martedì 8 aprile 2014

DAVE LIEBMAN QUINTET


Dave Liebman - sax tenore
Federico Benedetti - sax alto
Romano Pratesi - sax tenore e clarinetto
Paolo Ghetti - contrabbasso
Mauro Beggio – batteria

Mercoledì 9 aprile l’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna in via Darsena 57 a Ferrara ospiterà il quintetto guidato da uno dei più creativi saxofonisti di sempre, vale a dire Dave Liebman (sax tenore), per l’ultimo concerto organizzato da Il Gruppo dei 10 alla Scuola di Musica. Un sodalizio che conferma il suo successo anche in questa edizione di “Tutte le Direzioni in Springtime”. Il pianoless Quintet, oltre al leader, schiererà Federico Benedetti (sax alto), Romano Pratesi (sax tenore e clarinetto), Paolo Ghetti (contrabbasso) e Mauro Beggio (batteria).La musica del combo è fortemente ispirata al gruppo guidato da Elvin Jones, a cui Liebman partecipò negli anni 70 (con Steve Grossman, Gene Perla al basso, storica registrazione blue note “Live at the Lighthouse” del 1975). Di quella incisione verrà presentato un brano di Liebman “BritePiece”. Nel corso della serata verranno presentate altre composizioni di Liebman e alcuni original di Federico Benedetti, tutti ispirati al jazz modale sviluppatosi in quel decennio. Tuttavia, al posto del consueto tributo a John Coltrane, spesso d’obbligo nei concerti di Liebman, verrà presentato un brano di Duke Ellington considerato il precursore dei cosiddetti “Coltrane Changes” e “Blue Rose”, mostrando come nel jazz ci sia sempre stata grande coerenza tra tradizione e avanguardia.

Lo statunitense Dave Liebman, classe 1946, ha studiato pianoforte e sassofono fin da ragazzo, ma è dal 1980 che utilizza il sax soprano come strumento principale pur apparendo anche al sax tenore. La sua inimitabile creatività l’ha portato a suonare con artisti del calibro diPete La Roca, Chick Corea, DaveHolland e Steve Swallow, unendosi infine al gruppo di Elvin Jones. Liebman, che si considera un seguace dello stile di Hank Mobley, ha un fraseggio moderno e talvolta coltraniano, ed è a tutt'oggi attivo sia come concertista, sia in sala di registrazione.

Federico Benedettiè invece un nostro connazionale: nato a Ferrara nel 1960 ha iniziato proprio nella cittàestense la militanza nel free-jazz. È dopo essersi trasferito a Parigi che si dedica professionalmente all’attività di musicista jazz, avendo l’occasione di suonare come sideman con grandi e leggendari musicisti americani e non quali Roger Guérin, Kenny Clarke, Sam Woodyard e Benny Bailey.Fonda anche il proprio quartetto “Four for Lennie” con la pianista Carine Bonnefoy e il batterista italiano Andrea Michelutti. Nel 2008 ritorna a vivere in Italia dove continua la sua attività di compositore e di concertista, tra le collaborazioni più recenti spicca quella con Luca Accarpio e Ricky Rinaldi.

Viene invece dal sud Romano Pratesi, nato ad Agrigento nel 1966. Fin da piccolo studia il clarinetto e all'età di 18 anni sceglie il sax tenore come autodidatta. È nel 1989 che iniziano le sue collaborazioni in ambito jazzistico e nella sua lunga carriera ha militato in numerosi quartetti (citiamo quello con S. De Bonis, RasulSiddik, Euro Quartet) mentre l’esperienza parigina l’ha portato a collaborare con il polistrumentista D. Beaussier e con il gruppo "Urban Sax" diretto da G. Artman con il quale effettua numerose tournée in Germania.

Paolo Ghetti, classe 1966, approda al contrabbasso e alla musica jazz dopo essersi dedicato al clarinetto e al basso elettrico. Durante il suo lungo percorso come sideman, il bassista Paolo Ghetti ha affiancato colleghi importanti come PatMetheny, Peter Erskine, Pat Martino, Steve Coleman, Lee Konitz, Cedar Walton, Enrico Rava. Nel 2006, dopo aver inciso oltre 40 cd, Paolo Ghetti decide di uscire dal solo ruolo di grande accompagnatore per cimentarsi nella direzione di un gruppo, come compositore, arrangiatore e quindi leader. Nasce così “Profumo d’africa”, primo lavoro discografico a proprio nome. Per il pubblico, La sua potente cavata e la grande padronanza tecnica rendono il contrabbasso uno strumento affascinante.

A completare il quintetto è Mauro Beggio che ha iniziato a studiare la batteria quando aveva tredici anni frequentando la "Scuola Popolare di Musica DizzyGillespie" di Bassano del Grappa. Ora che di anni ne ha 44, si può dire che la sua carriera professionistica ha raggiunto un livello di qualità altissimo che l’ha portato ad alternarsi tra formazioni precostituite, come l’Enrico Rava Quartet e il trio di Enrico Pierannunzi, ed un'intensa attività di freelancer. Tra gli artisti italiani con cui ha suonato annoveriamo Franco D'Andrea, Stefano Bollani, Dado Moroni, Andrea Pozza e Sergio Caputo, mentre tra quelli stranieri spiccano Lee Konitz, TootsThielemans, Kenny Wheeler, Franco Ambrosetti, Rachel Gould, Chris Rosenberg, HarvieSwartz, Sheila Jordan, Paul Bley, Glenn Ferris, GarrisonFewell, Mike Abene e Don Friedman.

Lo spettacolo inizierà alle ore 21.30 ma le porte saranno aperte già dalle ore 20.30 per l’aspetto più conviviale e spontaneo della serata. È previsto infatti un buffet che ha riscosso molto successo nelle edizioni precedenti, ma che richiede, a chi fosse interessato a partecipare, un gradito apporto di carattere alimentare dolce o salato. Tutto all’insegna della condivisione che caratterizza la musica e la voglia di stare insieme. Per questo l’ingresso sarà libero come chiaro segnale della volontà di aprirsi verso tutta la cittadinanza.

Ricordiamo, infine, che il prossimo appuntamento di sabato 19 aprile a palazzo Bellini di Comacchio sarà la punta di diamante dell’intera rassegna “Tutte le Direzioni”, vale a dire il concerto per 4 pianoforti a cui prenderanno parte quattro pianisti di fama internazionale quali Paolo Alderighi, Dado Moroni, Andrea Pozza e Stefano Sportiello. Un concerto in esclusiva nazionale, e proprio nella nostra piccola Venezia, che merita tutta la partecipazione e visibilità possibile.

Nessun commento:

Posta un commento

Chiunque può inserire commenti, che sono moderati