalla sua scomparsa – è senza dubbio un’operazione decisamente interessante per ogni vero appassionato di jazz.
La rassegna “TUTTE LE DIREZIONI IN SUMMERTIME” aderisce al progetto “MUSICA IN CLASSE” promosso da Il Sole 24 Ore e si impegna a divulgarlo attraverso le proprie iniziative. L’invito a fare musica in classe è sempre aperto! Scrivete a musicainclasse@ilsole24ore.com.

Per informazioni e prenotazioni
PANAMABEACH
V. le dei Mille 30 – AREA 66
PORTO GARIBALDI (FE)
Tel. 0533 326226 – 3357002223

martedì 18 giugno 2013

Cinema nel Parco

Dal 17 giugno al 28 agosto 2013
Ferrara - Arena Parco Diamanti - Via Dosso Dossi 8
400 sedie, più di 50 film, 73 serate.
Anche quest'anno l'arena garantirà una presenza costante dell'offerta cinematografica durante la chiusura estiva dei cinema tradizionali. Come sempre la programmazione ospiterà i film di maggior successo della stagione con una novità: quattro dei titoli più apprezzati verranno proposti in lingua originale, con sottotitoli in italiano.
In caso di maltempo le proiezioni si svolgeranno presso la Sala Boldini, via Previati 18.

Programma

programma cinema all'aperto 2013

Orari

Inizio film ore 21.30 - Apertura parco ore 21.00.
tel. Arena 320 3570689

Tariffe

Biglietto intero 6,00 euro; ridotto 4,00 euro

Url dell'evento

http://www.arciferrara.org

Programmazione Mymovies.it

OGGI - Ore: 17:30 (FINO AL 30/06/2013)
IL DESERTO DEI TARTARI (cinema uno)
 Consigliato: Assolutamente Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Valerio Zurlini. Con Vittorio Gassman, Helmut Griem, Francisco Rabal, Jean-Louis Trintignant, Giuliano Gemma, Max von Sydow, Fernando Rey, Philippe Noiret, Jacques Perrin, Lilla Brignone, Rolf Wanka, Loris Bazzocchi, Giorgio Cerioni, Laurent Terzieff, Sandro Dori, Mario Novelli, Dino Mele, Giuseppe Pambieri, Enzo Bottesini, Shahran Golchin, Bryan Rostrom, Kamran Nozad, Chantal Perrin, Yves Morgan, Giovanni Attanasio, Manfred Freyberger, Alain Corot, Jean-Pierre Clairin, Shaban Golchin Honar, Maurizio Marzan. Genere Drammatico, produzione Italia, Francia, Germania, 1976. Durata 150 minuti circa.

Un giovane ufficiale viene mandato per servizio in una zona ai confini col deserto. Qui attende ansiosamente insieme ai compagni di potersi misurare con i nemici, i tartari. I giorni però trascorrono interminabili e tutti uguali: egli si ammala e muore senza aver potuto combattere. Tratto dal romanzo di Dino Buzzati.

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OGGI - Ore: 21:30 (FINO AL 28/06/2013)
L'ULTIMO PASTORE (cinema cinque)
 Consigliato: Assolutamente Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Marco Bonfanti. Con Renato Zucchelli, Piero Lombardi, Lucia Zucchelli, Gottardo Zucchelli, Giovanni Zucchelli, Margherita Zucchelli, Hedy Krissane, Domenico Zucchelli, Patrizia Frisoli, Barbara Sorrentini, Paolo Galli. Genere Drammatico, produzione Italia, 2012. Durata 73 minuti circa.

Renato Zucchelli è l'ultimo pastore rimasto in una metropoli. E ha un sogno: portare il suo gregge nel centro inaccessibile della città per incontrare i bambini che non lo hanno mai visto, mostrando loro che la libertà e i sogni saranno sempre possibili finché ci sarà spazio per credere in un ultimo pastore...che conquistò la città con il suo gregge e con la sola forza della sua fantasia.

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OGGI - Ore: 22:30 (FINO AL 30/06/2013)
LA FAMIGLIA (cinema uno)
 Consigliato: Assolutamente Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Ettore Scola. Con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Fanny Ardant, Ottavia Piccolo, Cecilia Dazzi, Massimo Dapporto, Athina Cenci, Carlo Dapporto, Philippe Noiret, Alessandra Panelli, Monica Scattini, Sergio Castellitto, Renzo Palmer, Ricky Tognazzi, Barbara Scoppa, Andrea Occhipinti, Dagmar Lassander, Memè Perlini, Fabrizio Cerusico, Jo Champa, Giuseppe Cederna, Massimo Venturiello, Paola Agosti, Toni De Leo, Alberto Gimignani, Silvana De Santis, Hania Kochansky, Jacques Peyrac, Alessandra Zoppi, Francesca Balletta, Jo Campa, Andrea Livier Aronovich, Raffaela Davi. Genere Drammatico, produzione USA, 1986. Durata 127 minuti circa.

Storia di una famiglia, attraverso i ricordi di Carlo, professore di italiano in pensione, che nel corso dei decenni (dal 1906) nonostante gli eventi esterni e la rotazione di presenze sommesse nella sua casa ovattata, domina la vita trascorsa tra generazioni che si avvicendano con fedele continuità, in un clima di grande dignità umana. I personaggi sono disegnati mirabilmente, la moglie di Carlo, la comprensiva Beatrice, le zie zitelle, il fratello Giulio e Adriana, la cognata pianista di cui Carlo resta segretamente innamorato per tutta la vita. All'esterno della famiglia intanto scorre la storia.

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OGGI - Ore: 19:00 (FINO AL 29/06/2013)
TRE AMICI, LE MOGLI E (AFFETTUOSAMENTE) LE ALTRE (cinema cinque)
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Claude Sautet. Con Michel Piccoli, Gérard Depardieu, Serge Reggiani, Yves Montand, Jean Rochefort, Antonella Lualdi, Umberto Orsini, Stéphane Audran, Marie Dubois, Davide Tonelli, Catherine Allégret, Catlo Nell, Mohaled Galoul. Genere Commedia, produzione Francia, 1974. Durata 120 minuti circa.

Ogni domenica, tre amici di vecchia data (Vincent, piccolo industriale, François, medico, e Paul, giornalista) si ritrovano con un amico più giovane, Jean, pugile dilettante, le rispettive consorti o amiche, ognuno con i suoi problemi. Con un taglio caloroso e nel contempo cronachistico, è un quadro tenero e intimista della Nouvelle Vague giscardiana degli anni '70, in cui Sautet passa da un personaggio all'altro con armonia unificante. Gli interpreti sono straordinariamente efficaci e credibili. All'origine c'è un romanzo di Claude Néron che ha collaborato alla sceneggiatura con Sautet e Jean-Louis Dabadie.

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OGGI - Ore: 20:00 (FINO AL 30/06/2013)
LA CADUTA DEGLI DEI (cinema uno)
 Consigliato: Assolutamente Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Luchino Visconti. Con Dirk Bogarde, Ingrid Thulin, Helmut Griem, Renaud Verley, Umberto Orsini, Reinhard Kolldehoff, Albrecht Schönhals, Florinda Bolkan, Nora Ricci, Karin Mittendorf, Valentina Ricci, Wolfgang Hillinger, Howard Nelson Rubien, Werner Hasselmann, Mark Salvage, Karl-Otto Alberty, John-Frederick Jones, Richard Beach, Klaus Hohne, Piero Morgia, Ernst Kuhr, Peter Brandt, Wolfgang Ehrlich, Antonietta Fiorito, Ester Carloni, Peter Dane, Bill Vanders, Charlotte Rampling, Helmut Berger, Jessica Dublin, Irina Wanka. Genere Drammatico, produzione Italia, 1969. Durata 155 minuti circa. Vietato ai minori di 18 anni.

Siamo in Germania, alla vigilia dell'avvento al potere di Hitler. Il capo di una grande famiglia, gli Essenbeck, proprietari di una potente acciaieria, decide di far dirigere la sua grande fabbrica al figlio Konstantin, nazista sfegatato. Il vecchio ha capito da che parte tira il vento, e pur essendo antinazista, pensa bene di ingraziarsi il nuovo regime che sta per prendere il potere. Ma a questo punto si scatenano con ferocia gli odi familiari, intrecciandosi con gli odi tra due fazioni hitleriane, le S.A. e le S.S. Vinceranno le S.S., che nella "notte dei lunghi coltelli" massacreranno le S.

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OGGI - Ore: 16:30 (FINO AL 30/06/2013)
PRIVATE (cinema cinque)
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Saverio Costanzo. Con Lior Miller, Mohammed Bakri, Tomer Ruso, Arin Omary, Hend Ayoub. Genere Drammatico, produzione Italia, 2004. Durata 90 minuti circa.

Raccontare lo scontro israelo-palestinese senza sprofondare in questioni poltiche più grandi di noi, oggi appare possibile. Un regista italiano alla sua opera prima, ha realizzato Private, sguardo che supera il macrocosmo della striscia di Gaza e si perde nel quotidiano. E' Saverio Costanzo, documentarista in terra statunitense e già autore di progetti televisivi nazionali (sempre di nicchia), a realizzare un film nuovo, duro e privo di violenza fisica, concitato e denso di umanità. Mohamed è un padre di famiglia e vive in Palestina con la moglie e i tre figli. Improvvisamente la porta della sua casa si spalanca.

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MARTEDÌ 18 GIUGNO - Ore: 21:30
2046 (cinema cinque)
 Consigliato: Assolutamente Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Wong Kar-wai. Con Chen Chang, Maggie Cheung, Kimura Takuya, Carina Lau, Tony Leung, Faye Wong, Logan Bey, Ziyi Zhang, Gong Li. Genere Fantascienza, produzione Cina, 2004. Durata 120 minuti circa.

Il protagonista è uno scrittore autore di un misterioso romanzo in cui ci si reca al 2046 per trovare i ricordi perduti. Nessuno è mai tornato da questo luogo tranne lui. Per il quale il numero è la memoria di una stanza di hotel in cui ha vissuto situazioni di cui vuole cambiare il ricordo. Il regista cinese raffina all'eccesso il proprio sguardo disperdendo la tensione emotiva che aveva saputo offrirci in In the Mood for Love. L'azione finisce così per ripercorrere temi a lui cari come l'amore impossibile o la chiusra dei sentimenti in spazi angusti. Manca però il 'sentire forte' sommerso com'è dalla ricerca esasperata della perfezione stilistica che può essere anche un valore in sé ma non deve mai diventare l'unica ragione di un film.

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MARTEDÌ 18 GIUGNO - Ore: 17:30
ESTATE ROMANA (cinema uno)
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Matteo Garrone. Con Rossella Or, Monica Nappo, Salvatore Sansone, Victor Cavallo, Elvira Giannini, Dino Abbrescia, Paolo Sassanelli, Francesco Apolloni, Anna Scaglione, Corrado Sassi, Camilla Filippi. Genere Drammatico, produzione Italia, 2000. Durata 90 minuti circa.

Terzo lungometraggio del regista Matteo Garrone, il film narra una storia di esistenze precarie. Salvatore è uno scenografo napoletano che vive in un bell'appartamento a Piazza Vittorio, a Roma. Abita con lui Monica, sua assistente, separata con una bambina. Una mattina ritorna Rossella, la proprietaria della casa, ex attrice che vorrebbe ricominciare a lavorare. Ma la città che la donna si trova di fronte è una città caotica, che a stento riconosce. Anche la gente è cambiata e nessuno può rispondere all' interrogativo che Rossella sempre si pone:"Come faccio a non scomparire?". Roma diventa in questo film il rumoroso palcoscenico per incontri casuali, alla ricerca di equilibri psicologici necessari.

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MARTEDÌ 18 GIUGNO - Ore: 16:30
GUILTY OF ROMANCE (cinema cinque)
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Sion Sono. Con Megumi Kagurazaka, Makoto Togashi, Miki Mizuno, Kanji Tsuda, Ryo Iwamatsu, Kazuya Kojima, Satoshi Nikaido. Genere Drammatico, produzione Giappone, 2011. Durata 143 minuti circa. Vietato ai minori di 18 anni.

Izumi è sposata con un famoso romanziere, ma la loro vita sentimentale sembra essere una mera ripetizione senza romanticismo. Un giorno la donna decide di seguire i suoi desideri e accetta di posare nuda e di mimare un rapporto sessuale davanti alla telecamera. Presto incontra un mentore ed inizia a vendere il suo corpo agli sconosciuti, ma a casa, lei rimane la donna di sempre. Un giorno viene trovato il corpo di una persona uccisa nella zona dei "love hotel". La polizia cerca di capire cosa è successo.

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MARTEDÌ 18 GIUGNO - Ore: 20:00
COLD FISH (cinema uno)
Lingua: originale. Sottotitoli: italiano.
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Sion Sono. Con Asuka Kurosawa, Mitsuru Fukikoshi, Tetsu Watanabe, Megumi Kagurazaka, Denden, Hikari Kajiwara. Genere Thriller, produzione Giappone, 2010. Durata 144 minuti circa. Vietato ai minori di 18 anni.

Shamoto gestisce un negozio di pesci tropicali. La seconda moglie non va d'accordo con la figliastra Mitsuko. Un giorno, sorpresa a compiere un furto in un supermercato, Mitsuko viene salvata dal signor Murata, un uomo che svolge la stessa professione del padre e che le offrirà di lavorare con lui. Avrà così inizio un viaggio nell'orrore - ma il film è anche una riuscitissima commedia satirica sul Giappone della corsa al successo.

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MARTEDÌ 18 GIUGNO - Ore: 22:30
SHEER (cinema uno)



Regia di Ruben Mazzoleni. Con Michael Jefferson, Aaron Barcelo, Frances E. Koepenick, Rachel Brookner, Juan Cruz Pochat, Kazy Tauginas, Alec Beard, Peter Reznikoff, Robert Ross, Ginger Grace, Anthony M. Pizzuto, Charles Kopelson, Eric Vill Springer, Sasha Kelly, Teniece Divya Johnson, Juan Tourn. Genere Thriller, produzione USA, 2012. Durata 91 minuti circa.

New York, oggi. Nick è un giovane studente, bello e ambizioso, di famiglia borghese, elegante e di buone maniere, ed ha una splendida ragazza. Non potrebbe chiedere di meglio dalla vita. Joe è sporco e trasandato, in continuo litigio col padre alcolizzato, bighellona fra i marciapiedi della città alla ricerca di una ragazza e di un lavoro, arrotondando come autista nelle rapine. Joe non solo è un loner, «solitario», ma anche un loser, «perdente». Nick e Joe sono agli antipodi, ma sono migliori amici. Si incontrano sempre più di rado, sempre nel solito squallido bar, ma il forte, fraterno sentimento che nutrono l'un per l'altro è rimasto immutato. Ed è a questo spirito di fratellanza e solidarietà che fa appello Joe quando chiede un favore a Nick. Joe, frequentatore della bassa malavita newyorchese, ha ricevuto una "proposta che non può rifiutare" da Carlos, un piccolo delinquente che vuole alzare il tiro. Joe deve tenere per lui una borsa nera.

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MERCOLEDÌ 19 GIUGNO - Ore: 20:00
LOVE + HATE (cinema uno)
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Dominic Savage. Con Samina Awan, Tom Hudson, Nichola Burley, Was Zakir, Aliya Bhatti, Miriam Ali, Mohammed Rafique, Peter O'Connor, Dean Andrews, Ryan Leslie. Genere Drammatico, produzione Gran Bretagna, Irlanda, 2005. Durata 86 minuti circa.

Appassionato e senza compromessi, Love + Hate racconta la storia di Adam e Nassema, due giovani provenienti da ambienti culturali differenti che finiscono per innamorarsi: ma il loro è un amore senza speranza. Combattuti tra l'obbligo di restare fedeli agli amici e alla famiglia e il desiderio di lasciarsi andare ai loro sentimenti, si trovano ben presto sopraffatti da un misto di sensazioni contrastanti: fede e passione, tradizione e istinto, amore e odio. Per far trionfare il loro amore, Adam e Naseema dovranno sconfiggere i pregiudizi che li circondano.

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GIOVEDÌ 20 GIUGNO - Ore: 21:30
THE ONE AND ONLY (cinema due)



Regia di Susanne Bier. Con Sidse Babett Knudsen, Niels Olsen, Paprika Steen, Sofie Gråbøl, Søs Egelind, Rafael Edholm, Lars Kaalund, Jannie Faurschou, Vanessa Gouri, Hella Joof. Genere Commedia sentimentale, produzione Danimarca, 1999. Durata 106 minuti circa.

Rimasta finalmente incinta, Sus scopre che il marito la tradisce. Arrabbiata e delusa, decide di cacciarlo di casa. Proprio quando i due si stanno separando, gli viene consegnata la nuova cucina. Con essa, fa il suo ingresso nella casa, e nella vita di Sus, Niller, un installatore di cucine che sta per diventare padre adottivo di una bambina del Burkina Faso. I due si piaceranno subito ma la loro storia d'amore dovrà reggere ad una serie infinita di ostacoli.

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DA LUNEDÌ 24 GIUGNO - Ore: 21:30
HOLY MOTORS (cinema due)
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Leos Carax. Con Denis Lavant, Edith Scob, Eva Mendes, Kylie Minogue, Elise Lhomeau, Jeanne Disson, Michel Piccoli. Genere Drammatico, produzione Francia, Germania, 2012. Durata 110 minuti circa.

Scritto e diretto da Leos Carax, il film narra ventiquattro ore nella vita di Denis Lavant, un uomo che passa attraverso diverse vite, incluse quelle di ladro, di una donna, di un mendicante, di un uomo d'affari, di un presidente, di una creatura mostruosa e di un padre di famiglia.

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DA GIOVEDÌ 27 GIUGNO - Ore: 21:30
L'ESTATE STA FINENDO (cinema free)



Regia di Stefano Tummolini. Con Antonello Fassari, Andrea Miglio Risi, Marco Rossetti, Giuseppe Tantillo, Nina Torresi, Nathalie Rapti Gomez, Fabio Ghidoni, Stefano Fardelli, Ilaria Giachi. Genere Drammatico, produzione Italia, 2011.

Un gruppo di giovani amici universitari decidono di trascorrere un fine settimana in una villa al mare. Ma la spensierata vacanza si trasforma in un incubo.

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DA GIOVEDÌ 18 LUGLIO - Ore: 21:30
VIOLETA PARRA - WENT TO HEAVEN (cinema sette)
 Consigliato: Sì  giudizio di pubblico, critica e dizionari.



Regia di Andrés Wood. Con Francisca Gavilán, Christian Quevedo, Thomas Durand, Luis Machín, Gabriela Aguilera, Roberto Farías, Patricio Ossa, Stephania Barbagelata, Marcial Tagle, Roxana Naranjo, Pablo Costabal, Eduardo Burlé, Vanesa González, Daniel Antivilo. Genere Biografico, produzione Cile, Argentina, Brasile, 2011. Durata 110 minuti circa.

Cantante, autrice, collezionista, poetessa, pittrice, scultrice. Artista poliedrica, icona della cultura popolare cilena, tesoriere e custode delle tradizioni più profonde, donna di contraddizioni intense, ma genio unico. Questa era Violeta Parra. Con più di 3.000 canzoni e altre opere, Parra ha guadagnato l'apprezzamento nazionale aprendo le porte alla "nuova canzone" cilena. Ha salvato la cultura tradizionale dimenticata, viaggiando attraverso il Cile da nord a sud per incontrare la sua voce, elevarla, e salvarla dagli stereotipi. Poi si reinventa, creando capolavori musicali, e li regala al paese e al mondo. "Crea da quello che c'è" era il suo slogan. Le sue composizioni sono state elogiate dalla critica di tutto il mondo, per i loro testi poetici e socialmente impegnati, e per il loro complesso sviluppo musicale. Violeta, una donna d'avanguardia, attraverso la sua chitarra ha protestato, denunciato e condannato l'ingiustizia sociale e le proprie esperienze personali. Cominciò a parlare attraverso il suo canto. Le sue canzoni a contenuto sociale e politico hanno conquistato il cuore dei giovani. 

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OGGI - Ore: Loop 24 ore al giorno (FINO AL 30/06/2013)
MAREMETRAGGIO (cinema free)
- Barracuda di Nicola Martini
- Five Minutes Alone di Riccardo Pugliese
- La ultima secuencia di Arturo Ruiz Serrano
- Menjar Casolà di David Casals-Roma
- Vaderdag di Froukje Tan
- Via Bellani 3, Milano di Mariapia Angelici
- Burbuja di Gabriel Olivares e Pedro Casablanc
- Rita di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza

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