giovedì 22 giugno 2017

I colori ritrovati

Da alcuni anni il tema del colore è un filo (rouge e non solo) che percorre il Cinema Ritrovato, sia perché il colore è una delle grandi magie del cinema, sia perché è una delle questioni sensibili quando si parla di restauro del film. Ma mai come quest’anno i colori del Cinema Ritrovato (i film a colori, i colori ‘d’autore’, i sistemi di colorazione) saranno tanti, stupefacenti, emozionanti, e spesso mai visti prima.
Il cinema nasce in bianco e nero ma subito aspira al colore. E subito ci furono le imbibizioni, i viraggi, le delicate pennellature del pochoir (ne vedremo anche quest’anno incantevoli esempi, nelle sezioni Cento anni fa. 1917 e Ritrovati e Restaurati, fino allo splendido canto del cigno del colore nel cinema muto, Casanova di Alexander Volkov). Poi nel 1909 appare un sistema audace, e meraviglioso nella sua sperimentale imperfezione, che si chiamava Kinemacolor. Non si trattava più di tingere la pellicola, ma di catturare la luce in fase di ripresa, attraverso un filtro rosso e uno verde, e di restituire sullo schermo le immagini della vita quotidiana, delle città, del paesaggio nei colori puri e nelle loro combinazioni. Era la cosa più vicina all'utopia del 'colore naturale' che il cinema avesse conosciuto, e che avrebbe conosciuto fino al Technicolor. Sistema complesso e costoso, ebbe vita breve (fino al 1914), ma finché durò fu il più grande spettacolo del mondo. Il Kinemacolor sarà una delle grandi scoperte del Cinema Ritrovato 2017: la Cineteca di Bologna ne conserva la più ampia collezione, e dodici film, dopo un sapiente restauro digitale, verranno presentati al festival e saranno per la prima volta disponibili nel Dvd I colori ritrovati. Kinemacolor e altre magie. Sarà un Grand Tour che ci condurrà a caccia nelle campagne inglesi, a una sfilata di elefanti nell’India coloniale, sulle rive del lago di Garda, a Venezia, in Grecia, in Libia, in Giappone… Testimonianze uniche che riportano il passato alla vita in un tripudio di colori.
Il Kinemacolor segnò il punto più alto nella ricerca del colore della sua epoca, così come il Technicolor avrebbe fatto per la sua, qualche decennio dopo (e con definitivo successo). Alle meraviglie del Technicolor lo spettatore del Cinema Ritrovato è abituato, ma è una meraviglia che ogni anno si rinnova. Questa volta saranno le copie vintage dei film di Douglas Sirk, esteta che del colore sa cogliere ogni risonanza emotiva, la complessa partitura dei blu in Magnificent Obsession, i ‘colori della plastica’ anni Cinquanta della tragedia americana Come le foglie al vento; o sarà lo sfolgorio naturalistico e divistico di River of No Return, con Marilyn e Mitchum; o l’uso barocco e maledetto che del colore fa Fritz Lang nel western claustrofobico Rancho Notorious; a volte un solo colore porta con sé la memoria d’un film intero, l’azzurro abbagliante della piscina su cui galleggia il graduate Dustin Hoffmann, a volte è una policromia astratta e smagliante (di abiti, make up, oggetti d’arte) a restituirci un glamour della ‘modernità’, anch’esso molto vintage, come nel nuovo restauro di Blow-up...
Film swinging London e dunque internazionale d’un grande regista italiano, Blow up appartiene per così dire alla via italiana al colore cinematografico, di cui il Cinema Ritrovato propone tappe importanti e a volte poco note. Dai rarissimi Kinemacolor di Luca Comerio all’arcana sinfonia visiva di Malombra, riportata ai suoi viraggi azzurri e violacei, dal Technicolor della copia francese di Maddalena, dove i colori aggiungono un’enfasi allucinata allo straziante mélo blasfemo di Genina, alla sequenza a colori di Break Up, uno dei grandi film disgregati e ‘perduti’ del cinema italiano, oggi finalmente ricostruito: e Mastroianni sospeso, inghiottito dal suo mare di palloncini colorati, è l’immagine che porta più in alto la riflessione di Ferreri sulla follia regressiva della civiltà – una delle tante immagini del Cinema Ritrovato 2017 che proprio il colore rende indimenticabili.


  

For some years now, the theme of colour has been a thread (a fil rouge and not just) running through Cinema Ritrovato, because colour is one of the great wonders of cinema and it is also one of the most sensitive areas of film restoration. This year at Il Cinema Ritrovato, we will have many amazing, exciting and sometimes never before seen colours (colour films, colours of ‘auteurship’, systems of colouration).
Cinema was born in black in white, but immediately aspired to colour. Straight away, there was tinting and toning, as well as the delicate brush strokes of pochoir-colouring (we will see some fabulous examples this year in our Cento anni fa. 1917 and Ritro vati e Restaurati sections, as well as
Casanova by Alexander Volkov, a splendid colour swansong of silent cinema). Then, in 1909, Kinemacolor appeared, an audacious and astonishing system, notwithstanding its experimental imperfections. It was no longer about dying the film itself, but about capturing light through a red filter and a green filter during the shooting and screening phases; therefore, the projected images - of everyday life, cities and countryside - boasted those pure colours and combinations of them. It was the closest thing to the utopia of 'natural colour' that cinema had yet known, and would know until the advent of Technicolor. A complex and costly system, its lifespan was brief (surviving until 1914); however, for as long as it lasted it was the greatest show on earth. And Kinemacolor will be one of the great discoveries of Il Cinema Ritrovato 2017: the Cineteca di Bologna holds the largest collection of Kinemacolor in the world and twelve films, after recently undergoing expert digital restoration, will be presented at the festival and will be available for the first time ever on Dvd: I colori ritrovati. Kinemacolor and other Magic .They will take us on a Grand Tour: hunting in the English countrys ide, on an elephant parade in colonial India, to the shores of Lake Garda, Venice, Greece, Libya, Japan… Unique cinematographic witnesses that bring the past to life in a celebration of colour.
Kinemacolor marked the high point in colour research at the time, just as Technicolor did some decades later (and with undisputable success). The audiences of Il Cinema Ritrovato are familiar with the wonder of Technicolor; but it is a wonder that renews itself each year. This year, will it be the vintage copies of the films of Douglas Sirk, an aesthete who knew how to capture every emotional resonance with colour, such as in the complex blue ‘score’ of
Magnificent Obsession, or the ‘plastic colours’ of the 1950s’ in the American tragedy Written on the Wind? Or will it be the naturalistic and divine glare of River of No Return, with Marilyn and Mitchum, or Fritz Lang’s baroque and cursed use of colour in the claustrophobic western Rancho Notorious? Sometimes a single c olour carries with it the memory of an entire film, such as the dazzling blue of a swimming pool, upon which The Graduate Dustin Hoffman floats; sometimes an abstract and sparkling polychromy (of clothes, make up, art objects) returns us to the glamour of ‘modernity’ - which in itself may be vintage - as in the new restoration of Blow up...
Set in London in the ‘Swinging Sixties’, and therefore an international film by the great Italian director Michelangelo Antonioni,
Blow up is part of that Italian cinematographic journey of colour, along which Il Cinema Ritrovato proposes some important and sometimes little known stopovers. From the very rare Kinemacolor films of Luca Comerio to the mysterious visual symphony of Malombra, with its azure and violet tones, from the Technicolor brilliance of the French copy of Maddalena, where the colours add a hallucinog enic emphasis to Genina’s harrowing blasphemy, to the colour sequences of Break Up, one of the great dismantled and ‘lost’ films of Italian cinema, now finally reconstructed: Mastroianni suspended in mid-air, engulfed in a sea of his coloured balloons, is the image that best sums up Ferreri’s reflection on the regressive folly of modern civilisation – one of the many images of Il Cinema Ritrovato 2017 made unforgettable by colour.






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 Il Cinema Ritrovato
Cineteca di Bologna e Mostra Internazionale del Cinema Libero
Via Riva di Reno, 72 - 40122 Bologna - Italy
Tel: (+39) 0512194814 - Fax (+39) 0512194821ilcinemaritrovato@cineteca.bologna.it

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