mercoledì 8 marzo 2017

Assalto al cielo

  • Prima visione: Vi presento Toni Erdmann, Il diritto di contare, Moonlight
  • Assalto al cielo. Le immagini del '77
  • Omaggio a Maren Ade
  • Festa della donna: Strane straniere, Paura non abbiamo e Wanda
  • Schermi e Lavagne
  • Il Cinema Ritrovato al cinema: Dawson City – Il tempo tra i ghiacci
  • Edizioni Cineteca di Bologna: Il cinema di Pietro Marcello. Memoria dell’immagine


Prima visione

Sala Cervi
Vi presento Toni Erdmann
(Toni Erdmann, Germania-Austria/2016) di Maren Ade (162')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 15 marzo

L'ultimo film della regista e produttrice tedesca Maren Ade ha suscitato l'entusiasmo della critica e del pubblico internazionali: nella cinquina per il miglior film straniero agli Oscar 2017 (Hollywood ha già messo in cantiere un remake con Jack Nicholson), ha raccolto decine di premi e riconoscimenti in tutto il mondo ed è stato nominato miglior film del 2016 da due storiche riviste come “Cahiers du cinéma” e “Sight & Sound”. Un anziano professore di musica con il gusto della zingarata irrompe imparruccato nella vita della figlia, businesswoman quarantenne che conduce una vita spenta di affetti, strangolata dai ritmi di lavoro. "Senza mai violare l'intimità dei suoi personaggi, il film suggerisce il confronto tra due generazioni che non riescono più a toccarsi. A partire da questa opposizione, la regista tedesca svolge un l egame che conosce la grazia attraverso l'esperienza del ridicolo. Esplosione di esuberanza, Toni Erdmann toglie il fiato e apre a una risata assoluta, piena, libera" (Marzia Gandolfi).
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Cinema Lumière
Il diritto di contare
(Hidden Figures, USA/2017) di Theodore Melfi (127')
Versione originale con sottotitoli italianida mercoledì 8 marzo

Arriva al Lumière, l'atteso film di Theodore Melfi dedicato alla storia vera di Katherine G. Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, tre brillanti matematiche afro-americane della NASA che negli anni della corsa allo spazio e della segregazione razziale hanno dato un contributo fondamentale ai programmi che avrebbero portato l'uomo sulla Luna e alla lotta per i diritti civili e l'emancipazione femminile. “La qualità più grande del film di Theodore Melfi è quella di sfogliare una pagina sconosciuta della NASA. Pagina ‘bianca’ coniugata fino ad oggi al maschile. Il diritto di contare mette in scena efficacemente il razzismo e il sessismo ordinario dei bianchi, concentrandosi sui drammi silenziosi che muovono la Storia in avanti” (Marzia Gandolfi). Il titolo originale, 'figure nascoste', e la traduzione italiana (col doppio senso di 'cont are') alludono sia alla lotta per il riconoscimento di queste donne sia ai numeri e ai calcoli matematici.
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Laboratori delle Arti Unibo (Piazzetta Pier Paolo Pasolini)
Moonlight
(USA/2016) di Barry Jenkins (111')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 15 marzo

Vincitore dell'Oscar per il miglior film, per la sceneggiatura non originale e l'attore non protagonista, prosegue al Lumière, rigorosamente in versione originale con sottotitoli, la programmazione di uno dei film più attesi dell'anno. Moonlight racconta, in tre capitoli, la vita dall'infanzia all'età adulta di Chiron, silenzioso ragazzo gay di colore con una madre tossica e prostituta a tempo pieno, cresciuto nei sobborghi difficili di Miami, in cui modelli in cui identificarsi sono tutti negativi, tra spacciatori e machi disadattati. Un film duro, intimo e poetico sull’identità, la famiglia, l’amicizia e l’amore, animato dall’interpretazione corale di un meraviglioso cast di attori.
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Assalto al cielo. Le immagini del '77
Giovedì inaugurazione con le foto di Enrico Scuro, le immagini del Movimento, i video dei Dodo Brothers ed Ecce bombo

dal 9 al 31 marzo – Cinema Lumière

L’uscita del bel documentario di Francesco Munzi è l’occassione per riflettere, a quarant’anni di distanza, su un anno cruciale per il mondo e per il cinema. Un anno di fermenti, di lotte, di fantasia al potere, tra indiani metropolitani, femministe, autonomi e creativi. La nostra selezione presenta molti documenti d’archivio di quei mesi liberi e tumultuosi, oltre a tanti film importanti impregnati dell’air du temps: capolavori della New Hollywood (Il cacciatore, La rabbia giovane, I duellanti), cinema d’impegno civile (Un borghese piccolo piccolo, Todo Modo, Padre padrone, La terza generazione) e inconfondibili sguardi d’autore (Buñuel, Moretti, Fassbinder, Argento, Waters). Si parte giovedì 9 con un'intera giornata a tema: alle ore 17.30 Gian Luca Farinelli incontra E nrico Scuro (ingresso libero), il fotografo che meglio ha saputo raccontare il '77 bolognese. Sarà l'occasione per inaugurare la mostra a lui dedicata nello spazio espositivo della Biblioteca Renzi Renzi visitabile fino al 31 marzo; a seguire (ore 18.30) un originale montaggio a cura di Fulvio Baglivi sui fatti del marzo '77 e sul Movimento studentesco presentato in sala dall'autore; e poi (ore 20.15) i video dei Dodo Brothers, custoditi da Andrea Ruggeri – che incontrerà il pubblico in sala – e restaurati dalla Cineteca, che attraverso tecnologie allora d'avanguardia ci restituiscono visioni formidabili per ironia e tensione. Infine (ore 22.15), Ecce bombo, mitologia della generazione “che aspettava il sole dalla parte sbagliata” (il Mereghetti), opera seconda e della maturità di Nanni Moretti.
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Omaggio a Maren Ade
dal 10 al 18 marzo – Cinema Lumière

Mentre prosegue in Sala Cervi la programmazione del suo ultimo, premiatissimo Vi presento Toni Erdmann, prende avvio la rassegna dedicata alla regista, sceneggiatrice e produttrice tedesca Maren Ade. Classe 1976, nel 2001 fonda con Janine Jackowski, conosciuta alla scuola di cinema di Monaco, la Komplizen Film, con cui produce i propri film e quelli di altri cineasti, tra cui il portoghese Miguel Gomes. Il nostro omaggio inizia proprio con l'acclamata trilogia di Gomes, Le mille e una notte – Arabian Nights, un percorso tra l’incanto delle narrazioni di Sherazade e la prosa della verità sociale, sullo sfondo della crisi portoghese (da venerdì 10 a domenica 12 marzo). Come regista e sceneggiatrice Maren Ade è un'attenta osservatrice delle dinamiche psicologiche, come dimostra la sua opera seconda Alle Anderen (domenica 12 ore 18), pene trante indagine della crisi di una coppia che si palesa con prepotenza durante una vacanza. Un film “caustico, divertente, delicato” (J. Hoberman), premiato a Berlino con l'Orso d'argento e per la migliore interpretazione femminile. L'omaggio si concluderà la settimana prossima col film d'esordio Der Wald vor lauter Bäumen.
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Festa della donna: Strane straniere, Paura non abbiamo e Wanda
Mercoledì 8 marzo – Cinema Lumière

Festeggiamo l'8 marzo con un'intera giornata dedicata alle donne. Si parte alle 18.15 con l'anteprima di Strane straniere, documentario di Elisa Amoruso che ricostruisce le storie di cinque donne straniere arrivate in Italia per amore, lavoro, curiosità o semplice destino, capaci di reinventarsi e integrarsi con successo. Segue (ore 20) un altro documentario, Paura non abbiamo di Andrea Bacci, che ricostruisce la vicenda dell'incriminazione e dell'arresto di quattro donne arrestate nel 1955 per aver distribuito mimose davanti alla fabbrica Ducati di Bologna. Insieme all'autore ne parleranno in sala gli storici Mirco Dondi e Eloisa Bacci che hanno partecipato alla sceneggiatura del film. Infine per i palati più cinefili, un film da vedere e riscoprire, Wanda (ore 22), opera unica del 1970 di Barbara Loden, moglie di Elia Kazan, racconto di una giovane do nna alla deriva che si imbarca in un disastroso rapporto sentimentale con un rapinatore di banche balordo e iracondo.
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Schermi e Lavagne
Al Cineclub per bambini e ragazzi Abel – Il figlio del vento e Sing. In Cinnoteca animazioni e lezioni di joga per i più piccoli

Il week-end di Schermi e Lavagne si apre sabato al Lumière con Abel – Il figlio del vento, delicata favola ecologica sulla speciale amicizia fra un acquilotto caduto dal nido e un bambino che lo accudisce e gli insegna a volare. In contemporanea in Cinnoteca appuntamento per i più piccoli con la Pimpa e altri personaggi animati desiderosi di esplorare il mondo; e dopo la proiezioni tutti a lezione di joga (due turni con prenotazione obbligatoria) con Elena Ricci e una merenda offerta da Alce Nero. Un topo intonato ma imbroglione, una timida elefantina adolescente, una madre scrofa esaurita, un giovane gorilla gangster e una porcospina punk-rock sono gli improbabili partecipanti di un talent show canoro indetto da un koala azzimato per salvare il suo teatro: sono i protagonisti di Sing, l'esilarante musical animato che chiuderà domenica pomeriggio la programmazione di Schermi e Lavagne.
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Il Cinema Ritrovato al cinema: Dawson City – Il tempo tra i ghiacci
Il film di Bill Morrison al Lumière da lunedì 13 marzo. Nelle sale italiane dal 20 marzo

Dawson City – Il tempo tra i ghiacci è il nostro Cinema Ritrovato al cinema ‘fuori formato’ del mese. Un documentario avvincente firmato da Bill Morrison, uno dei più audaci filmmaker americani, che parte dal ritrovamento di un giacimento di pellicole sotto i ghiacci dello Yukon per ricostruire attraverso una pagina fondativa della storia americana, l’epoca della corsa all’oro e dei pionieri del cinema. Acclamato a Venezia e poi al New York Film Festival, è uno dei più coinvolgenti film di found footage mai realizzati: le immagini (fotografie, film e frammenti degli anni Dieci, inserti televisivi) ci parlano dell’epoca della corsa all’oro, evocano l’America di Chaplin e l'evolversi d’una nazione capitalista, rintracciano l'origine delle grandi fortune americane (e c’è anche l’origine della fortuna dei Trump, la cui storia parte da uno dei tanti caffè-postribolo del Klondike). Per l’avventuroso ritrovamento dei materiali e per il loro geniale riuso, Dawson City potrebbe essere un ideale trailer del Cinema Ritrovato – che infatti quest’anno dedicherà una personale proprio a Bill Morrison, cineasta, artista, documentarista e grande sperimentatore
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Edizioni Cineteca di Bologna: Il cinema di Pietro Marcello. Memoria dell’immagine
2 Dvd e booklet, 259’, 32 pp.

Pietro Marcello è uno dei talenti più sicuri emersi nell’ultimo decennio di cinema italiano. Il suo percorso è singolare, leggibile all’insegna dello scarto dalla via maestra del cinema italiano. Fa cinema documentario, ma non realista. I suoi film ricordano quello che Pasolini definiva “cinema di poesia”. Questa edizione Dvd raccoglie i suoi quattro film: Il passaggio della linea, viaggio sui treni espressi notturni che di lì a poco sarebbero scomparsi; La bocca del lupo, canto d’amore a una città, Genova, alle sue immagini e ai suoi reietti; Il silenzio di Pelešjan, film-studio dedicato al regista armeno Artavazd Pelešjan; Bella e perduta, fiaba e documentario sul pastore salvatore della Reggia di Carditello, nella Terra dei fuoch i. Nel booklet, curato da Emiliano Morreale, un’intervista inedita a Pietro Marcello e un’antologia critica. In vendita in libreria, in Cineteca e su Cinestore (sconto 15%).
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www.cinetecadibologna.it

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