martedì 31 gennaio 2017

Vite al limite

Vite al limite”, tre appuntamenti dedicati ad altrettanti grandissimi artisti: Van Gogh, Pollock e Schifano. Il teatro Ferrara Off inaugura nel 2017 l’ormai tradizionale approfondimento culturale della domenica pomeriggio – intitolato “Domeniche d’inverno” – con questo originale ciclo di incontri organizzato in vista dello Stabat Mater che si terrà venerdì 14 aprile presso il Teatro Comunale Claudio Abbado. Il pittore Giacomo Cossio, curatore dell’iniziativa, ha scelto di investigare la biografia e il lavoro di tre nomi imprescindibili per capire l’arte contemporanea, maestri in cui ha ravvisato assonanze con la figura di Gesù Cristo, per quanto intensamente hanno ricercato la verità – a discapito di sé stessi.

Ad aprire la rassegna, domenica 5 febbraio alle 18, sarà l’incontro dedicato a Vincent Van Gogh. «Vi sono nessi tra la vita di Cristo e le vite di alcuni artisti? La ricerca della verità dove porta? Queste sono le domande che mi sono posto per definire i contenuti di questa rassegna - -spiega Cossio -. Van Gogh nel 1883 scriveva in una lettera al fratello Theo: "La vita per me significa dipingere e non conservarmi la salute. [...] A volte queste misteriose parole Chi perderà la sua vita la ritroverà, sono chiare come la luce del sole". In questa affermazione sta tutto il senso della pittura e della logica che hanno animato l'arte del genio olandese. Per questo non intendo occuparmi della sua follia, ormai folcloristica, ma della tensione spirituale e morale che abitava la sua vocazione: non potendo diventare santo, diventò artista».

Seguiranno il 12 e il 19 febbraio – sempre alle 18 – gli incontri dedicati rispettivamente a Jackson Pollock e Mario Schifano. «Pollock per il mondo occidentale è stato un trauma. Un pugno in un occhio sferrato da uno strambo personaggio intrattabile che, in un arco di tempo relativamente ridotto ha rovesciato l’idea di pittura. Il suo accendersi per cinque anni – tra il 1950 e il 1955 - e poi la sua morte brusca, quasi un suicidio, ne fanno un caso interessantissimo da analizzare. Così come quello di Schifano, artista talentuosissimo e sublime. Bello, eccessivo, famoso per la condotta libertina. Si è fatto interprete e custode di una italianità regina di grazia che non ha eguali tra i suoi contemporanei. La bellezza spesso si trova dove il corpo e la vita si perdono».

Il concerto Stabat Mater anticipato da questi tre appuntamenti - organizzato da Ferrara Musica in collaborazione con Ferrara Off, per la rassegna “Ferrara Sintonie” – verrà eseguito dall’ensamble “Il suonar parlante”, diretto da Vittorio Ghielmi, con il soprano Graciela Gibelli, il controtenore Carlos Mena e il tenore Tore Denys. Il programma sarà dedicato alla contemporaneità e comprenderà la famosa versione del compositore estone Arvo Pärt, del 1985, accompagnata da una lettura di testi poetici selezionati da Monica Pavani e da un intervento dello stesso Cossio.
Il ciclo “Vite al limite” si terrà presso lo spazio teatrale di viale Alfonso I d’Este 13. Partecipazione ad offerta libera. Per informazioni scrivere a info@ferraraoff.it oppure telefonare al numero 3336282360.
Il concerto Stabat Mater si terrà presso il Teatro Comunale Claudio Abbado, in corso Martiri 5. L’ingresso costa 20 euro intero, ridotto a 10 euro per tutti i soci di Ferrara Off.



Il disprezzo

  • Prima visione: Billy Lynn - Un giorno da eroe, La La Land e Arrival
  • Il Cinema Ritrovato al cinema: Il disprezzo
  • Cinema '63
  • I 30 film più belli del 2016
  • Omaggio a Sergei Loznitsa
  • Cinema e psicoanalisi: Any Day Now
  • Schermi e Lavagne
  • I mestieri del cinema
  • Lumière! L'invenzione del cinematografo

Prima visione

Cinema Lumière e Laboratori delle Arti UniBo (Piazzetta Pier Paolo Pasolini)
Billy Lynn - Un giorno da eroe
(Billy Lynn's Long Halftime Walk, USA-GB-Cina/2016) di Ang Lee (113')
In italiano e in versione originale con sottotitoli
Da giovedì 2 febbraio

I dieci soldati della squadra di Billy Lynn hanno compiuto una coraggiosa azione di guerra in Iraq, immortalata per caso dalle telecamere di un tg; trasformati di colpo in eroi nazionali, vengono richiamati in patria per due settimane di Victory Tour, con interviste, visita alla Casa Bianca, comizi pubblici, fino all’apparizione come ospiti d’onore alla tradizionale partita di football del Giorno del Ringraziamento. Ma la verità è distante anni luce dalla percezione pubblica e il soldato-eroe Billy Lynn dovrà sforzarsi di non impazzire. La spettacolarizzazione della guerra, il conflitto di classe, lo strapotere dell’entertainment e del mercato, ma anche la forza dell’amicizia, la paura della morte, la scoperta dell’amore: dal pluripremiato Ang Lee (I segreti di Brokeback Mountain, La tigre e il dragone, Vita di Pi) e tratto dal romanzo rivelazione È il tuo giorno Billy Lynn di Ben Fountain, un film ricco di invenzioni visive e di aspra critica del sentimentalismo patriottico. Giovedì 2 al cinema Lumière; da venerdì 3 presso i Laboratori delle Arti Unibo.


Cinema Lumière
La La Land
(USA/2016) di Damien Chazelle (127')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 8 febbraio

Al Lumière, naturalmente in versione originale con sottotitoli, uno dei film più attesi dell'anno, trionfatore agli ultimi Golden Globe e lanciatissimo verso la notte gli Oscar con ben 14 candidature. Damien Chazelle, talentuoso regista classe 1985 con solo tre film all'attivo e reduce dal clamoroso successo di Whiplash, riscrive il musical classico come nessuno finora aveva osato e saputo fare, in un'opera che trasuda amore e rimpianto per il cinema (e il jazz) della golden era. Lo fa raccontando l’intensa e burrascosa storia d’amore tra un’attrice e un musicista (Emma Stone e Ryan Gosling) che si sono appena trasferiti a Los Angeles in cerca di successo. “Una storia, quella di chi cerca fortuna a Hollywood, che il cinema ha raccontato mille volte ma che Chazelle colora di più complesse e coinvolgenti riflessioni, a cominciare dalla scelta di farne un musical. Non certo per appagare la propria cinefilia ma piuttosto perché solo il musical sembra capace di tenere insieme la forza dei sogni e il fascino dell’eleganza con quel senso di inattualità e di distacco dal reale che possono riportare con i piedi per terra i sognatori” (Paolo Mereghetti).


Laboratori delle Arti UniBo (Piazzetta Pier Paolo Pasolini) e Sala Cervi

Arrival
(USA/2016) di Denis Villeneuve (116')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 8 febbraio

Regista canadese di difficile catalogazione, Denis Villeneuve alterna film d'autore e di genere, produzioni indipendenti e hollywoodiane. Con Arrival, approda alla fantascienza – ma ad ottobre uscirà anche il suo Blade Runner 2049, sequel del cult di Ridley Scott – e aggiunge un nuovo affascinante tassello al cinema del contatto con gli alieni. Alcune navi extraterrestri raggiungono la Terra. A capo della squadra chiamata a trovare una via di comunicazione tra le specie c'è la linguista interpretata da Amy Adams. Una corsa contro il tempo per salvare l'umanità dal conflitto globale. Villeneuve imprime alla narrazione un ritmo da thriller, ordina con finezza i piani temporali e pone al centro del racconto (come già in La donna che canta e Sicario) un'intensa eroina femminile. Candidato a 8 premi Oscar: miglior film, tra cui migliore regia, miglior fotografia e sceneggiatura non originale. Fino a mercoledì 1° febbraio presso i Laboratori delle Arti Unibo; da venerdì 3 in Sala Cervi.



Il Cinema Ritrovato al cinema: Il disprezzo
Dal 6 febbraio nelle sale italiane. Al Lumière tutti i lunedì e martedì del mese

 
Il disprezzo è un film perfetto: classico, moderno, realista e romantico"
(Jean Douchet)
 Per la prima volta in sala, Il disprezzo in edizione director’s cut restaurata. Ovvero, tutt’altro film rispetto alla famigerata versione italiana o ‘versione Ponti’, scivolata senza scrupoli dagli schermi anni Sessanta ai successivi passaggi televisivi. Sì perché fu proprio il tycoon italiano che stravolse il film (per questo disconosciuto dal suo autore) rimontandolo, tagliandone venti minuti, appiattendo sull’italiano la babele dei dialoghi, sostituendo la musica per archi di Georges Delerue con il jazz di Piero Piccioni, eliminando di netto il finale e facendo cadere sul pavimento della sala di montaggio il nudo della diva più hot di quegli anni. Il romanzo di Moravia diviene il pretesto per uno dei film più lineari e narrativi di Godard, dove il paesaggio mediterraneo e marino offre un sontuoso contrasto a lla volgarità del milieu cinematografico e all'amarezza della fine di una coppia. Tra Cinecittà e una Capri dai colori irresistibilmente pop, Michel Piccoli lavora sul set di un improbabile adattamento dell'Odissea (l'aristocratico regista è Fritz Lang che interpreta se stesso), mentre la moglie Brigitte Bardot è corteggiata dal produttore. Una riflessione sul cinema e sull’amore asprigna e ironica, illuminata e luminosa, e “tutta incentrata sul rapporto classicità-modernità” (Alberto Farassino).
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Cinema '63
dal 3 al 18 febbraio – Cinema Lumière

Intorno al Disprezzo abbiamo costruito una rassegna dedicata al 1963, che fu l'anno di eventi storici cruciali, la morte di JFK (riproponiamo i fondamentali documentari kennediani di Robert Drew) e di Papa Giovanni XXIII, e di straordinarie convivenze sullo schermo di classico e nuovo. Grandi registi eccentrici ragionano intorno al cinema (8 ½), che al momento ha i suoi problemi: Hollywood affronta la crisi dello studio system, ma Billy Wilder e la premiata coppia Lemmon-MacLaine rilanciano con Irma la dolce (che inaugura la rassegna venerdì 3 alle 21.45 e sarà introdotto da Gian Luca Farinelli); in Francia la nouvelle vague conosce l’avvio d’un veloce riflusso. Eppure l’annata è piena di film straordinari quanto eterogenei, la sontuosa affermazione autoriale (Il Gattopardo), il nuovo canone del film ‘di denuncia&rs quo; (Le mani sulla città), il grande romanzo delle origini di Kazan (America, America), il magico incontro Pinter-Losey (Il servo), l’apologo crudele di Brook (Il signore delle mosche), il realismo inusitato di Cassavetes (Gli esclusi), il poema cinematografico di Pasolini (La rabbia), la commedia nera di Berlanga (La ballata del boia) e quella politica e sociale di Monicelli (I compagni), il dramma lancinante e 'scandaloso' di Bergman (Il silenzio) e quello angosciante e suicidario di Malle (Fuoco fatuo). E infine il più inventivo e ironico degli 007 (Dalla Russia con amore).
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I 30 film più belli del 2016
A seguire proiezione di Whiplash. E a febbraio si vota per il miglior film italiano!

Per oltre un mese abbiamo raccolto on-line i voti del nostro pubblico sul sito cinemabo.it, in collaborazione con Vodafone. È giunta l'ora di proclamare i film più belli del 2016 tra i 30 selezionati dal comitato scientifico della Cineteca (nelle categorie regia, sceneggiatura, musica, scenografia/costumi, cast) in una serata condotta dal direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli e da Roy Menarini. A seguire, in versione originale con sottotitoli, Whiplash, il film che ha rivelato al mondo il talento di Damien Chazelle, l'autore del pluripremiato La La Land. E a febbraio rilanciamo aprendo un nuovo concorso, questa volta dedicato al miglior film italiano tra 20 selezionati, senza distinzione di genere, tecnica o forma produttiva.
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Omaggio a Sergei Loznitsa
fino a venerdì 3 febbraio – Cinema Lumière

Prosegue nel cartellone di febbraio l'omaggio a Sergei Loznitsa, autore prodigio del nuovo documentario degli anni Duemila, ospite la scorsa settimana della Cineteca per presentare il suo ultimo Austerlitz. Cittadino simbolo di una ex Unione Sovietica implosa in piccole patrie, conosce bene la sua patria allargata e ne ha raccontato senza retorica gli snodi storici cruciali: i novecento tragici giorni dell'assedio di Leningrado (Blokada, mercoledì 1 alle ore 18.30; presentazione di Paolo Simoni ed Elena Pirazzoli di Home Movies) e il tentato colpo di stato del 1991 che decretò la dissoluzione dell'URSS (The Event, venerdì 3 alle 17.45), narrati montando senza commenti i soli materiali d'archivio; la Piazza di Kiev e la rivoluzione ucraina del febbraio del 2014 (Maidan, giovedì 2 alle 17.45) ripresi in lunghi piani fissi, lasciando p arlare gli eventi.
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Cinema e psicoanalisi: Any Day Now
Venerdì 3 febbraio, ore 20 – Cinema Lumière e Biblioteca Renzo Renzi

Prosegue il ciclo di proiezioni e incontri, in collaborazione con il Centro Psicoanalitico G. Carloni – E. Molinari, incentrato sul tema delle nuove forme di genitorialità. Any Day Now racconta la storia vera, accaduta negli anni Settanta, di un teenager con sindrome Down abbandonato dalla madre e accolto da una coppia gay, poi costretta a lottare con le istituzioni per salvare quello che ormai considerano un figlio. A seguire incontro di approfondimento sui temi del film presso con gli psicoanalisti Maria Cristina Calzolari e Roberto Verlato presso la Biblioteca Renzo Renzi.
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Schermi e Lavagne
Animali fantastici e dove trovarli e Palle di neve al Cineclub per bambini e ragazzi

Il cioccolato protagonista in Cinnoteca
Sabato 4 e domenica 5 febbraio – Cinema Lumière e Cinnoteca

Ancora un week-end ricco di proposte per i nostri cinefili in erba. Al Cineclub per bambini e ragazzi due fra i più apprezzati film dell'ultima stagione: Animali fantastici e dove trovarli (sabato 4), primo spin-off dell'Harry Potter universe, “spettacolo ricco, barocco, con alcune incredibili ricostruzioni digitali della New York dell'anteguerra” (Peter Bradshaw), e Palle di neve (domenica 5), intenso racconto di un'enorme sfida a palle di neve fra bambini che rischia di diventare qualcosa di più serio e fuori controllo: “raramente abbiamo visto un cartone animato più intelligente e profondo ambientato sul confine tra infanzia e adolescenza” (Francesco D'Alò). Per finire l'ormai consueto appuntamento quindicinale in Cinnoteca, questa volta con il cioccolato protagonista: cortometraggi a tema, merenda offerta da Alc e Nero e un laboratorio per bambini. L'ingresso è libero presentando la tessera Schermi e Lavagne.
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I mestieri del cinema
Corsi gratuiti della Cineteca. Al via la selezione

Dalla realizzazione di un documentario alla gestione di un archivio; dal restauro della pellicole al cineturismo: le professionalità richieste da un mondo sempre più vasto e diversificato com’è quello del cinema, mancano spesso di una 'bottega' dove imparare il mestiere. La Cineteca di Bologna lancia anche quest'anno un ampio ventaglio di proposte di formazione, tutte a partecipazione gratuita, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo. Di impegno e durata differenti, disegnati sulla base delle esigenze del profilo formativo scelto, i corsi si rivolgono alle figure più diverse, selezionate attraverso la valutazione del curriculum e di un successivo colloquio. Al via le iscrizioni ai primi corsi: 'Gli archivi delle immagini in movimento: conservare per mostrare' (scadenza 15 febbraio); 'La valorizzazione del patrimonio: aspetti legali e gestionali' (scadenza 15 marzo); 'Corso di alta formazione in cinema documentario e sperimentale' (con sede a Parma; scadenza 28 febbraio); 'Specialista in documentario interattivo'.
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La mostra prorogata fino al 5 marzo
Venerdì, sabato e domenica visite guidate con Gian Luca Farinelli
Nel week-end le 'insolite visite' con Malandrino e Veronica
 
Ancora più di un mese per scoprire le tante sorprese della mostra Lumière! L'invenzione del cinematografo, prorogata fino al prossimo 5 marzo. Ideata e curata dall’Institut Lumière di Lione e per la prima volta fuori dai confini francesi, la mostra racconta l’avventura della famiglia che ha inventato il cinematografo: Antoine, pittore e fotografo, e i suoi due geniali figli Louis e Auguste, gli ultimi inventori e al contempo i primi autori e programmatori del cinema. L’esposizione racconta la loro epopea fatta non solo di cinema ma anche di altre straordinarie invenzioni fra cui i bellissimi autochromes, le prime fotografie a colori. Presentando il biglietto della mostra, riduzione sull'acquisto del cofanetto Blu-ray/Dvd (Edizioni Cineteca di Bologna 2016).Sabato 4  (ore 17) e domenica 4 febbraio (ore 11.30)  visite guidate condotte da Gian Luca Farinelli. Nel week-end proseguono le  'insolite visite' alla mostra con Malandrino e Veronica: la premiata coppia, nei panni dei fratelli di Lione, coadiuvata da Eugenio Maria Bortolini, accompagnerà i partecipanti indietro nel tempo fino al 1912 e li guiderà nella realizzazione di un cinegiornale sull'affondamento del Titanic.
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martedì 24 gennaio 2017

I mestieri del cinema

  • Prima visione: La La Land, Arrival, Sully
  • Lumière! L'invenzione del cinematografo. La chiusura della mostra prorogata fino al 5 marzo
  • Art City Cinema
  • Sergei Loznitsa presenta Austerlitz
  • Edizioni Cineteca di Bologna: Hiroshima mon amour e Notte e nebbia
  • Cineclub per bambini e ragazzi: Miss Peregrine e Pets – Vita da animali
  • Il Cinema Ritrovato al cinema: Sherlock Jr. vs The Kid
  • I mestieri del cinema


Prima visione

Cinema Lumière
La La Land
(USA/2016) di Damien Chazelle (127')
Versione originale con sottotitoli italiani
Da giovedì 26 gennaio

Arriva al Lumière, naturalmente in versione originale con sottotitoli, uno dei film più attesi dell'anno, Gran Premio della giuria a Cannes, trionfatore agli ultimi Golden Globe e lanciatissimo verso la notte gli Oscar con ben 14 candidature. Damien Chazelle, talentuoso classe 1985 con solo tre film all'attivo e reduce dal clamoroso successo di Whiplash, riscrive il musical classico come nessuno finora aveva osato e saputo fare, in un'opera che trasuda amore e rimpianto per il cinema (e il jazz) della golden era. Lo fa raccontando l’intensa e burrascosa storia d’amore tra un’attrice e un musicista (Emma Stone e Ryan Gosling) che si sono appena trasferiti a Los Angeles in cerca di successo. “Una storia, quella di chi cerca fortuna a Hollywood, che il cinema ha raccontato mille volte ma che Chazelle colora di più complesse e coinvolgenti riflessioni, a cominciare dalla scelta di farne un musical. Non certo per appagare la propria cinefilia ma piuttosto perché solo il musical sembra capace di tenere insieme la forza dei sogni e il fascino dell’eleganza con quel senso di inattualità e di distacco dal reale che possono riportare con i piedi per terra i sognatori” (Paolo Mereghetti).
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Laboratori delle Arti UniBo (Piazzetta Pier Paolo Pasolini)

Arrival
(USA/2016) di Denis Villeneuve (116')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 1° febbraio

Regista canadese di difficile catalogazione, Denis Villeneuve alterna film d'autore e di genere, produzioni indipendenti e hollywoodiane. Con Arrival approda alla fantascienza – ma ad ottobre uscirà anche il suo Blade Runner 2049, sequel del cult di Ridley Scott – e aggiunge un nuovo affascinante tassello al cinema del contatto con gli alieni. Alcune navi extraterrestri raggiungono la Terra. A capo della squadra chiamata a trovare una via di comunicazione tra le specie c'è la linguista interpretata da Amy Adams. Una corsa contro il tempo per salvare l'umanità dal conflitto globale. Villeneuve imprime alla narrazione un ritmo da thriller, ordina con finezza i piani temporali e pone al centro del racconto (come già in La donna che cantaSicario) un'intensa eroina femminile. Candidato a 4 Premi Oscar: miglior film, migliore regia, miglior fotografia e sceneggiatura non originale.
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Sala Cervi

Sully
(USA/2016) di Clint Eastwood (96')
Versione originale con sottotitoli italiani
Da giovedì 26 gennaio

A due anni dal ritratto del Navy Seal Chris Kyle di American Sniper, Clint Eastwood porta sullo schermo la vicenda di un altro ‘eroe quotidiano’ della recente storia americana, quella del pilota Chesley ‘Sully’ Sullenberger (interpretato da Tom Hanks), che il 15 gennaio 2009 ha fatto ammarare nelle acque del fiume Hudson il volo US Airways 1549, salvando la vita di 155 persone tra passeggeri ed equipaggio. Non limitandosi al racconto del drammatico episodio – riprodotto con la massima veridicità grazie al contributo degli stessi protagonisti – Eastwood ripercorre l’inchiesta che seguì lo scampato disastro. “Chiunque sia in grado di prendere delle decisioni quando le cose vanno male, e che possa risolvere un problema senza farsi prendere dal panico, è una persona degna di esser rappresentata in un film. Ma per me, il vero conflitto è avvenuto dopo, quando vengono messe in discussione le sue decisioni malgrado abbia salvato tante vite” (Clint Eastwood).
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La chiusura della mostra prorogata fino al 5 marzo
Mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica visite guidate con Gian Luca Farinelli
Nel week-end le 'insolite visite' con Malandrino e Veronica
 
Ancora più un mese per scoprire le tante sorprese della mostra Lumière! L'invenzione del cinematografo, prorogata fino al prossimo 5 marzo. Ideata e curata dall’Institut Lumière di Lione e per la prima volta fuori dai confini francesi, la mostra racconta l’avventura della famiglia che ha inventato il cinematografo: Antoine, pittore e fotografo, e i suoi due geniali figli Louis e Auguste, gli ultimi inventori e al contempo i primi autori e programmatori del cinema. L’esposizione racconta la loro epopea fatta non solo di cinema ma anche di altre straordinarie invenzioni fra cui i bellissimi autochromes, le prime fotografie a colori. Presentan do il biglietto della mostra, riduzione sull'acquisto del cofanetto Blu-ray/Dvd (Edizioni Cineteca di Bologna 2016). Mercoledì 25, giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 (ore 17) e domenica 29 (ore 11.30)  visite guidate condotte da Gian Luca Farinelli. Nel week-end proseguono le  'insolite visite' alla mostra con Malandrino e Veronica: la premiata coppia, nei panni dei fratelli di Lione, coadiuvata da Eugenio Maria Bortolini, accompagnerà i partecipanti indietro nel tempo fino al 1912 e li guiderà nella realizzazione di un cinegiornale sull'affondamento del Titanic.
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Art City Cinema
Sabato omaggio a Marina Abramović per la Art City White Night
fino a domenica 31 gennaio – Cinema Lumière

In occasione della 41a edizione di Arte Fiera (27-30 gennaio), un percorso di visioni per indagare le feconde intersezioni tra cinema e arte. Ritratti d’artista, di fiction e non, dal Rembrandt di Peter Greenaway a Picasso, da Bosch a Chagall, documentari sull’arte preistorica e su quella contemporanea, sulla fotografia e sulla sperimentazione televisiva, e un programma curato da Rinaldo Censi che esplora come la videoarte, da Andy Warhol a Michael Snow, abbia ripreso e riattualizzato il cinema dei fratelli Lumière. Infine tre programmi dedicati a Frida Kahlo, Hugo Pratt e Salvador Dalí, in occasione di altrettante importanti esposizioni in corso a Bologna. Sabato 29, nell'ambito di Art City White Night, a partire da mezzanotte un ricco programma, introdotto da Vittorio Boarini, dedicato a Marina Abramović: il documentario The Space in Between: Marina Abramo vić and Brazil di Marco Del Fiol, e due video – City of Angels e Terra degli Dea Madre – nati dalla collaborazione tra la Abramović e l’artista tedesco Ulay.
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Sergei Loznitsa presenta Austerlitz
Il film inaugura la personale dedicata al regista

Mercoledì 25 gennaio, ore 20 – Cinema Lumière

Autore prodigio del nuovo documentario degli anni Duemila, premiato nei maggiori festival del settore e dalle più autorevoli giurie, Sergei Loznitsa è anche cittadino simbolo di una ex Unione Sovietica implosa in piccole patrie. Ucraino (e narratore astratto della rivoluzione in Maidan), nato in Bielorussia, diplomato a Kiev, conosce bene la sua patria allargata. A decostruire il mito dell’antinazismo patriottico ci ha pensato con Anime nella nebbia, mentre in tutte le altre sue opere ha reinterpretare la tradizione del cinema socialista facendo impallidire i confini tra realtà e finzione. In Austerlitz, che presentiamo all'interno del programma di Art City Cinema, “il dispositivo del film è semplicissimo: riprese fisse, spesso lunghe diversi minuti, in bianco e nero, senza commento e senza musiche, che mostrano un campo di sterminio oggi, trasformato in meta turistica” (Emiliano Morreale). Sergei Loznitsa incontrerà il pubblico in sala al termine della proiezione.
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Edizioni Cineteca di Bologna: Hiroshima mon amour e Notte e nebbia
Venerdì 27 proiezione di Notte e nebbia in occasione della Giornata della Memoria

Esce per le Edizioni Cineteca di Bologna il cofanetto Dvd con due capolavori di Alain Resnais in versione restaurata. Hiroshima mon amour è una delle opere che hanno cambiato il corso della storia del cinema, “un film che non potevamo prevedere”, come lo definì Godard. Nel contrappunto tra i documenti d'una tragedia storica (l'ecatombe nucleare) e le immagini di una tersa storia d'amore (tra un uomo giapponese e un'attrice francese giunta a Hiroshima per girare un film sulla pace portando con sé le tracce di un passato lacerante), Resnais arriva dritto al cuore della condizione umana. Notte e nebbia, che proponiamo al Lumière venerdì 27 alle ore 18 insieme a Austerlitz di Loznitsa in occasione della Giornata della Memoria, è il documentario che Resnais girò nel 1955, “per non dimenticare e per incitar e alla vigilanza" ed è rimasto nel tempo la più allucinante, vera e giusta testimonianza di quel che fu l’orrore dei campi di sterminio. Nel booklet curato da Paola Cristalli, un testo di Marguerite Duras, un montaggio di dichiarazioni di Resnais, la storica ‘tavola rotonda’ del 1959 dei “Cahiers du cinéma”, saggi di Kent Jones e di Sergio Arecco. In vendita in Cineteca, in libreria e on-line su Cinestore (sconto 15%).
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Cineclub per bambini e ragazzi: Miss Peregrine e Pets – Vita da animali
Sabato 28 e domenica 29 gennaio, ore 16 – Cinema Lumière

Due dei film più applauditi dell'ultima stagione animeranno il week-end di Schermi e Lavagne dedicato ai cinefili in erba. Per i più grandicelli sabato proponiamo Miss Peregrine – la casa dei ragazzi speciali: dal regista visionario Tim Burton un'esperienza cinematografica indimenticabile tratta dall'omonimo bestseller di Ramson Riggs. Un concentrato di fantasia e immaginazione, ricco di personaggi memorabili, battaglie epiche e singolari manipolatrici del tempo. Per i più picoli domenica Pets – Vita da animali: dai produttori di Cattivissimo Me e Minions una commedia avventurosa d'animazione sui nostri animali domestici ambientata in una scintillante New York colorata d'autunno.
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Il Cinema Ritrovato al cinema: Sherlock Jr. vs The Kid

Nel mese di Arte Fiera non potevamo non chiamare in causa Charlie Chaplin e Buster Keaton, due grandi avanguardisti del Novecento, comici il cui genio, linguaggio e felicità d'invenzione si iscrivono direttamente nella storia dell'arte, compagni di strada di Picasso e Magritte. Li abbiamo chiamati a un dialogo muto, presentando e mettendo a confronto, in un doppio programma, i capolavori The Kid - Il monello e Sherlock Jr. - La palla n° 13, entrambi presentati in versione restaurata. Da un lato il film in cui Chaplin, per la prima volta, fece ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo, mescolando farsa e poesia, melodramma e comicità, e raccontando la condizione umana e i suoi sentimenti più profondi attraverso la storia di un bambino abbandonato e di una famiglia reinventata. Dall’altro, uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale il comico dall’espressione impassibile è un proiezionista aspirante detective che sogna di entrare e uscire dallo schermo cinematografico in un susseguirsi di gag surreali e irresistibili. Meglio la felicità possibile di Chaplin o il cinema impossibile di Buster Keaton?
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I mestieri del cinema
Corsi gratuiti della Cineteca. Al via la selezione

Dalla realizzazione di un documentario alla gestione di un archivio; dal restauro della pellicole al cineturismo: le professionalità richieste da un mondo sempre più vasto e diversificato com’è quello del cinema, mancano spesso di una 'bottega' dove imparare il mestiere. La Cineteca di Bologna lancia anche quest'anno un ampio ventaglio di proposte di formazione, tutte a partecipazione gratuita, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo. Di impegno e durata differenti, disegnati sulla base delle esigenze del profilo formativo scelto, i corsi si rivolgono alle figure più diverse, selezionate attraverso la valutazione del curriculum e di un successivo colloquio. Al via le iscrizioni ai primi corsi: 'Gli archivi del le immagini in movimento: conservare per mostrare' (scadenza 15 febbraio); 'La valorizzazione del patrimonio: aspetti legali e gestionali' (scadenza 15 marzo); 'Corso di alta formazione in cinema documentario e sperimentale' (con sede a Parma; scadenza 28 febbraio); 'Specialista in documentario interattivo'.
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giovedì 19 gennaio 2017

Digerselz al Teatro Off

Digerseltz: dal teatro alla tavola, l’ossessione del cibo a Ferrara Off
Domenica 22 gennaio, dopo lo spettacolo, convenzioni speciali per cenare nei ristoranti ferraresi



Cosa nasconde l’ossessione contemporanea per il cibo, la mitologia dell’eccedenza e dello spreco rituale da cui tutti, chi più e chi meno, siamo influenzati? “Digerseltz” – in scena domenica 22 gennaio alle 18, presso il teatro Ferrara Off – articolerà questa domanda indagando il significato profondo del mangiare: insopprimibile azione di auto sostentamento, scelta politica, pratica culturale massificata legata al rapporto dell’essere umano con il corpo e con la fame, con la morte, con il sacro e con la comunità. Allo stesso tempo costruirà una riflessione sulle assonanze che avvicinano l’atto del nutrirsi al mestiere dell’attore.

«Il corpo in scena mangia e si fa mangiare – spiega Elvira Frosini, interprete nonché ideatrice e regista del monologo -. Si ingozza di parole e a sua volta provoca nel pubblico un’indigestione di parole. Nel suo essere esposto diventa vittima sacrificale, agnello in mezzo ai lupi, dato in pasto ad occhi famelici o svogliati. L’artista è come il maiale: non si butta niente».

In linea con i contenuti della rappresentazione, Ferrara Off ha voluto stipulare una speciale convenzione con due conosciuti ristoranti ferraresi: Settimo, in via Cortevecchia 49, e Lo Scaccianuvole, in via Cassoli 49. I loro clienti, nella settimana precedente la rappresentazione, riceveranno in regalo un buono sconto per assistere allo spettacolo. Inoltre tutte le persone che, nella serata di domenica 22 gennaio, sceglieranno di cenare in uno di questi due locali avranno diritto a uno sconto del 10% sul conto.

“Digerseltz”, organizzato in collaborazione con Officine Caos e Stalker Teatro, rappresenta la tappa conclusiva del weekend ferrarese della compagnia romana Frosini/Timpano, che venerdì 20 gennaio porterà sul palco nel vicino Teatro Comunale di Occhiobello “Acqua di colonia” e sabato 21 gennaio sarà in scena a Ferrara Off con “Dux in scatola”. I tre appuntamenti rappresentano un’occasione da non perdere per tutte le persone interessate a conoscere una delle realtà più interessanti attive nella produzione italiana contemporanea.

L’ingresso allo spettacolo costerà 8 euro per soci di Ferrara Off, 5 euro ridotto per gli under20, 10 euro – comprensivi di tessera 2017 - per i non soci. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@ferraraoff.it oppure telefonare al numero 3336282360.


Teatro a Occhiobello

TEATRO COMUNALE DI OCCHIOBELLO
Venerdì 20 gennaio - ore 21
ACQUA DI COLONIAUno spettacolo sul colonialismo italiano
Testo, regia, interpretazione /
Elvira Frosini e Daniele Timpano
Consulenza / Igiaba Scego
Voce del bambino Unicef / Sandro Lombardi
Aiuto regia e drammaturgia / Francesca Blancato
Scene e costumi / Alessandra Muschella e Daniela De Blasio
Disegno luci / Omar Scala
Progetto Grafico / Valentina Pastorino
Uno spettacolo di Frosini / Timpano
Produzione / Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse, Accademia degli Artefatti
Con il sostegno di Armunia Festival Inequilibrio
Si ringrazia C.R.A.F.T. Centro Ricerca Arte Formazione Teatro

L’ANTEPRIMA A OTTOBRE SCORSO PER IL FESTIVAL ‘INTERNAZIONALE A FERRARA’.
LO SPETTACOLO, IN VERSIONE INTEGRALE, VENERDÌ AL COMUNALE DI OCCHIOBELLO.

Dopo la pausa natalizia, riprende venerdì 20 gennaio, alle ore 21, al Teatro Comunale di Occhiobello, con lo spettacolo “Acqua di colonia”, la XV edizione della programmazione teatrale, organizzata dal Comune di Occhiobello in collaborazione con associazione Arkadiis. Per la prima volta in paese, salirà sul palco la Compagnia Frosini/Timpano, rivelazione artistica del teatro contemporaneo italiano, che da circa dieci anni calca le scene dei più importanti luoghi di spettacolo e festival italiani e internazionali. La loro ultima produzione “Acqua di colonia”, che ha debuttato lo scorso novembre al Romaeuropa Festival, sfata l’idea ancora piuttosto diffusa e tranquillizzante che il tardivo e rimosso colonialismo italiano si identifichi con l’impero fascista. Una storia rimossa e negata, quella delle colonie italiane, che dura 60 anni, inizia già nell'Ottocento, ma che nell'immaginario comune si riduce ai cinque anni dell'Impero Fascista. “Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. È acqua passata, acqua di colonia, cosa c'entra col presente?”. Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall'Italia, l'Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavano nell'Ottocento; Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, “e comunque ‘noi’ con ‘loro’ non c'entriamo niente; gli africani stessi sono tutti uguali”. E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull'autobus, per strada? Anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno. “Acqua di Colonia”, più che una ricostruzione sia pure frammentaria dei misfatti del colonialismo italiano, è una decostruzione sui generis dei miti, alti o bassi che siano, della mentalità coloniale. Uno spettacolo capace di lasciare nel dubbio chi ascolta, di far ridere senza sciatteria e con un’ironia pungente e dissacrante che non risparmia nessuno. Un impatto emotivo forte, per una presa di coscienza a vari livelli. Un appuntamento da non perdere assolutamente, per farsi delle domande, per riattivare lo sguardo e recuperare prospettiva sulle forme di convivenza o non convivenza.
Biglietti: intero € 13, ridotto € 11 (over 65 e Rete dei Teatri, soci Arci, soci Ferrara Off), ridotto under 30 € 8. Per maggiori informazioni: 349.8464714 o 0425.766121 info@teatrocomunaleocchiobello.it - www.arkadiis.it
Chi volesse approfondire il lavoro della Compagnia Frosini/Timpano, sabato 21 e domenica 22 gennaio, al Teatro Ferrara Off, situato sulle Mura della Città Estense, potrà assistere a “Dux in scatola” e “Digerseltz”, due monologhi con in scena rispettivamente Daniele Timpano e Elvira Frosini. Info su: www.ferraraoff.it

Elvira Frosini e Daniele Timpano
Sono autori, registi e attori. I loro lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival, e contesti performativi in Italia e all'estero, tra gli altri: Teatro Argentina di Roma, Romaeuropa Festival, Teatro Elfo Puccini, Teatro della Tosse di Genova, Teatro Bellini di Napoli, Festival Inequilibrio/Armunia a Castiglioncello, Short Theatre di Roma, Theatre de La Colline - Parigi, "Face a Face" / Theatre de la Ville Parigi, La Nuit Blanche - Parigi, Asti Teatro, Bassano Opera Estate/Festival B.Motion, Orestiadi di Gibellina. Tra i loro spettacoli ricordiamo:
Dux in scatola (2006), Reperto#01(2006), Ecce robot! (2007), Sì l'ammore no (2009), Risorgimento Pop (scritto con Marco Andreoli, del 2009), Ciao bella (2010), Digerseltz (2012), Aldo morto - tragedia (2012), ZOMBITUDINE (2013), Alla città morta - Prima espistola ai romani (2014 - episodio scritto e realizzato per il progetto "Ritratto di una Capitale" del Teatro di Roma), Carne (2016), Acqua di colonia (2016). Con i loro lavori sono stati pubblicati da vari editori e finalisti e vincitori di numerosi premi: Dux in scatola è stato finalista ai Premi Scenario e Vertigine, pubblicato da Coniglio nel 2006 e da Hystrio nel 2008, e con Risorgimento Pop sono stati tradotti e presentati a Parigi per Face à Face. Reperto#01 è stato finalista al Premio VDA nel 2006, e Sì l'ammore no finalista al Premio Dante Cappelletti/Tuttoteatro.com nel 2009. Dux in scatola, Risorgimento Pop e Aldo morto compongono una trilogia edita da Titivillus nel 2012 con il titolo Storia cadaverica d'Italia. Lo spettacolo Aldo morto è stato candidato al Premio Ubu nel 2012 come migliore novità drammaturgica, ha vinto il Premio Rete Critica 2012 ed il premio NICO GARRONE 2013 per il progetto speciale “Aldo morto 54”. Nel 2013 hanno realizzato in collaborazione con il Teatro dell'Orologio di Roma e Fondazione Romaeuropa il progetto Aldo morto 54 (54 giorni di repliche dello spettacolo Aldo morto e 54 giorni di autoreclusione di Daniele Timpano in streaming in una cella ricostruita appositamente in teatro. Aldo morto 54 ha vinto il premio Nico Garrone 2013. Hanno lavorato per RadioTre Rai nella trasmissione “Rombi tuoni scoppi scrosci tonfi boati”, realizzata per il centenario del Futurismo italiano, e in "Diari di guerra", serie di letture realizzate per il centenario della Grande Guerra. Nel 2014 Rai5 ha realizzato un documentario su di loro nel ciclo "Roma: la nuova drammaturgia". Nel 2014 hanno partecipato come autori ed interpreti con un loro lavoro a "Ritratto di una capitale" - spettacolo/progetto speciale del Teatro di Roma al Teatro Argentina. Hanno ideato e realizzato le rassegne Generatore X (2004-2007), Uovo - spazio performativo (2004-2007), la rassegna romana indipendente Ubu Settete (fino al 2007), il progetto NOVO CRITICO - incontri tra critica e nuova scena contemporanea (2008-2010), e dal 2010 realizzano ECCE PERFORMER - progetto di formazione e creazione per la scena contemporanea. Sono attivi nella formazione da diversi anni in tutta Italia.

martedì 17 gennaio 2017

Corsi gratuiti della Cineteca

  • Prima visione: Arrival, Silence e Paterson
  • Art City Cinema
  • Presentazione del cofanetto Cinico TV - Volume terzo
  • Il Cinema Ritrovato al cinema: Sherlock Jr. vs The Kid
  • Incontri con il cinema italiano. Antonio Capuano presenta Bagnoli Jungle
  • Permanent Vacation: il cinema di Jim Jarmusch
  • Cinema e psicoanalisi: I ragazzi stanno bene
  • Schermi e Lavagne: Chaplin, Keaton e Mr Ubik in Cinnoteca
  • I mestieri del cinema
  • Lumière! L'invenzione del cinematografo



Prima visione

Laboratori delle Arti UniBo (Piazzetta Pier Paolo Pasolini)
Arrival
(USA/2016) di Denis Villeneuve (116')
da giovedì 19 gennaio
Versione originale con sottotitoli italiani

Regista canadese di difficile catalogazione, Denis Villeneuve alterna film d'autore e di genere, produzioni indipendenti e hollywoodiane. Con Arrival approda alla fantascienza – ma ad ottobre uscirà anche il suo Blade Runner 2049, sequel del cult di Ridley Scott – e aggiunge un nuovo affascinante tassello al cinema del contatto con gli alieni. Alcune navi extraterrestri raggiungono la Terra. A capo della squadra chiamata a trovare una via di comunicazione tra le specie c'è la linguista interpretata da Amy Adams. Una corsa contro il tempo per salvare l'umanità dal conflitto globale. Villeneuve imprime alla narrazione un ritmo da thriller, ordina con finezza i piani temporali e pone al centro del racconto (come già in La donna che canta e Sicario) un'intensa eroina femminile. Giovedì 19 al Cinema Lumière; da venerdì 20 presso Laboratori delle Arti Unibo.
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Cinema Lumière
Silence
(USA/2016) di Martin Scorsese (161')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 25 gennaio

Prosegue al Lumière, naturalmente in lingua originale con sottotitoli, la programmazione dell'ultimo atteso film di Martin Scorsese, storia di due missionari portoghesi che nel XVII secolo intraprendono un lungo e pericoloso viaggio per raggiungere il Giappone, alla ricerca del loro mentore scomparso, padre Christovao Ferreira, e per diffondere il cristianesimo. Rileggendo l'omonimo romanzo di Shusaku Endo del 1966, Scorsese esamina il problema spirituale e religioso del silenzio di Dio di fronte alle sofferenze umane: “Ho cercato il silenzio per tutta la vita. Sono cresciuto in un quartiere, che è riflesso nei miei film, affollato e rumoroso. Ho sempre cercato la quiete di notte, quando la mia famiglia dormiva. Poi c’erano anche i suoni penetranti del rock. Ma il silenzio valeva di più. Mi rifugiavo nella chiesa dietro l’angolo, la Old St. Patrick. Silence è il Silenzio di Dio, certamente, ma anche quel silenzio che oramai non esiste più; bisognerebbe mettersi in quello stato d'animo che permette di tornare a sentire il silenzio, di spazzare via la follia e il vociare continuo dei nostri giorni" (Martin Scorsese).
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Laboratori delle Arti UniBo e Sala Cervi

Paterson
(USA/2016) di Jim Jarmusch (118')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 25 gennaio

Paterson guida l'autobus nell'omonima città di Paterson, nel New Jersey. Ogni giorno, segue la stessa semplice routine: osserva la città da dietro il parabrezza, ascolta scampoli di conversazioni intorno a lui, porta a spasso il cane, si ferma in un bar per bere la solita birra, torna a casa dalla moglie Laura. E scrive poesie su un taccuino. Ispirandosi alla figura del medico-poeta William Carlos Williams, Jarmusch tratteggia "una storia tranquilla i cui personaggi principali non vivono conflitti tangibili o drammatici". Un film che riesce nella ragguardevole impresa, degna del miglior Frank Capra, di rendere straordinario il quotidiano, esaltando "ciò che di poetico esiste nei piccoli dettagli, nelle variazioni e nelle interazioni quotidiane, un antidoto al cinema cupo, drammatico o incentrato sull'azione" (Jim Jarmusch). Da giovedì 19 in Sala Cervi.
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Art City Cinema
dal 17 al 31 gennaio – Cinema Lumière

In occasione della 41a edizione di Arte Fiera (27-30 gennaio), un percorso di visioni per indagare le feconde intersezioni tra cinema e arte. Ritratti d’artista, di fiction e non, dal Rembrandt di Peter Greenaway a Picasso, da Bosch a Chagall, documentari sull’arte preistorica e su quella contemporanea, sulla fotografia e sulla sperimentazione televisiva, da Nam June Paik a Ciprì e Maresco, e un programma curato da Rinaldo Censi che esplora come la videoarte, da Andy Warhol a Michael Snow, abbia ripreso e riattualizzato il cinema dei fratelli Lumière. Infine tre programmi dedicati a Frida Kahlo, Hugo Pratt e Salvador Dalí, in occasione di altrettante importanti esposizioni in corso a Bologna. Sabato 21 alle ore 18.15 ricorderemo Wolfango, grande pittore bolognese scomparso ieri a 90 anni, con il documentario Wolfango: una lunga fedeltà di Te o De Luigi presentato dal regista in sala.
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Presentazione del cofanetto Cinico TV - Volume terzo
Proiezione di I migliori nani della nostra vita

martedì 17 gennaio, ore 20.15  – Cinema Lumière

La programmazione di Art City Cinema si inaugura stasera con I migliori nani delle nostra vita, selezione di alcune puntate della serie di Ciprì e Maresco trasmessa nel 2006 da La7: "Escursioni-irruzioni in un mondo storto, mutilo e discorde, il racconto senza trama di un mucchio di fantocci vitali e malinconici che provano sempre a fare qualcosa che non sanno fare" (Giorgio Vasta). Precede la presentazione di Cinico Tv. Volume terzo 1998-2007, cofanetto recentemente pubblicato dalla Cineteca di Bologna che chiude la trilogia dedicata alla mitica serie della premiata coppia siciliana. Introduce Emiliano Morreale, curatore del volume.
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Il Cinema Ritrovato al cinema: Sherlock Jr. vs The Kid
Lunedì 23 tenzone critico-cinematografica tra Cecilia Cenciarelli e Francesco Ballo

Nel mese di Arte Fiera non potevamo non chiamare in causa Charlie Chaplin e Buster Keaton, due grandi avanguardisti del Novecento, comici il cui genio, linguaggio e felicità d'invenzione si iscrivono direttamente nella storia dell'arte, compagni di strada di Picasso e Magritte. Li abbiamo chiamati a un dialogo muto, presentando e mettendo a confronto, in un doppio programma, i capolavori The Kid - Il monello e Sherlock Jr. - La palla n° 13, entrambi presentati in versione restaurata. Da un lato il film in cui Chaplin, per la prima volta, fece ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo, mescolando farsa e poesia, melodramma e comicità, e raccontando la condizione umana e i suoi sentimenti più profondi attraverso la storia di un bambino abbandonato e di una famiglia reinventata. Dall’altro, uno dei film più incredibili di Keaton, nel quale il comico dall’espressione impassibile è un proiezionista aspirante detective che sogna di entrare e uscire dallo schermo cinematografico in un susseguirsi di gag surreali e irresistibili. Meglio la felicità possibile di Chaplin o il cinema impossibile di Buster Keaton?
Lunedì 23, al termine della proiezione delle ore 20, Chaplin e Keaton si sfideranno all'ultimo colpo nel corso di una tenzone critico-cinematografica tra Cecilia Cenciarelli (Team Chaplin) e Francesco Ballo (Team Keaton). Arbitra Gian Luca Farinelli. Al termine dell'incontro un cine-quiz per tutti gli spettatori con premi.
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Incontri con il cinema italiano. Antonio Capuano presenta Bagnoli Jungle
Giovedì 19 gennaio, ore 20 – Cinema Lumière

Tre capitoli, tre storie di uomini appartenenti a generazioni diverse. Sullo sfondo, la 'giungla' di Bagnoli, quartiere alla periferia di Napoli un tempo sede di grandi complessi industriali e al centro, dagli anni Novanta, di progetti di bonifica e riqualificazione rimasti incompiuti. "Oggi il quartiere ancora si estenua a trarre, dalle sue ruggini, da quelle infamie, nuove ruggini e altre infamie... Ne è riprova l'immensa area svuotata, a ridosso del mare, che dopo più di vent'anni, e tanti programmi, è rimasta una 'steppa' inquinata, desolata e vuota" (Antonio Capuano). Al termine incontro con il regista, in collaborazione con La rete degli spettatori.
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Permanent Vacation: il cinema di Jim Jarmusch
fino a sabato 21 gennaio – Cinema Lumière

Ultimi appuntamenti della personale dedicata a uno degli autori più personali e autenticamente indipendenti del cinema americano, in occasione della programmazione in prima visione del suo ultimo Paterson. Mercoledì 18 vedremo The Limits of Control (ore 17.45), intorno al viaggio di un killer solitario e dell'incontro con misteriosi personaggi che hanno il volto di Tilda Swilton, Gael García Bernal, John Hurt, Bill Murray, e Solo gli amanti sopravvivono (ore 22.30), ovvero il film di vampiri (dannatamente belli, innamorati e sofisticati a fronte di un'umanità guasta e corrotta) secondo Jim Jarmusch. Abbiamo voluto chiudere la nostra rassegna con Leningrad Cowboys Go America (sabato 21, ore 22.30) di Aki Kaurismäki in cui il cameo di Jarmusch nel ruolo di un venditore d'auto suggella l'affinità elettiva fra due grandi ca ntori della straordinarietà del quotidiano, poeti irregolari e irriducibili del cinema contemporaneo.
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Cinema e psicoanalisi: I ragazzi stanno bene
Venerdì 20 gennaio, ore 20.30 – Cinema Lumière

Si rinnova anche quest'anno la collaborazione con il Centro Psicoanalitico di Bologna che propone un ciclo di film intorno alle nuove forme di genitorialità, seguiti da incontri di approfondimento. Primo appuntamento con I ragazzi stanno bene, opera 'indie' di Lisa Cholodenko che ruota intorno al dediderio di uno dei figli adolescenti di due madri lesbiche (Annette Bening e Julianne Moore) di conoscere il padre biologico. A seguire incontro con gli psicoanalisti Luisa Masina e Mario Vittorangeli presso la Biblioteca Renzo Renzi.
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Schermi e Lavagne: Chaplin, Keaton e Mr Ubik in Cinnoteca
Sabato 21 e domenica 22 gennaio, ore 16

Il confronto tutto da ridere tra Chaplin e Keaton (vedi sopra) sarà al centro anche del doppio appuntamento del week-end del Cineclub per bambini e ragazzi con proiezioni speciali dedicate ai più piccoli. Sabato riprendono anche gli appuntamenti in Cinnoteca con un intero pomeriggio in compagnia di Mr Ubik e di tanti piccoli alieni animati in occasione della mostra dedicata a David Wiesner. Si parte con una selezione di corti d'animazione in Sala Cervi. A seguire, merenda offerta da Alce Nero e un laboratorio in collaborazione con Hamelin Associazione culturale per costruire tante bizzarre astronavi.
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I mestieri del cinema
Corsi gratuiti della Cineteca. Al via la selezione

Dalla realizzazione di un documentario alla gestione di un archivio; dal restauro della pellicole al cineturismo: le professionalità richieste da un mondo sempre più vasto e diversificato com’è quello del cinema, mancano spesso di una 'bottega' dove imparare il mestiere. La Cineteca di Bologna lancia anche quest'anno un ampio ventaglio di proposte di formazione, tutte a partecipazione gratuita, grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo. Di impegno e durata differenti, disegnati sulla base delle esigenze del profilo formativo scelto, i corsi si rivolgono alle figure più diverse, selezionate attraverso la valutazione del curriculum e di un successivo colloquio.
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