martedì 26 luglio 2016

Ferrara Sound city

Una nuova manifestazione musicale e cinematografica con tante novità allettanti, come il cinema all’aperto, dopo i concerti, verso mezzanotte: il Silent cinema, una rassegna cinematografica con zero impatto acustico con film di tutti i generi, dai cult per giovani ai documentari musicali, dalla commedia alla produzione indipendente.
La scaletta dei concerti intende dare spazio alle band emergenti locali, anche se non mancano gruppi ‘forestieri’, ma sempre solo musica originale.
Inoltre le associazioni culturali ferraresi e non possono avere un proprio spazio di aggregazione sociale con tanto di gazebo e tavoli.

25 luglio Cisalpipers - Folk Celtico da Ferrara
26 luglio Nina - Synth pop da Ferrara
DoRobot - Downtempo da Ferrara
27 luglio Finister - Psychedelic Suburbs Rock da Firenze
28 luglio Iarin Munari Quintet - Jazz Funk da Rovigo
29 luglio Sixty Miles Ahead - Hard Rock da Milano
Problems - PunkRock da Ferrara
30 luglio Lovesick Trio - Rock'n'roll da Bologna
31 luglio Big Kahuna - Rock da Ferrara
Aperitivo con musica dalle 18.00.

SILENT CINEMA
Film con audio in cuffie wifi. Inizio ore 00.15, max 30 posti.
25 lunedì: The Avengers
26 martedì: I Guerrieri della notte
27 mercoledì: L'esercito delle 12 scimmie
28 giovedì: Mo' Better Blues
29 venerdì: I Love Radio Rock
30 Sabato: Ritorno al futuro 1
31 domenica: Quadrophenia

http://www.ferrarasoundcity.com
Orari: Il Festival apre alle ore 18:00 con aperitivo - Live dalle ore 21.30 - Silent cinema ore 00.15
Ingresso: gratuito

Mostra fotografica

Oltre una ventina di fotografie d'epoca che fanno ripercorrere i tragici eventi dell'inondazione del Reno avvenuta nel 1951 sono in mostra al MAF, la sala espositiva del Centro di documentazione del Mondo agricolo ferrarese a San Bartolomeo in Bosco

Si tratta di oltre una ventina di fotografie d'epoca che documentano i tragici eventi culminati con la rottura degli argini del fiume Reno, in località Gallo, e con la conseguente disastrosa inondazione delle circostanti campagne ferraresi. Nonostante le esperienze traumatiche già verificatesi nel novembre 1949 e nell'aprile 1950, il 14 gennaio 1951 si assistette all'ennesima rottura degli argini, con immediata invasione delle acque, soprattutto nel territorio di Poggio Renatico, che provocò irreparabili danni, indicibili tensioni e paure in molta parte dell'Alto Ferrarese.
Nella loro crudezza, le immagini consentono di fare conoscere diversi aspetti dell'alluvione, dalla desolante e infinita presenza delle acque ai primi aiuti prestati, dalle difficoltà operative che contraddistinsero i primi momenti della rotta alla solidarietà tra la popolazione, dal dramma dell'abbandono delle case ai lavori di ripristino degli argini. Una mostra, quindi, per ricordare e per confidare che quelle drammatiche scene di quell'ormai lontano 1951 non abbiamo più a ripetersi.

La rassegna è curata dal gruppo fotografico Immagine di Mirabello .

Dove

MAF - Via Imperiale, 263 - S. Bartolomeo in Bosco

Quando

Dal 19 luglio al 17 agosto 2016

Orari

Dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e nei giorni festivi dalle 16.00 alle 19.00

Giorni di chiusura

  • Lunedì

Tariffe

Ingresso gratuito

Contatti

MAF - Centro Documentazione Mondo Agricolo Ferrarese - Via Imperiale 263 - S. Bartolomeo In Bosco

Giardini al CUBO

MARTEDì 26 LUGLIO
The Puppini Sisters sono sinomimo di swing & pop di gran classe. Con un sestetto composto da tre musicisti e tre affascinanti cantanti, guidate dalla leader Marcella Puppini, inanellano sold out uno dopo l’altro ed in tutti i teatri del mondo. Dopo e prima della brillante collaborazione con Michael Bublè, le PUPPINI SISTERS hanno sfornato singoli radiofonici di successo, contribuendo al ritorno della scena vintage e strizzando l’occhio alla rinascente verve legata al movimento Burlesque. Tanta musica, tanto stile.
In collaborazione con L’Altro Bravo.

venerdì 22 luglio 2016

Rocka Rolla Festival

Dal 25 al 28 luglio 2016, ore 21.30 - Piazzale della Rocca di Cento

La prima serata si esibirà la cantautrice americana Carter Sampson, in tour con il gruppo olandese Hidden Agenda. Nei successivi appuntamenti tributo a Elvis Prisley, a Bob Marley e a Janis Joplin. 

Lunedì 25 luglio
CARTER SAMPSON + HIDDEN AGENDA

La regina dell'Oklahoma, spettacolare cantautrice americana, in tour in Italia con il gruppo olandese Hidden Agenda, che ci farà ballare e divertire con uno spumeggiante repertorio dal sound anni '70.
Martedì 26 luglio
STEVEN TADROS (tributo a Elvis Presley)

Steven Tadros, artista canadese di grandissimo talento, italiano di adozione, è uno dei più affermati cantanti Rock & Roll del circuito italiano. Si presenta al pubblico con la sua incredibile presenza scenica e la sua voce indimenticabile, potente ed aggressiva, ma docile e delicata al tempo stesso.
Mercoledì 27 luglio
THE REBEL (Tributo a Bob Marley)

The Rebel è un side project della rock band italiana Plan de fuga che desidera mischiare la musica reggae ad altre tendenze musicali. Il progetto è dedicato alla reinterpretazione di una speciale selezione di brani di Bob Marley, arricchiti nel sound da contaminazioni rock, funk e psichedeliche, che si traducono in sperimentazioni strumentali e improvvisazione nel set live.
Giovedì 28 luglio
ACID QUEEN (JANIS JOPLIN TRIBUTE)

Tributo alla regina del rock-blues a opera dei The Acid Queen, On The Road per tutta l'Italia, con uno show collaudato e sempre in continua evoluzione, oggi più affiatati e coinvolgenti che mai.
Alla voce sempre lei: l'unica, inconfondibile Francesca "The Queen" Di Dionisio, strepitosa performer, regina del palcoscenico, nella sua voce sono riassunte l'anima calda del Soul, la spiritualità del Gospel, la tristezza lancinante del Blues e tutta la magia della Psichedelia-Rock.

martedì 19 luglio 2016

Le Diaboliche

giovedì 21 luglio ore 21
Porta degli Angeli - via Rampari di Belfiore 1, Ferrara
LE DIABOLICHE

di Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly
con Roberta Pazi
produzione Ferrara Off
nell'ambito della Biblioteca itinerante di letteratura

“I delitti dell'estrema civiltà sono certamente più atroci che quelli dell'estrema barbarie”
da Le diaboliche di Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly

Proseguono gli appuntamenti di ‘Biblioteca itinerante di letteratura’, l’iniziativa ideata dal Teatro Ferrara Off, organizzata nell’anno del centenario della nascita di Giorgio Bassani, con il patrocinio del Comune di Ferrara, Regione Emilia-Romagna, ‘Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Bassani’, Italia Nostra – Sezione di Ferrara e Centro Studi Bassaniani. In collaborazione con istituzioni e associazioni della città, l’evento “itinerante” giovedì, 21 luglio alle ore 21, sarà ospitato da EVART, l’associazione per l’Arte e la cultura, che dal 2014 gestisce la Porta degli Angeli di via Rampari di Belfiore, sulle Mura Estensi.
Sarà Roberta Pazi, socia fondatrice di Ferrara Off e che dal 1996 lavora in ambito teatrale come attrice e regista, a dar voce a “le Diaboliche” di Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly, scrittore amatissimo da Marcel Proust, che conobbe la fama grazie alla maestria con cui, in perenne bilico fra psicologia e soprannaturale, esplorò in modo raffinatissimo i misteri dell'animo umano e le strade che portano alla sua corruzione. Proprio per la raffinatezza del suo tratto, Giorgio Bassani, scelse il testo di Barbey d’Aurevilly, che giovedì sarà letto dalla Pazi, e lo inserì fra i titoli delle collane da lui dirette per Feltrinelli. La raccolta di racconti “Le Diaboliche” - opera più rappresentativa del genio dell’autore francese - venne pubblicata per la prima volta in Italia proprio grazie a Bassani, all’interno della ‘Biblioteca di letteratura’, nella sezione ‘I Classici Moderni’, che ebbe il merito di far conoscere nel nostro paese scrittori che all’estero erano già considerati dei classici (come Marguerite Yourcenar e Jorge Luis Borges). In ognuno dei racconti, Barbey d’Aurevilly mostra come la cosiddetta buona società riesca a nascondere passioni esasperate, segreti inquietanti e sordide meschinità.
L’ingresso alla serata è a offerta libera. Per informazioni: 333.6282360 o www.ferraraoff.it.

Night and blues 2016

Dal 17 al 31 luglio 2016

Ferrara - Chiostro di Santa Maria della Consolazione, via Mortara

Nuova edizione del NIGHT and BLUES, serate magiche piene di musica
Programma

lunedì 18 luglio
Barioca Quintet
Martedì 19 luglio
Uncle Paul&Friends
Mercoledì 20 luglio
Contro Canto
Tributo a De André
Giovedì 21 luglio
Nick Valente live 2016
Venerdì 22 luglio
Ariosto Band...a in Blues
Righi-Caleffi-Ariosto Unsamble Project
Sabato 23 luglio
Queenvision
Tribute Band Queen
Domenica 24 luglio
The Franks Winehouse Band
Lunedì 25 luglio
Alchimia - Stuly-Brunelli-Peretto
Serata dedicata a Carlo e Liuteria Stanzani

  • Martedì 26 luglio
    Look Mama
    Night of Notes - Seratadi Bossanova e Standard Jazz
    Mercoledì 27 luglio
    Enrico Cipollini
    Presentazione Disco Stubborn Will
    Giovedì 28 luglio
    Dire Straits over Gold
    Venerdì 29 luglio
    Officine Chiarelli
    Tributo ai Nomadi
    Sabato 30 luglio
    Unforgettable Fire
    U2 Tribute Band
    Domenica 31 luglio
    Big Solidal Band

    Info: tel. 328 3894406

Info: tel. 328 3894406

Url dell'evento
http://www.rionesantospirito.it
Orari
Inizio concerti ore 21.30
Ingresso
Offerta libera

giovedì 14 luglio 2016

Cinema estivo a Finale Emilia

Prende il via lunedì 18 luglio, alle 21.30, nei giardini pubblici De Gasperi, l’edizione 2016 di “Cinema sotto le stelle”, rassegna di film a cura dell’assessorato alla Cultura del Comune di Finale Emilia realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e il supporto di Guerzoni Abbigliamento, Barfly, Job and Life sicurezza sul lavoro, Fratelli Tassi lattonieri, MGR Idee Luminose e Barozzi Bevande. Primo appuntamento con il divertente film di Eric Lartigau “La famiglia Belier”. Dieci i film in programma. Ultima proiezione lunedì 22 agosto.
“Nonostante la presenza del cantiere di ricostruzione del condominio ex cinema Spinelli – spiega l’assessore alla Cultura, Gianluca Borgatti – abbiamo voluto mantenere nei Giardini Pubblici De Gasperi la proiezione dei film perché pensiamo sia uno dei luoghi vitali della nostra comunità e non avrebbe avuto senso abbandonarlo. Grazie alla collaborazione di chi gestisce il cantiere, che ci ha fornito lo spazio, ma soprattutto degli sponsor che hanno voluto sostenere l’iniziativa, il nostro ufficio Cultura ha potuto programmare un ciclo di film di grande interesse, sia per gli adulti che per i più piccoli, ai quali sono dedicate in particolare le proiezioni del giovedì”.
Questo il calendario dei film:
– Lunedì 18 luglio: La famiglia Berlier
– Giovedì 21 luglio: Il piccolo principe – leggi la recensione
– Lunedì 25 luglio: La vita è facile a occhi chiusi
– Giovedì 28 luglio: Zootropolis – leggi la recensione
– Lunedì 1 agosto: Perfetti sconosciuti
– Giovedì 4 agosto: Inside out – leggi la recensione
– Lunedì 8 agosto: Woman in gold
– Giovedì 11 agosto: Il viaggio di Arlo – leggi la recensione
– Giovedì 18 agosto: Minions
– Lunedì 22 agosto: Joy
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martedì 12 luglio 2016

Jazz in Abbazia

CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Università degli Studi di Parma

presenta
Jazz in Abbazia:
IL SUONO DEL FURORE
La musica di Simone Massaron e le immagini di Dorothea Lange

14 luglio 2016

Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 - Parma

Prosegue giovedì 14 luglio allo CSAC dell’Università di Parma la rassegna musicale Jazz in Abbazia.

Alle ore 21.30 nella Corte delle sculture dello CSAC si potrà assistere infatti al concerto Il Suono del Furore. La musica di Simone Massaron e le immagini di Dorothea Lange.

Il progetto è inedito, nato da un’idea del musicista Simone Massaron e dalla consultazione presso l’Archivio dello Csac del fondo della Farm Security Administration e delle fotografie di Dorothea Lange.
Il Suono Del Furore, una sorta di Spin-Off di un progetto più ampio dedicato dal chitarrista allo scrittore John Steinbeck, si ispira ai racconti e alle immagini del Dust Bowl, la serie di tempeste di polvere che si scatenò nelle grandi pianure degli Stati Uniti tra il 1931 e il 1939, desertificando un’area di quasi quattrocentomila chilometri quadrati e provocando così la migrazione forzata di migliaia di contadini verso l’ovest.
È proprio di questa migrazione che tratta il romanzo Furore di John Steinbeck, al quale sono indirizzate diverse delle composizioni di questo progetto, tra cui il brano “Tom Joad” che viene più volte ripresentato in diverse versioni, quasi fosse un Leitmotiv.

Nelle parole di Simone Massaron: “Sono un grande appassionato di fotografia e Dorothea Lange è sempre stata uno dei miei riferimenti. Durante la lavorazione al mio progetto su John Steinbeck, mi è arrivata la gradita occasione di scrivere e suonare qualcosa sulle sue immagini del Dust Bowl contenute nell’archivio del CSAC. Nel museo è custodito un fondo della Farm Security Administration con oltre duemila e quattrocento immagini e poterle consultare, insieme all’archivio della Library Of Congress online, mi ha profondamente ispirato, distaccandomi temporaneamente dal progetto dedicato a John Steinbeck, e dandomi l’occasione di approfondire la ricerca verso il rapporto tra suono e immagine.
Le immagini della Lange mi riportano al film di John Ford “Furore” tratto dal romanzo di Steinbeck, ma forniscono anche una visione profonda e reale che, attraverso l’arte della Lange, ci ricorda che tutto quello è realmente accaduto.
Nel mio immaginario l’America delle Highways è sempre stata sinonimo di avventura a lieto fine, o di viaggio alla ricerca di un qualcosa che alla fine viene sempre svelato (penso a romanzi come Strade Blu o Sulla Strada). In questo caso il road movie del mio immaginario non ha un lieto fine, ma solo i silenzi sconcertanti di quelle persone che si sono trascinate con tutti i loro averi in strade assolate verso un futuro incerto”.

Le immagini vengono presentate in un video, come se fosse una sequenza di diapositive, curato e realizzato da Massaron in collaborazione con il curatore Paolo Barbaro, nel quale sono volutamente inseriti dei neri come metafora del silenzio visivo, portando lo spettatore a lasciare che l’immagine si stemperi nella memoria.
Si è scelto di utilizzare solo immagini di Dorothea Lange, nonostante fosse possibile attingere al vastissimo patrimonio della Farm Security Administration che comprende il lavoro di fotografi come Rothstein ed Evans, non solo per le incredibili qualità narrative delle immagini, ma anche per creare una continuità stilistica nel corso della visione. Le immagini della Lange, infatti, danno una visione diretta e umana sulla tragedia.

Prosegue Simone Massaron: “Sono sempre stato un grandissimo ammiratore di Dorothea Lange e del suo lavoro, e reputo un onore e un privilegio aver avuto la possibilità di lasciarmi ispirare dai suoi scatti. Ho cercato di sfruttare al massimo l’opportunità che lo CSAC offre attraverso la libera consultazione del suo archivio, prendendomi il tempo necessario per visualizzare e scegliere le immagini che avrebbero fatto parte del progetto. L’emozione di trovarmi tra le mani, rigorosamente guantate, le stampe dai negativi della Lange è stata profonda ed è bello pensare che chiunque possa vivere quest’esperienza grazie all’archivio dello CSAC.
Nel libro Furore di John Steinbeck e anche nell’omonimo film di John Ford, il ruolo della chitarra è molto importante in quanto è lo strumento preferito dagli Okies che si radunano alla sera fuori dalle tende per ascoltare chi tra loro sa suonare lo strumento. Ho voluto immaginarmi come un narratore che, al di sotto delle immagini proiettate, cerca di raccontare l’emozioni di ogni uomo, di ogni bambino e di ogni donna. A questo è legata la scelta di suonare dal vivo da solo anche se molte delle composizioni sono state scritte per organici più ampi. Il suono della chitarra, in questo caso elettrica, mi è più che sufficiente per interagire con il profondo silenzio che alcuni degli scatti mi trasmettono.
Alcuni brani sono stati scritti apposta per il progetto Il Suono Del Furore mentre altri sono stati riadattati dal progetto su John Steinbeck, progetto ancora in fase di registrazione. E’ stato naturale e significativo per me, ridurre questi brani per chitarra sola, riportandomi alla mente il ruolo del “cantore del camp” che si vede nel film di Ford e di cui si legge in Furore”.

Jazz in Abbazia è parte di CSAC CULTURA APERTA, il programma primaverile ed estivo di incontri, conferenze, mostre, concerti, proiezioni, workshop ed eventi culturali organizzato all’Abbazia di Valserena da marzo a settembre 2016: oltre al cinema potrete seguire le conferenze di CSAC Lectures, i concerti di musica da camera organizzati insieme a Fondazione Toscanini e i  dialoghi dedicati alla fotografia  di paesaggio in occasione delle grandi mostre in collaborazione con Fotografia Europea. Per il programma completo: www.csacparma.it/csac-cultura-aperta

Biglietto di ingresso € 10.
È gradita la prenotazione
N° posti disponibili 100.

Nella sera del concerto il Museo è aperto dalle 20.30 alle 21.30.
La rassegna è realizzata in collaborazione con Associazione culturale Rest-Art. 

CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1
Parma

Orari: da martedì a venerdì 10 – 15; sabato e domenica 10 – 20.
servizimuseali@csacparma.it
0521 607791

Press
press@csacparma.it
+39 349 1250956

lunedì 11 luglio 2016

Spettacoli a Ferrara



L'Aleph

14 luglio 2016

Ferrara - Palazzina Marfisa, Corso Giovecca 170
TEATRO
Ferrara Off con Musei Civici di Arte Antica presentano "L'Aleph" di Jorge Luis Borges con Stefano Detassis e Maura Pettorruso nell'ambito della Biblioteca itinerante di letteratura
Programma
L’Aleph è un libro di racconti, pubblicato per la prima volta in Argentina nel 1949, basato su concetti cari a Borges: il dolore, il destino, la pazzia, la morte, il tempo, la personalità e il suo sdoppiamento. L’autore non fa che indagare il mistero dell’esistenza dell’individuo, concentrandosi su quanto vi è di sorprendente e di paradossale.
A dare voce alle parole di Borges saranno due attori della compagnia TrentoSpettacoli: Stefano Detassis e Maura Pettorruso.
La selezione dei racconti e l’ordine di lettura è pensato da Chiara Tarabotti, musicologa, insegnante presso l'Università di Milano-Bicocca.
Contatti
Ferrara Off Teatro - Viale Alfonso I d'Este 13
tel. 333 6282360
info@ferraraoff.it
Orari: 21.00. Ingresso gratuito a Palazzina Marfisa d’Este

Ferrara International Piano Festival

Una serie di concerti e master class di pianisti di fama mondiale, a cui allievi di tutte le nazionalità potranno iscriversi
  • Dal 3 al 15 Luglio 2016
  • Museo Archeologico Nazionale, Via XX Settembre 122 - Teatro Comunale, Corso Martiri della Libertà 5 - Ferrara
  • Programma:
    Lunedì 11 Luglio, ore 21 - Palazzo Costabili
    Alessandro Lanzoni, pianoforte Jazz
    Piano Solo
    13 –14 –15 Luglio, Palazzo Costabili
    BENEDETTO LUPO Masterclass
    13 luglio, ore 9.30 - 18.30
    14 luglio, ore 9.30 - 18. 30
    15 luglio, ore 9.00 - 18.00pm
    Venerdì 15 Luglio, ore 18.30 Teatro Comunale
    Concerto Allievi di Benedetto Lupo
  • http://www.ferrarapiano.org
  • Ingresso:
    Piano Solo Giovanni Lanzoni (11.07 ore 21) posto unico 5 euro in vendita a Palazzo Costabili la sera stessa dalle ore 20.30 a inizio concerto.
    Recital degli allievi delle Master Class ( 15.07) ore 18.30 Ridotto del Teatro ingresso libero.
    Ingresso Uditori alle Master Classes:
    Ingresso giornaliero: Intero euro 20 / Ridotto euro 15
    Pass per 3 giorni: Intero euro 55 / Ridotto euro 30
    Pass per 6 giorni: Intero euro 100 / Ridotto euro 55
 

Night and Blues 2016

Nuova edizione del NIGHT and BLUES, serate magiche piene di musica
  • Dal 17 al 31 luglio 2016
  • Ferrara - Chiostro di Santa Maria della Consolazione, via Mortara
  • Programma:
    Domenica 17 luglio
    The Immigrants
    The Italian Led Zeppelin Tribute Band
    lunedì 18 luglio
    Barioca Quintet
    Info: tel. 328 3894406
  • http://www.rionesantospirito.it
  • OrariInizio concerti ore 21.30
  • IngressoOfferta libera

Musica a Marfisa d'Este

Concerti estivi nella loggia del giardino
  • Dal 12 Luglio al 16 Agosto 2016
  • Ferrara - Palazzina Marfisa, Corso Giovecca 170
  • Programma:
    LUGLIO 2016
    Martedi 12 luglio
    MILONGA EN VIVO!
    Orquesta Tìpica Estetango con esibizione danzante
    Venerdi 15 luglio
    ATMOSFERE Trio Mauro Spanò Project
    Caio Ceravolo Agatito – basso, Paolo Peruzzi percussioni, Mauro Spanò - pianoforte
    Sabato 16 luglio
    MARCO GIARDINI recital pianistico
    Chopin, Liszt
    Domenica 17 luglio
    RIGOLETTO opera di G. Verdi in forma di concerto
    Rigoletto-Massimo Naccarato, Gilda-Sabrina Brigo, Il Duca di Mantova-Carlo Messeri, Maddalena-Nadia Pirazzini, Sparafucile Paolo Porfiri. Davide Finotti-pianoforte. Direzione Artistica di Gigliola Bonora

  •  

Contatti

Circolo Culturale Amici della Musica "G. Frescobaldi" - via Foro Boario 87 44122 Ferrara - tel. 0532 205321
tel. 349 7431753


  • Ferrara - Arena La Romana - Parco Pareschi - Corso Giovecca 148
  • Lunedì 11 luglio
    IL PONTE DELLE SPIE di S. Spielberg
    Martedì 12 luglio
    LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di G. Mainetti
    Mercoledì 13 luglio
    SOLE ALTO di D. Matanic
    Giovedì 14 luglio
    IL CASO SPOTLIGHT di T. McCarthy
    Venerdì 15 luglio
    AVE CESARE! di J. e E. Coen
    Sabato 16 luglio
    PERFETTI SCONOSCIUTI di P. Genovese
    Domenica 17 luglio
    REVENANT di A. Gonzáles Iñárritu
    Lunedì 18 luglio
    LA PAZZA GIOIA di P. Virzì
    Dal 20 giugno al 24 agosto, tutti i lunedì e i mercoledì dalle 17.00 alle 19.30.
    20 pomeriggi di attività ludiche e creative rivolte alle famiglie presenti in città nei mesi estivi. In occasione delle attività dedicate ai più piccoli sono previste aperture straordinarie del punto bar all'interno del parco, gestito come sempre dall'Associazione Irregolarmente, punto di riferimento per l'inserimento lavorativo per persone con disagio mentale. A cura di Cooperativa Sociale Le Pagine.
    Per tre lunedì, nel mese di luglio sarà possibile cenare al parco, una lunga tavola ospiterà 30 persone che potranno godersi la cena all'aperto prima di assistere alla proiezione.
  • http://www.arciferrara.org
  • OrariInizio film ore 21.30 - Apertura parco ore 21.00.
    tel. Arena 320 3570689
  • IngressoBiglietto intero 6,00 euro; ridotto 4,50 euro

  • giovedì 7 luglio 2016

    Clarinetto, pianoforte e contrabbasso al Panama Beach

    Dalla storia già passata a quella ancora da scrivere. Dopo la meraviglia del doppio concerto di Vittorio De Scalzi, il Gruppo dei 10 continua la sua corsa in “Tutte le Direzioni in Summertime 2016” per allietare l’estate di residenti e turisti. Anche con musica mai sentita prima. È il caso dell’appuntamento live di venerdì 8 luglio quando al Panama Beach di Porto Garibaldi si esibiranno, per la prima volta insieme, tre fuoriclasse a livello solistico: Alfredo Ferrario, Rossano Sportiello e Ares Tavolazzi.

    La serata si intitola “The meeting” per celebrare l’inedito incontro di questo trio assolutamente non convenzionale. Sulla riva della costa comacchiese andrà infatti in scena il dialogo, originale quanto suggestivo, tra clarinetto, pianoforte e contrabbasso. Tre strumenti che, in mano a musicisti di assoluto pregio quali Ferrario, Sportiello e Tavolazzi, portano con sé l’emozione di una musica ancora tutta da scoprire.

    Una conversazione a colpi del miglior jazz made in Italy. Ma i tre artisti, tra più acclamanti e rappresentativi del nostro panorama jazzistico e non solo, non si limiteranno alla rappresentazione dei brani dei più grandi della ‘hall of fame’. Sarà una vera e propria interpretazione personale ma armoniosa tra il pianista pavese, il clarinettista comasco e il contrabbassista ferrarese, in un incastro ben riuscito tra jazz e swing, tra mainstream e moderno. Da non perdere.

    Cena alle 20.30 e a seguire concerto. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri 0533 326226 e 335 7002223.

    lunedì 4 luglio 2016

    Cenare al cinema

    All'Arena Parco Pareschi vengono proiettati i migliori film della stagione cinematografica.
    • dal 18 giugno al 28 agosto 2016
    • Ferrara - Arena La Romana - Parco Pareschi - Corso Giovecca 148
    • Programma:
      Lunedì 4 luglio
      LA PAZZA GIOIA di P. Virzì
      Martedì 5 luglio
      PERFETTI SCONOSCIUTI di P. Genovese
      Mercoledì 6 luglio
      THE DANISH GIRL di T. Hooper
      Giovedì 7 luglio
      ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO di J. Bobin
      Venerdì 8 luglio
      PERFECT DAY di F.l. de Aranoa
      Sabato 9 luglio
      MONEY MONSTER di J. Foster
      Domenica 10 luglio
      IL PICCOLO PRINCIPE di M. Osborne
      Lunedì 11 luglio
      IL PONTE DELLE SPIE di S. Spielberg
      Dal 20 giugno al 24 agosto, tutti i lunedì e i mercoledì dalle 17.00 alle 19.30.
      20 pomeriggi di attività ludiche e creative rivolte alle famiglie presenti in città nei mesi estivi. In occasione delle attività dedicate ai più piccoli sono previste aperture straordinarie del punto bar all'interno del parco, gestito come sempre dall'Associazione Irregolarmente, punto di riferimento per l'inserimento lavorativo per persone con disagio mentale. A cura di Cooperativa Sociale Le Pagine.

      Per tre lunedì, nel mese di luglio sarà possibile cenare al parco, una lunga tavola ospiterà 30 persone che potranno godersi la cena all'aperto prima di assistere alla proiezione.
    • http://www.arciferrara.org
    • OrariInizio film ore 21.30 - Apertura parco ore 21.00.
      tel. Arena 320 3570689
    • IngressoBiglietto intero 6,00 euro; ridotto 4,50 euro

    domenica 3 luglio 2016

    Critofilm alla 52° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro

    dal 2 la 9 luglio- tra passato, presente e futuro del cinema. La 52a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro diretta da Pedro Armocida (ri)parte nel segno del “nuovo cinema”, in un moto ondoso che porterà il pubblico a seguire una manifestazione chiara nella programmazione e con una precisa messa a fuoco nel mostrare lampi di luce di cinema, eterogenei ma sempre interrogativi e pieni di senso. Al mattino, infatti, ci saranno gli incontri con gli autori, le tavole rotonde e i dibattiti (Centro Arti Visive Pescheria); al pomeriggio e alla sera le proiezioni (sala Grande e sala Pasolini del Teatro Sperimentale e Cinema in Piazza); a mezzanotte la novità della sonorizzazione dei capolavori del cinema (Palazzo Gradari).
    Con lo sguardo rivolto agli studenti che, da tutta Italia e sempre più numerosi, affollano i luoghi del festival, la Mostra torna ad essere il luogo privilegiato di formazione dei futuri spettatori, che comporranno la giuria, presieduta da Roberto Andò, che sceglierà il film vincitore del Premio Lino Miccichè del Concorso. Agli stessi sono dedicate le due selezioni che più guardano al futuro del cinema, il Concorso (con i film che meglio incarnano l’idea di nuovo cinema, lontano anche dai classici stilemi tipicamente “da festival”) e la nuova SATELLITE – Visioni per il cinema futuro (che punta a quella produzione extraindustriale a low-budget) insieme a due omaggi retrospettivi, Rocky di John G. Avildsen, uscito quarant’anni fa negli Stati Uniti (il film con Silvester Stallone verrà proiettato nell’arena in piazza venerdì 1 luglio come evento di pre-apertura durante la Notte Rosa della Riviera Adriatica) e C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, regista scomparso lo scorso gennaio a cui la Mostra aveva dedicato l’Evento Speciale nel 2002. Il tutto sarà accompagnato dalla retrospettiva Romanzo popolare – a cui è dedicato il consueto volume Romanzo popolare. Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano negli anni Duemila a cura di Pedro Armocida e Laura Buffoni ed edito Marsilio e la tavola rotonda – che, attraverso coppie o tris di film, tra passato e presente, affrontano tematiche che spaziano dal lavoro alla politica, con linguaggi e cifre stilistiche distinti. Altre retrospettive significative saranno quelle dedicate al regista algerino Tariq Teguia, la cui arte ha come punto di riferimento quella di Jean-Luc Godard e quella dedicata al Critofilm – termine con cui ci si riferisce ai film sul cinema, ormai divenuto un vero e proprio genere cinematografico, ufficializzato con la vittoria di Novo film di Eryk Rocha come Miglior documentario all’ultima edizione del Festival di Cannes – a cura di Adriano Aprà che ha dedicato al Critofilm anche il primo ebook multimediale della Mostra. Un ruolo importante sarà ricoperto anche dall’animazione italiana, sia per la sezione Corti in Mostra – Animatori italiani oggi a cura di Pierpaolo Loffreda, che comprende una selezione tra i migliori cortometraggi di animazione italiana, sia per il manifesto e la sigla realizzati da Virgilio Villoresi, tra gli autori più illustri del genere. Immancabile, poi, la consueta sezione Sguardi femminili a cura di Giulia Marcucci, dedicata alle nuove tendenze del cinema russo contemporaneo. Completano la Mostra: l’evento dedicato a Le ragazze del porno, all’interno del quale sarà proiettato l’ultimo cortometraggio di Monica Stambrini, Queen Kong , ed accompagnato dalla tavola rotonda Porno al femminile con la rivista «8 e ½» di Gianni Canova; Super 8, la sezione a cura di Karianne Fiorini e Gianmarco Torri dedicata a due autori come Giuseppe Baresi e John Porter che lavorano con questo formato; il Concorso (Ri)montaggi. Il cinema attraverso le immagini a cura di Chiara Grizzaffi e Andrea Minuz, una selezione di cinque video essay/recut/mash-up/remix con una giuria composta da Rinaldo Censi,Tommaso Isabella e Daniela Persico che sceglieranno il vincitore; le Lezioni di storia – Videoteppismi: storie e forme del video di lotta a cura di Federico Rossin, incontri e lezioni di storia attraverso la proiezione di alcuni film suddivisi in tre programmi. Non solo, tutte le sere, a partire dalla mezzanotte, sarà possibile partecipare al Dopofestival – Il muro del suono a cura di Anthony Ettorre (con la collaborazione di Pedro Armocida, Rinaldo Censi e Giulia Ghigi), in un alternarsi di musica e immagini fuori dagli sche(r)mi, in cui ci sarà anche Violante Placido, col suo alter ego musicale “Viola”.]

    sabato 2 luglio 2016

    Chiude JazzAscona 2016

    Si annuncia un caldissimo week-end a JazzAscona! Sulla scia del successo degli scorsi giorni, per la sua ultima serata di sabato 2 luglio, il festival rimescola le carte, potenziando il numero di concerti sul lungolago e posticipandone l’inizio, per un’ultima grande celebrazione della musica di New Orleans.

    Fulcro della serata di sabato sarà il Jazz Club Casinò, che farà da cornice, dalle 18.00 alle 2.00 di notte, a ben quattro concerti, con gli headliners della serata: Albie Donelly's Supercharge (alle 18), The Primatics, la soul star francese Opé Smith (dalle 22 alle 23.40) e da mezzanotte, super finale a sorpresa con i funkeggianti Glen David Andrews & 2Twogether, e ospiti speciali John Michael Bradford e la ballerina burlesque Trixie Minx.
    La Swing Dance Night con Gunhild Carling verrà invece spostata all’aperto (inizio alle 21.45), per scatenarsi ballando sotto le stelle. Ambiente caldissimo anche al Papa Joe’s, dove fino a notte fonda, andrà in scena una nuova folle jam session in perfetto stile New Orleans.

    Il programma di sabato 2 luglio

    Stage Seven
    20.15 – 20.45     Tremé Brass Band

    Ristorante Piazzetta
    21.30 – 23.30    
    European Jazz Influence
    (with Bechet & Django in mind)
    Lost in Swing

    Stage New Orleans
    19.15 – 22.00      Ladyva & Pascal Silva
    22.30 – 00.00      Christian Willisohn’s Southern Spirit

    Stage al Pontile & al Piazza
    19.30 – 22.15       Aurora Nealand &Tom McDermott
    22.45 – 00.15       Paolo Alderighi &Stephanie Trick Double Trio

    Stage Papa Joe’s
    19.45 – 21.15        Gotha Swing and dancers                           
    21.45 – 23.45        Gunhild Carling & band
                                
    Jazz Club Casinò
    18.00 – 19.30        Albie Donnelly’s Supercharge
    20.00 - 21.30         The Primatics
    22.00 – 23.30        Opé Smith
    00.00 – 02.00      
    Glen David Andrews with 2Twogether
    & special guest John Michael Bradford
    & Trixie Minx

    Jam Session at Papa Joe’s
    23.45 - …            
    With Teedy Boutté &
    Paul Longstreth Quarte

    Il cinema ritrovato: gran finale!

    L'idea di conservare il cinema: Paulo Emilio Sales Gomes e la Cinemateca Brasileira
    Conferenza di Adilson Mendes
    Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, ore 10.30

    Gran difensore del cinema brasiliano, considerato uno dei principali intellettuali del paese, primo storico ad aver lavorato sull’opera di Jean Vigo, Paulo Emilio Sales Gomes è un personaggio poliedrico: al contempo sceneggiatore, scrittore, critico cinematografico, saggista, storico e conservatore della prima cineteca del Brasile, la Cinemateca Brasileira di São Paulo, che fonda nel 1956 e che dirige fino alla morte. Come Henri Langlois in Francia, si batte incessantemente per la conservazione e la diffusione dei film. Il suo lavoro alla testa della Cinemateca e sul fr onte della critica segnerà a lungo l’ambiente cinematografico brasiliano. Sales Gomes dà in particolare un contributo decisivo alla nascita del Cinema Novo. Di questa personalità decisiva nella storia del cinema brasiliano e nella storia delle cineteche parlerà Adilson Mendes (Cinemateca Brasileira).

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    The Idea of Preserving Cinema: Paulo Emilio Sales Gomes and the Cinemateca Brasileira

    Conference with Adilson Mendes
    Sala Auditorium – Laboratori delle Arti UniBo, at 10:30am
    A great champion of Brazilian cinema, considered one of his country’s most important intellectuals and the first historian to have worked on Jean Vigo’s oeuvre, Paulo Emilio Sales Gomes was a multi-faceted figure: screenwriter, writer, film critic, essayist, historian and preservationist of the first film archive in Brazil, the Cinemateca Brasileira in São Paulo, which he founded in 1956 and ran until his death. Like Henri Langlois in France, he battled incessantly for the preservation and circulation of cinema. His work as head of the Cinemateca and as a critic would leave a lasting mark on the Brazilian film landscape. In particular, Sales Gomes made a fundamental contribution to the creation of Cinema Novo. Adilson Mendes (Cinemateca Brasileira) will give a talk about this important figure in the history of Brazilian Cinema and the history of film archives.



    Documentari: Marlon e Peter
    Cinema Arlecchino, ore 11, e Sala Auditorium, ore 17.45

    Due ritratti d’artista tra gli appuntamenti della fitta giornata che chiude Il Cinema Ritrovato. Listen to me Marlon è una sorta di autoritratto postumo, operazione audace, rivelatrice e affascinante, perfetta per concludere la rassegna dedicata a colui che tanti considerano il più grande attore cinematografico del Novecento. Il film di Stevan Riley parte da una formidabile documentazione inedita, centinaia di ore di materiale audio privato registrato da Marlon Brando (scomparso nel 2004) nel corso di cinque decenni, e le compone nella forma di una confessione personale, d’una rievocazione del clima della cultura americana tra New York e Hollywood , di un’autoanalisi insieme compiaciuta e spietata: mentre sullo schermo scorrono immagini di Marlon fuori e dentro i film, backstage, fotografie di scena, home movies e scene culto che nessuno ha dimenticato. Un altro artista molto caro al nostro cuore è al centro di Peter von Bagh, il documentario-ritratto che Tapio Piirainen ha dedicato alle tante carriere di Peter, cineasta, critico e storico del cinema, ideatore di programmi radiofonici, direttore di riviste, della Cineteca di Helsinki, del ‘suo’ Midnight Film Festival e del Cinema Ritrovato di Bologna: un viaggio intimo, serio e umoristico intorno a questo fantastico pianeta d’uomo che è stato Peter von Bagh, in scena fino all’ultimo, tra riflessioni filosofiche nella serenità della natura della casa estiva e il pulsare frenetico, luminoso, della magia del cinema nei festival internazionali. Introducono Anna von Bagh, Tapio Piirainen e la produttrice Liselott Forsman.

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    Documentaries: Marlon and Peter
    Cinema Arlecchino, at 11am, and Sala Auditorium, at 5:45pm
    Two portraits of artists are included in saturday’s packed programme, which draws the curtains on this year’s Il Cinema Ritrovato festival.
    Listen to Me Marlon is a kind of posthumous self-portrait, an audacious undertaking, both revealing and fascinating, and perfect for closing the section dedicated to the man considered by many to be the greatest screen actor of the 20th century. Director Stevan Riley constructed his film on the base of a huge amount of previously unpublished audio recordings, hundreds o f hours of material privately recorded by Marlon Brando (who passed away in 2004) over the course of five decades. Riley edited them into a kind of personal confession, a remembrance of the American cultural climate in New York and Hollywood, a self-analysis which can be equally smug and ruthless, while on the screen we watch images of Marlon both inside and outside the world of cinema, backstage clips, film stills, home movies and unforgettable cult scenes. Another artist very dear to our hearts is the focus of Peter von Bagh, the documentary-portrait that director Tapio Piirainen dedicated to the many careers of Peter: film-maker, film critic and historian, creator of radio programmes, director of magazines, the Helsinki Film Archive, ‘his’ Midnight Film Festival a nd Il Cinema Ritrovato in Bologna. It is an intimate voyage, at times both serious and humorous, around the amazing planet of a man that was Peter von Bagh, which traverses from philosophical deliberations in the serene beauty of nature around his summer home to the hectic, dazzling, delirious magic of cinema at international festivals. Introduced by Anna von Bagh, Tapio Piirainen and producer Liselott Forsman.

    Quando i migranti erano gli italiani: Déjà s’envole la fleur maigre
    Cinema Arlecchino, ore 14.15

    Imperdibile appuntamento di oggi il film di Paul Meyer Déjà s’envole la fleur maigre, che il restauro della Cinémathèque Royale de Belgique finalmente ricolloca al posto che gli appartiene: quello di miglior film mai realizzato sulla crudeltà dell’immigrazione, l’eterna bugia dell’integrazione sociale, il dolore dello sradicamento e la vergogna dello sfruttamento. La scena è il Belgio degli anni Cinquanta, dove i minatori italiani arrivano in massa per lavorare, vivere e morire nelle miniere di carbone, e il punto di vista attraverso cui filtra lo scandalo della Storia è qu ello di un gruppo di ragazzini e ragazzine, figli di italiani. “Paul Meyer sarebbe diventato il miglior regista belga della sua generazione, se il sistema gli avesse concesso di continuare a fare film” (Nicola Mazzanti): questo restauro è un modo per rendere giustizia a un grande autore dimenticato, e per ricordare un’epoca non lontana in cui i migranti eravamo noi.

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    When the Immigrants were Italian: Déjà s’envole la fleur maigre
    Cinema Arlecchino, at 2:15pm
    Today, one appointment not to be missed is Paul Meyer’s
    Déjà s’envole la fleur maigre. Thanks to this restoration from the Cinémathèque Royale de Belgique, it finally takes its rightful place in film history: that of best film ever made on the cruelty of immigration, the timeless lie of 'social integration', the pains of displacement and the shameless depths of human exploitation. The setting, Belgium in the 1950s, where Italian miners arrive in droves to work, live and die in the coal mines. The point of view through which the scandal of History is filtered, is that of a group of young boys and girls, the children of the Italian immigrants. “Paul Meyer would have become the greatest Belgian film-maker of his generation, had the system allowed him to keep producing films” (Nicola Mazzanti): this restoration is one way to do justice to a great forgotten author, and to look back on a not too distant time when the Italians were immigrants.

    Ritrovati e Restaurati: 1789
    Sala Scorsese, ore 14.30

    Selezionato fuori concorso al Festival di Cannes del 1974, 1789 è la versione cinematografica del leggendario spettacolo del Théâtre du Soleil diretta, per lo schermo come per la scena, da Ariane Mnouchkine. Non si tratta in alcun modo di teatro filmato: il film offre una visione della Rivoluzione francese in cui lo spettatore è immerso nella vita del popolo e nei conflitti di classe. Al contempo, riprende il teatro nel suo farsi. “Il film lascia intravedere le quinte e rafforza senza alcun compiacimento gli intenti didattici dell’originale. L’approccio documentario dell’opera si applica quindi tanto al teatro quanto a una spiegazione della Storia presentata tramite uno spettacolo” (Daniel Sauvaget). Film culto degli anni Settanta, viene oggi riproposto nel restauro del 2015 eseguito da Bel Air film presso il laboratorio Éclair.

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    Recovered and Restored: 1789
    Sala Scorsese, at 2:30pm
    Selected out of competition at the 1974 Cannes Festival,
    1789 is the cinematographic version of the legendary show by Théâtre du Soleil, directed for the screen by Ariane Mnouchkine, who also directed the live show. It is in no way simply a filmed performance: the film offers a vision of the French Revolution in which the spectator is immersed in the life of the people and the class conflict. At the same time, it also depicts the making of the show itself. “The film allows us to glimpse backstage and strengthens the didactic intent of the original without a hint of smugness. The documentary approach is thus applied equally to its use of the theatre and to the explanation of History by means of a staged show” (Daniel Sauvaget). A cult film from the Seventies, it is today proposed in the 2015 restoration carried out by Bel Air Media at the Éclair Laboratory.


    Ritrovati e Restaurati: Beat the Devil e il primo Rivette
    Sala Auditorium, ore 15.30 e Cinema Arlecchino, ore 16

    Beat the Devil è tra i film maledetti ed euforici di John Huston, uno di quelli girati ‘per loro’ (secondo la sua regola aurea: uno per me, uno per loro, dove loro è il sistema hollywoodiano), e che tuttavia si è guadagnato uno statuto di cult grazie alla sua stessa stravaganza, alla mancanza di controllo che diventa stile, alla leggenda che accompagnò la sua tortuosa realizzazione. Ambientato on location nello splendore di Ravello, scritto da Truman Capote ovviamente presente anche nella lunga alcolica vacanza che furono le riprese, il film sfoggia il più cinico (e autoparodico) Humphrey Bogart, una Lollo assurda moglie americana, una Jennifer Jones non meno assurdamente bionda, il vero Peter Lorre e Robert Morley che fa il verso al Sidney Greenstreet dei noir bogartiani… E il MacGuffin è un terreno africano ricco d’uranio su cui tutti vogliono mettere le mani. Il significato del titolo originale si riferisce al detto “per battere il diavolo, devi giocare al suo stesso gioco”. Per finire, la leggerezza aurorale, i divertissement, i primi labirinti intellettuali e amorosi di Jacques Rivette: dimenticati dai tempi della loro realizzazione, i tre primi cortometraggi (1949-1952) del regista scomparso lo scorso gennaio sono stati ritrovati nel suo appartamento e appena restaurati. Da non perdere, perché un po’ bisogna credere a quel che diceva Godard, che quel che c’è da capire di un regista sta tutto nei primi venti minuti che ha girato. Introduce Véronique Manniez-Rivette.

     Recovered and Restored: Beat the Devil and Rivette’s first short films
    Sala Auditorium, at 3:30pm, and Cinema Arlecchino, at 4pm
    Beat the Devil is one of those cursed, exuberant John Huston films, one of those shot 'for them' (according to his golden rule: one for me, one for them, where the 'them' in question is the Hollywood system), and yet it has gained cult status thanks to its very extravagance, to a lack of control that becomes a style in itself and to the legend that has grown concerning its torturous production. Shot on location in the beautiful town of Ravello and written by Truman Capote, who was obviously present during the lengthy drunken holiday that was the shoot, the film boasts Humphrey Bogart at his most cynical (and self-parodying), Gina Lollobrigida as an absurd American wife, as just as absurdly blonde Jennifer Jones, the real Peter Lorre and Robert Morley pretending to be the Sidney Greenstreet of an actual Bogart noir… And the MacGuffin? The uranium-rich African soil that everyone wants to get their hands on. The meaning of the title refers to the old adage, “To beat the devil, play him at his own game”. Finally, the initial glimpses of lightness and amusement, the original intellectual mazes and lovers of the cinema of Jacques Rivette: forgotten about since they were made, the first three short films (1949-1952) by the director, discovered in his apartment following his death last January, have just been restored. Not to be missed, because one should heed the words of Godard when he tells us that all we need to understand a director is right there in his first twenty minutes of footage. Introduced by Véronique Manniez-Rivette.

    L'idea stessa di libertà: Le Trou di Jacques Becker
    Cinema Jolly, ore 18

    Il nostro omaggio a Jacques Becker si conclude con il suo ultimo capolavoro, Le Trou, quello con cui – per dirla con le parole di Serge Daney che hanno ispirato il titolo della nostra rassegna – è riuscito a filmare “l’idea stessa di libertà”. L'ambientazione, minuziosamente ricostruita, è quella di un carcere da cui cinque uomini tentano la fuga scavando un buco all'interno della loro cella. Becker s’ispira, attraverso il romanzo di José Giovanni, alla storia di Roland-Jean Keraudy (che nel film recita il ruolo di se stesso) e realizza, per citare un altro grande regista francese, Jean-Pierre Melville, “un film immenso, dove tutti gli aspetti essenziali dell’uomo dovevano essere trattati: la dignità, il coraggio, la fraternità, l’intelligenza, la nobiltà, il rispetto e la vergogna”. È l'ultimo grande lascito (Becker morì subito dopo il montaggio) di un autore in anticipo rispetto alla propria epoca, più vicino ai giovani cinéphile che si preparavano a sconvolgere le tradizioni che alla sua generazione.
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    The Very Idea of Freedom:
    Le Trou by Jacques Becker
    Cinema Jolly, at 6pm
    Our tribute to Jacques Becker ends with his final masterpiece,
    Le Trou, in which he – to use the words of Serge Daney that lent themselves to the title of our section – managed to film “the very idea of freedom”. The setting, meticulously reconstructed, is that of a prison from which five men attempt to escape by digging a hole inside their cell. Becker was inspired, after reading the José Giovanni novel, by the story of Roland-Jean Keraudy (who plays himself in the film) to make, to quote another great French director, Jean-Pierre Melville, “an immense film in which all the essential aspects of the human condition would be addressed: dignity, courage, brotherhood, intelligence, nobility, respect and shame”. It is the last great legacy (Becker died soon after editing finished) of an author who was ahead of his time, much closer to the young cinéphiles who were preparing to shake tradition to its core than to his own generation.


    Ultimi film in rassegna

    La giornata conclusiva del festival propone gli ultimi atti di molte delle rassegne in programma: a partire da due film girati da Edward L. Cahn per la Universal di Laemmle Junior: il gangster movie Afraid to Talk e soprattutto lo straordinario dramma Laughter in Hell ripescato dall'oblio solo nel 2013. Viaggeremo nello spazio con le ultime immagini dalla Russia del Disgelo (Cetvero, Poedinok e Ognennye Versty), dal variopinto Giappone della metà dei Cinquanta (Natsulo no boken e Midori haruka ni) e dall'Argentina con il sorprendente El secuestrador, un'opera talmente libera e spregiudicata da dialogare con molto cinema indipendente coevo. Le lancette della macchina del tempo ci porteranno ancora una volta indietro di un secolo con l'ultima séance dei Krazy Serial dedicata alle immagini della Grande guerra, l'opera giovanile di Borzage Life's Harmony, la strepitosa commedia drammatica The Social Secretary di John Emerson scritto da Anita Loos per la diva Norma Talmadge, e uno scoppiettante programma di commiato tutto da ridere (non perdetevi il delizioso e malizioso Meridiana del convento!). E infine, ancora più à rebour con ben tre programmi dedicati all'anno uno del cinema, il 1896: le 'attualità' e le vedute degli operatori Lumière e gli Star Film di Méliès, tutto ciò che rimane degli oltre ottanta film girati dal mago del cinema delle origini nel suo primo anno di attività.


    The Final Films of Sections

    The last day of the festival proposes the final acts of many of our programme sections, beginning with two films directed by Edward L. Cahn for Carl Laemmle Jr’s Universal Stu dios: the gangster film
    Afraid to Talk and above all the extraordinary drama Laughter in Hell, which was only pulled from oblivion in 2013. We will travel in space with the final images from the Russia of the Thaw (Cetvero, Poedinok and Ognennye Versty), from the colourful Japan of the mid-Fifties (Natsulo no boken and Midori haruka ni) and from Argentina with the surprising El secuestrador, a free work that dares to dialogue with much of its contemporary independent cinema. The levers of the time machine bring us once more back a century with the last séance of Krazy Serial, dedicated to images from the Great War; the youthful work by Borzage Life's Harmony, John Emerson’s sensational comedy drama The Social Secretary, written by Anita Loos for diva Norma Talmadge, and a roaring farewell programme full of laughs (don’t miss the delightful and mischievous Meridiana del convento!). Then w e travel even further back, with three programmes dedicated to the year zero of cinema, 1896: actuality films and vues of Lumière cameramen and Méliès’ Star Film productions, which represent all of what remains of the more than 80 films shot by the magician of early cinema during his first year of activity.



    Fat City di John Huston in Piazza Maggiore
    Piazza Maggiore, ore 21.45

    Ultima notte di festival sotto le stelle del cinema più bello del mondo, Piazza Maggiore. Per l'occasione, uno dei più grandi film a colori degli anni Settanta, Fat City di John Huston, nella versione restaurata in 4K da Sony Pictures Entertainment. “Perché Fat City fa convergere, a tutte le latitudini, intorno a Huston l’unanimità dei critici?” si chiedeva Morando Morandini. Sarà per quel crudo realismo che lo fa quasi sembrare un documentario girato in presa diretta negli angoli più squallidi e cupi di Stockton City, California. Sarà perché racconta una storia drammatica senza eccessi drammatici ma con sobrietà e lirismo. Sarà perché non si tratta semplicemente di un film sul pugilato di bassa categoria, quello dei losers e degli incontri truccati (che Huston stesso aveva frequentato negli anni dell'università), ma di una potente metafora della vita che ribalta al negativo il sogno americano (Fat City in slang significa 'paradiso in terra', ed è dunque usato con ironia).
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    Fat City
    by John Huston in Piazza Maggiore
    Piazza Maggiore, at 9:45pm
    The last night of the festival under the stars in Piazza Maggiore, the most extraordinary cinema in the world. To celebrate the occasion, one of the greatest colour films of the Seventies, John Huston’s
    Fat City, in the 4K restoration by Sony Pictures Entertainment. “Why does Fat City unite Huston’s critics, whatever latitude they hail from?” wondered Morando Morandini. Is it the gritty realism that makes it seem almost like a documentary shot in the darkest, most squalid corners of Stockton City, California? Is it because it tells a dramatic story without dramatic excess, but simply and poetically? Is it because it is not simply a film about third-rate boxers, losers and rigged matches (which Huston knew all about from his university years), but a strong metaphor for life that turns the American Dream inside out and upside down (the title Fat City is ironic, it is slang for 'paradise on earth')?

    Gran Finale con festa per i 30 anni del Cinema Ritrovato
    Piazzetta Pier Paolo Pasolini, ore 22.15

    Una festa che conclude otto giorni di festa del cinema. E come ogni Gran Finale che si rispetti, ci saranno i fuochi d'artificio! Piazzetta Pasolini ancora una volta sarà illuminata dalla magica luce del proiettore a carbone. Per celebrare i trent’anni del Cinema Ritrovato vi proponiamo un programma molto speciale composto da una selezione di film coloratissimi e straordinari risalenti agli anni migliori della storia del cinema. Venite ad ammirare la forte Rosalie, danze e drammi, elefanti e magia e la féerie di Gaston Velle La Poule aux oeufs d’or (uno dei primi restauri della Cineteca di Bologna). Viva il Cinema (Ritrovato)!
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    Gran Finale to celebrate 30 years of Il Cinema Ritrovato
    Piazzetta Pier Paolo Pasolini, at 10:15pm
    A party to bring to an end eight days of cinema heaven. And like every
    Gran Finale worthy of the name, there will be fireworks! Once again, Piazzetta Pasolini will be illuminated by the magic light of the carbon arc projector. To celebrate Il Cinema Ritrovato’s 30th anniversary, we have put together a very special selection of the most entertaining and most extraordinary films from the best years of film history. Come and admire strong Rosalie, elephants and magic, enjoy dances and dramas and marvel at Gaston Velle's féerie La Poule aux oeufs d’or (one of the Cineteca di Bologna’s very first restorations). Long live Cinema (Ritrovato)!


      
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    Il Cinema Ritrovato
    Cineteca di Bologna and Mostra Internazionale del Cinema Libero
    Via Riva di Reno, 72 - 40122 Bologna - Italy
    Tel: (+39) 0512194814 - Fax (+39) 0512194821
    ilcinemaritrovato@cineteca.bologna.it
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