giovedì 28 giugno 2018

Giovedì 28 al Cinema ritrovato

Il programma di giovedì 28 giugno
Sala Mastroianni ore 17.45

1898: Méliès, Lumière e le vues scientifiques
Tre programmi delle straordinarie ‘vedute cinematografiche’ del 1898. Dalle vues scientifiques di Albert Londe e Eugène-Louis Doyen alle stupefacenti scènes fantastiques di Georges Méliès, che conservano il fascino irripetibile della perfezione raggiunta per la prima volta in un nuovo campo. E una selezione delle più belle vedute Lumière di quell’anno. Accompagnamento al piano di Stephen Horne. Introduce Mariann Lewinsky.
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Cinema Arlecchino ore 16.15, 18.45

Ritrovati e Restaurati: Vita di O’Haru e Detour
Nel restauro 2018 curato dalla Japan Foundation, il capolavoro che nel 1952, vincendo il Leone d’oro a Venezia, schiuse al mondo occidentale la visione del cinema giapponese e del talento di Mizoguchi Kenji. Vita di O’Haru è uno dei film che il tempo non può scalfire, immerso in una prospettiva che dissolve l’idea stessa di tempo e di storia materiale. La vita d’una dama di compagnia nel Giappone del XVII s’incrina quando cede a un giovane samurai di ceto inferiore; da allora sarà lo scorrere orizzontale, per magistrali piani-sequenza, dei soprusi che la società degli uomini, in tutte le sue forme, esercita su di lei. Mizoguchi evita la densità del melodramma e aspira alla purezza della tragedia.
Del 2018 è anche il restauro targato Academy Film Archive e The Film Foundation di Detour, il più grande film di serie B, un “road movie interiore” come lo ha definito Peter von Bagh, diretto dal più grande regista underground, Edgar G. Ulmer, che Truffaut paragonava a Jean Renoir e Max Ophuls. Personaggi memorabili, come la Vera di Ann Savage, che fa apparire le altre femme fatale del noir delle “scolarette”. Introduce Michael Pogorzelski (Academy Film Archive).
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Sala Mastroianni ore 15.15

Marey, Painlevé, Mol tra scienza e avanguardia
Le immagini più antiche del festival provengono dalla collezione di documentari e film scientifici di Jean Painlevé: sono le tre cronofotografie su ‘pellicola mobile’ di Marey presentate sotto forma di un’animazione realizzata da Painlevé. Seguono L’Hippocampe, uno dei primi film con riprese effettuate sott’acqua dallo stesso Painlevé con l’attrezzatura più avanzata dell’epoca, e Les Amour de la pieuvre, realizzato nel corso di dieci anni e musicato da Pierre Henry. Chiude, Kristallen in kleur di J.C. Mol, che riprende i processi di cristallizzazione di varie sostanze chimiche con l’accelerazione time-lapse. Accompagnamento alla batteria di Frank Bockius.
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Auditorium DAMSLab ore 17.00 , 18.15

Documenti e documentari: 1968
Due documentari per avvicinarsi in maniera inedita a un anno cruciale, il 1968. Cannes 68. Revolution au Palais ci trasporta sulla Croisette durante la celebre edizione bloccata dai cineasti, svelandoci la caparbietà di Godard, le esitazioni di Truffaut, i dubbi di Polanski. Lo introduce il regista Jérôme Wybon. L’Île de Mai racconta il Maggio francese senza parole o commento, solo attraverso i materiali girati in quei giorni in cui tutto sembrava dover cambiare per sempre dal collettivo militante ARC (Atelier de Recherche Cinématographique), di cui facevano parte i registi Michel Andrieu e Jacques Kébadian, presenti in sala.
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Sala Scorsese  ore 10.15

 Walter Salles presenta Central do Brasil
Il regista Walter Salles incontra il pubblico al termine della proiezione di Central do Brasil, il film brasiliano più amato e premiato degli ultimi decenni. Un film che si apre su personaggi e situazioni da commedia popolare-(neo)realista, una vecchia maestra che scrive lettere per gli analfabeti alla stazione centrale di Rio e un bambino che le si affianca, e prosegue lungo un viaggio di duplice scoperta, d’un mondo interiore represso e di un mondo esteriore ostile e smisurato come il Sertao. “Abbiamo cercato di portare sullo schermo un essere umano e una geografia fisica”.
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Laboratorio DAMSLab ore 16.00 

Grease secondo Patricia Birch
Occorreva ricreare un mondo e un mood, gli anni Cinquanta con i loro suoni e colori e vestiti e passi di ballo. Occorreva farlo con molta ironia e con un uso gentile del kitsch. Occorreva dislocare John Travolta dalle piste disco-dance a una festa di fine liceo e inventare con lui nuovi movimenti. Occorreva gestire coreografie raccolte e deliziose, nei pochi metri quadrati d’uno sleepover feminile, o ardimentose come nel gran finale con piani sequenza e dispiego di dolly. Patricia Birch, coreografa di quel piccolo miracolo, ci aiuterà a capire come mai il fascino di Grease c’è rimasto appiccicato addosso per quarant’anni.
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 Piazza Re Enzo ore 19.00  Cinema Arlecchino ore 21.30

Luciano Tovoli e Luca Guadagnino presentano Suspiria
“Io cerco il panico, ha uno scatto in più rispetto al terrorizzare, una penetrazione più profonda. La paura è uno stato febbrile sui 38-39 gradi, invece il panico è 41, cioè il delirio”. Così Dario Argento presentava Suspiria, il suo horror del 1977 che a oltre quarant’anni di distanza farà tremare il pubblico del Cinema Ritrovato. A introdurlo saranno Luciano Tovoli, direttore della fotografia del film, e Luca Guadagnino, autore del nuovo remake di Suspiria. Tovoli sarà inoltre protagonista della presentazione del volume Suspiria e dintorni. Conversazione con Luciano Tovoli (Artdigiland, 2018). Con lui saranno presenti i due curatori Piercesare Stagni e Valentina Valente, Silvia Tarquini ed Emiliano Morreale.
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Piazza Maggiore ore 21.45 

Il cacciatore in Piazza Maggiore
Sul grande schermo di Piazza Maggiore, nel nuovo restauro digitale in 4K, risulterà ancora più implacabile quell’“epopea di una sconfitta” che è il film di Michael Cimino. Uno dei grandi racconti americani sul Vietnam, sulle lacerazioni personali e collettive portate dalla guerra, sulla confusa pulsione autodistruttiva di alcuni uomini e di un sentimento nazionale (che però resiste). Il cinema come lo si faceva nell’America di fine anni Settanta, quando lo si faceva al meglio: impavido, allegorico, crudele, trascinato dalla propria urgenza la di là di ogni laccio ideologico. E che generazione di attori, nei primi anni di luminose carriere, su tutti Robert De Niro e la debuttante Meryl Streep.
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Cinema Arlecchino ore 11. 15
Marcello Come Here: Spara forte, più forte...non capisco!
Uno dei film più singolari e dimenticati di Marcello Mastroianni, che torna su sfondi napoletani dopo i successi dei film di De Sica-Ponti con la Loren. Dirige un Eduardo De Filippo in versione pop. Un film bizzarro, debordante, pieno di cose meravigliose e invenzioni strampalate, con Raquel Welch doppiata in piemontese!
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Sala Mastoianni ore 18.30
1918: A bánya Titka

Il 1918 fu un anno ricco non solo di serial ma anche di lunghi film epici in due parti, come A bánya Titka, diretto dall’ungherese Ödön Uher, celebre per l’omonimo registratore, molto usato nelle industrie del cinema e dello spionaggio. Film notevole per nitidezza della messinscena e ritmo, sarà proiettato in una copia a colori imbibita e virata. Giovedì e venerdì, prima e seconda parte.
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Auditorium DAMSLab ore 11
Lezione di cinema: La rinascita del cinema cinese
Incontro con i curatori della sezione dedicata al cinema cinese tra 1941 e 1951, Marie Claire Kuo e Tony Rayns. Dialoga con loro Kuo Kwan Leung, Presidente del Centre de documentation et de recherche sur le cinéma chinois di Parigi, da cui proviene la maggior parte delle copie in rassegna.
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