mercoledì 13 dicembre 2017

Mark de Clive-Lowe a Ferrara per Reverb





Mark de Clive-Lowe suonerà a Ferrara venerdì 15 dicembre, grazie alla collaborazione avviata tra Reverb e Jazz Club. Un’occasione da non perdere per tutti i fan del compositore e polistrumentista di origine neozelandese, che arriverà nel capoluogo estense direttamente dalla California, dove vive e lavora da lunghi anni.
Artista affermato a livello globale, musicista prolifico e in costante evoluzione, de Clive-Lowe ha contribuito a oltre 300 pubblicazioni, oltre ad essere stato invitato nei più prestigiosi festival internazionali: dal Montreal Jazz al North Sea Jazz, dall’Uberjazz al Tokio Crossover. La sua importante carriera discografica è intensa e variegata, come lo stile che contraddistingue i suoi concerti: un mondo sonoro capace di mescolare in modo imprevedibile break beat, house, hip hop, soul e ovviamente jazz, con la musica elettronica. Negli anni infatti ha saputo combinare al talento per il pianoforte – il suo primo strumento, studiato ad Auckland – la curiosità e la passione per il jazz, i viaggi e le contaminazioni, passione che l’ha portato a Londra a inseguire l’hip hop di Native Tongues e la Jungle UK e infine a Los Angeles.
Ad accompagnarlo sul palco del Torrione ci sarà una ritmica di eccellenza, composta da due tra i più apprezzati jazzisti della scena nazionale: il batterista Tommaso Cappellato e Andrea Lombardini, al basso.

Il live di Mark de Clive-Lowe comincerà alle 22, dalle 23.30 a chiusura condurrà le danze dj Hendrix, noto per l’eclettismo delle sue influenze e delle sue proposte. Hendrix considera la dance un modo per raccontare storie: i suoi set assomigliano a un’improbabile jam session dove suonano assieme chitarristi rock, produttori di musica elettronica, bassisti sopravvissuti al Paradise Garage e sciamani indiani.

La data è organizzata da Reverb – associazione impegnata nella promozione dell’elettronica italiana e più in generale della sperimentazione musicale - in collaborazione con il Jazz Club Ferrara, premiato negli scorsi anni più volte come il migliore jazz club d’Italia, che ospiterà l’evento all’interno della propria meravigliosa location: un’antica fortificazione rinascimentale, il Torrione di San Giovanni, illuminata per una sera dalle proiezioni che accompagneranno l’esibizione.

La collaborazione tra le queste due realtà è cominciata lo scorso inverno, quando Reverb e Jazz Club decisero di unire le forze e portare a Ferrara il live set di Tommaso Cappellato, accompagnato dal dj set dei Nu Guinea e di Khalab, nome d’arte di Costantino Raffaele, conosciuto al grande pubblico soprattutto per essere l’ideatore e il conduttore su Radio Due del programma Musical Box.

Il concerto è andato sold out, un esperimento positivo non solo in termini di pubblico ma soprattutto in termini di trasversalità della partecipazione. Per questo Costantino stesso ha voluto essere coinvolto più attivamente in questo particolare progetto e contribuire con la propria esperienza alla direzione artistica delle date successive.

L’ingresso alla serata costa 10 euro per i soci Endas. I non soci potranno usufruire di una promozione speciale: con 15 euro potranno avere sia il biglietto che la tessera valida per tutta la programmazione 2017/2018. Chi volesse prenotare la propria partecipazione potrà farlo scrivendo all’indirizzo info@reverbfestival.it e presentandosi entro le 21 all’ingresso – il Jazz Club si trova in corso Porta Mare 112. La biglietteria aprirà alle 19.30, buffet e dj set al piano terra dalle 20.

1 commento:

  1. Prosegue fino al 31 dicembre al Jazz club di Ferrara la mostra del giovane fotografo ferrarese Paolo Maiarelli: San Francisco Almost Blue.

    La mostra è una raccolta di scatti rubati alle strade della metropoli californiana in cui frammenti di malumore e di ironia compongono quell’intricato puzzle chiamato vita. I turisti che passeggiano nella storica capitale della Beat Generation e del movimento hippie preferiscono guardare in alto, alle luci dei grattacieli a specchio che solleticano le nuvole, ma è più in basso che si incontra l’essenza della grande contraddizione americana. In San Francisco Almost Blue, Paolo Maiarelli ha armonizzato dissonanze e accordi nella sua prima “sinfonia” per immagini con lo spirito antropologico di un giovane Alan Lomax del XXI secolo.

    La mostra è ad ingresso gratuito ed aperta negli orari di apertura del circolo.

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