domenica 30 dicembre 2012
E la nave va
Era il 1983 quando usciva il film di Fellini "E la nave va", con al centro sempre i temi da lui preferiti (la festa e il funerale, dice Tonino Guerra, autore della sceneggiatura). Nello stesso anno usciva anche il padre dei "cinepanettoni" il film "Vacanze di Natale" dei Vanzina. In ogni periodo storico ci sono sempre molte strade aperte, ma col tempo, a forza di scegliere sempre quella meno impegnativa, le possibilità si restringono...
giovedì 27 dicembre 2012
Autoproduzione
Il regista Stefano Balestra e alcuni attori del suo film durante la presentazione a Bondeno nell'ambito di "Ricominciamo dal futuro"
http://autoproduzione.info
martedì 25 dicembre 2012
domenica 23 dicembre 2012
Natale in Cineteca
Prima visione in lingua originale: The Angels' Share – La parte degli angeli di Ken Loach Fino a mercoledì 2 gennaio – Cinema Lumière, Sala Scorsese Una commedia proletaria, la storia di un riscatto che ha il sapore intenso di un whisky pregiato (la ‘parte degli angeli’ del titolo è la quantità del whisky che si perde durante il processo di invecchiamento). Ken Loach, nuovamente affiancato dallo sceneggiatore Paul Laverty, torna a Glasgow per raccontare i giovani assediati dal degrado e dalla disoccupazione, senza certezze per il futuro. Ma questa volta il regista inglese dell’impegno sociale, cantore della working class e dei diseredati, stempera il dramma con la leggerezza della commedia e racconta la crisi economica col sorriso sulle labbra. “Abbiamo sempre voglia di seguire un percorso inaspettato. Abbiamo fatto un film come Sweet Sixteen, che parla di ragazzi, più giovani di questi, che finisce tragicamente. Ma quello stesso genere di personaggi nella vita vivrà; eventi a volte comici e a volte tragici. E quindi abbiamo pensato di scegliere una situazione comica” (Ken Loach). >> Maggiori informazioni |
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Prima visione in lingua originale: The Company You Keep – La regola del silenzio di Robert Redford Fino al 31 dicembre omaggio a Redford attore e regista Fino a mercoledì 2 gennaio – Cinema Lumière, Sala Officinema/Mastroianni Attore e poi regista, fondatore di un Festival che prende il nome da un suo famoso personaggio, Robert Redford incarna egregiamente il perfetto professionismo di figure in grado di muoversi con disinvoltura all’interno della giungla di Hollywood, bilanciando la propria carriera d’attore, alternando progetti dichiaratamente commerciali a scelte più oculate e personali. E continuando, come regista, a raccontare l’America con spirito democratico e idealista, come in La regola del silenzio, di gran lunga il suo miglior film da anni, in cui lo stesso Redford veste i panni di un ex-militante del gruppo radicale anni Sessanta Weather Underground, coinvolto in un episodio terroristico e oggi sulle tracce dei vecchi compagni. Un film che ci tocca perché, tra l’altro, è anche la storia di un giovane giornalista (Shia LeBeouf) crusa der della carta stampata, un esploratore di archivi cartacei come non ne esistono più. Un magnifico inno al giornalismo, alla ricerca d’archivio e al tempo perduto. Accompagna la programmazione di La regola del silenzio una breve rassegna (che proseguirà nel cartellone di gennaio) con alcune delle migliori prove di Redford davanti e dietro la macchina da presa. >> Maggiori informazioni |
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Natale e Santo Stefano con Charlot al Cineclub per ragazzi Sabato 22 tre fiabe d'inverno inedite in Italia; domenica 23 Coraline e la porta magica Sabato 22, domenica 23, martedì 25 e mercoledì 26 dicembre, ore 16 – Cinema Lumière Come ormai da consolidata tradizione, il Cineclub per ragazzi festeggia il Natale con il comico più amato dagli spettatori di ogni tempo e di ogni età. Il Progetto Chaplin della Cineteca nel corso degli ultimi anni ha curato il restauro di lungometraggi e cortometraggi del regista, oltre alla digitalizzazione dei suoi documenti. Questa volta l’appuntamento è con peripezie del vagabondo Charlot in tre corti (con accompagnamento musicale registrato) che lo vedono emigrante in rotta verso New York, cameriere-pattinatore e insolito poliziotto. Due pomeriggi che riproporranno il programma di una delle più memorabili serate in Piazza Maggiore dell'ultimo Cinema Ritrovato. Nel prossimo week-end (sabato 22 e domenica 23) il Cineclub propone tre 'fiabe d'inverno' (Yes Virginia, L'Enfant au grelot e The Snowman), cortometraggi inedi ti in Italia e pluripremiati nei festival di tutto il mondo, e Coraline e la porta magica di Henry Selick, avventura tinta d’orrore che si avvicina piacevolmente allo stile di Nightmare Before Christmas. >> Maggiori informazioni |
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Il balletto al cinema. Il lago dei cigni in near live dal BolshoiDomenica 30 dicembre, ore 18.15 - Cinema Lumière Il più classico dei balletti nel segno della più pura tradizione, incarnata dal Teatro del Bolshoi, dove andò in scena la prima rappresentazione nel 1877. Dal recente repertorio del tempio moscovita, uno dei balletti più amati di sempre, un tuffo nel romanticismo russo da vivere grazie alle nuove frontiere dell'alta definizione. In collaborazione con Nexo Digital. In collaborazione con Nexo Digital. Prevendita alla cassa del Lumière in orario di apertura della sala. >> Maggiori informazioni |
giovedì 20 dicembre 2012
L'ultimo uomo della terra
Lo stesso film in due edizioni, questa sera su Rai movie (probabilmente in concomitanza con il tema della fine del mondo); entrambe derivano dal romanzo di Richard Matheson, sceneggiatore televisivo famoso per alcuni episodi di "Ai confini della realtà" e "Alfred Hitchcock Presenta", due serie di culto anche in Italia.
Il primo film è del 1963, a regia di Ubaldo Ragona con Vincent Price che si deve difendere da un genere umano trasformato in vampiri (alle 1.20); più famoso il secondo del 1971 dove Charlton Heston è alle prese con gli zombie (alle 23.30).
Di quest'ultimo (titolo italiano 1975: occhi bianchi sul pianeta terra) riportiamo la recensione di film tv:
Il primo film è del 1963, a regia di Ubaldo Ragona con Vincent Price che si deve difendere da un genere umano trasformato in vampiri (alle 1.20); più famoso il secondo del 1971 dove Charlton Heston è alle prese con gli zombie (alle 23.30).
Di quest'ultimo (titolo italiano 1975: occhi bianchi sul pianeta terra) riportiamo la recensione di film tv:
La trama
L’umanità in lotta contro pericolose creature.
Dopo
una guerra batteriologica, a New York si aggira un’umanità mostruosa
che può vivere solo nell’oscurità e che distrugge tutto ciò che ricorda
la civiltà scientifica responsabile del disastro. Neville, uno
scienziato scampato al contagio grazie a un vaccino, asserragliato nella
sua abitazione-laboratorio lotta per la vita contro questi zombie. Poi
scopre l’esistenza di altri scampati e riesce a consegnare loro una dose
di vaccino...
La trama del film vira in senso “realistico” il
romanzo I Am Legend di Richard Matheson a cui si ispira, dove la
minaccia è rappresentata da vampiri. C’è qualche caduta di ritmo, ma ci
sono intrigo e suspense da vendere.
Ne esiste anche una terza edizione del 2007, considerata però inferiore alle precedenti.
Chi non crede alle profezie e preferisce dormire , può sempre recuperare il DVD in Blu Ray :-)
David Bowie a Berlino
DAVID BOWIE | BERLINO: a new career in a new town
Inaugurazione giovedì 29 novembre 2012, ore 18.00
Attraverso un centinaio di immagini di 15 diversi fotografi di
fama internazionale (tra cui Brian Duffy, Sheila Rock, Ian Dickson,
Philippe Auliac, Tery O’ Neill), rari video di Milva filmati dalla RAI
in giro per le strade della città e le testimonianze dirette dei
protagonisti di queste vicende assieme a Bowie, ripercorre gli anni
della trilogia berlinese, dal ’76 al ’79.
In quegli anni Bowie si trasferì a Berlino, all’epoca quanto mai lacerata dal muro,
per un breve ma iper-creativo periodo dal quale nasceranno tre album
che cambieranno per sempre la storia della musica: Low, “Heroes” e
Lodger. Gli scatti fotografici, alcuni inediti per l’Italia,
documentano i momenti in cui Bowie lavora alla produzione dei dischi in
sala di registrazione presso gli studi Hansa by the Wall, assieme a
Brian Eno e Tony Visconti, oppure mentre gira per le strade di Berlino
assieme a Iggy Pop con il quale si era trasferito nella città del muro.
Gli scatti sono tanto più rari quanto più Bowie in quegli anni era in vero e proprio ritiro nel tentativo di ricostruire la sua vita attraverso una nuova ricerca musicale. Bowie era totalmente immerso nella musica, nell’arte delle gallerie a ovest e nei cabaret a est, tutti elementi che sono rappresentati in mostra da materiale documentaristico originale.
Per mettere in luce la straordinarietà del periodo berlinese, la mostra comprende anche una seconda sezione in cui vengo presentati scatti molto più iconici e conosciuti del periodo subito precedente e subito successivo a qui tre fatidici anni. Ecco quindi da un lato le immagini super colorate e quasi pop di Ziggy Stardust e Aladdin Sane, dall’altro quelle di Scary Monsters che già si inoltra negli anni 80 in quel modo visionario e originale che solo David Bowie sapeva.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Bologna è ha ricevuto il patrocinio del Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Consolato Generale di Germania a Milano, Istituto di Cultura Germanica, Cineteca di Bologna, Arci, British Council, BCCI.
Gli scatti sono tanto più rari quanto più Bowie in quegli anni era in vero e proprio ritiro nel tentativo di ricostruire la sua vita attraverso una nuova ricerca musicale. Bowie era totalmente immerso nella musica, nell’arte delle gallerie a ovest e nei cabaret a est, tutti elementi che sono rappresentati in mostra da materiale documentaristico originale.
Per mettere in luce la straordinarietà del periodo berlinese, la mostra comprende anche una seconda sezione in cui vengo presentati scatti molto più iconici e conosciuti del periodo subito precedente e subito successivo a qui tre fatidici anni. Ecco quindi da un lato le immagini super colorate e quasi pop di Ziggy Stardust e Aladdin Sane, dall’altro quelle di Scary Monsters che già si inoltra negli anni 80 in quel modo visionario e originale che solo David Bowie sapeva.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Bologna è ha ricevuto il patrocinio del Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Consolato Generale di Germania a Milano, Istituto di Cultura Germanica, Cineteca di Bologna, Arci, British Council, BCCI.
Quando
Dal 29 Novembre 2012 al 17 Gennaio 2013Dove
Altro | ONO arte contemporanea
via Santa Margherita, 10 - 40123 Bolognalunedì 17 dicembre 2012
L'albero degli SCEC
Chiediamo di nuovo aiuto al buon cuore dei soci di Arcipelago
SCEC che già ci hanno permesso di salvare un progetto innovativo
come FAI
MENO Strada e che sicuramente ci permetteranno di
creare questo nostro filmato,
perché sarà di tutti, esattamente come lo SCEC,
raggiungendo l'obiettivo dei 7500 Euro necessari.
Ogni contributo, anche piccolo, è fondamentale. Inoltre, per le donazioni maggiori è prevista anche una ricompensa che potete scoprire sulla pagina della campagna di finanziamento. Quest'anno per Natale regaliamoci un atto di solidarietà che cammina.
http://orodeifolli.com/
http://www.starteed.com/projects/586/l-oro-dei-folli
Ogni contributo, anche piccolo, è fondamentale. Inoltre, per le donazioni maggiori è prevista anche una ricompensa che potete scoprire sulla pagina della campagna di finanziamento. Quest'anno per Natale regaliamoci un atto di solidarietà che cammina.
L'albero degli Scec dà i suoi frutti grazie alle persone.
Per questo abbiamo deciso di chiedere il
vostro aiuto per realizzare un documentario sullo Scec. È
partita la campagna di finanziamento dal basso su Starteed!
Guarda l'APPELLO.
Lo Scec rappresenta un nuovo modo di vivere l'economia, nel quale la collaborazione sostituisce la competizione e il far parte di una comunità è la maggiore risorsa.
Per questo motivo abbiamo scelto lo strumento del crowdfunding: il documentario andrà a buon fine solo se incontrerà il vostro sostegno.
Potete trovare tutte le info sul film ai seguenti link:
http://www.facebook.com/OroDeiFolli
Guarda l'APPELLO.
Lo Scec rappresenta un nuovo modo di vivere l'economia, nel quale la collaborazione sostituisce la competizione e il far parte di una comunità è la maggiore risorsa.
Per questo motivo abbiamo scelto lo strumento del crowdfunding: il documentario andrà a buon fine solo se incontrerà il vostro sostegno.
Potete trovare tutte le info sul film ai seguenti link:
http://www.facebook.com/OroDeiFolli
http://orodeifolli.com/
http://www.starteed.com/projects/586/l-oro-dei-folli
sabato 15 dicembre 2012
Cinema S.Spirito
PROGRAMMAZIONE DA SABATO 15
A LUNEDI' 17 DICEMBRE
A LUNEDI' 17 DICEMBRE
RUBY SPARKS
Un film di Jonathan Dayton, Valerie Faris
Con: Paul Dano, Zoe Kazan, Antonio Banderas, Annette Bening, Steve Coogan
Genere: Commedia
Durata: 104 min.
VEDI IL TRAILER
SABATO
ORE 20,30 - 22,30
DOMENICA
ORE 18,30 - 20,30 - 22,30
LUNEDI'
ORE 21,00
Con: Paul Dano, Zoe Kazan, Antonio Banderas, Annette Bening, Steve Coogan
Genere: Commedia
Durata: 104 min.
VEDI IL TRAILER
SABATO
ORE 20,30 - 22,30
DOMENICA
ORE 18,30 - 20,30 - 22,30
LUNEDI'
ORE 21,00
Calvin Weir-Fields
è un giovane scrittore che ha già assaporato il gusto del successo con
il suo primo romanzo. Ora però gli anni sono passati ma la creatività
sembra averlo abbandonato (complice anche una vita amorosa non
gratificante). Fino a quando comincia a sognare di una ragazza che
diviene la sua fonte di ispirazione. Le dà il nome Ruby è comincia a
costruire una storia su di lei. Il blocco dello scrittore sembra
brillantemente superato ma un giorno accade l'impensabile: Ruby si
materializza in casa sua. Calvin se ne innamora e ha un vantaggio: può
farle fare ciò che vuole. Mentre cerca di destreggiarsi con questo suo
potere, Calvin si confronta con un grande dilemma come scrittore e come
ragazzo: in che modo riuscire a far funzionare nel mondo reale questa
relazione nata dalla sua immaginazione?
Non banale, la sceneggiatura della Kazan (nipotina del grande Elia) implica un discorso tanto sulla natura della creatività artistica quanto sull’ansia di controllo del maschio sulla femmina; e i coniugi Danton & Faris, registi del riuscito “Little Miss Sunshine” orchestrano la romantica fantasticheria con umorismo e grazia.
Non banale, la sceneggiatura della Kazan (nipotina del grande Elia) implica un discorso tanto sulla natura della creatività artistica quanto sull’ansia di controllo del maschio sulla femmina; e i coniugi Danton & Faris, registi del riuscito “Little Miss Sunshine” orchestrano la romantica fantasticheria con umorismo e grazia.
L'ERA GLACIALE 4 - Continenti alla deriva
Un film di Steve Martino, Mike Thurmeier
Genere: animazione
Durata: 94 min.
VEDI TRAILER
Genere: animazione
Durata: 94 min.
VEDI TRAILER
Al quarto giro di giostra, le avventure del bradipo e del mammut non smettono di divertire.
La forsennata caccia all'inafferrabile ghianda da parte di Scrat, iniziata nella notte dei tempi, ha delle conseguenze catastrofiche per il mondo intero: un cataclisma di dimensioni continentali che separa Manny, Diego e Sid dal resto del branco. Durante le loro peripezie i tre incontrano una combriccola di pirati assortiti guidati da un orango, capitan Sbudella, decisi a impedire loro di tornare a casa.
La forsennata caccia all'inafferrabile ghianda da parte di Scrat, iniziata nella notte dei tempi, ha delle conseguenze catastrofiche per il mondo intero: un cataclisma di dimensioni continentali che separa Manny, Diego e Sid dal resto del branco. Durante le loro peripezie i tre incontrano una combriccola di pirati assortiti guidati da un orango, capitan Sbudella, decisi a impedire loro di tornare a casa.
"CINEMA RAGAZZI" NATALE
HOTEL TRANSYLVANIA Un film di Genndy Tartakovsky
Genere: animazione
Durata: 91 min.
VEDI TRAILER
Una festa di personaggi, ritmi e colori, romantica e divertente.
Fine settimana in Cineteca
Prima visione in lingua originale: La parte degli angeli - The Angels' Share di Ken Loach Cinema Lumière Una commedia proletaria, la storia di un riscatto che ha il sapore intenso di un whisky pregiato (la ‘parte degli angeli’ del titolo è la quantità del whisky che si perde durante il processo di invecchiamento). Ken Loach, nuovamente affiancato dallo sceneggiatore Paul Laverty, torna a Glasgow per raccontare i giovani assediati dal degrado e dalla disoccupazione, senza certezze per il futuro. Ma questa volta il regista inglese dell’impegno sociale, cantore della working class e dei diseredati, stempera il dramma con la leggerezza della commedia e racconta la crisi economica col sorriso sulle labbra. “Abbiamo sempre voglia di seguire un percorso inaspettato. Abbiamo fatto un film come Sweet Sixteen, che parla di ragazzi, più giovani di questi, che finisce tragicamente. Ma quello stesso genere di personaggi nella vita vivr&agra ve; eventi a volte comici e a volte tragici. E quindi abbiamo pensato di scegliere una situazione comica” (Ken Loach). >> Maggiori informazioni |
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Cineclub per ragazzi. Imparare l'inglese con i Gruffalo! Domenica 16 al via la collaborazione con Pingu's English Sabato 15 Principi e principesse di Ocelot in Salaborsa Ragazzi con laboratorio di Teatro d'ombra Sabato 15 e domenica 16 dicembre, ore 16 - Cinema Lumière e Biblioteca Salaborsa Ragazzi Con la proiezione di The Gruffalo e di Meet the Gruffalo's Child si avvia domenica prossima la collaborazione tra il progetto Schermi e Lavagne della Cineteca di Bologna e Pingu's English, la nuova scuola di inglese per bambini dai 3 agli 8 anni con film in lingua originale (traduzione in oversound) appositamente selezionati per i piccoli spettatori. Prima e dopo la proiezione Pingu's incontrerà i bambini e li accompagnerà nel fantastico mondo del Gruffalo con un laboratorio gratuito per imparare l'inglese giocando. Per i più grandicelli verrà programmato ogni mese un film in lingua originale con sottotitoli italiani (lo scorso sabato 8 il primo appuntamento con Il ragazzo dai capelli verdi), introdotti e commentati da esperti e docenti. L'offerta del Cineclub per ragazzi nel prossimo week-end sarà completata da una proiez ione speciale a ingresso gratuito in Salaborsa Ragazzi di Principi e principesse di Ocelot, un film ricco di fantasia realizzato con la tecnica senza tempo delle ombre animate. A seguire laboratorio di Teatro d'ombra per bambini dai sette anni in su con prenotazione obbligatoria: ragazzisalaborsa@comune.bologna.it - 051 2194411 >> Maggiori informazioni |
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Servi, dannati, esiliati. Il cinema di Joseph Losey Fino al 19 dicembre – Cinema Lumière Continua la rassegna dedicata a Joseph Losey e al suo cinema di servi, dannati ed esiliati. Questa settimana proporremo il secondo e il terzo esito della fruttuosa collaborazione con il drammaturgo Harold Pinter: Il lungo week-end loseyano parte venerdì 14 alle ore 18 con Imbarco a mezzanotte, suo primo film da 'esiliato' dopo l'epurazione maccartista, girato nell'Italia del dopoguerra sulle orme del neorealismo; vedremo poi Per il re e per la patria (sabato 15, ore 18),da molti considerato il miglior film sulla Prima guerra mondiale insieme a Orizzonti di gloria di Kubrick; Hallucination (domenica 16, ore 21.30), incursione di Losey nella fantascienza per raccontare il pericolo e la paura del nucleare. Infine, il Don Giovanni, che adatta per lo schermo l'opera di Mozart rileggendola in chiave politica (domenica 16, ore 18). Per ogni film schede di approfondimento disponibili on-line e distribuite in sala. >> Maggiori informazioni |
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La Bologna di PasoliniDal 13 dicembre al MoMA
di New York retrospettiva completa dei film di Pasolini coprodotta
dalla Cineteca che ha pubblicato per l'occasione il volume Pier Paolo Pasolini. My Cinema Sabato 15 dicembre - Ritrovo davanti alla Chiesa dei Servi (Strada Maggiore 43) Riproponiamo anche questo mese la passeggiata di due ore circa attraverso i luoghi della città che hanno avuto un significato particolare nella vita e nella formazione di Pasolini. Alcuni dei quali hanno ispirato i suoi versi e il suo cinema. Il tour si concluderà nell'attuale sede del Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini (nella piazzetta appena intitolata proprio al poeta e regista) presso la Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca in cui sono conservati i documenti originali relativi ai suoi film: foto di scena, sceneggiature, ritagli di stampa, e rari documenti video, di cui saranno mostrati alcuni estratti. Il costo è di 5 Euro (3 Euro per Amici e Sostenitori della Cineteca). Il MoMA di New York ospita dal 13 dicembre la retrospettiva completa dei film di Pasolini, evento di cui la Cineteca è coproduttrice assieme a Istituto Luce Cinecittà. Per l'occasione la Cineteca ha pubblicato il volume Pier Paolo Pasolini. My Cinema con molti scritti del maestro tradotti in inglese e corredati da un corposo apparato fotografico. >> Maggiori informazioni |
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Premio Lux 2012: Io sono Li Sabato 15 dicembre, ore 20 – Cinema Lumière Promosso dal Parlamento Europeo, il Premio Lux sostiene il cinema europeo come efficace veicolo per animare il dibattito e la riflessione sull'Europa. Come ogni anno tre titoli in competizione: Io sono Li di Andrea Segre (che proponiamo per primo sabato prossimo), Just the Wind di Bence Fliegauf e Tabu di Miguel Gomes, che programmeremo nei cartelloni di gennaio e febbraio. Nella sua prima prova nel cinema di finzione Andrea Segre (autore di un corposo percorso documentaristico particolarmente incentrato sul tema delle migrazioni) racconta una tenera storia d'amore interetnica immersa nelle nebbie e nelle maree di Chioggia tra una giovane barista cinese e un pescatore slavo. La serata è promossa da Parlamento Europeo - Ufficio di Informazione a Milano, in collaborazione con i servizi Europe Direct dell'Assemblea legislativa Emilia-Romagna e del Comu ne di Bologna. L'ingresso è libero. >> Maggiori informazioni |
mercoledì 12 dicembre 2012
Gli ultimi appuntamenti del 2012
Nei prossimi giorni Ferrara Musica propone tre appuntamenti per chiudere in musica il 2013.
UNO SPACCATO SULLA MUSICA DEL NOSTRO TEMPO AL TORRIONE CON I SOLISTI DELLA COE
Il concerto della serie Ferrara Musica OFF proposto al Torrione San Giovanni giovedì 13 dicembre – ore 21.30 – ha per protagonisti il violoncellista Richard Lester, l’oboista Kai Frömbgen e il clarinettista Romain Guyot, tre brillanti solisti della Chamber Orchesta of Europe.
Il programma della serata ci conduce attraverso un percorso che esplora le opere di alcuni tra i più significativi rappresentanti della musica del nostro tempo.
Si inizia con un brano per oboe solo di Heinz Holliger, celebre oboista svizzero considerato come uno dei massimi virtuosi dello strumento e ugualmente apprezzato come compositore. Holliger ha definito la sua relazione con la musica come una costante ricerca del “superamento dei limiti” e questa caratteristica si riflette nel suo stile compositivo, soprattutto quando, come in questo caso, scrive per l’oboe, suo strumento d’elezione.
Il secondo brano in programma è di Paul Hindemith, grande compositore tedesco che nel 1927 compose un’ironica parodia dal curioso titolo di Musikalisches Blumengärtlein und Leyptziger Allerley, ossia “Florilegio musicale e assortimento lipsiense” destinata ed essere eseguita dallo stesso compositore - ottimo clarinettista - e da sua moglie, Gertrud Rottemberg. La natura privata della composizione è evidente anche per la mancanza di dinamiche e indicazioni di tempo nella partitura.
Segue Disco-toccata, una breve composizione per clarinetto e violoncello scritta nel 1994 dal compositore francese Guillaume Connsesson. L’opera prende a prestito alcuni elementi tipici della disco music la cui rapidità e ripetitività hanno delle analogie, secondo Connsesson, con la toccata barocca: da qui il titolo provocatore del brano.
Il brano successivo è la Sonata per violoncello solo (1967) di Sandor Veress, uno dei più significativi compositori ungheresi della generazione venuta dopo Bartók e Kodály, la cui musica combina elementi tratti dal folclore musicale della sua madrepatria con una complessa scrittura contrappuntistica e un uso personale della tecnica dodecafonica.
Il tedesco Jörg Widmann si è affermato sulle scene musicali internazionali sia come compositore che come virtuoso del clarinetto. La virtuosistica Fantasie per clarinetto solo, che esplora i limiti tecnici ed espressivi dello strumento, fu composta nel 1993 ed eseguita in prima assoluta a Monaco dallo stesso Widmann.
L’ultimo brano in programma è opera del prolifico compositore francese Nicolas Bacri che nel 1997 dedicò all’oboista François Leleux (affermato solista nonché primo oboe proprio della Chamber Orchestra of Europe) e al clarinettista Ronald van Spaendonck la Mondorf Sonatina op. 58 n. 1 articolata in due movimenti, Prélude e Jeu.
Per ulteriori informazioni consultare i siti www.ferraramusica.it -www.jazzclubferrara.com. Infoline a partire dalle ore 15.30: 339 7886261.
Prenotazione cena a partire dalle 15.30: 3335077059.
LA CHAMBER ORCHESTRA OF EUROPE DIRETTA DA HERBERT BLOMSTED, SOLISTA EMANUEL AX
Domenica 16 dicembre – Teatro Comunale di Ferrara, ore 20.30 – Ferrara Musica propone un concerto della Chamber Orchestra of Europe, definita dal New York Times come “la migliore orchestra da camera del mondo”. L’ensemble, fondato da Claudio Abbado nel 1981 e prima orchestra residente di Ferrara Musica, è formato da musicisti provenienti da diversi paese europei e collabora con i più importanti direttori d’orchestra e solisti del panorama musicale internazionale. In occasione del concerto che si tiene al Comunale l’orchestra è diretta da Herbert Blomstedt. Considerato come uno dei massimi direttori d’orchestra contemporanei, Blomstedt è stato per molti anni direttore stabile di orchestre prestigiose come la Staatskapelle di Dresda e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Al suo fianco un pianista prestigioso come Emanuel Ax, che in questa stagione è stato nominato artista in residence della Filarmonica di New York.
Il programma del concerto è interamente dedicato al genio di Ludwig van Beethoven di cui vengono eseguiti due celeberrimi capolavori. Nella prima parte del concerto Emanuel Ax affronta il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 op. 58, la cui prima esecuzione avvenne ad opera dello stesso Beethoven nel 1808 e fu salutata dalla critica come “il concerto più ammirevole, originale, sapiente e complesso mai scritto da Beethoven”. La seconda parte del concerto prevede l’esecuzione della Terza Sinfonia Eroica (1804), la cui imponenza e densità emotiva – non a caso l’opera venne originariamente dedicata al grande e controverso protagonista dell’inizio del Ottocento, Napoleone Bonaparte – ne fanno una delle pagine più amate del repertorio classico. Dopo la prima ferrarese il concerto sarà replicato in tournée presso la Philharmonie del Lussemburgo e la Philharmonie di Colonia.
OMAGGIO AL CENTERNAIO DEL “PIERROT LUNAIRE” DI ARNOLD SCHÖNBERG
Mercoledì 19 dicembre – Teatro Comunale di Ferrara, ore 20.30 – Ferrara Musica propone come ultimo concerto del 2012 una serata che ha per protagonista l’affermato pianista tedesco Alexander Lonquich, molto amato dal pubblico ferrarese che ha più volte avuto occasione di ascoltarlo nelle stagioni di Ferrara Musica: oltre che come pianista, Lonquich collabora da molti anni anche in veste di direttore d’orchestra con diversi ensemble prestigiosi tra cui la Mahler Chamber Orchestra, orchestra residente di Ferrara Musica. In occasione di questo concerto cameristico si esibisce insieme ai Mahler Chamber Soloists, ovvero membri della Mahler Chamber Orchestra che si riuniscono regolarmente in formazioni cameristiche, intensificando nella pratica della musica da camera quelli che considerano gli elementi fondamentali caratterizzanti la loro orchestra: il mutuo ascolto e la comunicazione nell’ambito di un gruppo di personalità musical i autonome e creative.
Di grande fascino il programma del concerto, che si impernia intorno al centenario di uno dei capolavori che più hanno influenzato la storia della musica contemporanea, Pierrot lunaire di Arnold Schönberg, la cui prima esecuzione risale al 1912. Pierrot lunaire è un suggestivo melodramma per voce e piccolo ensemble su 21 poesie del grande poeta simbolista francese Albert Giraud. La voce recitante, tradizionalmente affidata a un soprano, canta un uno stile particolare, a metà tra il canto e la recitazione. Stasera in questo ruolo impegnativo troviamo il soprano Elena Vassilieva, interprete di grande raffinatezza, particolarmente versata nel repertorio contemporaneo.
La seconda parte della serata prevede l’esecuzione di due opere scritte più o meno nella stessa epoca del Pierrot lunaire da compositori altrettanto originali: il Secondo libro dei Préludes di Claude Debussy, capolavoro per pianoforte solo del 1912 articolato in dodici brani dai titoli evocativi, e il virtuosistico Trio per pianoforte, violino e violoncello di Maurice Ravel (1914).
Biglietteria: Corso Martiri della Libertà 5, dal lunedì al venerdì ore 15.30/19, sabato ore 10/12.30 e 15.30/19.
Telefono 0532 202675 - Email: biglietteria@ferraramusica.it, www.ferraramusica.it.
UNO SPACCATO SULLA MUSICA DEL NOSTRO TEMPO AL TORRIONE CON I SOLISTI DELLA COE
Il concerto della serie Ferrara Musica OFF proposto al Torrione San Giovanni giovedì 13 dicembre – ore 21.30 – ha per protagonisti il violoncellista Richard Lester, l’oboista Kai Frömbgen e il clarinettista Romain Guyot, tre brillanti solisti della Chamber Orchesta of Europe.
Il programma della serata ci conduce attraverso un percorso che esplora le opere di alcuni tra i più significativi rappresentanti della musica del nostro tempo.
Si inizia con un brano per oboe solo di Heinz Holliger, celebre oboista svizzero considerato come uno dei massimi virtuosi dello strumento e ugualmente apprezzato come compositore. Holliger ha definito la sua relazione con la musica come una costante ricerca del “superamento dei limiti” e questa caratteristica si riflette nel suo stile compositivo, soprattutto quando, come in questo caso, scrive per l’oboe, suo strumento d’elezione.
Il secondo brano in programma è di Paul Hindemith, grande compositore tedesco che nel 1927 compose un’ironica parodia dal curioso titolo di Musikalisches Blumengärtlein und Leyptziger Allerley, ossia “Florilegio musicale e assortimento lipsiense” destinata ed essere eseguita dallo stesso compositore - ottimo clarinettista - e da sua moglie, Gertrud Rottemberg. La natura privata della composizione è evidente anche per la mancanza di dinamiche e indicazioni di tempo nella partitura.
Segue Disco-toccata, una breve composizione per clarinetto e violoncello scritta nel 1994 dal compositore francese Guillaume Connsesson. L’opera prende a prestito alcuni elementi tipici della disco music la cui rapidità e ripetitività hanno delle analogie, secondo Connsesson, con la toccata barocca: da qui il titolo provocatore del brano.
Il brano successivo è la Sonata per violoncello solo (1967) di Sandor Veress, uno dei più significativi compositori ungheresi della generazione venuta dopo Bartók e Kodály, la cui musica combina elementi tratti dal folclore musicale della sua madrepatria con una complessa scrittura contrappuntistica e un uso personale della tecnica dodecafonica.
Il tedesco Jörg Widmann si è affermato sulle scene musicali internazionali sia come compositore che come virtuoso del clarinetto. La virtuosistica Fantasie per clarinetto solo, che esplora i limiti tecnici ed espressivi dello strumento, fu composta nel 1993 ed eseguita in prima assoluta a Monaco dallo stesso Widmann.
L’ultimo brano in programma è opera del prolifico compositore francese Nicolas Bacri che nel 1997 dedicò all’oboista François Leleux (affermato solista nonché primo oboe proprio della Chamber Orchestra of Europe) e al clarinettista Ronald van Spaendonck la Mondorf Sonatina op. 58 n. 1 articolata in due movimenti, Prélude e Jeu.
Per ulteriori informazioni consultare i siti www.ferraramusica.it -www.jazzclubferrara.com. Infoline a partire dalle ore 15.30: 339 7886261.
Prenotazione cena a partire dalle 15.30: 3335077059.
LA CHAMBER ORCHESTRA OF EUROPE DIRETTA DA HERBERT BLOMSTED, SOLISTA EMANUEL AX
Domenica 16 dicembre – Teatro Comunale di Ferrara, ore 20.30 – Ferrara Musica propone un concerto della Chamber Orchestra of Europe, definita dal New York Times come “la migliore orchestra da camera del mondo”. L’ensemble, fondato da Claudio Abbado nel 1981 e prima orchestra residente di Ferrara Musica, è formato da musicisti provenienti da diversi paese europei e collabora con i più importanti direttori d’orchestra e solisti del panorama musicale internazionale. In occasione del concerto che si tiene al Comunale l’orchestra è diretta da Herbert Blomstedt. Considerato come uno dei massimi direttori d’orchestra contemporanei, Blomstedt è stato per molti anni direttore stabile di orchestre prestigiose come la Staatskapelle di Dresda e l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Al suo fianco un pianista prestigioso come Emanuel Ax, che in questa stagione è stato nominato artista in residence della Filarmonica di New York.
Il programma del concerto è interamente dedicato al genio di Ludwig van Beethoven di cui vengono eseguiti due celeberrimi capolavori. Nella prima parte del concerto Emanuel Ax affronta il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 op. 58, la cui prima esecuzione avvenne ad opera dello stesso Beethoven nel 1808 e fu salutata dalla critica come “il concerto più ammirevole, originale, sapiente e complesso mai scritto da Beethoven”. La seconda parte del concerto prevede l’esecuzione della Terza Sinfonia Eroica (1804), la cui imponenza e densità emotiva – non a caso l’opera venne originariamente dedicata al grande e controverso protagonista dell’inizio del Ottocento, Napoleone Bonaparte – ne fanno una delle pagine più amate del repertorio classico. Dopo la prima ferrarese il concerto sarà replicato in tournée presso la Philharmonie del Lussemburgo e la Philharmonie di Colonia.
OMAGGIO AL CENTERNAIO DEL “PIERROT LUNAIRE” DI ARNOLD SCHÖNBERG
Mercoledì 19 dicembre – Teatro Comunale di Ferrara, ore 20.30 – Ferrara Musica propone come ultimo concerto del 2012 una serata che ha per protagonista l’affermato pianista tedesco Alexander Lonquich, molto amato dal pubblico ferrarese che ha più volte avuto occasione di ascoltarlo nelle stagioni di Ferrara Musica: oltre che come pianista, Lonquich collabora da molti anni anche in veste di direttore d’orchestra con diversi ensemble prestigiosi tra cui la Mahler Chamber Orchestra, orchestra residente di Ferrara Musica. In occasione di questo concerto cameristico si esibisce insieme ai Mahler Chamber Soloists, ovvero membri della Mahler Chamber Orchestra che si riuniscono regolarmente in formazioni cameristiche, intensificando nella pratica della musica da camera quelli che considerano gli elementi fondamentali caratterizzanti la loro orchestra: il mutuo ascolto e la comunicazione nell’ambito di un gruppo di personalità musical i autonome e creative.
Di grande fascino il programma del concerto, che si impernia intorno al centenario di uno dei capolavori che più hanno influenzato la storia della musica contemporanea, Pierrot lunaire di Arnold Schönberg, la cui prima esecuzione risale al 1912. Pierrot lunaire è un suggestivo melodramma per voce e piccolo ensemble su 21 poesie del grande poeta simbolista francese Albert Giraud. La voce recitante, tradizionalmente affidata a un soprano, canta un uno stile particolare, a metà tra il canto e la recitazione. Stasera in questo ruolo impegnativo troviamo il soprano Elena Vassilieva, interprete di grande raffinatezza, particolarmente versata nel repertorio contemporaneo.
La seconda parte della serata prevede l’esecuzione di due opere scritte più o meno nella stessa epoca del Pierrot lunaire da compositori altrettanto originali: il Secondo libro dei Préludes di Claude Debussy, capolavoro per pianoforte solo del 1912 articolato in dodici brani dai titoli evocativi, e il virtuosistico Trio per pianoforte, violino e violoncello di Maurice Ravel (1914).
Biglietteria: Corso Martiri della Libertà 5, dal lunedì al venerdì ore 15.30/19, sabato ore 10/12.30 e 15.30/19.
Telefono 0532 202675 - Email: biglietteria@ferraramusica.it, www.ferraramusica.it.
Mostra "FLASH"
Giovedì 13 dicembre 2012 alle h.18 presso la Casa dei Tre Oci,
Isola della Giudecca 43 - Venezia, avrà luogo l'inaugurazione
della mostra
“FLASH”
a cura del Circolo Fotografico La Gondola.
La mostra proseguirà fino al 13 gennaio.
Espongono 22 fotografi, soci della Gondola, con 42 fotografie
realizzate nel corso del 2012 :
Andrea Avezzù, Enrico “Gigi” Bacci, Antonio Baldi, Aldo
Brandolisio, Fabrizio Brugnaro, Lorenzo Bullo, Paola Casanova,
Carlo Chiapponi, Mirella Doni, Stefania Galluccio, Mirella La
Rosa, Matteo Miotto, Aldo Navoni, Giorgio Nicolini, Stefano
Pandiani, Alessandro Rizzardini, David Salvadori, Giorgio
Semenzato, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana, Giovanni Vio,
Emilio Zangiacomi Pompanin
Gli impieghi del flash, indispensabile ausilio tecnico della
fotografia, ha origini lontanissime (Henry Fox Talbot fece uso di
una scintilla elettrica per fotografare un ritaglio del Times in
movimento); successivamente fu la polvere di magnesio ad essere
impiegata, all'inizio da sola poi mescolata con cloruro di
potassio e solfato di antimonio.
Jacob A. Riis, grande fotografo sociale, la impiegò largamente
per documentare la vita dei diseredati negli slums e nelle
fabbriche.
Il passaggio alla lampadina flash, che conteneva oltre al magnesio
un filamento di alluminio, garantì sicurezza e una maggior
maneggevolezza.
Grande interprete della lampada flash fu Weegee (Arthur Fellig ),
imbattibile reporter che documentò la vita notturna di New York.
L'avvento del flash elettronico (1936) iniziò una nuova era; il
progresso tecnologico ridusse peso e dimensioni fino ad essere
incorporato nello stesso apparecchio fotografico.
Ne discese un impiego sempre più vasto e costante che consentì
riprese tecnicamente ineccepibili e di grande qualità.
Il Circolo La Gondola ha scelto il flash quale tema della mostra
sociale 2012; una ricerca ad ampio raggio che in certi casi
ripercorre le modalità d'impiego più conosciute come il reportage,
in altri casi si cimenta con una delle peculiarità di questo
mezzo, la capacità di isolare la persona o l'oggetto dal contesto
in cui si trova.
Ne scaturisce una singolare dimensione nella quale, pur avvertendo
la verosimiglianza del fatto fotografato, tutto assume nuove vesti
e nuovi significati.
Se è vero che speciale caratteristica della fotografia è la sua
ambiguità, l'uso della luce artificiale accentua tale
specificità, allargando le possibilità interpretative.
Moda, reportage, still life, ritratto, sono i campi di ricerca
dei fotografi della Gondola; ne escono immagini talvolta di grande
suggestione, altre volte permeate di ironia e rimandi del passato
come ad esempio la ricostruzione di uno dei celebri episodi che
caratterizzarono la Via Veneto negli anni '50 (Alessandro
Rizzardini) ovvero l'omaggio alla fotografia futurista dei
fratelli Bragaglia (Emilio Zangiacomi).
Interessante appare l'esplorazione dei luoghi familiari (Giovanni
Vio, Matteo Miotto), dove la luce artificiale opera la selezione
degli spazi ricostruendo una nuova realtà, magica e
irraggiungibile.
Il flash carica di nuovi significati anche gli esterni - giardini,
percorsi urbani – trasferendoli in un'atmosfera di sogno (Andrea
Avezzù, Giorgio Semenzato, Giorgio Nicolini, Aldo Navoni ).
Un'attenzione particolare viene riservata allo still-life,
animando alcuni degli oggetti simbolo della società contemporanea
(Stefano Pandiani, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana, Antonio
Baldi, Fabrizio Brugnaro, Mirella La Rosa) mentre viene caricato
di minacciosi significati il reportage in esterni ( David
Salvadori, Paola Casanova, Aldo Brandolisio, Lorenzo Bullo).
In presenza di un tema non facile, la mostra vuole sottolineare
l'impegno dei fotografi della Gondola di mantenersi in linea con
quella tradizione di ricerca che caratterizza il Circolo sin
dalle origini.
Il Circolo la Gondola
Il Circolo Fotografico La Gondola, fondato sul finire del 1947 si
caratterizzò per uno stile, riconosciuto in Europa come “ l’école
de Venise”, che mediava i fermenti dell’estetica neorealista con
le opposizioni idealizzanti e conservatrici dei formalisti.
Tantissimi i talenti nati nel Circolo: Gianni Berengo Gardin,
Fulvio Roiter, Giuseppe “Bepi” Bruno, Elio Ciol e una schiera di
impareggiabili amatori come Giorgio Giacobbi, Sergio Del Pero,
Bruno Rosso.
Oltre un centinaio le mostre prodotte sino ad oggi molte delle
quali di grande valore, come le Biennali degli anni ’50 e ’60.
Tra le altre realizzazioni, ricordiamo il volume “Fotografia a
Venezia nel dopoguerra” a cura di Italo Zannier (Alinari, 2005) e
il CD Rom “Sessant'anni di scatto” patrocinato dalla Regione del
Veneto in occasione del sessantesimo anniversario della
fondazione.
Da qualche anno è operante il sito internet www.cflagondola.it
dove è possibile reperire la migliore produzione di ieri e di oggi
nonché notizie storiche, biografie e profili critici dei
principali autori.
Nei primi anni ’90 è stata avviata la creazione dell’Archivio
Storico, collocato presso Palazzo Fortuny, che attualmente conta
quasi ventimila stampe molte delle quali realizzate dai più
prestigiosi fotografi italiani del dopoguerra; nel 2010 la
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico e Artistico e
per il Polo Museale della Città di Venezia ha dichiarato di
“eccezionale interesse” un nucleo di 5316 fotografie.
Nel 2011 è stato edito il volume a cura di Giulia Clera “Il
Circolo Fotografico la Gondola, L'Archivio Storico;attività e
collezioni 1948-2010” che elenca in modo sistematico le raccolte
presenti, tutte le mostre effettuate e brevi biografie di tutti i
soci.
L'Archivio ha anche un’esauriente sezione documentaria sulla
storia del Circolo e quella personale dei soci nonché una fornita
biblioteca con rari volumi e riviste d’epoca.
Con preghiera di cortese diffusione e pubblicazione
www.cflagondola.it
photoclubgondola@gmail.com
ph. 0415237116
La Mostra “Flash!” è una produzione del
Circolo Fotografico La Gondola – A.P.S.
Isola della Giudecca 43 - Venezia, avrà luogo l'inaugurazione
della mostra
“FLASH”
a cura del Circolo Fotografico La Gondola.
La mostra proseguirà fino al 13 gennaio.
Espongono 22 fotografi, soci della Gondola, con 42 fotografie
realizzate nel corso del 2012 :
Andrea Avezzù, Enrico “Gigi” Bacci, Antonio Baldi, Aldo
Brandolisio, Fabrizio Brugnaro, Lorenzo Bullo, Paola Casanova,
Carlo Chiapponi, Mirella Doni, Stefania Galluccio, Mirella La
Rosa, Matteo Miotto, Aldo Navoni, Giorgio Nicolini, Stefano
Pandiani, Alessandro Rizzardini, David Salvadori, Giorgio
Semenzato, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana, Giovanni Vio,
Emilio Zangiacomi Pompanin
Gli impieghi del flash, indispensabile ausilio tecnico della
fotografia, ha origini lontanissime (Henry Fox Talbot fece uso di
una scintilla elettrica per fotografare un ritaglio del Times in
movimento); successivamente fu la polvere di magnesio ad essere
impiegata, all'inizio da sola poi mescolata con cloruro di
potassio e solfato di antimonio.
Jacob A. Riis, grande fotografo sociale, la impiegò largamente
per documentare la vita dei diseredati negli slums e nelle
fabbriche.
Il passaggio alla lampadina flash, che conteneva oltre al magnesio
un filamento di alluminio, garantì sicurezza e una maggior
maneggevolezza.
Grande interprete della lampada flash fu Weegee (Arthur Fellig ),
imbattibile reporter che documentò la vita notturna di New York.
L'avvento del flash elettronico (1936) iniziò una nuova era; il
progresso tecnologico ridusse peso e dimensioni fino ad essere
incorporato nello stesso apparecchio fotografico.
Ne discese un impiego sempre più vasto e costante che consentì
riprese tecnicamente ineccepibili e di grande qualità.
Il Circolo La Gondola ha scelto il flash quale tema della mostra
sociale 2012; una ricerca ad ampio raggio che in certi casi
ripercorre le modalità d'impiego più conosciute come il reportage,
in altri casi si cimenta con una delle peculiarità di questo
mezzo, la capacità di isolare la persona o l'oggetto dal contesto
in cui si trova.
Ne scaturisce una singolare dimensione nella quale, pur avvertendo
la verosimiglianza del fatto fotografato, tutto assume nuove vesti
e nuovi significati.
Se è vero che speciale caratteristica della fotografia è la sua
ambiguità, l'uso della luce artificiale accentua tale
specificità, allargando le possibilità interpretative.
Moda, reportage, still life, ritratto, sono i campi di ricerca
dei fotografi della Gondola; ne escono immagini talvolta di grande
suggestione, altre volte permeate di ironia e rimandi del passato
come ad esempio la ricostruzione di uno dei celebri episodi che
caratterizzarono la Via Veneto negli anni '50 (Alessandro
Rizzardini) ovvero l'omaggio alla fotografia futurista dei
fratelli Bragaglia (Emilio Zangiacomi).
Interessante appare l'esplorazione dei luoghi familiari (Giovanni
Vio, Matteo Miotto), dove la luce artificiale opera la selezione
degli spazi ricostruendo una nuova realtà, magica e
irraggiungibile.
Il flash carica di nuovi significati anche gli esterni - giardini,
percorsi urbani – trasferendoli in un'atmosfera di sogno (Andrea
Avezzù, Giorgio Semenzato, Giorgio Nicolini, Aldo Navoni ).
Un'attenzione particolare viene riservata allo still-life,
animando alcuni degli oggetti simbolo della società contemporanea
(Stefano Pandiani, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana, Antonio
Baldi, Fabrizio Brugnaro, Mirella La Rosa) mentre viene caricato
di minacciosi significati il reportage in esterni ( David
Salvadori, Paola Casanova, Aldo Brandolisio, Lorenzo Bullo).
In presenza di un tema non facile, la mostra vuole sottolineare
l'impegno dei fotografi della Gondola di mantenersi in linea con
quella tradizione di ricerca che caratterizza il Circolo sin
dalle origini.
Il Circolo la Gondola
Il Circolo Fotografico La Gondola, fondato sul finire del 1947 si
caratterizzò per uno stile, riconosciuto in Europa come “ l’école
de Venise”, che mediava i fermenti dell’estetica neorealista con
le opposizioni idealizzanti e conservatrici dei formalisti.
Tantissimi i talenti nati nel Circolo: Gianni Berengo Gardin,
Fulvio Roiter, Giuseppe “Bepi” Bruno, Elio Ciol e una schiera di
impareggiabili amatori come Giorgio Giacobbi, Sergio Del Pero,
Bruno Rosso.
Oltre un centinaio le mostre prodotte sino ad oggi molte delle
quali di grande valore, come le Biennali degli anni ’50 e ’60.
Tra le altre realizzazioni, ricordiamo il volume “Fotografia a
Venezia nel dopoguerra” a cura di Italo Zannier (Alinari, 2005) e
il CD Rom “Sessant'anni di scatto” patrocinato dalla Regione del
Veneto in occasione del sessantesimo anniversario della
fondazione.
Da qualche anno è operante il sito internet www.cflagondola.it
dove è possibile reperire la migliore produzione di ieri e di oggi
nonché notizie storiche, biografie e profili critici dei
principali autori.
Nei primi anni ’90 è stata avviata la creazione dell’Archivio
Storico, collocato presso Palazzo Fortuny, che attualmente conta
quasi ventimila stampe molte delle quali realizzate dai più
prestigiosi fotografi italiani del dopoguerra; nel 2010 la
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico e Artistico e
per il Polo Museale della Città di Venezia ha dichiarato di
“eccezionale interesse” un nucleo di 5316 fotografie.
Nel 2011 è stato edito il volume a cura di Giulia Clera “Il
Circolo Fotografico la Gondola, L'Archivio Storico;attività e
collezioni 1948-2010” che elenca in modo sistematico le raccolte
presenti, tutte le mostre effettuate e brevi biografie di tutti i
soci.
L'Archivio ha anche un’esauriente sezione documentaria sulla
storia del Circolo e quella personale dei soci nonché una fornita
biblioteca con rari volumi e riviste d’epoca.
Con preghiera di cortese diffusione e pubblicazione
www.cflagondola.it
photoclubgondola@gmail.com
ph. 0415237116
La Mostra “Flash!” è una produzione del
Circolo Fotografico La Gondola – A.P.S.
lunedì 10 dicembre 2012
domenica 9 dicembre 2012
Cineteca di Bologna
Prima visione: Amour di Haneke Da mercoledì 5 dicembre – Cinema Lumière Il film trionfatore all'ultimo Festival di Cannes. L'amore del titolo è quello profondo, solido, lungo una vita, che lega l'anziana coppia protagonista interpretata dagli ultraottantenni Jean-Louis Trintignant ed Emmanuelle Riva. Un amore messo di fronte al male invalidante di lei, all'approssimarsi inesorabile della morte. Un inedito Haneke intimista incide sullo schermo il dolore dei corpi e delle anime. Potremo apprezzare appieno le straordinarie prove d'attore di questi due grandi vecchi del cinema francese grazie alla copia del film in versione originale con sottotitoli italiani nei giorni di mercoledì 5, sabato 8, domenica 9, lunedì 10 e mercoledì 12 per le sole proiezioni delle ore 22.30. La prevista proiezione di Moonrise Kingdom è stata annullata per indisponibilità della copia in versione originale da parte del distributore. >> Maggiori informazioni |
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Servi dannati, esiliati. Il cinema di Joseph Losey Sabato 8 inaugurazione della rassegna con Il ragazzo dai capelli verdi, Sciacalli nell'ombra e L'alibi dell'ultima ora Dall'8 al 19 dicembre – Cinema Lumière L'amore per il teatro e per Galileo, l'amicizia con Bertolt Brecht, infine il cinema e Hollywood. Poi l'esilio e l’accusa di essere un sovversivo durante la psicosi maccartista. Quindi la fuga in Inghilterra, costretto a lavorare sotto pseudonimo. La storia di Joseph Losey, la sua biografia, finirà col proiettarsi inevitabilmente sui personaggi, le figure che sfilano all’interno dei suoi film. Rapporti di potere, esilio, violenza, sfruttamento, ambiguità: un tetro defilé delle passioni umane, messo in scena con implacabile disincanto. In collaborazione con Torino Film Festival proponiamo nel cartellone di dicembre una ricca personale dedicata al cineasta americano con quindici titoli fra i più significativi della sua filmografia, quasi tutti in lingua originale con sottotitoli italiani. Partiamo sabato 8 con un triplice appuntamento: alle ore 16 Il ragazzo coi capelli verdi, folgorante opera prima girata nel 1948 sulle macerie del secondo conflitto mondiale, atto di accusa contro ogni forma di razzismo e di intolleranza; a seguire (ore 18) Sciacalli nell'ombra, torbido noir wellesiano sui falsi valori e sul potere, con un poliziotto assassino come protagonista. La giornata loseyana si conclude alle ore 20.30 con L'alibi dell'ultima ora, terzo film 'inglese' del regista e amarissima riflessione sulla giustizia e sulla pena di morte con un grande Micheal Redgrave. Per ogni film schede di approfondimento disponibili on-line e distribuite in sala. >> Maggiori informazioni |
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Sei film sulla dignità della vita: Departures Martedì 4 dicembre, ore 20 – Cinema Lumière Secondo dei sei appuntamenti a cadenza mensile in collaborazione con Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus dedicati alla dignità della vita. Oscar 2008 per il miglior film straniero Departures racconta la storia di un ex violoncellista che nell'antica pratica giapponese dello nokanshi – l'arte di acconciare i cadaveri prima della sepoltura fatta di grazia, armonia, musicalità e dolcezza – riscopre l'attaccamento alla vita. Introduce Francesco Campione, docente di Psicologia Medica all'Università di Bologna. >> Maggiori informazioni |
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Edizioni Cineteca di Bologna Mercoledì 5 dicembre, ore 16.30 – Auditorium dei Laboratori delle Arti (via Azzo Gardino 65) Lo schermo gigante. Scritti in onore di Franco La PollaDopo la breve breve retrospettiva dedicata a Fred Astaire, l'omaggio a Franco La Polla si completa con una serata in collaborazione con Cimes – Centro di Musica e Spettacolo e Dipartimento della Arti Visive Performative Mediali dell'Università di Bologna, che prevede la proiezione di Once More with Feeling, episodio della serie televisiva Buffy the Vampire Slayer, seguita dalla presentazione del volume Lo schermo gigante. Scritti in onore di Franco La Polla edito dalla Cineteca di Bologna. L'ingresso è gratuito. >> Maggiori informazioni Giovedì 6 dicembre, ore 20 – Cinema LumièreLa verità su Bébé Donge Con questo film di Henri Decoin del 1952 si inaugura una collana Dvd dedicata ai migliori film tratti da Georges Simenon. Tratto dal romanzo omonimo, La verità su Bébé Donge viene presentato nell’edizione integrale che recupera gli otto minuti di tagli apportati alla versione italiana. Un grande film da riscoprire, con Danielle Darrieux e Jean Gabin, l’incrocio tra una cupa vicenda delittuosa e la verità nascosta di un matrimonio. Nel libro che accompagna il Dvd: un ampio saggio critico sul film (Peter von Bagh), un’analisi dei rapporti tra film e romanzo (Roberto Chi esi), un percorso sentimentale nel Simenon cinematografico (Claudio G. Fava) e un'aggiornata filmografia simenoniana. Il cofanetto, in vendita in libreria, su on-line su Cinestore e presso la Biblioteca Renzo Renzi, sarà presentato al Lumière (con la proiezione del film in lingua originale con sottotitoli italiani) giovedì 6 dicembre con la presentazione di Roberto Chiesi. >> Maggiori informazioni Venerdì 7 dicembre, ore 20 - Cinema Lumière Bergman CollectionEsce in Dvd la collezione definitiva dei capolavori di Ingmar Bergman realizzata da BIM in collaborazione con Cineteca di Bologna: 24 uscite per 30 titoli, tra cui alcuni inediti, tutti restaurati e rimasterizzati per la prima volta in alta definizione, con il recupero e l'inserimento di brani censurati, esclusivi contenuti speciali inediti ed e-book storico-critici. La collana sarà presentata al Lumière il prossimo venerdì 7. A seguire proiezione di un classico bergmaniano, Il posto delle fragole, in lingua originale con sottotitoli italiani, introdotto da Roberto Chiesi. I primi otto titoli sono in vendita in libreria, su Cinestore e alla cassa del Lumière >> Maggiori informazioni Dal 7 dicembre 2012 al 7 gennaio 2013 sconto del 15% su tutte le pubblicazioni acquistate on-line su Cinestore |
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I mercoledì del documentario: Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un eretico e La nave dolce Mercoledì 5 dicembre, ore 17.30 e 20.15 – Cinema Lumière "Mi intendo più di cinema che di politica. Volevo fare il regista, sono stato spinto a calci nel sedere verso la politica". Pietro Ingrao, novantasette anni, si racconta in una lunga intervista, un racconto in prima persona, sulla politica come passione, attraverso la sua voce di oggi e quella dei discorsi registrati nel '68, nell'83. Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un eretico sarà il film d'apertura del prossimo e ormai tradizionale appuntamento del mercoledì con il documentario. A presentarlo in sala il regista e giornalista Filippo Vendemmiati accompagnato dallo storico Paolo Capuzzo. A seguire La nave dolce, il film di Daniele Vicari che, attraverso inedite immagini di repertorio mischiate alle testimonianze dei protagonisti, racconta l'arrivo della nave Vlora brulicante dei corpi di oltre ventimila clandestini albanesi nel porto di Bari nell 'agosto del 1991, un'icona e una cesura nella storia italiana dell'ultimo scorcio di Novecento. >> Maggiori informazioni |
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Prime visioni 'recuperate': Ajami, Tyrannosaur e Achille e la tartaruga dal 4 all'11 dicembre – Cinema Lumière Dicembre mese di prime visioni in entrambe le sale del Lumière. Oltre agli ultimi film di Ken Loach e Robert Redford che proporremo in tenitura in Sala Scorsese, nei prossimi giorni programmeremo in Sala Officinema/Mastroianni tre importanti 'recuperi', film mai distribuiti in Italia ma acclamati in tutto il mondo: Ajami (martedì 4 e mercoledì 5), candidato all'Oscar 2010 per il miglior film straniero, è diretto a quattro mani da un regista israeliano e da uno palestinese e ambientato in un quartiere di Giaffa segnato dalla povertà, dalla violenza e dai conflitti etnici e religiosi. Tyrannosaur (giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 dicembre), sorprendente opera prima dell'attore inglese Paddy Considine, è un aspro dramma working class girato nei bassifondi di Leeds e illuminato dal volto spigoloso di Peter Mullan, qu i nei panni di un vedovo disoccupato, alcolizzato e autodistruttivo che trova in una donna caritatevole e abusata l'ultima possibilità di redenzione. Infine Achille e la tartaruga (lunedì 10 e martedì 11), infanzia, giovinezza e maturità di un uomo ossessionato dall'idea di diventare un pittore 'laureato', raccontate da 'Beat' Takeshi Kitano con il suo inconfondibile touch beffardo e tragicomico. >> Maggiori informazioni |
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Cineclub per ragazzi: Il ragazzo dai capelli verdi e Fantastic Mr. Fox Sabato 8 e domenica 9 dicembre, ore 16 – Cinema Lumière Due grandi film d'autore per il doppio appuntamento di Schermi e Lavagne dedicato agli spettatori più giovani. Gli autori sono Joseph Losey e Wes Anderson, entrambi omaggiati dalla Cineteca nel cartellone di dicembre, apparentemente lontanissimi per stile e visione del cinema e del mondo, ma accomunati dalla capacità di raccontare storie di personaggi in modi diversi inadeguati, costretti a cavarsela nel disagio della diversità, della cocente delusione adolescenziale e della disillusione dell'età adulta. Di Losey proponiamo in lingua originale con sottotitoli – vedi sotto – Il ragazzo dai capelli verdi, (sabato 8, ore 16), il film che segnò prepotentemente il suo debutto dietro la macchina da presa alla fine degli anni Quaranta, mentre di Anderson vedremo l'originale escursione nel cinema d'animazione in stop motion con Fantastic Mr. Fox (domenica 9, ore 16). >> Maggiori informazioni |
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Schermi e Lavagne. Imparare l'inglese con il cinema Sabato 16 al via la collaborazione con Pingu's English Con Il ragazzo dai capelli verdi si inaugurano inoltre le attività della Cineteca dedicate a bambini e ragazzi per imparare l'inglese attraverso il cinema: ogni mese, film in lingua originale sottotitolati in italiano, introdotti e commentati da esperti e docenti. Sabato 16 con la proiezione di The Gruffalo e The Gruffalo's Child si avvia la collaborazione tra il progetto Schermi e Lavagne della Cineteca di Bologna e Pingu's English, la nuova scuola di inglese per bambini dai 3 agli 8 anni con film in lingua originale appositamente selezionati per i piccoli spettatori. Prima e dopo la proiezione Pingu's incontrerà i bambini e li accompagnerà nel fantastico mondo del Gruffalo con un laboratorio per imparare l'inglese giocando. >> Maggiori informazioni |
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Premi Pier Paolo Pasolini 2012 Intitolazione a Pasolini del cortile della Cineteca Lunedì 10 dicembre, ore 18 – Cinema Lumière A novant'anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, giunge alla sua ventottesima edizione il Premio organizzato dall'Associazione 'Fondo Pier Paolo Pasolini', fondata e istituita da Laura Betti. Nel corso della serata: assegnazione del premio per le migliori tesi di laurea e di dottorato sull'opera e la vita del poeta-regista, alla presenza del presidente di giuria Massimo Fusillo; presentazione volume Pasolini e il teatro (Marsilio, 2012), con interventi di Stefano Casi, Angela Felice e Gerardo Guccini; proiezione del documentario Pasolini sul suo teatro (1968-1972), a cura del Centro Studi - Archivio Pasolini. Seguirà la cerimonia di intitolazione a Pier Paolo Pasolini del cortile della Cineteca in via Azzo Gardino. >> Maggiori informazioni |
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L'opera al cinema: Un ballo in maschera Aperte la prevendita con possibilità di abbonamento per cinque spettacoli Martedì 11 dicembre, ore 20 – Cinema Lumière In near live in alta risoluzione dal Metropolitan di New York in collaborazione con Microcinema, un'opera tra le più belle, eppure meno popolare di molte altre dall'amatissimo catalogo verdiano. Un ballo in maschera porta in scena l'archetipo del dramma amoroso (due amici che rivaleggiano per la stessa donna), come spesso in Verdi intriso di non troppo celati sentimenti risorgimentali. Qui nell'ambientazione svedese, originariamente pensata dall'autore e censurata ai tempi del debutto. La bacchetta è quella di Fabio Luisi; nel cast il tenore Marcelo Álvarez e il mezzosoprano Stephanie Blythe. I biglietti possono essere acquistati in prevendita, insieme all'abbonamento a cinque spettacoli al prezzo speciale di 50 Euro comprendente altri tre allestimenti verdiani (Aida, Rigoletto dal Met e Nabucco in diretta dalla Scala di Milano), e Maria Stuarda di Gaetano Donizetti. >> Maggiori informazioni |
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Dall'idea al film. Corso di cinema per adulti Aperte le iscrizioni Gennaio-Marzo 2013
Obiettivo
finale del corso (due moduli, uno teorico e uno pratico, per un totale
di nove incontri) sarà la realizzazione di un cortometraggio originale
attraverso la sperimentazione di tutte le fasi di produzione
cinematografica: dal soggetto alla sceneggiatura, dalla formazione della
troupe alle riprese fino al montaggio. Condotto da Adriano Sforzi,
vincitore del David di Donatello 2011 per il miglior cortometraggio.
>> Maggiori informazioni |
venerdì 7 dicembre 2012
Demolita chiesa di Ponte Rodoni
Demolita ieri la chiesa di Ponte Rodoni (Bondeno), danneggiata dal terremoto.
Servizio di Simonetta Malaguti
martedì 4 dicembre 2012
Corto Imola Festival
CORTO IMOLA FESTIVAL 2012
5-9 dicembre 2012
Teatro Ebe Stignani, Imola (Bologna)
La diciannovesima edizione del Corto Imola Festival si svolgerà dal 5 al 9 dicembre 2012.
Due sono le principali novità che caratterizzeranno questa nuova edizione diretta da Franco
Calandrini (con la collaborazione organizzativa di Start Produzioni e dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di Imola, col contributo della Regione Emilia Romagna).
La prima è relativa al cambio di sede, il Festival torna alla sua prima “casa”, il centrale Teatro Ebe
Stignani di Imola. La seconda è un gradito ritorno, il Concorso Internazionale per
Cortometraggi. A fianco del concorso, una ricca proposta di anteprime, incontri e appuntamenti
speciali. Queste le sezioni in programma:
CONCORSO INTERNAZIONALE PER CORTOMETRAGGI
Torna a distanza di otto anni il Concorso Internazionale per Cortometraggi.
Il Concorso presenterà il meglio della più recente produzione cinematografica internazionale in
formato corto, con ben oltre 400 film iscritti alle selezioni del festival. Tre saranno le categorie a
concorrere per i tre premi distinti del valore di 1.000 euro ciascuno: i cortometraggi di fiction, i
cortometraggi d’animazione e i documentari.
Due le giurie al lavoro per i 33 cortometraggi selezionati, per un totale di dieci ore:
la giuria del Concorso Cortometraggi Fiction e Animazione è composta dalla sceneggiatrice e
regista Tania Pedroni, dal pittore e scrittore Davide Reviati e dal regista ed autore Werther
Germondari; per il Concorso Internazionale Cortometraggi Documentari nasce la collaborazione
con DER - Documentaristi Emiliano Romagnoli - e si istituisce una giuria DER nell'assegnazione
del premio, formata da Enza Negroni, presidente DER e documentarista e dagli autori
documentaristi Giangiacomo De Stefano e Danilo Caracciolo.
CELEBRAZIONE R.W. FASSBINDER
Rainer Werner Fassbinder (1945-1982) con la sua colossale opera, composta da ben 40 film,
una trentina di allestimenti per il teatro di commedie proprie e altrui e svariati lavori per la
televisione, è uno degli esponenti di primo piano del Nuovo cinema tedesco degli anni '60-'70.
Corto Imola Festival ricorda i trent'anni dalla prematura scomparsa del grande Maestro
presentando tre suoi capolavori: Le lacrime amare di Petra Von Kant (1972), Il matrimonio di
Maria Braun (1979) e il suo ultimo canto d'amore e morte, Querelle de Brest (1982).
OMAGGIO AL CINEMA LOW COST SPAGNOLO
Già battezzata da giornalisti e da critici cinematografici come Cine Low Cost o Cine de Guerrilla,
questa nuovissima tendenza del cinema iberico nasce dal clamore suscitato in patria da alcuni film
a basso costo e a forte vocazione autoriale. Film in tempo di crisi e in piena era digitale. Stiamo
assistendo alla nascita di un nuovo cinema, digitale, necessariamente low cost, sperimentale e
curioso, promotore di nuove strategie produttive e distributive.
Corto Imola Festival presenterà in anteprima nazionale alcune delle opere più interessanti di
questa nuova corrente, come l'onirico El señor e il surreale Dispongo de Barcos, entrambi del
noto autore teatrale Juan Cavestany, o Diamond Flash, allucinante opera prima del regista e
disegnatore di fumetti Carlos Vermut.
SGUARDI SULLA CITTÀ
Come ormai tradizione, il festival ha sempre garantito la massima visibilità alle realtà che di locale
hanno solo la collocazione geografica. Anche quest’anno, dunque, grazie al rinnovo della
partnership con Picaro Film e alla collaborazione con CGL Imola , il festival aprirà con una evento
fortemente radicato sul territorio: la presentazione del documentario di Lara Rongoni e
Giangiacomo De Stefano, A casa non si torna.
Saranno presenti alla serata gli autori, Elisabetta Marchetti- Segretario generale CGL Imola e
alcune delle protagoniste del documentario.
Franca Rame presta la sua voce in apertura e chiusura del film, tracciando una riflessione sul
processo di emancipazione femminile dall' 800 fino ad oggi.
SPAZIO IMOLA
Dopo alcuni anni il festival, in collaborazione col Centro Giovanile “Ca’ Vaina”, rilancia la sezione
Spazio Imola con l'intento di supportare e promuovere progetti e produzioni giovanili del territorio
imolese. E’ cosi che trovano spazio le “Idee in cantiere” di alcuni giovani autori, attraverso la
presentazione di alcuni cortometraggi realizzati nel territorio e parlando di idee e progetti futuri.
Ca’ Vaina è il nuovo Centro Giovanile del Comune di Imola che unifica la grande esperienza
musicale già maturata negli anni precedenti alle competenze in ambito informativo ed audiovisivo
del Centro “La Palazzina”, offrendo ora ai giovani del Circondario imolese un unico luogo dove
stimolare e valorizzare la creatività e l’intraprendenza giovanile.
Corto Imola Festival presenterà “Bruciare violini per vendere la cenere” di Stefano Farolfi,
“Preludio n. 68” di Marta Bedeschi e Gianmarco Pezzoli e il trailer di “Progetto zer0”, realizzato
dalla neonata associazione culturale Aria, che anticipa l'omonima miniserie web, con l’intento di far
confluire in un unico progetto modi e linguaggi diversi di espressione artistica e culturale.
INDIPENDENTI: SEX EQUO
Interamente auto-prodotto e ‘costruito’ dagli autori anche grazie all’apporto di moltissimi amici
nell’arco di 12 anni, Corto Imola Festival dedica uno dei suoi appuntamenti speciali a Sex Equo, il
primo film lungometraggio di Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, collaudata coppia di
artisti visivi tra i più innovativi in Italia.
EVENTO SPECIALE: SECUESTRADOS
Presentato dalla stampa come la versione spagnola di “Funny Games” o “Arancia meccanica”, il
film Secuestrados di Miguel Ángel Vivas - vincitore dei premi al Miglior Film e alla Miglior Regia
all’americano Fantastic Film Fest, e dell’Anello d’Oro come Miglior Film al Ravenna Nightmare Film
Fest – resta ancora inspiegabilmente un prodotto inedito nelle normali sale cinematografiche
italiane. Corto Imola Festival chiude la sua edizione numero 19 con quest'opera impattante,
sconvolgente e di impressionante maestria registica.
“Non sta succedendo come pensavamo, non sta succedendo come speravamo, ma sta succedendo”, diceva Leon Trotsky
a John Reed in REDS, di Warren Beatty. Il passaggio al digitale che fino a pochi anni fa sembrava solo una remota
eventualità è diventato reale. È una rivoluzione epocale, che cambierà, anzi, che ha già cambiato il modo di produrre,
distribuire e fruire cinema, in tutto il mondo, in modo radicale. È un processo irreversibile che porta aria nuova, tanti
benefici, ma che si lascia alle spalle anche tante macerie, professionalità destinate a sparire, monosale e arene a rischio
di sopravvivenza. Il nostro festival prese le distanze dagli altri festival che per mancanza di mezzi e d’idee passavano al
video quando ancora l’offerta in pellicola era preponderante, ma non vogliamo passare per nostalgici, quali non siamo.
Noi amiamo vedere tanto i corti di Roman Polanski in pellicola quanto quelli di Zbig Rybczynski in video. La nostra non
è, né lo è mai stata, una preclusione ideologica nei confronti del digitale, lo è stata, quando il ricorso a questo mezzo
diventava un comodo ripiego. Ma in un momento in cui la quasi totalità della produzione dei cortometraggi si sposta in
Blu-ray, o in HD, e avendo la disponibilità di una sala perfettamente attrezzata a gestire questa tecnologia leggera quale
è il Ridotto del Teatro “Ebe Stignani”, la scelta di proiettare tutto in digitale, ad essere sinceri, non è stata nemmeno una
scelta. Corto Imola Festival rompe dunque le righe, dissolve e ingloba i formati e le durate più diverse e, “con un piede
nel passato, ma lo sguardo dritto e aperto nel futuro”, prosegue la propria storia.
A muso duro, ovviamente.
Franco Calandrini
Direttore Artistico Corto Imola Festival 2012
5-9 dicembre 2012
Teatro Ebe Stignani, Imola (Bologna)
La diciannovesima edizione del Corto Imola Festival si svolgerà dal 5 al 9 dicembre 2012.
Due sono le principali novità che caratterizzeranno questa nuova edizione diretta da Franco
Calandrini (con la collaborazione organizzativa di Start Produzioni e dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di Imola, col contributo della Regione Emilia Romagna).
La prima è relativa al cambio di sede, il Festival torna alla sua prima “casa”, il centrale Teatro Ebe
Stignani di Imola. La seconda è un gradito ritorno, il Concorso Internazionale per
Cortometraggi. A fianco del concorso, una ricca proposta di anteprime, incontri e appuntamenti
speciali. Queste le sezioni in programma:
CONCORSO INTERNAZIONALE PER CORTOMETRAGGI
Torna a distanza di otto anni il Concorso Internazionale per Cortometraggi.
Il Concorso presenterà il meglio della più recente produzione cinematografica internazionale in
formato corto, con ben oltre 400 film iscritti alle selezioni del festival. Tre saranno le categorie a
concorrere per i tre premi distinti del valore di 1.000 euro ciascuno: i cortometraggi di fiction, i
cortometraggi d’animazione e i documentari.
Due le giurie al lavoro per i 33 cortometraggi selezionati, per un totale di dieci ore:
la giuria del Concorso Cortometraggi Fiction e Animazione è composta dalla sceneggiatrice e
regista Tania Pedroni, dal pittore e scrittore Davide Reviati e dal regista ed autore Werther
Germondari; per il Concorso Internazionale Cortometraggi Documentari nasce la collaborazione
con DER - Documentaristi Emiliano Romagnoli - e si istituisce una giuria DER nell'assegnazione
del premio, formata da Enza Negroni, presidente DER e documentarista e dagli autori
documentaristi Giangiacomo De Stefano e Danilo Caracciolo.
CELEBRAZIONE R.W. FASSBINDER
Rainer Werner Fassbinder (1945-1982) con la sua colossale opera, composta da ben 40 film,
una trentina di allestimenti per il teatro di commedie proprie e altrui e svariati lavori per la
televisione, è uno degli esponenti di primo piano del Nuovo cinema tedesco degli anni '60-'70.
Corto Imola Festival ricorda i trent'anni dalla prematura scomparsa del grande Maestro
presentando tre suoi capolavori: Le lacrime amare di Petra Von Kant (1972), Il matrimonio di
Maria Braun (1979) e il suo ultimo canto d'amore e morte, Querelle de Brest (1982).
OMAGGIO AL CINEMA LOW COST SPAGNOLO
Già battezzata da giornalisti e da critici cinematografici come Cine Low Cost o Cine de Guerrilla,
questa nuovissima tendenza del cinema iberico nasce dal clamore suscitato in patria da alcuni film
a basso costo e a forte vocazione autoriale. Film in tempo di crisi e in piena era digitale. Stiamo
assistendo alla nascita di un nuovo cinema, digitale, necessariamente low cost, sperimentale e
curioso, promotore di nuove strategie produttive e distributive.
Corto Imola Festival presenterà in anteprima nazionale alcune delle opere più interessanti di
questa nuova corrente, come l'onirico El señor e il surreale Dispongo de Barcos, entrambi del
noto autore teatrale Juan Cavestany, o Diamond Flash, allucinante opera prima del regista e
disegnatore di fumetti Carlos Vermut.
SGUARDI SULLA CITTÀ
Come ormai tradizione, il festival ha sempre garantito la massima visibilità alle realtà che di locale
hanno solo la collocazione geografica. Anche quest’anno, dunque, grazie al rinnovo della
partnership con Picaro Film e alla collaborazione con CGL Imola , il festival aprirà con una evento
fortemente radicato sul territorio: la presentazione del documentario di Lara Rongoni e
Giangiacomo De Stefano, A casa non si torna.
Saranno presenti alla serata gli autori, Elisabetta Marchetti- Segretario generale CGL Imola e
alcune delle protagoniste del documentario.
Franca Rame presta la sua voce in apertura e chiusura del film, tracciando una riflessione sul
processo di emancipazione femminile dall' 800 fino ad oggi.
SPAZIO IMOLA
Dopo alcuni anni il festival, in collaborazione col Centro Giovanile “Ca’ Vaina”, rilancia la sezione
Spazio Imola con l'intento di supportare e promuovere progetti e produzioni giovanili del territorio
imolese. E’ cosi che trovano spazio le “Idee in cantiere” di alcuni giovani autori, attraverso la
presentazione di alcuni cortometraggi realizzati nel territorio e parlando di idee e progetti futuri.
Ca’ Vaina è il nuovo Centro Giovanile del Comune di Imola che unifica la grande esperienza
musicale già maturata negli anni precedenti alle competenze in ambito informativo ed audiovisivo
del Centro “La Palazzina”, offrendo ora ai giovani del Circondario imolese un unico luogo dove
stimolare e valorizzare la creatività e l’intraprendenza giovanile.
Corto Imola Festival presenterà “Bruciare violini per vendere la cenere” di Stefano Farolfi,
“Preludio n. 68” di Marta Bedeschi e Gianmarco Pezzoli e il trailer di “Progetto zer0”, realizzato
dalla neonata associazione culturale Aria, che anticipa l'omonima miniserie web, con l’intento di far
confluire in un unico progetto modi e linguaggi diversi di espressione artistica e culturale.
INDIPENDENTI: SEX EQUO
Interamente auto-prodotto e ‘costruito’ dagli autori anche grazie all’apporto di moltissimi amici
nell’arco di 12 anni, Corto Imola Festival dedica uno dei suoi appuntamenti speciali a Sex Equo, il
primo film lungometraggio di Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, collaudata coppia di
artisti visivi tra i più innovativi in Italia.
EVENTO SPECIALE: SECUESTRADOS
Presentato dalla stampa come la versione spagnola di “Funny Games” o “Arancia meccanica”, il
film Secuestrados di Miguel Ángel Vivas - vincitore dei premi al Miglior Film e alla Miglior Regia
all’americano Fantastic Film Fest, e dell’Anello d’Oro come Miglior Film al Ravenna Nightmare Film
Fest – resta ancora inspiegabilmente un prodotto inedito nelle normali sale cinematografiche
italiane. Corto Imola Festival chiude la sua edizione numero 19 con quest'opera impattante,
sconvolgente e di impressionante maestria registica.
“Non sta succedendo come pensavamo, non sta succedendo come speravamo, ma sta succedendo”, diceva Leon Trotsky
a John Reed in REDS, di Warren Beatty. Il passaggio al digitale che fino a pochi anni fa sembrava solo una remota
eventualità è diventato reale. È una rivoluzione epocale, che cambierà, anzi, che ha già cambiato il modo di produrre,
distribuire e fruire cinema, in tutto il mondo, in modo radicale. È un processo irreversibile che porta aria nuova, tanti
benefici, ma che si lascia alle spalle anche tante macerie, professionalità destinate a sparire, monosale e arene a rischio
di sopravvivenza. Il nostro festival prese le distanze dagli altri festival che per mancanza di mezzi e d’idee passavano al
video quando ancora l’offerta in pellicola era preponderante, ma non vogliamo passare per nostalgici, quali non siamo.
Noi amiamo vedere tanto i corti di Roman Polanski in pellicola quanto quelli di Zbig Rybczynski in video. La nostra non
è, né lo è mai stata, una preclusione ideologica nei confronti del digitale, lo è stata, quando il ricorso a questo mezzo
diventava un comodo ripiego. Ma in un momento in cui la quasi totalità della produzione dei cortometraggi si sposta in
Blu-ray, o in HD, e avendo la disponibilità di una sala perfettamente attrezzata a gestire questa tecnologia leggera quale
è il Ridotto del Teatro “Ebe Stignani”, la scelta di proiettare tutto in digitale, ad essere sinceri, non è stata nemmeno una
scelta. Corto Imola Festival rompe dunque le righe, dissolve e ingloba i formati e le durate più diverse e, “con un piede
nel passato, ma lo sguardo dritto e aperto nel futuro”, prosegue la propria storia.
A muso duro, ovviamente.
Franco Calandrini
Direttore Artistico Corto Imola Festival 2012
Omaggio a Franco La Polla
foto di Mario Zerbetto |
OMAGGIO A FRANCO LA POLLA
proiezione di “Once More with Feeling” e presentazione libro
mercoledì 5 dicembre 2012, ore 16.30
ai LABORATORI DELLE ARTI, via Azzo Gardino 65/a – Bologna
INGRESSO LIBERO
Franco La Polla (Faenza, 7.10.1943- Pavia, 27.02.2009) critico cinematografico, americanista, già direttore del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Ateneo bolognese (2004-07), verrà ricordato da colleghi e amici in una giornata a lui dedicata dal CIMES – Dipartimento delle Arti (DARvipem) dell'Università di Bologna.
Questo evento, a cura di Sara Pesce, si inserisce nell'ambito della VII rassegna “CIMES progetti di cultura attiva” organizzata dall'Università di Bologna DIPARTIMENTO DELLE ARTI – CIMES e nelle manifestazioni in onore di La Polla promosse in questi giorni anche dalla Cineteca di Bologna.
Mercoledì 5 dicembre 2012, ore 16.30 ai LABORATORI DELLE ARTI (ingresso libero)
OMAGGIO A FRANCO LA POLLA. Per ricordare il grande critico cinematografico, americanista e studioso di fama internazionale della letteratura angloameriana, mancato nel 2009, una giornata a cura della prof.ssa Sara Pesce.
Ore 16.30: proiezione dell'unico episodio musical - regia di Joss Whedon, titolo “Once More with Feeling” (50 minuti) - della serie televisiva americana Buffy the Vampire Slyer (trasmessa in Italia da Fox e MTV con il titolo 'Buffy l'ammazzavampiri'), una delle più recenti seguite, anche dal punto di vista critico, da La Polla.
A seguire, la presentazione del libro “Lo schermo gigante. Scritti in onore di Franco La Polla” a cura di Michele Fadda e Sara Pesce (Edizioni Cineteca di Bologna, 2012) sarà l'occasione per dialogare sulla figura di Franco La Polla e sul suo lascito intellettuale.
Intervengono i professori DARvipem: Giacomo Manzoli (Presidente della Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione multimediale), Guglielmo Pescatore (coordinatore della Sezione Cinema - Dipartimento delle Arti visive, performative e mediali), i curatori del volume e con Gian Luca Farinelli (Direttore della Cineteca di Bologna).
“Lo schermo gigante” è una definizione del grande scrittore Cesare Pavese, nella metafora cinematografica dell’America da lui descritta come il “gigantesco teatro dove con maggiore franchezza che altrove veniva recitato il dramma di tutti”. Anche con l’arma dell’ironia, un’affabulazione contagiosa e un profondo senso dell’umanesimo, Franco La Polla - critico cinematografico, americanista, insigne studioso di Hollywood, della letteratura angloamericana, della cultura popolare – ripercorreva gli spazi dilatati dell’immaginario attraverso un viaggio aperto alla casualità dell’incontro con l’altro e disponibile all’incrocio delle discipline, per alimentare quella idea senza pregiudizi dello “studio culturale” che aveva cercato di trasmettere come docente, in un lungo e glorioso percorso accademico all’Università di Bologna, in altri atenei italiani e in prestigiose università americane ed europee.
Il libro “Lo schermo gigante. Scritti in onore di Franco La Polla” raccoglie una serie di saggi, composti da studiosi, critici, storici italiani e internazionali, e si intreccia con la sua opera in molte differenti direzioni: Hollywood, la narrativa d’oltreoceano, le serie televisive, il fumetto e tanto altro ancora. Inseguendo la passione e la consapevolezza di un esercizio della critica ormai raro. E nel desiderio di mantenere luminoso quello schermo gigante i cui confini La Polla ha contribuito ad allargare, da autentico uomo di frontiera.
Informazioni al pubblico: CIMES tel. 051.2092 400 - 053 www.dar.unibo.it
sabato 1 dicembre 2012
Cineteca in dicembre
Un programma ricco di regali per l’ultimo mese del 2012. Si apre nel segno della danza rendendo omaggio a Fred Astaire,
a un cinema fatto di suprema leggerezza, sincronia e simulazione.
Rendere omaggio a Fred Astaire è in quest’occasione anche rendere
omaggio a Franco La Polla, che al musical anni Trenta ha dedicato ampie
analisi in chiave ‘culturale’.
Cinema d’autore del presente e del passato. Wes Anderson e Joseph Losey. Anderson non è solo uno dei cineasti più personali e interessanti degli ultimi quindici anni: la sua è una certa visione del cinema (indipendente) e del mondo, un gioco di sentimenti ironici e malinconici. Losey, che fugge dall’America maccartista e approda a Londra dove, complice Harold Pinter, diventa il ‘più grande regista inglese’ del dopoguerra, senza perd ere mai, nelle storie e nello stile, quell’amarezza anche ideologica di esiliato... Storie di personaggi in modi diversi inadeguati, costretti a cavarsela nel disagio della diversità, della cocente delusione adolescenziale, delle disillusioni che ti inchiodano al fallimento come spesso accade in Losey o magari ti aprono la via d’un Moonrise Kingdom, come nell’ultimo Anderson, che presentiamo in prima visione in versione originale.
Tra le prime visioni in versione originale, segnaliamo anche la commedia proletaria La parte degli angeli di Ken Loach, che partendo da uno spunto ruvido e doloroso è stato capace di realizzare una commedia ottimista, e La regola del silenzio di Robert Redford, il suo miglior film da anni, un magnifico inno al giornalismo, alla ricerca d’archivio e al tempo perduto.
Per finire: tra i regali di questo programma, il più grande film italiano sulla rivincita d’un perdente, Una vita difficile; e Il posto delle fragole: rivederlo è un’esperienza sempre vertiginosa, vederlo per la prima volta una fortuna irrinunciabile. Buone visioni di fine d’anno a tutti.
Scarica Cineteca di dicembre in pdf
Servi, dannati, esiliati. Il cinema di Joseph Losey
dall'8 al 19 dicembre
L’amore per il teatro e per Galileo, l’amicizia con Bertolt Brecht, infine il cinema e Hollywood. Poi l’esilio e l’accusa di essere un sovversivo, un cospiratore. Finisce su una lista nera gestita da un politico intento a scovare ‘rossi’ ovunque. Fugge in Inghilterra e per alcuni anni deve lavorare con uno pseudonimo. La storia di Joseph Losey, la sua biografia, finirà col proiettarsi inevitabilmente sui personaggi, le figure che sfilano all’interno dei suoi film. Rapporti di potere, esilio, violenza, sfruttamento, ambiguità: un tetro defilé delle passioni umane, messo in scena con implacabile disincanto.
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Omaggio a Fred Astaire. In ricordo di Franco La Polla
dal 1° al 5 dicembre“Al più grande”. Tre film (anni Trenta, Quaranta, Cinquanta) per ripercorrere la carriera del ballerino che da Omaha, Nebraska, via Parigi Londra Broadway, arrivò a Hollywood e inventò il musical, variante sofisticata. Nessuno come lui, sullo schermo, sa proporci l’immagine d’una vita senza peso di gravità, aerea spumeggiante lieve. Atletico senza darlo a vedere (noblesse oblige!), ha incarnato la più ironica idea dell’eleganza americana. A Fred Astaire (e a Ginger, che amava non meno di Fred) Franco La Polla ha dedicato pagine ancora ricche di luce e di fascino. Let's face the music and dance.
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Prima visione
dal 3 al 31 dicembre
Dicembre mese di prime visioni in entrambe le sale del Lumière. In sala Scorsese Moonrise Kingdom, un tenero e visionario ritratto americano firmato da Wes Anderson; La parte degli angeli, che vede Ken Loach impegnato in una commedia sui giovani e la disoccupazione; l’idealismo e l’impegno civile di Robert Redford nel suo ultimo La regola del silenzio. In sala Officinema/Mastroianni tre importanti ‘recuperi’, film degli ultimi anni mai distribuiti in Italia ma acclamati in tutto il mondo: Ajami, candidato israeliano all’Oscar 2010, Tyrannosaur, dramma working class inglese premiato a l Sundance 2011 e Achille e la tartaruga, firmato da Takeshi Kitano nel 2008.
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Omaggio a Robert Redford
dal 19 al 31 dicembre
Attore e poi regista, fondatore di un Festival che prende il nome da un suo famoso personaggio (il Sundance Kid di Butch Cassidy), Robert Redford incarna egregiamente il perfetto professionismo di figure in grado di muoversi con disinvoltura all’interno della giungla di Hollywood, bilanciando la propria carriera d’attore, misurandone la durata, alternando progetti dichiaratamente commerciali a scelte più oculate, sentite e a volte personalmente volute. E continuando, come regista, a raccontare l’America con spirito democratico e idealista, come in La regola del silenzio, in prima visione questo mese.
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I mercoledì del documentario
5 e 12 dicembre
Due ritratti appassionati. La vita di un politico per cui la politica è vita: Non mi avete convinto: Pietro Ingrao, un eretico di Filippo Vendemmiati. E quella di una leggenda del mondo della moda, icona di stile, arbiter elegantiae del Novecento: Diana Vreeland – L’imperatrice della moda. Inoltre, l'impegno sociale di Daniele Vicari, che ci riporta alle origini delle migrazioni contemporanee verso l’Italia con La nave dolce, e di Gianfranco Pannone, che ripercorre 'l'incredibile avventura' del nucleare nel nostro paese con Scorie in libertà.
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Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi
I sabato e i festivi di dicembre
Tante proposte e novità per gli spettatori più piccoli. Laboratori sulla farina e per realizzare speciali cartoline di Natale, e tanti film: dall’animazione russa (La regina delle nevi) a quella giapponese (La collina dei papaveri), dalla stop-motion di Fantastic Mr. Fox e Coraline e la porta magica ai capolavori di grandi autori come Chaplin, Losey e Truffaut. Il cinema diventa anche un modo divertente per imparare l’inglese! Tutti i mesi, a partire da dicembre, proporremo film in lingua originale sottotitolati e commentati da insegnanti. Last but not least... Si avvia la collaborazione con Pingu's Eng lish: prima e dopo i film, esperti insegnanti di lingua organizzano divertenti attività per imparare giocando. Primo appuntamento con i simpatici Gruffalo.
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www.cinetecadibologna.it
Cinema d’autore del presente e del passato. Wes Anderson e Joseph Losey. Anderson non è solo uno dei cineasti più personali e interessanti degli ultimi quindici anni: la sua è una certa visione del cinema (indipendente) e del mondo, un gioco di sentimenti ironici e malinconici. Losey, che fugge dall’America maccartista e approda a Londra dove, complice Harold Pinter, diventa il ‘più grande regista inglese’ del dopoguerra, senza perd ere mai, nelle storie e nello stile, quell’amarezza anche ideologica di esiliato... Storie di personaggi in modi diversi inadeguati, costretti a cavarsela nel disagio della diversità, della cocente delusione adolescenziale, delle disillusioni che ti inchiodano al fallimento come spesso accade in Losey o magari ti aprono la via d’un Moonrise Kingdom, come nell’ultimo Anderson, che presentiamo in prima visione in versione originale.
Tra le prime visioni in versione originale, segnaliamo anche la commedia proletaria La parte degli angeli di Ken Loach, che partendo da uno spunto ruvido e doloroso è stato capace di realizzare una commedia ottimista, e La regola del silenzio di Robert Redford, il suo miglior film da anni, un magnifico inno al giornalismo, alla ricerca d’archivio e al tempo perduto.
Per finire: tra i regali di questo programma, il più grande film italiano sulla rivincita d’un perdente, Una vita difficile; e Il posto delle fragole: rivederlo è un’esperienza sempre vertiginosa, vederlo per la prima volta una fortuna irrinunciabile. Buone visioni di fine d’anno a tutti.
Gian Luca Farinelli e Carlo Mazzacurati
Scarica Cineteca di dicembre in pdf
dall'8 al 19 dicembre
L’amore per il teatro e per Galileo, l’amicizia con Bertolt Brecht, infine il cinema e Hollywood. Poi l’esilio e l’accusa di essere un sovversivo, un cospiratore. Finisce su una lista nera gestita da un politico intento a scovare ‘rossi’ ovunque. Fugge in Inghilterra e per alcuni anni deve lavorare con uno pseudonimo. La storia di Joseph Losey, la sua biografia, finirà col proiettarsi inevitabilmente sui personaggi, le figure che sfilano all’interno dei suoi film. Rapporti di potere, esilio, violenza, sfruttamento, ambiguità: un tetro defilé delle passioni umane, messo in scena con implacabile disincanto.
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dal 1° al 5 dicembre“Al più grande”. Tre film (anni Trenta, Quaranta, Cinquanta) per ripercorrere la carriera del ballerino che da Omaha, Nebraska, via Parigi Londra Broadway, arrivò a Hollywood e inventò il musical, variante sofisticata. Nessuno come lui, sullo schermo, sa proporci l’immagine d’una vita senza peso di gravità, aerea spumeggiante lieve. Atletico senza darlo a vedere (noblesse oblige!), ha incarnato la più ironica idea dell’eleganza americana. A Fred Astaire (e a Ginger, che amava non meno di Fred) Franco La Polla ha dedicato pagine ancora ricche di luce e di fascino. Let's face the music and dance.
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dal 3 al 31 dicembre
Dicembre mese di prime visioni in entrambe le sale del Lumière. In sala Scorsese Moonrise Kingdom, un tenero e visionario ritratto americano firmato da Wes Anderson; La parte degli angeli, che vede Ken Loach impegnato in una commedia sui giovani e la disoccupazione; l’idealismo e l’impegno civile di Robert Redford nel suo ultimo La regola del silenzio. In sala Officinema/Mastroianni tre importanti ‘recuperi’, film degli ultimi anni mai distribuiti in Italia ma acclamati in tutto il mondo: Ajami, candidato israeliano all’Oscar 2010, Tyrannosaur, dramma working class inglese premiato a l Sundance 2011 e Achille e la tartaruga, firmato da Takeshi Kitano nel 2008.
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dal 19 al 31 dicembre
Attore e poi regista, fondatore di un Festival che prende il nome da un suo famoso personaggio (il Sundance Kid di Butch Cassidy), Robert Redford incarna egregiamente il perfetto professionismo di figure in grado di muoversi con disinvoltura all’interno della giungla di Hollywood, bilanciando la propria carriera d’attore, misurandone la durata, alternando progetti dichiaratamente commerciali a scelte più oculate, sentite e a volte personalmente volute. E continuando, come regista, a raccontare l’America con spirito democratico e idealista, come in La regola del silenzio, in prima visione questo mese.
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5 e 12 dicembre
Due ritratti appassionati. La vita di un politico per cui la politica è vita: Non mi avete convinto: Pietro Ingrao, un eretico di Filippo Vendemmiati. E quella di una leggenda del mondo della moda, icona di stile, arbiter elegantiae del Novecento: Diana Vreeland – L’imperatrice della moda. Inoltre, l'impegno sociale di Daniele Vicari, che ci riporta alle origini delle migrazioni contemporanee verso l’Italia con La nave dolce, e di Gianfranco Pannone, che ripercorre 'l'incredibile avventura' del nucleare nel nostro paese con Scorie in libertà.
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I sabato e i festivi di dicembre
Tante proposte e novità per gli spettatori più piccoli. Laboratori sulla farina e per realizzare speciali cartoline di Natale, e tanti film: dall’animazione russa (La regina delle nevi) a quella giapponese (La collina dei papaveri), dalla stop-motion di Fantastic Mr. Fox e Coraline e la porta magica ai capolavori di grandi autori come Chaplin, Losey e Truffaut. Il cinema diventa anche un modo divertente per imparare l’inglese! Tutti i mesi, a partire da dicembre, proporremo film in lingua originale sottotitolati e commentati da insegnanti. Last but not least... Si avvia la collaborazione con Pingu's Eng lish: prima e dopo i film, esperti insegnanti di lingua organizzano divertenti attività per imparare giocando. Primo appuntamento con i simpatici Gruffalo.
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