martedì 27 giugno 2017

Grand tour in Kinemacolor

Grand Tour in Kinemacolor!
Anche nel nuovo Dvd I colori ritrovati, a cura di Mariann Lewinsky (Edizioni Cineteca di Bologna)

Cinema Arlecchino, ore 14.15

Prosegue anche quest'anno la rassegna dedicata al primo sistema di ripresa a colori, il Kinemacolor, che produsse tra il 1908 e il 1914 una serie di film meravigliosi resi finalmente disponibili dal restauro digitale. Una selezione di questi rari gioielli bicromi potrà essere ammirata sul grande schermo del Cinema Arlecchino ma anche, per la prima volta, nel nuovo cofanetto Dvd delle Edizioni Cineteca di Bologna curato da Mariann Lewinsky, I colori ritrovati. Kinemacolor e altre magie. Gli inizi del secolo scorso tornano in vita in un tripudio di colori, trasportandoci in un magico Grand Tour a caccia nelle campagne inglesi, a una sfilata di elefanti nell’India coloniale, su una spiaggia nel nord della Francia, a Venezia, in Grecia, Libia, Giappone.
Grand Tour in Kinemacolor!
As well as the new Dvd
I colori ritrovati, curated by Mariann Lewinsky (Edizioni Cineteca di Bologna)
Following on from last year, we continue our section dedicated to Kinemacolor: the first colour motion picture process, which produced a series of wonderful films between 1908 and 1914, and can now finally be seen thanks to digital restoration. A selection of these rare two-colour gems can be admired on the big screen of Cinema Arlecchino, but also, for the first time ever, as part of a Dvd box set curated by Mariann Lewinsky and released by the Cineteca di Bologna:
I colori ritrovati. Kinemacolor e altre magie. The early years of the last century come back to life in a celebration of colours, taking us on a magical Grand Tour: hunting in the English countryside, an elephant parade in colonial India, a beach in the north of France, Venice, Greece, Libya, Japan.



Cinema Modernissimo: apertura speciale
dalle ore 16 alle ore 21

In occasione del festival Il Cinema Ritrovato, speciale apertura del cantiere del Cinema Modernissimo a cura dei volontari del FAI Giovani Bologna. Tornerà a vivere il #CinemaModernissimo. Nel cuore di Bologna, in Piazza Maggiore. Un’idea ambiziosa per la riqualificazione di un edificio importantissimo del nostro centro storico e un progetto sociale e culturale che riporterà il cinema del passato in un luogo nevralgico della città. Ingresso aperto a tutti, con contributo libero a partire da 1 €. Visite guidate con partenza ogni 30' (corsia preferenziale per accreditati al festival e soci FAI). Possibilità di iscriversi al FAI in loco. Scopri di più del progetto
Cinema Modernissimo: special opening
As part of Il Cinema Ritrovato festival, the Cinema Modernissimo requalification site will be opened to the public. An initiative run by volunteers from FAI Giovani Bologna, The #CinemaModernissimo is being brought back to life. In Piazza Maggiore, in the heart of Bologna, an ambitious requalification of an extremely important building of our historic centre, and a social and cultural project that will return the cinema of the past to a central location in the city. Free admission with voluntary contribution starting at € 1. Guided tours every 30' (Il Cinema Ritrovato and FAI cardholders have priority). It will be possible to obtain FAI membership at the entrance to the tour.



Lezioni di cinema: Thierry Frémaux, Dario Argento, Mitchum e la Tv
Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 12, 16 e 17

“Mi piace la televisione, soprattutto perché la si spegne facilmente”. Parola di Robert Mitchum, la star assoluta del festival, il cui sguardo magnetico abbiamo scelto come immagine-guida di questa edizione. Eppure anche Mitchum dovette concedersi al piccolo schermo: Philippe Garnier, uno dei curatori della sezione dedicata al divo americano, commenterà in sala una serie di apparizioni televisive dell'attore. In giornata altre due imperdibili lezioni di cinema: Thierry Frémaux, direttore del Festival di Cannes e dell'Institut Lumière di Lione, dialoga con Gian Luca Farinelli attorno al tema Le Cinéma et ses écrans, il cinema e i suoi schermi (tema ancora caldo, considerate le recenti polemiche nate proprio a Cannes con la piattaforma Netflix); secondo appuntamento con il regista Dario Argento, maestro dell'orrore del cinema ita liano che, in dialogo con Emiliano Morreale, ci parlerà del suo cinema e dei suoi film.
Lessons in Cinema: Thierry Frémaux, Dario Argento, Mitchum and Tv
"I like television, especially since it’s easy to turn off”. The words of Robert Mitchum, this year’s headlining star – in fact, we chose his magnetic gaze as the image of the festival. And yet even Mitchum had to give in to the small screen: Philippe Garnier, one of the curators of this section dedicated to the American star, will comment on a series of television appearances made by the actor. During the day, we will also have another two unmissable lessons in cinema: Thierry Frémaux, director of the Cannes Film Festival and Institut Lumière in Lyon, along with Gian Luca Farinelli will discuss
Le Cinéma et ses écrans, the cinema and its screens (a very relevant theme, considering the recent controversy surrounding Netflix at Cannes this year); our second appointment will be with director Dario Argento, the Italian master of horror in conversation with Emiliano Morreale, talking about his cinema and his films.


Il cinema secondo Dario Argento
Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 17 / La Linea, Piazza Re Enzo 1, ore 19 / Cinema Arlecchino, ore 21.30

Dario Argento sarà protagonista assoluto della quarta giornata del festival. Tre gli appuntamenti che lo vedranno presente, a partire dalla lezione di cinema alla Sala Auditorium citata sopra. Alle 19, alla Linea di Piazza Re Enzo, Argento interverrà anche alla presentazione del libro Il Brady (L'Orma Editore, 2017), dedicato alla sala parigina mecca del cinema di genere, accanto all'autore Jacques Thorens e all'editore Lorenzo Flabbi. Si chiude con la versione restaurata da Arrow Films di L'uccello dalle piume di cristallo, lo straordinario debutto di Argento (che si avvale della fotografia di Vittorio Storaro e delle musiche di Ennio Morricone), avvio di una poetica unica nel panorama nazionale.
Cinema according to Dario Argento
The star of the show on the fourth day of the festival is Dario Argento. He will be present at three appointments, starting off with the above-mentioned lesson in cinema in Sala Auditorium at 5 pm. At 7 pm, in La Linea in Piazza Re Enzo, Argento will attend the presentation of the book
Il Brady (L'Orma Editore, 2017), dedicated to the famous Parisian cinema theatre, a mecca of genre cinema, alongside author Jacques Thorens and publisher Lorenzo Flabbi. And finally, the Arrow Films restored version of L'uccello dalle piume di cristallo, Argento’s extraordinary debut film (with the cinematography of Vittorio Storaro and the music of Ennio Morricone), which launched a unique talent of Italian cinema.



Documenti e Documentari: la Cinémathèque d’Alger
Jacqueline Gozland presenta Mon histoire n’est pas encore écrite
Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 18

“Il 23 gennaio 1965, mentre io e mia madre scappiamo da Costantina distrutta, alla volta di una terra sconosciuta e ostile, diventando dei pied noir, la Cinémathèque d’Alger fondata da Jean-Michel Arnold, figlio spirituale di Henri Langlois, vede la luce sotto la direzione di Mahieddine Moussaoui, esponente dell’indipendenza algerina e stimolo della sua politica culturale”. Nel documentario Mon histoire n’est pas encore écrite Jacqueline Gozland ripercorre la storia della Cinémathèque d’Alger, mitico luogo d’arte, cultura e divulgazione delle cinematografie arabe e africane che nel 2015 ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario. La regista introdurrà il film in sala.
Documents and Documentaries: the Cinémathèque d’Alger. Jacqueline Gozland presents Mon histoire n’est pas encore écrite
“On the 23rd of January 1965, my mother and I were fleeing a devastated Costantine to become pied noir in a hostile and unknown land. At the same time, the Cinémathèque d’Alger, founded by Jean-Michel Arnold, the spiritual son of Henri Langlois, came into being under the direction of Mahieddine Moussaoui, an exponent of Algerian independence and a stimulus for its cultural politics”. In the documentary Mon histoire n’est pas encore écrite, Jacqueline Gozland traces the story of the Cinémathèque d’Alger, a mythical place of art, culture and the promotion of Arab and African cinema, which celebrated its 50th anniversary in 2015. The screening will be introduced by the director
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Colette e il cinema: Mädchen in Uniform
Cinema Lumière - Sala Mastroianni, ore 18.30

Colette lo definì “perfetto capolavoro di tatto e di misura”. È Mädchen in Uniform (Ragazze in uniforme) di Léontine Sagan. Colette scrive i sottotitoli francesi (vedremo infatti la versione tedesca con i suoi sottotitoli) ma il legame non si ferma qui perché il film, uno dei titoli fondamentali nella storia del cinema gay e lesbico, ha non poche similitudini con i romanzi d’ambientazione collegiale della serie Claudine, non privi di connotazioni saffiche, e l’aura trasgressiva di Colette accompagnò l’uscita del film favorendone l’accoglienza in Francia. Introduce la proiezione Paola Palma, studiosa di Colette e autrice del volume La vagabonda dello schermo. Colette e il cinema (Esed ra, 2015), che sarà presentato prima del film.
Colette and Cinema: Mädchen in Uniform
Colette defined Mädchen in Uniform (Girls in Uniform) by Léontine Sagan as “an absolute masterpiece of tact and measure”. In fact, Colette even wrote the French subtitles for the film (we will see the German version accompanied by her subtitles). However, the connection does not stop there, as the film, a fundamental title in the history of gay and lesbian cinema, has similarities to Claudine, Colette’s well-known series of novels set in a boarding school and not lacking in Sapphic connotation. Therefore, Colette’s transgressive aura accompanied the release of the film, helping to ensure a warm reception in France. The film will be introduced by Paola Palma, an expert scholar in Colette and author of La vagabonda dello schermo. Colette e il cinema (Esedra, 201 5), which will be presented before the screening.



Guerra tra dive: Mildred Pierce e Ich küsse Ihre Hand, Madame
Cinema Lumière - Sala Mastroianni, ore 14.30 / Cinema Arlecchino, ore 16

Due grandi dive si scontrano al festival in un’immaginaria battaglia cinefila. Da un lato del ring la Marlene Dietrich di Ich küsse Ihre Hand, Madame di Robert Land: Marlene non è ancora Marlene, ma domina il film con la sua personalità magnetica. “C’è già in embrione la crudele Lola-Lola”, ha scritto Vittorio Martinelli, in questa “Marlene presternberghiana, emanante una naturale spudorata sensualità”. La rivedremo nel west di Rancho Notorius; mentre arriva dal west di Johnny Guitar la diva all’altro lato del ring, Joan Crawford, che in Mildred Pierce di Michae l Curtiz ci regala un altro indimenticabile volto di donna e di madre: anche lei domina maestosa il film, sul crinale tra le sue femmine di lusso anni Trenta e la lignea durezza dei ruoli della maturità.
War of the Divas: Mildred Pierce and Ich küsse Ihre Hand, Madame
This year at the festival, two great divas clash in an imaginary cinematic battle. In one corner, Marlene Dietrich in Ich küsse Ihre Hand, Madame by Robert Land: Marlene is not yet ‘Marlene’, however her magnetic personality nonetheless dominates the film. “We can already see traces of the later cruel Lola-Lola”, wrote Vittorio Martinelli, in this “pre-Sternberg Marlene, a Marlene exuding a natural and shameless sensuality”. We will see her again in the western Rancho Notorious. The diva in the other corner, and straight out of the western Johnny Guitar, is Joan Crawford, who gives us another unforgettable representation of a woman and a mother in Michael Curtiz’s Mildred Pierce: she too towers masterfully over the f ilm, on the cusp between her resplendent sex objects of the Thirties and the roles of her mature years, carved in wood and pain.



Ritrovati e Restaurati in Piazza Maggiore: D.A. Pennebaker introduce Monterey Pop
Thierry Frémaux presenta un programma di vedute Lumière del 1897
Piazza Maggiore, ore 21.45

In Piazza Maggiore rivive la Summer of Love del 1967. E risuona il suo rock memorabile. Monterey Pop è il primo rockumentary della storia. D.A. Pennebaker – e i suoi operatori, che sono tra i maggiori documentaristi di sempre – documenta un evento epocale in cui convergono musica rock, movimento pacifista e quella “generazione con una nuova spiegazione” cantata da Scott McKenzie in San Francisco ("Be Sure to Wear Flowers in Your Hair"), composta da John Phillips dei Mamas & the Papas e Lou Adler per promuovere il festival. Sul palco sfilano, tra gli altri, Simon & Garfunkel, Janis Joplin, The Who, Jefferson Airplane, Ravi Shankar. Jimi Hendrix incendia la sua chitarra e il pubblico. Si fa la storia della musica, della c ultura, del cinema. Introduce il regista D.A. Pennebaker. Prima del film, la nostra ‘macchina del tempo’ ci riporta indietro al 1897 con una selezione di vedute Lumière di quell’anno presentata da Thierry Frémaux dell’Institut Lumière di Lione.
Rediscovered and Restored in Piazza Maggiore: D.A. Pennebaker introduces Monterey Pop
Thierry Frémaux presents a programme of vues Lumière from 1897
Relive the Summer of Love of 1967 in Piazza Maggiore, and listen once again to its memorable soundtrack.
Monterey Pop was the first ever ‘rockumentary’. D.A. Pennebaker – and his cameramen, some of the greatest documentary makers of all time – documents an epoc hal event which saw the convergence of rock music, the pacifist movement and “a whole generation with a new explanation”, as sung by Scott McKenzie in San Francisco ("Be Sure to Wear Flowers in Your Hair"), composed to promote the festival by John Phillips of The Mamas & the Papas and Lou Adler. Those on stage include Simon & Garfunkel, Janis Joplin, The Who, Jefferson Airplane and Ravi Shankar, while Jimi Hendrix ignites his guitar and the audience. Musical, cultural and cinema history is made. Introduced by the director D.A. Pennebaker. Before the screening, our ‘time machine’ will take us back to 1897 with a selection of vues Lumière from that year, presented by Thierry Frémaux of the Institut Lumière in Lyon.


Proiezione con lanterna a carbone: Die kleine Veronika ritrovato e restaurato
Precede una proiezione di gala con un proiettore Wench AA (del 1900 circa)
Piazzetta Pier Paolo Pasolini, ore 22.15

A lungo considerato perduto, Die kleine Veronika di Robert Land, uno dei grandi registi misconosciuti del cinema di lingua tedesca tra le due guerre, può essere nuovamente ammirato sul grande schermo nella versione restaurata dal Filmarchiv Austria. Oltre a confermare la maestria di Land, il film, girato in gran parte dal vero, documenta luoghi viennesi ormai scomparsi. Quello che è probabilmente il più bel muto austriaco potrà essere ammirato nella cornice magica della proiezione con lanterna a carbone di Piazzetta Pasolini, con l’accompagnamento alla chitarra di Florian Kmet. Come preludio al film, una speciale proiezione d’incantevoli film provenienti dalle collezioni del Filmarchiv Austria con un proiettore a manovella, modello Wench AA, del 1900 circa.
Carbon Arc Projection: Die kleine Veronika Rediscovered and Restored
Preceded by a Gala Screening with a Wench AA projector (c. 1900)
For a long time considered lost,
Die kleine Veronika by Robert Land, one of the great ignored directors of German-language cinema from the interwar period, can once again be admired on the big screen in the restoration by Filmarchiv Austria. In addition to confirming Land’s mastery, the film, which incorporates a lot of real life footage, documents places long since disappeared. Probably the most beautiful silent Austrian film, it can be admired in the magical setting of a carbon arc projection in Piazzetta Pasolini, accompanied by Florian Kmet on guitar. As a prelude to the film, a special screening of some enchanting films from the Filmarchiv Austria collection, using a hand cranked Wench AA film projector (c. 1900).


E inoltre... / And more...

  • Fuori programma: replica del documentario Jean Douchet. L'enfant agité / Out-of-programme: repeat of the documentary Jean Douchet. L'enfant agitéSala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 21.30
    Replica fuori programma del documentario dedicato a Jean Douchet, maestro di critica, anima dei “Cahiers du cinéma”, professore senza corsi che ha insegnato come pochi altri l'amour du cinéma e che “ha dimostrato che il vero metodo per capire il cinema è, più che spremersi le meningi, entrare in una sala cinematografica e aprire la mente e il cuore” (Jordan Mintzer)
    . >>>
    An out-of-programme repeat screening of the documentary dedicated to Jean Douchet, a master critic, one of the souls of “Cahiers du cinéma”. Like a professor, he has taught l'amour du cinéma like few others and “shown that the true path to understanding cinema lies less in wracking our brains than in simply sitting back in a theatre, relaxing and opening up our minds and hearts” (Jordan Mintzer).
 
  • Il Cinema Ritrovato Kids: Il cinema di Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati / Il Cinema Ritrovato Kids: The Cinema of Giulio Gianini and Emanuele Luzzati 
    Cinema Lumière - Sala Scorsese, ore 9.30 / Cinnoteca, ore 9.30 / Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 14.30

    Focus principale della sezione dedicata ai piccoli spettatori (ma non solo) è l’omaggio a Gianini e Luzzati, maestri del cinema d’animazione italiano. In giornata, uno dei programmi di proiezioni, introdotto da Carla Reza Gianini e Cristina Piccinini, la prima parte del laboratorio per bambini Animiamoci: il mondo di Luzzati e Gianini (la seconda parte di svolgerà mercoledì 28) e la lezione di cinema Elogio all’imperfezione, per riscoprire il lavoro di due grandi autori attraverso la riflessione critica di Eric Rittatore e le testimonianze di Carla Rezza Gianini e Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati di Genova. >>>
    The main focus of this year’s section dedicated to the festival’s littlest filmlovers (but not just) is our homage to Gianini and Luzzati, two masters of Italian animated cinema. During the day, we will have a programme of projections, introduced by Carla Reza Gianini and Cristina Piccinini, the first part of the
    Animiamoci: il mondo di Luzzati e Gianini laboratory for children (part two will take place on Wednesday 28th), and the cinema lesson Elogio all’imperfezione; a rediscovery of the works of the two great artists through the critical reflecti ons of Eric Rittatore and the recollections of Carla Rezza Gianini and Sergio Noberini, the director of the Luzzati Museum in Genoa.

  • 1897: Cinema Anno Due. Alexandre Promio: la serie dei travelogue di Paul Génard / 1897: Year Two of Cinematography. Alexandre Promio: the Paul Génard travelogue series
    Cinema Lumière - Sala Mastroianni, ore 12.15
    Alexandre Promio è stato senza dubbio il più importante cineasta del 1897. Ha girato innumerevoli film, esplorando una grande varietà di generi, tra cui i travelogue. Come quelli ripresi in Egitto (allora Turchia d’Oriente) che potremo ammirare nel montaggio ideato nel 1960 da Pierre Génard: una vera composizione artistica, che mescola vedute da catalogo e vedute ‘fuori catalogo’, capaci di restituire l’acutezza dello sguardo dell’operatore e l’intera loro dimensione estetica e poetica. >>>
    Alexandre Promio was undoubtedly the most important filmmaker of the year 1897. He made countless films, exploring a great variety of genres, including the travelogue. Like those shot in Egypt (then the Turkey of the East), which we can admire in a series edited together in 1960 by Paul Génard: a true artistic composition that mixes vues from the catalogue with ‘out of catalogue’ vues to successfully convey both the cameraman’s keen eye and the aesthetic and poetic dimension of the images.
 
  • Augusto Genina: un italiano in Europa. Maddalena in Technicolor / Augusto Genina: an Italian in Europe. Maddalena in Technicolor
    Cinema Lumière - Sala Scorsese, ore 14.15

    È il mélo più importante di Genina. Maddalena, prostituta chiamata per scherzo a interpretare la Vergine in una sacra rappresentazione pasquale, è creduta santa dai paesani che, scoperta la sua vera identità, la lapidano durante la processione, vestita da Madonna. “Uno dei film più puri ed essenziali che su sesso religione e femminilità si siano mai fatti”, scrive Enrico Ghezzi. Lo vedremo in una copia vintage 35mm, nella versione francese in Technicolor che, rispetto alla più conosciuta copia in bianco e nero, aggiunge molto alla forza, anche religiosa, del film. >>>
    Genina’s most important melodrama. As part of a joke, a prostitute called
    Maddalena is chosen to enact the role of the Virgin Mary in a religious Easter ceremony. The townspeople, who believed her to be holy, discover her true identity and end up stoning her, still dressed as the Madonna, during the procession. “One of the purest and most essential films ever made about sex, religion and femininity”, wrote Enrico Ghezzi. We will see a vintage 35mm print of the French Technicolor version, which adds power and spiritual force to the film in comparison to the better well-known black and white print.
      

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