martedì 4 marzo 2014

Le generazioni del nuovo

INTERSCENARIO 4
Le generazioni del nuovo
progetto a cura di Nicola Bonazzi, Stefano Casi, Cristina Valenti

ai Laboratori delle Arti/Auditorium, piazzetta P.P. Pasolini n.5b – Bologna
mercoledì 5, giovedì 6 e venerdì 7 marzo 2014, ore 21

ingresso gratuito, con ritiro di coupon dalle ore 20 ad esaurimento posti, la sera stessa

Mercoledì 5 marzo, si avvia la quarta edizione di Interscenario: progetto che, seguendo la cadenza biennale del Premio Scenario, presenta gli spettacoli vincitori e quelli che hanno ricevuto una segnalazione o una menzione speciale, all’ultima edizione del concorso per giovani artisti.

Questo progetto è ideato e realizzato dai tre soci di Scenario sul territorio bolognese: Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti-Università di Bologna, Compagnia del Teatro dell’Argine, Teatri di Vita, in collaborazione con Associazione Scenario, Associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica, Assemblea legislativa regione Emilia-Romagna.

I Laboratori delle Arti ospitano tre diversi spettacoli, in tre serate consecutive ad ingresso gratuito:
W (prova di resistenza) di e con Beatrice Baruffini (segnalazione speciale Premio Scenario 2013) rilettura performativa del migliore teatro di oggetti, con una sorprendente architettura di mattoni (5 marzo, ore 21); Ummonte scritto, diretto e interpretato da Elisa Porciatti (menzione speciale Premio Scenario 2013) originale e ironica interpretazione del teatro di narrazione (6 marzo, ore 21); Mio figlio era come un padre per me di e con i fratelli Diego e Marta Dalla Via (spettacolo vincitore del Premio Scenario 2013) cinico apologo sul conflitto generazionale (7 marzo, ore 21).
 Foto di Claudia Pajewski

Competano il progetto, negli altri teatri della rete, due spettacoli d’ensemble caratterizzati entrambi dal ricorso a inserti musicali e coreografici: Trenofermo a-Katzelmacher della compagnia nO (Dance first. Think later), un Fassbinder contemporaneo ritrovato in spaccati sociali riprodotti con ruvida attenzione (14 marzo, ore 21 ai Teatri di Vita) e M.E.D.E.A. big oil del Collettivo InternoEnki (vincitore Scenario per Ustica) un’ampia ricerca sulle perforazioni petrolifere in Basilicata che incrocia il mito di una Medea contemporanea (15 marzo, ore 21 all’ITC Teatro di S. Lazzaro). Modalità di ingresso da verificare presso i singoli teatri.

Dalla Generazione Scenario emerge un panorama attraversato da un senso diffuso di precarietà, che si accompagna nondimeno alla necessità dell’impegno civile, della denuncia, della resistenza (a partire dalla riscoperta di pagine della storia). Tratti forti e ricorrenti: la raccolta di testimonianze, con il metodo dell’osservazione e dell’inchiesta sul campo; l’utilizzo delle lingue regionali; il confronto con la memoria; la necessità di fare “gruppo” come metodo di lavoro e gesto politico.


Il progetto “INTERSCENARIO 4” sia apre:
mercoledì 5 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti /teatro (ingresso gratuito)
BEATRICE BARUFFINI W (PROVA DI RESISTENZA)
Segnalazione speciale Premio Scenario 2013
di e con Beatrice Baruffini | tecnico Riccardo Reina | disegno luci Emiliano Curà | montaggio
audio Dario Andreoli | voce Marco Musso | foto e video Jacopo Niccoli

Motivazioni della giuria «Con vena poetica e semplicità Beatrice Baruffini rievoca la “prova di resistenza” degli abitanti dei quartieri popolari di Parma che nel 1922 resistono all’aggressione dei fascisti, capitanati da Italo Balbo. È la stessa barricata, rappresentata da una serie di mattoni posati sulla scena, a dar vita all’intero racconto secondo la miglior tradizione del teatro di oggetti. Baruffini, recuperando le importanti esperienze di Claudia Dias e di Gyula Molnàr, con originalità e senza retoriche commuove per la capacità di trasfigurazione e per la sensibilità nel recupero della memoria».
SEGUE

Note sullo spettacolo: La prova di resistenza è caratteristica del mattone forato. Viene fatta applicando un carico di peso sui tre lati, fino a raggiungere il carico di rottura e stabilire il grado di resistenza. “W” è il grido di vittoria di chi supera quella prova senza morire.
Parma 1922: prova di resistenza… Una storia di povertà e di vendetta. Di buoni e cattivi. Di rossi e
neri. Un racconto dove le passioni nascono in strada, fuori dalla finestra, perché in casa si sta stretti. E in strada, in fila per il bagno, sugli scalini a giocare a carte, sulla porta delle osterie, si vive. Si fischietta Verdi, ci si allena alla lotta. Si alzano marciapiedi. Muri. Barricate.

BEATRICE BARUFFINI nasce nel 1980 a Suzzara (MN) e vive nel quartiere Oltretorrente a Parma. Si forma come attrice al Teatro delle Briciole di Parma, dove incontra Letizia Quintavalla, la Compagnia Rodisio, i Sacchi di Sabbia, Bruno Stori, Salvatore Arena. Il suo lavoro è influenzato principalmente da Claudia Dias e Gyula Molnàr, grazie ai quali inizia un percorso poetico personale, dove gli oggetti e la composizione scenica in tempo reale sono al centro della sua ricerca. Nel 2011 debutta alla regia con la performance Framemontaggio fissato a un corpo (in collaborazione con INteatro Polverigi) e con lo spettacolo Il Viaggio, ovvero una storia di due vecchi, di cui è anche interprete (produzione per l’infanzia del Teatro delle Briciole).

Il progetto INTERSCENARIO 4 prosegue con altri spettacoli ai Laboratori delle Arti:
giovedì 6 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti /teatro (ingresso gratuito)
ELISA PORCIATTI
UMMONTE
scritto, diretto e interpretato da Elisa Porciatti
Menzione speciale Premio Scenario 2013
Motivazioni della giuria «Tra ironia e commozione Elisa Porciatti ripensa con originalità il teatro di narrazione, per cercare, nell’apparente semplicità delle forme, una coralità di personaggi, raccontati con astrazione e musicalità. Nella città di Siena si assiste al fiorire di una banca e al suo tragico tracollo, mentre ci si chiede con ansia quanto manchi alla fine della finanza, della propria vita e dello spettacolo che tutto ciò racconta, in un felice mescolamento di vita vissuta e metafora».

ELISA PORCIATTI si laurea in Economia e Commercio e consegue un master in management dello spettacolo. Dopo sei anni da impiegata in banca, si licenzia e si diploma attrice al Centro La Cometa di Roma. Dal 2009 fa parte del Collettivo I.T. Studia danza con Simona Cieri (MotusDanza) e partecipa a workshop con Giorgio Rossi, Francesca Lettieri e Carolyn Carlson. Studia tra gli altri con Nicolaj Karpov e Natalia Zvereva (GITIS, Mosca), Peter Clough e Alan Woodhouse (Guildhall School, Londra). Partecipa a seminari con Ascanio Celestini, Massimiliano Civica, Matthew Lenton e i Familie Flöz. Lavora diretta da Marta Gilmore, Alex Guerra, Lisa Ferlazzo Natoli, Luigi Lo Cascio. Ha scritto, diretto e interpretato Finché morte non mi separi (finalista al Premio Dodici Donne 2011 - ATCL) e FAR-A-DAY.
venerdì 7 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti /teatro (ingresso gratuito)
FRATELLI DALLA VIA MIO FIGLIO ERA COME UN PADRE PER ME
spettacolo vincitore Premio Scenario 2013
di e con Diego e Marta Dalla Via | scene e costumi Diego e Marta Dalla Via | partitura fisica Annalisa Ferlini | datore audio e luci Roberto Di Fresco | assistente di produzione Veronica Schiavone
Motivazioni della giuria «… Raccontando la storia di una ricca famiglia del nord est italiano si traccia una sorta di cupa parabola sul conflitto generazionale. Due fratelli … architettano l’omicidio dei genitori. Ma “uccidere i propri padri” sembra un atto impossibile dal momento che questi hanno deciso di farla finita, lasciando in eredità assenza di futuro e consumo del passato. Con uso intelligente dell’italiano regionale i due attori riescono a dar profondità e leggerezza a una vicenda estrema, ma allo stesso tempo esemplare, in cui il senso di colpa tra le generazioni pare innescare un processo autodistruttivo che lascia poche vie di fuga».

Marta Dalla Via è attrice. Da qualche anno è anche autrice dei suoi lavori. Scrive e mette in scena Veneti fair con la regia di Angela Malfitano che debutta al Napoli Fringe Festival 2010. È tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso Urgenze presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, dove vince con il testo Interpretazione dei sogni. Insieme al fratello Diego Dalla Via scrive Piccolo Mondo Alpino (vincitore del Premio Kantor e prodotto dal CRT di Milano). La loro collaborazione da casuale e affettiva diventa effettiva e voluta: nascono i FRATELLI DALLA VIA, un’impresa famigliare che costruisce storie. Mio figlio era come un padre per me è il loro nuovo progetto totalmente pensato con mani e cervelli raddoppiati.

Informazioni al pubblico: CENTRO LA SOFFITTA tel. 051.2092400 - www.dar.unibo.it


Il progetto INTERSCENARIO 4 include anche altri due spettacoli, programmati ai Teatri di Vita (il 14 marzo) e all’ITC Teatro di San Lazzaro (il 15 marzo). Info e biglietteria presso i singoli teatri.

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