domenica 31 ottobre 2010
Musica rovinata e musicisti che non sanno suonare
Dopo Governare il caso, la ricognizione artistica dedicata a John Cage in occasione del recente festivalfilosofia, e Da Cennini a Warhol, reading sul contemporaneo, evento animato da personaggi di formazione ed estrazione diversa invitati a presentare brani dal ricco catalogo della letteratura e della critica d’arte di ogni tempo, alla Galleria Civica di Modena è ora di scena la musica.
Martedì 9 novembre 2010 a partire dalle 21,00 a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, si esibiranno in concerto I Nuovi Bogoncelli.
Musica rovinata e musicisti che non sanno suonare per uno spettacolo che si inserisce a pieno titolo nel novero delle proposte della Galleria Civica di Modena in tema di contemporaneo e delle sue possibili declinazioni.
"I Nuovi Bogoncelli sono Gabriele Bevilacqua al piano, Mirco Ghirardini al basso, Paolo Nori alla tromba e Marco Raffaini alla fisarmonica.
Sono un gruppo musicale che non sanno suonare, e allora si devono inventare delle cose, come recitare e cantare e ballare ma non sono tanto bravi neanche a far quello. Come Bogoncelli (i componenti del gruppo e la scaletta sono quasi identici, è cambiato solo il nome e il bassista, che però non fa niente - non ha neanche il basso – è quindi praticamente è uguale anche quello) hanno fondato un nuovo genere musicale, la musica rovinata, e hanno suonato dal 1996 al 2004 in un centinaio di posti, tra i quali il Teatro Argentina, a Roma, Arezzo Wave, ad Arezzo, il Maffia, a Reggio Emilia, il Palazzo delle Papesse, a Siena.
Han deciso di riunirsi perché il 20 maggio del 2006, mentre si trovavano nella piazza dei teatri di Reggio Emilia con dei quadri sottobraccio, due ragazzi gli son corsi dietro e gli hanno chiesto Suonate da qualche parte? No, han risposto loro, e quei ragazzi hanno detto Peccato. Sembrava il preludio di un grande ritorno, invece, in questi quattro anni, hanno fatto solo tre concerti. Il concerto di Modena, come quelli precedenti, è dedicato allo scrittore russo contemporaneo rovinato Daniil Charms, che nei primi decenni del novecento scriveva: E tu hai una faccia che sembra una vasca per il bucato".
La serata è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Galleria Civica di Modena, c.so Canalgrande 103, Modena
tel. +39 059 2032911/2032940 - fax +39 059 2032932
www.galleriacivicadimodena.it Museo Associato Amaci
venerdì 29 ottobre 2010
Novembre in cineteca
Un novembre dedicato a Pasolini. Martedì 2 novembre ricorreranno i 35 anni dalla morte di PPP e la Cineteca di Bologna si appresta a ricordare la figura del grande intellettuale – di cui custodisce l’archivio – con una serie di iniziative che si dipaneranno nel corso di tutto il mese.
Un Pasolini inedito in Italia è quello proposto da Carlo Hayman-Chaffrey con il suo documentario, realizzato nel 1971, Pier Paolo Pasolini: a Filmaker’s Life, contenente immagini preziose di PPP e altrettanto preziose testimonianze di Alberto Moravia, Cesare Zavattini e Ninetto Davoli: l’appuntamento è nel giorno stesso dell’anniversario, martedì 2 novembre, alle ore 18 al Cinema Lumière (introduce la proiezione Roberto Chiesi).
Due giorni dedicati al rapporto tra Pasolini e il teatro saranno invece giovedì 11 e venerdì 12 novembre (ore 10-18, Auditorium DMS). Il convegno è promosso dal Cimes – Centro di Musica e Spettacolo (Dipartimento di Musica e Spettacolo – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) e dall’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia.
Lunedì 22 e martedì 23 novembre ci aspetta un fittissimo calendario di proiezioni e incontri al Cinema Lumière: in programma la Trilogia della vita (Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte), oltre a una serie di materiali per approfondire proprio questo momento straordinariamente creativo della vita del regista, tra i quali i dossier – realizzati dai curatori dell’Archivio Pasolini, Roberto Chiesi, Loris Lepri e Luigi Virgolin – sugli episodi perduti del Decameron e dei Racconti.
Sempre martedì 23, alle ore 15, ci sarà anche la consegna dei Premi Pasolini 2010.
Presentazione di Roberto Chiesi del documentario Pier Paolo Pasolini: a Filmaker’s Life:
"Un ritratto ‘in movimento’ di Pasolini, inedito in Italia, realizzato nel 1970 da un cineasta indipendente statunitense. Il poeta-regista ha appena presentato Medea e sta progettando il San Paolo, progetto che sarà sostituito dal Decameron e finirà per rimanere irrealizzato.
Lo vediamo percorrere la periferia di Roma e parlare dell’avvento del Nuovo Potere, della Chiesa, della componente autobiografica di Edipo Re. Nel film vengono anche intervistati Alberto Moravia, Sergio Citti, Franco Citti, Ninetto Davoli e Cesare Zavattini.
Il film non era mai stato citato in nessuna filmografia e in nessun repertorio. Finora aveva circolato esclusivamente negli Stati Uniti ma soltanto dal 2003, quindi oltre trent’anni dopo la sua realizzazione e in un circuito d’essai molto circoscritto. Dell’autore, Carlo Hayman-Chaffey, non si ha nessuna notizia e pare che non abbia realizzato altri film. L’ipotesi più probabile è che Pasolini: A Filmaker's Life fosse rimasto inedito, o quantomeno fosse stato proiettato solo in un ambito di pubblico molto ristretto, fino al 2003, quando è stato ritrovato.
L’Associazione Fondo Pasolini della Cineteca di Bologna è riuscita a reperirne una copia che presenta in anteprima italiana.
L’importanza dell'intervista consiste innanzitutto nelle dichiarazioni di Pasolini, legate al periodo immediatamente successivo al ’68, quando la sua poesia Il PCI ai giovani!!!, uscita su "L’Espresso", e ispirata da un profondo dissenso nei confronti del movimento studentesco di contestazione, aveva sollevato feroci polemiche. Il Pasolini che viene intervistato e filmato da Hayman-Chaffey, è nella fase che precede il periodo "corsaro" e "luterano", pochi mesi prima di iniziare la realizzazione del Decameron, il film che inaugurerà la Trilogia della vita. È quindi un periodo-cerniera: infatti nell’intervista si sofferma sul recente Edipo Re (1967), ribadendo che si tratta di una sorta di autobiografia calata nel Mito. L’evocazione di un "Nuovo Potere", dotato di armi più subdole e caratterizzato da una fisionomia più indistinta, è già l’accenno ad uno dei temi del periodo successivo.
Un altro elemento importante che affiora dal film, è il modo in cui Pasolini dirige la messa in scena della propria immagine senza darlo a vedere, ossia con la semplice esibizione della propria presenza e con la scelta di luoghi e spazi che rimandano alla sua opera. Infatti il poeta-regista guarda spesso in macchina con una durezza e una gravità inconsuete in un documentario di questo tipo".
Il calendario degli appuntamenti di novembre dedicati a Pasolini:
Martedì 2 novembre, ore 18, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
PIER PAOLO PASOLINI: A FILMAKER’S LIFE (USA/1971) di Carlo Hayman-Chaffrey (45’)
Versione originale con sottotitoli italiani
Nell’anno del Decameron, Pasolini fu intervistato da un cineasta indipendente statunitense che accompagnò a visitare le borgate e la Roma profonda. Un ritratto ‘in movimento’ del poeta-regista, filmato mentre percorre i luoghi della sua poetica e anticipa i temi ‘corsari’ dell’omologazione e del trionfo della società di massa. Nel film vengono anche intervistati Alberto Moravia, Sergio e Franco Citti, Ninetto Davoli e Cesare Zavattini inedito in Italia. (Roberto Chiesi)
Introduce Roberto Chiesi
Serata a cura di Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini
Giovedì 11 e venerdì 12 novembre, ore 10-18, Auditorium DMS (via Azzo Gardino, 65)
PASOLINI E IL TEATRO
Convegno internazionale di studi organizzato dal Cimes – Centro di Musica e Spettacolo (Dipartimento di Musica e Spettacolo – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna) e dall’Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia.
Intervengono Martina Banchetti, Andrea Biasi, Paola Bignami, Alessandro Cadoni, Stefano Casi, Barbara Castaldo, Marialaura Chiacchiararelli, Roberto Chiesi, Fabrizio Di Maio, Angela Felice, Anne Julie Fett, Silvia Giuliani, Gerardo Guccini, Paolo Lago, Gigi Livio, Davide Luglio, Lorenzo Mango, Massimo Marino, Amandine Melan, Daniele Micheluz, Laura Nascimben, Maria Rita Nepomuceno, Gian Luca Picconi, Irina Possamai, Stefania Rimini, Dario Tomasello, Giacomo Trevisan.
Lunedì 22 novembre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Ore 16
OSTIA (Italia/1970) di Sergio Citti, scritto con Pier Paolo Pasolini (105’)
Dopo essere stato il "lessico vivente" dei romanzi romani, Sergio Citti esordì nella regia con una storia scritta con Pasolini ma di vigorosa originalità narrativa e stilistica. L’ambiguo rapporto fra due fratelli (Laurent Terzieff e Franco Citti) viene sconvolto dal loro incontro con una donna misteriosa. Un’atmosfera da fiaba arcaica e nera avvolge "un’affabulazione nata da esperienze profonde atroci dell’autore" (Pier Paolo Pasolini).
Introducono Ninetto Davoli e Franco Citti
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
precede
Presentazione del Fondo Sergio Citti della Cineteca
Interventi di Gian Luca Farinelli, padre Virgilio Fantuzzi, Davide Grieco, Francesco Torelli, Roberto Chiesi, Dario Bellini, alla presenza di Franco Citti e Adriana Citti
Presentazione del volume Né in tera, né in mare, né in cielo. Il cinema randagio di Sergio Citti di Livio Marchese (Edizioni La Fiaccola, 2009).
Intervengono l’autore e padre Virgilio Fantuzzi
Ore 18.30
IL PRATONE DEL CASILINO (Italia/1995) di Giuseppe Bertolucci (43’)
Liberamente tratto dall’Appunto 55 del romanzo incompiuto Petrolio di Pasolini, "questo Pratone con Antonio Piovanelli completa un’altra mia (anch’essa involontaria) trilogia, dedicata al monologo teatrale […]. Di fronte al monologo continuo ad avere un dubbio irrisolvibile: se si tratti della forma più pura di teatro o se invece sia una forma in qualche modo pre-teatrale. Nella mia esperienza il monologo teatrale ha ruotato comunque, sempre, attorno al rapporto esclusivo (e un po’ ossessivo) con un attore" (Giuseppe Bertolucci).
Introducono Giuseppe Bertolucci e Antonio Piovanelli
precede
Presentazione della rivista Studi pasoliniani (n° 4, 2010)
Interventi di Guido Santato e Rinaldo Rinaldi
Il laboratorio infernale di Petrolio
Interventi di Marco Antonio Bazzocchi e Guido Santato
Ore 19.45
IL DECAMERON (Italia-Francia-Germania/1971) di Pier Paolo Pasolini (114’)
Il primo film della Trilogia della vita, liberamente ispirato a nove racconti di Boccaccio, è significativamente ambientato a Napoli. "Non ho scelto personaggi del Decameron per caso ma per offrire esempi di realtà. Un personaggio del Decameronì è esattamente il contrario di un personaggio che si vede nei programmi televisivi o nei cosiddetti film consolatori. Questo per restare solo sul piano dell’idea figurativa. Dal Decameron in poi è questo che conta maggiormente, questa fisicità del personaggio, che si impone". (Pier Paolo Pasolini)
Introducono Ninetto Davoli e Rinaldo Rinaldi
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
Ore 22.40
PASOLINI SULLA TRILOGIA DELLA VITA (estratto audio inedito, 1974, 15’)
Introduce Enzo Golino
IL CORPO PERDUTO DI ALIBECH. DOSSIER SULL’EPISODIO PERDUTO DEL DECAMERON (nuova versione con materiale inedito, 50’) di Roberto Chiesi e Loris Lepri
Il Decameron avrebbe dovuto inanellare dieci racconti: il decimo, Alibech, fu l’unico girato da Pasolini fuori dall’Italia, a Sana’a. Ma, a malincuore, decise di tagliarlo dall’edizione definitiva del film. Il Centro Studi Pasolini ha riunito alcuni materiali inediti sull’episodio perduto – come le fotografie di scena di Mario Tursi – ricostruendone la storia attraverso testimonianze dei collaboratori di Pasolini, la sceneggiatura originale e rari documenti d’archivio. (Roberto Chiesi)
Introducono Beatrice Banfi, Roberto Chiesi, Loris Lepri e Luigi Virgolin
Martedì 23 novembre, Cinema Lumière (via Azzo Gardino, 65)
Ore 15
PREMI PASOLINI 2010
Intervento di Massimo Fusillo, alla presenza Marco Antonio Bazzocchi, Peter Kammerer, Hervé Joubert-Laurencin e Gianni Scalia
LA GUERRA (Italia/1974) di Anna Salvatore (estratto di 20’)
Rara intervista RAI della rubrica Donna donna, cui Pasolini è intervistato da Anna Salvatore: "la repressione, l’oppressione, la mancanza di libertà, il conformismo, l’ipocrisia, sono tutti maturati in seno alle famiglie perché la famiglia non è altro che una piccola difesa che fa l’uomo per difendersi dal terrore, dalla paura, dalla fame. […] Detto questo, la famiglia è anche il covo delle cose più belle dell’umanità; le due cose sono orrendamente ambigue e inestricabili, […] da questo piccolo triangolo nascono tutte le tragedie". (Pier Paolo Pasolini)
In collaborazione con Teche Rai
RITORNO ALLA TRILOGIA DELLA VITA
Tavola rotonda con Gian Piero Brunetta, Enzo Golino e Hervé Joubert-Laurencin. Modera Roberto Chiesi
LE MURA DI SANA’A (Italia/1971-1974) di Pier Paolo Pasolini (13’)
L’ultimo giorno di riprese dell’episodio Alibech (poi tagliato dal Decameron), a Sana’a, capitale dello Yemen, Pasolini girò un breve film, dove contempla affascinato mura, strade, case e torri di "una Venezia selvaggia sulla polvere", per rivolgere un appello all’UNESCO sulla sua salvaguardia in nome della "scandalosa forza rivoluzionaria del passato". (Roberto Chiesi)
CONFERENZA DI PASOLINI SU LE MURA DI SANA’A (Italia/1974, 40’)
Il 15 marzo del 1974, Pasolini intervenne a una conferenza organizzata dalla Lega italo-araba a Roma per affermare l’importanza di salvare la bellissima città di Sana’a contro "una forma di snobismo occidentalizzante che deturpa, rendendo meschina e tutto sommato piccolo-borghese, la grandezza dei monumenti. (Pier Paolo Pasolini)
Introduce Peter Kammerer
Antonio Piovanelli legge Saluto e augurio (1974) da La Nuova gioventù di Pier Paolo Pasolini
a seguire La riscrittura in ‘nero’ della "Meglio gioventù"
Interventi di Angela Felice e Piera Rizzolatti
Ore 18.30
I RACCONTI DI CANTERBURY (Italia-Francia/1972) di Pier Paolo Pasolini (111’)
L’Inghilterra trecentesca ricreata da Pasolini ispirandosi a otto racconti di Geoffrey Chaucer, interpretato dallo stesso regista. "I rapporti sessuali mi sono fonte di ispirazione anche proprio di per se stessi, perché in essi vedo un fascino impareggiabile […]. I critici, rimuovendo dai miei film il sesso, hanno rimosso il loro contenuto, e li hanno trovati dunque vuoti, non comprendendo che l’ideologia c’era, eccome, ed era proprio lì, nel cazzo enorme sullo schermo, sopra le loro teste che non volevano capire" (Pier Paolo Pasolini).
Introducono Ninetto Davoli e Mimmo Cattarinich
Ore 20.45
L’UMILIAZIONE SEGRETA DI CHAUCER. Ipotesi su venti sequenze e un racconto tagliati di I racconti di Canterbury (Italia/2006) di Roberto Chiesi, Loris Lepri e Luigi Virgolin (80’)
La prima edizione dei Racconti di Canterbury presentata al Festival di Berlino del 1972 (dove vinse l’Orso d’oro) comprendeva venti minuti in più rispetto a quella che conosciamo. I tagli effettuati da Pasolini si riferivano alla cornice narrativa (il viaggio dei pellegrini) e a un episodio: questo dossier ricostruisce il tormentato montaggio del film, mostrando le foto di scena dei brani tagliati, interviste a Beatrice Banfi, Laura Betti, Mimmo Cattarinich, Nico Naldini, Enzo Ocone e altri rari documenti. (Roberto Chiesi)
Introducono i curatori e Nico Naldini
Ore 22.40
IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE (Italia-Francia/1974) di Pier Paolo Pasolini (111’)
Ho deciso di fare Le mille e una notte secondo il ricordo che ne avevo da ragazzo. La mia è stata una lettura critica, ho scelto i racconti che criticamente mi sembravano più belli. È un film onirico, è il mio sogno, è un sogno profondamente ideologico perché ho scelto della realtà tutto ciò che nella realtà io amo di più. È una polemica profondamente ideologica contro il mondo moderno così com’è, cioè il mondo del neocapitalismo, della modernità, molto intollerante. (Pier Paolo Pasolini)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
A seguire, due sequenze tagliate, Dunja e Tadji e La storia del sarto (24’)
Introduce Massimo Fusillo
mercoledì 27 ottobre 2010
Democrazia sconfinata
I reparti di confino nelle officine Fiat
26 ottobre 2010
È dedicato al tema del lavoro il doppio appuntamento di mercoledì 27 ottobre con il documentario al Cinema Lumière.
Alle ore 20 è in programma Democrazia sconfinata di Danilo Licciardello che descrive un fenomeno subdolo e misconosciuto interno alle grandi fabbriche italiane: dalle officine Fiat di Torino, ai reparti confino di Pomigliano D’Arco, colpita dal piano Marchionne, passando per l’Ilva di Taranto. L’attore Fabrizio Gifuni presta la voce per la narrazione del film. Al termine incontro con il regista e con il poeta Sante Notarnicola, alcuni operai e rappresentanti sindacali bolognesi, per continuare il dibattito dopo la manifestazione nazionale Fiom del 16 ottobre. Ingresso ridotto (Euro 3,50) presentando alla cassa una stampa del coupon da scaricare sul sito della Cineteca.
A seguire, alle ore 22.15, vedremo invece Parole sante, il film che Ascanio Celestini ha dedicato ai lavoratori precari di un call center.
Mercoledì 27 ottobre, Cinema Lumière
Ore 20
DEMOCRAZIA SCONFINATA (Italia/2010) di Danilo Licciardello (52’)
Nella grande fabbrica italiana esistevano ed esistono veri e propri reparti di confino. Sono officine fittizie, spesso lontane dal cuore produttivo degli stabilimenti in cui le proprietà ciclicamente confinano lavoratrici e lavoratori scomodi, perché iscritti al sindacato, perché insubordinati. Il documentario si propone di attraversarli, dando la voce ai ‘confinati’. Sullo sfondo i mali che oggi affliggono il lavoro nella grande fabbrica italiana, l'insostenibile aumento dei ritmi di produzione con il pesante carico di morti, infortuni, malattie professionali ed inquinamento ambientale. Presta la voce agli operai dell'Osr l'attore Fabrizio Gifuni.
Al termine, incontro con Danilo Licciardello e Sante Notarnicola
Ore 22.15
PAROLE SANTE (Italia/2007) di Ascanio Celestini (75')
Il cantastorie Ascanio Celestini in questo film si interroga sulle condizioni esistenziali di un gruppo di precari che lavora per un call center. La storia prende vita attraverso le loro parole piene di rabbia, mettendo in evidenza un fenomeno sempre più dilagante e preoccupante che provoca nei protagonisti un forte disagio emotivo e psicologico, che Celestini con sensibilità rappresenta.
lunedì 25 ottobre 2010
Un viaggio nella cultura in Italia
Lunedì 25 ottobre 2010 ore 21:00
Teatro E. Petrella
LONGIANO (FC)
Alla presenza di Elisabetta Sgarbi, Lucio Dalla ed Eugenio Lio la Fondazione Tito Balestra Onlus e il Teatro Petrella in collaborazione con Il Comune di Longiano, per la prima volta, dopo la recente proiezione fuori concorso nella sezione "Controcampo Italiano" alla Biennale del Cinema di Venezia, presentano il film
“Se hai una montagna di neve, tienila all’ombra.
Un viaggio nella cultura in Italia”
per la regia di Elisabetta Sgarbi
una produzione Betty Wrong e RaiCinema
Il film è dedicato a Luciano Emmer e Tito Balestra
Saranno presenti alla proiezioni anche i signori Rina e Nino Sgarbi
La cultura come qualcosa di molto fragile e meraviglioso, come la montagna di neve in un celebre verso del poeta Tito Balestra. Oggi quella necessità di proteggere dal sole la montagna di neve diventa motore da cui parte il film documentario girato da Elisabetta Sgarbi, presentato recentemente fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia, incentrato sul significato della cultura nel sentimento degli italiani. Racconta l'autrice: Dobbiamo accontentarci della definizione formale della cultura, ovvero di un sistema di valori condiviso che soggiace ai comportamenti di una data comunità, oppure possiamo andare più a fondo; chiedere per esempio alle persone che vivono, lavorano, leggono e non leggono, amano e non amano, cosa significa per loro la parola “cultura”? Abbiamo scelto questa strada, tenendo d’occhio, in tralice, quella formale definizione, per tentare di sorprendere il passante, per scorgere in lui una titubanza, una riflessione, una certezza, un valore, un guizzo.
In questo viaggio – che è stato un vero e proprio viaggio, un Grand tour – abbiamo attraversato molte regioni d’Italia, cercando di far parlare i luoghi oltre che le persone. Non ci siamo mai avventurati da soli, però. In ogni luogo abbiamo chiesto aiuto a persone autorevoli, che nella cultura lavorano direttamente, che quei luoghi magari conoscono. Lungo il nostro percorso, abbiamo avuto bisogno di molte guide.
Coprodotto da Raicinema e Betty Wrong e idealmente dedicato a Luciano Emmer e Tito Balestra, il documentario verrà proiettato al Teatro Petrella lunedì 25 ottobre alle ore 21:00.
ingresso gratuito
è gradita la prenotazione 0547 665113 - 333 5369324 (dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19)
Regia di: Elisabetta Sgarbi
Interviste di: Edoardo Nesi, Eugenio Lio
Fotografia: Andrés Arce Maldonado, Elio Bisignani
Montaggio: Andrés Arce Maldonado, Elisabetta Sgarbi
Scenografie: Luca Volpatti
Fonico: Sebastiano Facco
Assistente di produzione: Rocco Volpatti
Mix audio: Pino Pinaxa Pischetola
Musiche: Franco Battiato
Durata: 86’
Cast artistico (in ordine alfabetico):
Marco Alemanno, Mario Andreose, Camilla Baresani, Franco Battiato, Nicolas Bellario, Remo Bodei, Pietrangelo Buttafuoco, Simone Caltabellotta, Luca Canali, Arialdo Ceribelli, Marco Cocci, Carmen Consoli, Ivan Cotroneo, Angelo Curti, Giovanni D’Andrea, Lucio Dalla,Maurizio De Giovanni, Gaetano Di Vaio, Massimo Donà, Umberto Eco, Antonella Favuzza, Maurizio Ferraris, Giacomo, enrico ghezzi, Antonio Gnoli, Antonina Grillo, Piero Guccione, Filippo La Mantia, Giulio Lattanzi, Carmen Llera Moravia, Giacomo Marramao, Francesco Merlo, Laura Morante, Sergio Claudio Perroni, Giovanni Reale, Antonio Rezza, Manlio Sgalambro, Vittorio Sgarbi, Paolo Terni, Sandro Veronesi, e molti altri. Gli sposi Anna Oliviero e Maurizio Giberti.
Elisabetta Sgarbi è Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani. Ha esordito alla regia nel 1999. Ha ideato, e da undici anni ne è Direttore Artistico, il festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza.
(Info: www.elisabettasgarbi.it / www.bettywrong.com)
Filmografia: Mariko mori (corto, 1999); Stringimi, stringimi (corto, 1999); Anonimo. Rispondere? (corto, 1999); Fla (videoverde, corto, 1999); Frammenti di una biografia per versi e voce (corto, 1999); In serra [(un arabo colpito dalla fuga occidentale) corto, 1999]; Starless (corto, 1999); Set(t)e (co-regia Paolo Mosca, corto, 2000); L’isola del tesoro, video, 2000 (co-regia Paolo Mosca, corto, 2000); John Richmond non lo sa [(ovvero, il video che non c’è) co-regia Paolo Mosca, corto, 2000];This is my chocky message, (co-regia Paolo Mosca, corto, 2000); Ancora un po’, [(ovvero il senso del cinema italiano) co-regia Paolo Mosca, corto, 2000]; Projeto meninos de luz, (corto, 2000); (Non sempre) Merci beaucoup (corto, 2000); La consolazione e la spina dolorosa (corto, 2001); Aladdin flash(-back) (corto, 2001); Malattia (corto, 2001); Otello (corto, 2001); Tre variazioni della vita (corto, 2001); Wainer (corto, 2001); Belle di notte (2001); La notte che si sposta (2002); Rue de Varenne (corto, 2002); Fantasmi di voce, Antonio Stagnoli (2003); Notte senza fine (2004); Nel Castello del Catajo (corto, 2004); Dentro una nuvola, dentro giro di vento (corto, 2004); Due contro una (2005); Due (2005); NevicheRò (2006); Tresigallo – Dove il marmo è zucchero (2006); Apparizioni – Mathias Grünewald (2006); Il pianto della statua (2007); Non chiederci la parola – Il Gran teatro montano del Sacro Monte di Varallo (2008); L’ultima salita – La Via Crucis di Beniamino Simoni M (2009); Deserto Rosa – Luigi Ghirri (2009); Dimenticare Tiziano – Girolamo Romanino a Pisogne (2010, attualmente in lavorazione); Raffaello – La stanza della Segnatura (2010).
Edoardo Nesi ha pubblicato con Bompiani Fughe da fermo (1995), Ride con gli angeli (1996), Rebecca (1999), Figli delle stelle (2001), L’età dell’oro (2004, Premio Bruno Cavallini, Finalista Premio Strega 2005), Per sempre (2007) e Storia della mia gente (2010). Ha scritto e diretto il film Fughe da fermo (2001).
Eugenio Lio è laureato in filosofia e baccalaureato in teologia; editor della casa editrice Bompiani e membro del comitato editoriale della Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza. Tra le sue pubblicazioni più recenti, la voce “Eberhard Jüngel” per l’Enciclopedia filosofica (Bompiani 2007) e la postfazione all’Athenaeum dei fratelli Schlegel (Bompiani 2009).
Per informazioni:
Fondazione Tito Balestra Onlus
Galleria d'arte moderna e contemporanea
47020 Longiano FC
tel. 0547 665850 - 665420 fax 667007
www.fondazionetitobalestra.org
e-mail: comunicazione@fondazionetitobalestra.org
giovedì 21 ottobre 2010
Galacticon four
La manifestazione, dedicata agli appassionati della serie tv "Battlestar Galactica" si svolge quest'anno a Ferrara, al Boldini, dal 22 al 24 ottobre; il programma è scaricabile dal link del titolo.
Ospite d'onore:KANDYSE MCCLURE interprete del Tenente ANASTASIA “DEE” DUALLA.
Il costo di ingresso alla Convention varia se si è soci del BSGIC e in base al numero dei giorni. Dal 11 ottobre è possibile acquistare i pass di ingresso soltanto presentandosi direttamente in convention.
La Convention è aperta ad un massimo di 350 persone al giorno.
La cena di gala su prenotazione del sabato è riservata ad un massimo di 50 persone.
Ingresso gratuito per i minori di 12 anni accompagnati. Eventuali optional (foto con attore, autografo, cena di gala) a prezzo normale.
INGRESSO SOCI
1 Giorno – 20€
2 Giorni – 35€
3 Giorni – 50€
INGRESSO NON SOCI
1 Giorno – 25€
2 Giorni – 45€
3 Giorni – 60€
FOTO CON OSPITE – 15€
CENA DI GALA CON OSPITE – 35€
Le origini (1978)
domenica 17 ottobre 2010
Stagione teatrale a Copparo
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Le follie del moulin rouge
venerdì 22 ottobre · 21.00 - 23.00
Luogo Teatro del Quadrifoglio
viale Savonuzzi 54
Pontelagoscuro, Italy
Creato da
Simonetta Malaguti
Maggiori informazioni 'LE FOLLIE DEL MOULIN ROUGE', LIBERAMENTE ISPIRATO ALL'OMONIMO FILM, UN MUSICAL CHE NARRA DI PASSIONE, BELLEZZA, AMORE. UN GIOVANE SCRITTORE SI INNAMORA, RICAMBIATO DI UNA BALLERINA DEL MOULIN ROUGE, MA IL LORO AMORE VERRA' OSTACOLATO DAI PREGIUDIZI, DA SCAMBI DI IDENTITA' ESILARANTI, DA GELOSIA ACCECANTE. RITMI TRAVOLGENTI E INCALZANTI SI ALTERNERANNO A MOMENTI PASSIONALI E ROMANTICI A DIVERTENTI GAG.
SUL PALCO UN VENTINA TRA CANTANTI, ACROBATI, BALLERINI E ATTORI. REGIA E COREOGRAFIE: MONICA TOLOMELLI. DIREZIONE MUSICALE E TRADUZIONI: ENRICO COVILI E MELISSA STOTT. Con: Enrico Covili, Mellisa Stott, Bruno Bottiroli, Maria Teresa Verderame, Salvatore Aurilio, Sara Baraccani, Silvia Pedrini, Alessandro Apolloni, Daniele Cantoni, Enrico Zereni, Alessandra Rizzo, Elena Violi, Eleonora Neri, Erica Bencivenni, Katia Ritorto, Melissa Pozzi, Sara Baraccani. BIGLIETTI: intero e. 12.00 / ridotto e. 10.00
Info e prenotazioni: 347 6467094
venerdì 15 ottobre 2010
Ferrara musica
Domenica 17 ottobre (ore 20.30, Teatro Comunale di Ferrara) Ferrara Musica inaugura la nuova stagione 2010/11 con un concerto che ha per protagonista il grande clavicembalista Gustav Leonhardt, considerato uno dei massimi interpreti contemporanei della musica barocca.
Questo concerto nasce in concomitanza con l’importante mostra dedicata da Ferrara Arte al pittore francese Jean-Baptiste-Siméon Chardin che si inaugura il 17 ottobre. In questa occasione il Maestro Leonhardt eseguirà infatti pagine di grandi autori del Settecento francese contemporanei di Chardin come Rameau, d’Angelbert, Le Roux, Forqueray e Balbastre.
In questo stesso contesto si pone la tavola rotonda a ingresso libero - sempre domenica 17 ottobre, dalle 17.00 alle 19.00 presso il Ridotto del Teatro Comunale - dedicato all’esplorazione del mondo musicale all’epoca di Chardin. Gustav Leonhardt prenderà eccezionalmente parte all’incontro e illustrerà al pubblico le caratteristiche salienti della musica francese del XVII e XVIII secolo. Questo tema sarà approfondito dalla musicologa francese Sylvie Bouissou, una delle più grandi esperte dell’universo musicale barocco.
Sylvie Bouissou, responsabile della pubblicazione dell’Opera omnia di Rameau per le edizioni Bärenreiter, collabora regolarmente con grandi direttori d’orchestra specializzati nel repertorio barocco come William Christie e Marc Minkowski. Il suo intervento verterà sul tema:"La musica ai tempi di Chardin: compositori alla corte di Francia nel Settecento". I musicologi italiani Tarcisio Balbo e Alessandro Taverna daranno il loro contributo alla discussione con due interventi dal titolo rispettivamente di "Da Bérénice a Didone: soggetti drammatici francesi nei libretti d'opera italiani del Settecento" e "Toccare il tasto. Clavicembali e passioni francesi nel XVIII secolo".
A conclusione degli eventi programmati da Ferrara Musica allo scopo di arricchire di una prospettiva musicale la mostra dedicata a Chardin e al suo mondo, il 10 novembre (Teatro Comunale di Ferrara, ore 20.30) Jordi Savall e alcuni musicisti del suo ensemble propongono un programma con pagine di Lully, Couperin, Sainte Colombe padre e figlio, Duphly e Forqueray, ovvero i più importanti compositori attivi in Francia all’epoca di Chardin.
Per informazioni contattare la biglietteria di Ferrara Musica:
tel 0532 202675 - biglietteria@ferraramusica.it
www.ferraramusica.it
domenica 10 ottobre 2010
martedì 5 ottobre 2010
Ottobre in cineteca
A ottobre in Cineteca
1. Diritti umani 2. Storia del cinema 3. Schermi e Lavagne 4. Cinema italiano contemporaneo 5. Fuori da Bologna Abbiamo appena lanciato la campagna per iscriversi e sostenere la Cineteca. Ci pare che il plateau delle offerte di ottobre offra buoni motivi per farlo. Giuseppe Bertolucci e Gian Luca Farinelli Scarica Cineteca di Ottobre 2010 | |||
Retrospettiva Fei Mu dal 13 al 20 ottobre La prima retrospettiva europea dedicata a Fei Mu (1906-1951), tra i più grandi registi del cinema cinese, misconosciuto in Occidente e riportato al centro dell’interesse internazionale dal recente, splendido restauro del suo Confucius. La rassegna curata insieme all’Istituto Confucio di Bologna presenta sei film, dal titolo più antico oggi disponibile (Pietà filiale, 1935) fino a Primavera in una piccola città: storie familiari, triangoli amorosi e racconti backstage nel mondo dell’opera cinese, un corpus di maturità stilistica e tecnica unico nel coevo cinema nazionale. Di questo capolavoro intimista verrà presentato anche il remake realizzato nel 2002 dal regista cinese Zhuangzhuang.
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Giorgio Bassani e il cinema
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Human Rights Nights dal 21 al 24 ottobre 'Human Rights Nights', festival di arte e cinema dedicato ai diritti umani inaugura la sua decima edizione, abbracciando la campagna globale sul cambiamento climatico e connettendosi sempre più ai network internazionali di organizzazioni e creativi che agiscono per un mondo piu' giusto e umano. Simultaneamente presentiamo con 'Dieci anni di Human Rights Nights' i migliori film passati al festival in questi dieci anni e, attraverso le anteprime di film inediti in Italia, celebriamo i giovani registi e artisti transitati al Festival - come Emily James, Andy Okoroafor e Tom Hooper -, ora affermatisi a livello internazionale.
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In ricordo di Claude Chabrol
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Il vizio della memoria
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Schermi e Lavagne
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