lunedì 20 luglio 2009
Solomon Burke a Porretta
XXII Porretta Soul Festival 23-26 luglio 2009
Torna il vescovo del Soul, Solomon Burke e prima volta in Europa per Spencer
Wiggins “In the Heart of Deep Soul”: Spencer Wiggins. Oscar Toney Jr, J. Blackfoot, Toni Green, Percy Wiggins
«E' ufficiale, ritorna per la quinta volta a Porretta Solomon Burke». E' l'annuncio del direttore artistico della manifestazione Graziano Uliani in vista della sua XXII «Il Festival era partito con lui _ spiega Uliani _ , praticamente al suo debutto in Italia nel 1987. A distanza di oltre 20 anni da quella sua prima esibizione sa
ancora stregare il pubblico con un carisma che non è eguali. E’ felicissimo per essere diventato nonno per la 90° volta (è già bisnonno di 19 nipoti – ha avuto 21 figli da tre mogli)».
Le grandi novità continuano dunque a susseguirsi nella Soulsville d'Europa, Porretta Terme. Solomon Burke, cresciuto come reverendo a Filadelfia e che lo scorso anno ha pubblicato l'album “Like a Fire”, è ultimo grande interprete di soul, o meglio di quel rock&soul di cui si incoronò re, primo insieme a Ray Charles
a cimentarsi nell’unione della musica dell’anima con quella dei bianchi. Un grande artista che ogni cultore di musica dovrebbe conoscere. Lo scorso mese è tornato a Memphis, ai Royal Studios per iniziare le registrazioni del nuovo CD prodotto da Willie Mitchell.
Ma Burke non è il solo protagonista del festival. E’ confermata la presenza di un vero e proprio poker d'assi.
Il primo è Spencer Wiggins, grande vocalist in attività dagli anni '60, colonna della Goldwax di Memphis assieme a James Carr e che è stato tra i cantanti più prolifici del genere condividendo il palco con B.B. King, Al Green, Elvis Presley e Wilson Pickett. Wiggins, che vive a Miami, interpreta il soul con venature Gospel, grazie anche al forte impegno con la locale Chiesa Battista. Racconta Spencer che il grande Charlie Rich, durante le session agli American Studios di Memphis sotto la supervisione di Chips Moman, gli propose la registrazione di
“Don’t Put No Headstone On My Grave” che poi divenne un grande hit per lo stesso Rich. Spencer Wiggins lo proporrà per la prima volta a Porretta.
Un altro asso è Oscar Toney Jr. , che nel 1967, prodotto sempre dal leggendario Chips Moman agli American Sound Studios di Memphis, quasi oscurò Otis Redding con "For Your Precious Love" tanto che nella copertina
dell'album fu pubblicata la memorabile lettera che Otis stesso gli scrisse per confermare che il soul aveva trovato una nuova stella.
Il terzo è J. Blackfoot, allevato a Memphis alla Stax nella scuderia di Isaac Hayes e David Porter, già leader dei Soul Children, eroe del chitlin’ circuit che negli anni ’80 ebbe un hit internazionale con “Taxi”.
J. Blackfoot torna a Porretta dopo undici anni dalla sua ultima apparizione. Grande presenza scenica, vero animale da palcoscenico farà rivivere le atmosfere dei grandi show di rhythm & blues dell’Apollo di Harlem. Ultimo, ma non in ordine di importanza. è Percy Wiggins, che dopo alcuni singoli per la RCA e l’ATCO è rimasto sempre legato alla realtà locale di Memphis supportando la band dei fratelli Hodges,
la HI Rhythm Section e che recentemente è stato, assieme a Otis Clay l’artefice del tributo a O.V. Wright.
Le presenze femminili saranno quelle di Toni Green, splendida voce, plasmata da Willie Mitchell e da Isaac Hayes che nel 2007 incantò il pubblico di Porretta e fu incoronata regina del Rufus Thomas Park.
Altra presenza quella della figlia minore di Rufus Vaneese Thomas che assieme ai Soul Spinner tornerà sul palco intitolato sulle note di “Funky Chicken” e “Walking The Dog”.
Infine la “new wave” del soul con il bostoniano Jesse Dee, giovanissimo songwriter alla sua prima apparizione europea. Bianco ma con Otis Redding e Sam Cooke nelle vene e da Iowa City
The Diplomats of Solid Sound with The Diplomettes. Groove a metà tra Booker T. & The MGs e James Brown con influenze Aretha, Ikettes e Sweet Inspirations grazie alle Diplomettes.
"Quest'anno _ conclude Graziano Uliani _ abbiamo scelto la strada del "Chitlin' Circuit" (i locali che lasciavano libertà ai musicisti afroamericani ai tempi del segregazionismo e nei quali suonò anche il giovane Ray Charles) proponendo artisti di grande qualità ma che non hanno avuto la fortuna commerciale dei Redding o dei
Pickett, non sempre per colpa loro, dandogli la possibilità di esibirsi con una band di tutte-stelle, quella diretta da Austin DeLone, che di recente abbiamo visto sul palco con Elvis Costello, Ry Cooder e Nick Love, assieme ai
migliori session men della Bay Area. Tra questi il chitarrista Danny Caron, alla corte di Charles Brown per tanti anni ed il batterista Ernest Carter, già con Springsteen in “Born To Run”
Il festival vedrà un Grand Opening il 23 Luglio con una grande notte rock & roll in Memphis Style con Andrea Mingardi & RossoBlues Brothers Band a cui si affiancheranno ospiti americani. Mingardi come già fece nel 2005 con il suo fortunato “Tribute To Ray Charles” registrerà un disco live di classici del rock.
Molte le manifestazioni collaterali: mostre fotografiche in tema, “marchin’ band” per le strade – quest’anno saranno i francesi della CIV Brass Band di Valbonne e come di consueto spazio ai gruppi italiani di rhythm & blues nella piazza di Porretta al Rufus Thomas Cafè stage, ogni giorno dalle 11 della mattina alle 7 di sera.
Soul Food con mostra mercato di prodotti tipici della Regione Emilia Romagna e mercatini vari, incluso dischi da collezione e strumenti musicali.
La sera del 22 Luglio Gospel nella Chiesa Parrocchiale e il 26 Messa Gospel nella Chiesa dei padri Cappuccini.
Info a www.porrettasoul.it
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