giovedì 25 maggio 2017

Cultura Coreana in movimento

  • Prima visione: Manhattan e Orecchie
  • Cultura coreana in movimento
  • Cinema del presente (fuori programma): Song to Song di Malick
  • New York Stories
  • Capolavori restaurati (fuori programma): Gli amori di una bionda e I cancelli del cielo
  • Cineclub per bambini e ragazzi
  • Giorgio Diritti presenta Bologna 900 in aereoporto
  • Fare cinema a Bologna: Enrico Masi presenta La trilogia brasiliana
  • Uno sguardo al documentario: Padiglione 25
  • Roberto De Paolis presenta Cuori puri al Cinema Rialto
  • Il Mercato Ritrovato



Prima visione

Il Cineme Ritrovato al cinema
Manhattan
(USA/1979) di Woody Allen (96')
fino a mercoledì 31 maggio– Cinema Lumière

La stagione dei classici restaurati promossi dalla Cineteca si chiude con Manhattan, quintessenziale classico della modernità. Woody Allen riportò il bianco e nero al cinema nella sua forma più magica e sontuosa, reinventò il mito di una città consegnandola come un dono all’immaginario delle generazioni future, restituì attraverso personaggi evanescenti e indimenticabili la nevrotica dolcezza del vivere di un’epoca e di un mondo. Allen ha sostenuto di non aver mai (o ancora) realizzato il suo ‘film definitivo’, il suo capolavoro, il suo La dolce vita: e invece quel film è qui, in tutta la sua sfolgorante, nostalgica, quasi arcana bellezza. La morbidezza e la pienezza fotografica di Manhattan, l’inc anto dei suoi grigi, sono stati recuperati dal restauro curato da Grover Crisp, che si è mosso nel senso di una minuziosa fedeltà al meraviglioso lavoro di Gordon Willis.
Manhattan sarà programmato al Lumière in Sala Scorsese in tenitura di prima visione fino al 31 maggio. Di conseguenza la programmazione della Sala Officinema-Matroianni nelle giornate di lunedì 29 e martedì 30 verrà riformulata come più sotto indicato.
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Orecchie(Italia/2016) di Alessandro Aronadio (90')
fino a mercoledì 31 maggioSala Cervi (via Riva di Reno 72)

Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul frigo recita: "È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina". Il vero problema è che non si ricorda proprio chi sia, questo Luigi. Tra suore invadenti e dottori sadici, star dell'hip pop filippine e fidanzate dentiste, inizia così una tragicomica giornata alla scoperta della follia del mondo. "Orecchie è un on the road a piedi lungo un giorno, una tragicomica via crucis attraverso una Roma in bianco e nero, la storia di un uomo senza nome che, attraverso svariati incontri, raccoglie pezzi di un puzzle che alla fine compongono l'immagine di se stesso. È una commedia sul senso di smarrimento, di scollamento dalla realtà che ci circonda. Un mondo che spesso appare folle, incomprensibile e minaccioso. Sul timore e il desiderio dell'anonimato che combattono continuamente in ognuno di noi. Su quel fischio alle orecchie che proviamo ogni giorno a ignorare, nascondendolo sotto la vita. Come polvere sotto il tappeto" (Alessandro Aronadio).
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Cultura coreana in movimento
dal 25 al 27 maggio – Cinema Lumière, Piazzetta Pier Paolo Pasolini e Biblioteca Renzo Renzi

Una tre giorni dedicata alla cultura del 'paese del calmo mattino', tra proiezioni, performance musicali, sapori e l'arte della calligrafia. Promossa dal Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano in collaborazione con il Comune di Bologna, la manifestazione si inaugura questo pomeriggio alle ore 18.30 con i saluti del Console generale Chang jae-bok e del consigliere comunale Marco Lombardo, cui seguirà un'esibizione di Gayageum (tradizionale strumento musicale a corde) e violoncello, e un aperitivo con finger food coreano. A seguire (ore 20) proiezione al Lumière del corto Awating di Kang je-Kyu, preceduto da un incontro con Antonio Fiori (Università di Bologna) e Riccardo Gelli (direttore del Florence Korea Film Fest) sulla divisione della Corea vista dal cinema. Venerdì 26 dalle 16.20 in Piazzetta Pier Paolo Pasolini dimostrazione e degust azione di Kimbap coreano, performance di musica Kpop a cura del gruppo Karma e di calligrafia coreana; a seguire (ore 20) proiezione di A Hard Day di Kim Seong-Hun. Gran finale sabato 27 alle ore 19.30, con il concerto a cura dell’Ensemble Klavier nel Foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
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Cinema del presente (fuori programma): Song to Song di Malick
Sabato 27 e domenica 28 maggio – Cinema Lumière

BV (Ryan Gosling) è un musicista che cerca il successo con l’aiuto della compagna e del suo produttore Cook. Tra i tre si stabilisce un legame che va oltre il semplice rapporto professionale e che coinvolge presto anche la giovane cameriera Rhonda. Nasce così una relazione intima e passionale in continuo bilico tra amore e tradimento. Accanto a Gosling, che dopo il successo di La La Land torna a suonare e cantare davanti alla macchina da presa, un cast stellare in cui figurano anche Michael Fassbender, Natalie Portman, Rooney Mara e Cate Blanchett. Con loro, nel ruolo di se stessi, grandi rockstar internazionali come Patti Smith e Iggy Pop. “Una ballata sull'amore e un racconto 'morale' in cui le acrobazie, il dolore, le ferite dei protagonisti nello scontro con la vita si palesano lungo il filo teso dei desideri. […] Malick continua nella sua rice rca di una narrazione della visionarietà costruita sulle immagini, sul flusso dei movimenti, la luce, i corpi dei personaggi (Cristina Piccino).
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New York Stories
fino a domenica 28 maggio - Cinema Lumière

La città che “viveva in bianco e nero e pulsava dei grandiosi motivi di George Gershwin”, che Woody Allen celebrò come nessun altro in Manhattan, viene attraversata lungo altre strade e altre storie. Ultimi giorni per l'ampia retrospettiva dedicata alla mille luci di New York al cinema. Oggi doppio appuntamento con Un uomo da marciapiede, ovvero la strana coppia Jon Voight / Dustin Hoffman lungo le strade della Grande Mela, tra prostituzione, miseria e sogno americano calpestato; e Ombre (ore 22.30) esordio shock di John Cassavetes, opera cruciale girata a tempo di jazz del cinema indipendente americano. Ancora il lato oscuro di New York al centro dei due film di sabato 26: l'Harlem specchio di un'umanità completamente alla deriva di L'uomo del banco di pegni (ore 18) di Lumet, e la Little Italy crudamente descritta da Scor sese in Main Streets (ore 22.30). Ancora Scorsese, ancora New York, questa volta quella nostalgicamente anni Quaranta, lucida di pioggia, scintillante di insegne al neon, tra coni di luce e volute di fumo dei jazz club: New York, New York (sabato 27, ore 18).
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Capolavori restaurati (fuori programma): Gli amori di una bionda e I cancelli del cielo
Lunedì 29 e martedì 30 maggio - Cinema Lumière

Due capolavori restaurati della storia del cinema distribuiti dalla Cineteca nelle sale italiane nell'ambito del Cinema Ritrovato al cinema  tornano sul grande schermo del Lumière. I cancelli del cieloè il capolavoro leggendario e maledetto di Micheal Cimino. Film di smisurate ambizioni e di folgorante bellezza, scorciato di un centinaio di minuti, si rivelò all'epoca dell'uscita un flop clamoroso mettendo la United Artists in ginocchio e facendo del regista una bestia nera. Dopo il restauro 'definitivo' del 2012 realizzato da Criterion e supervisionato dallo stesso Cimino, lo spettatore di oggi può finalmente godere del potente e maestoso spettacolo della versione director’s cut. E poi Gli amori di una bionda, la commedia triste di Miloš Forman, sua prima affermazione internazionale che inaugura ufficialmente la nová vlna, la nouvelle vague praghese. Le disillusioni amorose d'una giovane operaia, in fuga dal torpore della provincia, si stagliano nel ritratto d'una generazione nuova e indecisa a tutto, ma risolutamente (e comicamente) fuori dal linguaggio e dalle retoriche ufficiali della ‘programmazione socialista'. 

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Cineclub per bambini e ragazzi
Sabato La tartaruga rossa. Domenica la festa di Schermi e Lavagne

Sabato 27 e domenica 28 – Cinema Lumière

L'ultimo week-end della stagione di Schermi e Lavagne si apre sabato 27 al Lumière con La tartaruga rossa, primo lungometraggio animato dell'olandese Dudok de Wit nato dalla collaborazione con il mitico Studio Ghibli, un film senza parole, "pura e muta poesia cinematografica e insieme apologo ambientalista e umanista" (Federico Pontiggia). Domenica 28, come ormai da tradizione, una selezione di corti d'animazione della storia del cinema precederà la festa finale di Schermi e Lavagne con la presentazione di alcuni lavori realizzati durante i laboratori 2016/2017 e una merenda per i bambini e le loro famiglie in Piazzetta Pasolini.
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Giorgio Diritti presenta Bologna 900 in aereoporto
Lunedì 29 maggio, ore 17.30 - Marconi Lounge, Aereoporto Marconi

Un libro che sembra un film, un film che pare un libro. Giorgio Diritti ripercorre novecento anni della storia di Bologna in un documentario e in un volume fotografico (Edizioni Cineteca di Bologna 2016) che raccontano la città in mutamento dal Medioevo fino a oggi. La ricerca della libertà, la nascita della prima università, la vita quotidiana, le feste, le guerre, la resistenza, gli studenti, le donne, il lavoro. Grandi eventi, piccole storie, le preziose radici di quello che siamo. Accompagnati dallo sguardo di un regista innamorato della sua città. Lunedì 29 Giorgio Diritti presenterà il volume all'Aereoporto Marconi, alla presenza di Amministratore delegato Aeroporto di Bologna e del direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli. L'ingresso è libero.
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Fare cinema a Bologna: Enrico Masi presenta la Trilogia brasiliana
Lunedì 29 maggio, ore 20.30 – Sala Cervi

Dopo aver denunciato in The Golden Temple l'altro lato della medaglia delle luccicanti Olimpiadi di Londra, Enrico Masi stabilisce un ponte ideale con Rio De Janeiro, sede dei Mondiali di calcio 2014 e delle Olimpiadi 2016. Il tema dell'impatto dei mastodontici eventi planetari sul contesto urbanistico e sociale metropolitano, si contamina qui con questioni geograficamente preponderanti in Brasile: il tema dei nuovi colonialismi e il genocidio linguistico nei confronti delle popolazioni indigene. Sarà lo stesso regista a presentare in sala la sua Trilogia brasiliana (Terra Sem Males,Lepanto - Ultimo Cangaceiro e Histór ia do Futuro), accompagnato dal produttore e sceneggiatore Stefano Migliore e da Piergiorgio Degli Esposti (Università di Bologna).
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Uno sguardo al documentario: Padiglione 25
Mercoledì 31 maggio, ore 18 – Cinema Lumière

Nell'estate 1975 un gruppo di infermieri dell'istituto manicomiale Santa Maria della Pietà di Roma, influenzati dalle nuove idee di Franco Basaglia, decidono di autogestire uno dei padiglioni del manicomio. Inizia così per gli ‘ospiti' un lavoro lento e faticoso di reinserimento progressivo nelle regole sociali, con l'obiettivo della definiva dimissione dei degenti. Il documentario ricostruisce quella vicenda fondendo le voci degli infermieri di allora con immagini d'archivio e con le tavole animate di Annalisa Corsi. Al termine, incontro con Mariagrazia Giannichedda (Fondazione Franco e Franca Basaglia), Tommaso Losavio (psichiatra, Fondazione Franco e Franca Basaglia), Giuseppina Paulillo (psichiatra, Ausl Parma). Conduce Piero Di Domenico.
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La stagione dei musicarelli: Nessuno ci può giudicare
Mercoledì 31 maggio, ore 22 – Cinema Lumière

Il musicarello fiorisce nella prima metà degli anni Sessanta con l'emergere della cultura musicale giovanile, dagli ‘urlatori' d'inizio decennio, come Adriano Celentano, Mina o Little Tony, ai cantanti ‘beat', come Gianni Morandi, Rita Pavone o Chiara Caselli. Si tratta di film organizzati attorno alla presenza dei giovani divi e delle loro hit, "curioso intreccio tra amori da fotoromanzo, comicità popolare, musica di successo e accenni timidi a tensioni generazionali" (Steve Della Casa). Il documentario descrive il fenomeno attraverso interviste ai protagonisti d'allora (Caselli e Pavone ma anche Don Backy, Shel Shapiro, Mal e uno dei più assidui registi di musicarelli, Piero Vivarelli) e materiali d'archivio dell'Istituto Luce. Il film sarà introdotto, in collegamento, da Steve Della Casa e preceduto (ore 20) da Nessuno mi può giudicare , classico del genere di casa Titanus con protagonista 'Casco d'oro' Caterina Caselli.
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Roberto De Paolis presenta Cuori puri al Cinema Rialto
Lunedì 29 maggio, ore 21 - Cinema Rialto (via Rialto 19)

Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, diciottenne, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. “Al centro del film c’è il tema della verginità: da una parte quella del corpo, illusione infantile di purezza e di perfezione e dall’altra quella del territorio, metafora di barriere e muri che si alzano a protezione dell’identità" (Roberto De Paolis). Il film, selezionato nella Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2017, sarà presentato in sala dal regista, accompagnato dal direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli. Ingresso ridotto (Euro 6) per Amici e Sostenitori della Cineteca.
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mercoledì 24 maggio 2017

Il cinema ritrovato

Tra i tanti fili che compongono il tessuto segreto del Cinema Ritrovato, quest’anno ha rilievo la presenza, in molte sezioni, di cineasti in modi diversi ‘sconosciuti’. Ciascuno ha la sua storia, e su alcuni pesa l’ombra del tempo, su altri la censura geografica, su altri ancora snodi e incidenti della storia che hanno impedito di conoscere la vera fisionomia della loro opera. È una mappa piena di echi e di sorprese, da percorrere mettendosi sulle tracce di ciò che più muove la nostra curiosità.
Una sorpresa sarà per molti scoprire un regista italiano che si chiama Augusto Genina, che ha il suo spazio nelle storie del cinema (anche se in fin dei conti su di lui s’è scritto molto poco…), una firma influente e prestigiosa negli anni tra i Venti e i Cinquanta, l’italiano che diresse la diva Lou ise Brooks in Prix de beauté, che con Addio giovinezza mise il suggello a una versione crepuscolare (e classista) della commedia romantica, che con Cielo sulla palude trasformò la vicenda di Maria Goretti in mitologia cattolica, e che poi è di fatto scomparso dalla programmazione, dalla memoria diffusa, e anche dalla cinefilia.
Una rassegna quindi che vuol segnare un recupero; come quella dedicata al regista americano William K. Howard, una carriera tempestosa, un numero singolarmente alto di film perduti, un solo titolo, The Power and the Glory, ricordato (l’abbiamo mostrato alcuni anni fa e lo riproponiamo) perché chiaro antecedente di Citizen Kane, e poi una specie di buio critico da cui facciamo riemergere una strabiliante manciata di film dei primi anni Trenta, gemme di stile realizzate in collaborazione con il fotografo James Wong Howe.
Sorprese dello stile sono quelle che riserva il reg ista iraniano Samuel Khachikian, una filmografia ignota allo spettatore occidentale, ma un talento che fondando nella Persia degli anni Cinquanta un sistema di generi (con speciale predilezione per il noir e l’horror), fornì di fatto l’impalcatura a un cinema che quasi non esisteva; così come i film del mauritano Med Hondo, tre titoli all’interno della sezione World Cinema Project, rappresentano la nascita (cinematografica) d’una nazione, tra passione autobiografica e reinvenzione ‘rivoluzionaria’ dei generi...
Infine, Jean Vigo. Tutt’altro che sconosciuto, regista di soli quattro sfolgoranti film, regista di culto, venerato, amato, iconico, rivisitato (Jean Dasté che si tuffa nella Senna, la voce-sirena di Patti Smith che lo accompagna). Però solo quest’anno vedremo L’Atalante come veramente Vigo lo volle, “nella sua purezza originaria”, e anche tutti i meravigliosi materiali mai visti che invece, in nome di quella purezza, non volle inserire. E se poi ci fosse anche un ‘altro’ Zero in condotta, ancor più anarchico, ancor più enfants sauvages?






Augusto GeninaLucciola (1917) • Addio giovinezza! (1918) • L’onestà del peccato (1919) • Lo scaldino (1920) • Addio giovinezza! (1927) • Scampolo (1928) • Prix de beauté (Miss Europa, 1930) • Les Amours de minuit (Gli amori di mezzanotte, 1930) • Lo squadrone bianco (1936) • L’assedio dell’Alcazar (1940) • Cielo sulla palude (1949) • Tre storie proibite (1952) • Maddalena (1954) • Frou-Frou (1955)
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William K. HowardTransatlantic (Transatlantico, 1931) • Don’t Bet on Women (1931) • Sherlock Holmes (1932) • The Trial of Vivienne Ware (1932) • The Power and the Glory (Potenza e gloria, 1933)
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Samuel Khachikian
Chahar Rah-e havades (Crossroad of Events, 1955) • Toofan dar shahr-e ma (Storm in Our City, 1958) • Delhoreh (Anxiety, 1962) • Zarbat (Strike, 1964)
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Med Hondo
Soleil Ô (1967) • West Indies (1979) • Sarraounia (1986)
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Jean Vigo
À propos de Nice (A proposito di Nizza, 1930) • La Natation par Jean Taris (1931) • Zéro de conduite (Zero in condotta, 1933) • L’Atalante (1934) • Jean Vigo (1964) di Jacques Rozier
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Among the many threads woven into the secret fabric of Cinema Ritrovato, this year reveals the remarkable presence, in many sections, of ‘unknown’ film-makers. Each one has their own story; on some, the shadow of time weighs heavily, while for others, geographic censorship or the twists and turns of history have prevented us from knowing the true nature of their work. It is a map full of echoes and surprises, to be traced out along the lines of what most tickles our curiosity.
For many, one surprise will be discovering Italian director Augusto Genina, who has his own place in cinema history (even if very little has been written about him…). An influential and prestigious name from the 1920s to the 1950s: he directed diva Louise Brooks in
Pri x de beauté, which, together with Addio giovinezza, put the seal on a certain 'crepuscular' (and classist) version of romantic comedy; in Cielo sulla palude he transformed the story of Maria Goretti into Catholic mythology; then he disappeared from cinemas and collective memory.
Therefore, this year’s festival has an air of research and rescue to it; such as that dedicated to American director William H. Howard. A tempestuous career, a uniq uely high number of lost films, just one title,
The Power and the Glory, remembered (screened here some years ago and again this year) as the clear predecessor to Citizen Kane. And then a kind of critical obscurity, from which he re-emerged in the early ‘30s with a handful of amazing films, stylistic gems realised in collaboration with photographer James Wong Howe.
Iranian director Samuel Khachikian is also full of stylistic surprises for us. A film-maker unknown to Western audiences, who, in Persia in the 1950s, established a system of genres (wit h special preference for noir and horror), thus providing the foundations for a cinema that almost did not exist; just as the films by Mauritanian Med Hondo, three titles within our World Cinema Project section, represent the (cinematographic) birth of a nation, a mix of impassioned autobiography and ‘revolutionary’ reinvention of genres…
And finally, Jean Vigo. Anything but unknown, director of only four dazzling films, cult film-maker, revered, beloved, iconic, revisited. However, only this year will we see
L’Atalante as Vigo actually intended, “in its original purity”, in addition to some wonderful never-before-seen material, which, in the name of that purity, he didn’t include in the film. And what if there were ‘another’ Zero de conduite, even more anarchic, even more enfants sauvages?

 


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 Il Cinema RitrovatoFondazione Cineteca di Bologna e Mostra Internazionale del Cinema Libero
Via Riva di Reno, 72 - 40122 Bologna-Italia
Tel: (+39) 0512194814 - Fax (+39) 0512194821
ilcinemaritrovato@cineteca.bologna.itfestival.ilcinemaritrovato.it
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martedì 23 maggio 2017

Il cinema di Gianni Celati

  • Ferrara Film Commission presenta:
    IL CINEMA DI GIANNI CELATI
    Ingresso 6,00 euro, ridotto soci 4,00 euro
    - Martedì 23 maggio, ore 21.00
    Strada provinciale delle anime
    Il mondo di Luigi Ghirri
    - Giovedì 25 maggio, ore 21.00
    Casesparse Visioni di case che crollano
    Mondonuovo di Davide Ferrario
    Sarà presente Paolo Micalizzi
     
  • http://www.cinemasantospirito.it/
  • Ingresso: a pagamento
  • Cinema S. Spirito - Via Resistenza, 7 - Ferrara
    tel. 0532 200181
     

Fuori casa

Le proposte teatrali di Ferrara Off
  • 27, 28 maggio 2017
  • Ferrara - viale Alfonso I d'Este, 13. Sedi diverse 
  • Programma:
    - Sabato 27 maggio ore 21.30
    Teatro Ferrara Off
    GROWING OFF il teatro che cresce
    NON VERRÀ MAI LA NOTTE?
    ideazione e regia di Roberta Pazi
    allievi del Laboratorio teatrale per adulti
     
    - Domenica 28 maggio ore 11.00
    Museo Civico di Storia Naturale Via Filippo De Pisis 24
    MA COSA MI BALENA IN MENTE?
    con Matilde Buzzoni, Giacomo Vaccari, Penelope Volinia
    teatro ragazzi Ingresso 5 €
     
    - Domenica 28 maggio ore 21.30
    Teatro Ferrara Off
    GROWING OFF il teatro che cresce
    NON VERRÀ MAI LA NOTTE?
    ideazione e regia di Roberta Pazi, allievi del Laboratorio teatrale per adulti
  • http://www.ferraraoff.it
  • Ingresso8 € soci, 5 € ridotto under20, 10 € non soci (inclusa tessera associativa), salvo dove diversamente indicato.

lunedì 22 maggio 2017

Bellaria Film Festival

35° Bellaria Film Festival, 25-28 maggio 2017

Al via la nuova edizione del Bellaria Film Festival, dedicata al critico Alberto Farassino.
In concorso 18 film, con sette prime visioni italiane.
In programma anche due concerti di Stefano Bollani e Colapesce e uno spettacolo in prima assoluta della compagnia Menoventi.
Tra i tanti ospiti attesi: Tatti Sanguineti, Hans Tuzzi, Guido Catalano, Guido Guidi.

Si svolgerà da giovedì 25 a domenica 28 maggio la nuova edizione del Bellaria Film Festival, rassegna dedicata al cinema documentario e da sempre attenta alla ricerca e alla sperimentazione artistica. Cuore della manifestazione saranno i concorsi Italia Doc Casa Rossa Art Doc, con 18 titoli in competizione (sette prime visioni italiane). I film, proiettati tra il Cinema Astra e il vicino Cinema Smeraldo, verranno presentati dai registi e da alcuni dei protagonisti; tra gli altri il fotografo Guido Guidi, il poeta Guido Catalano, gli attori Greg e Imma Dininni.

L’edizione è dedicata a uno dei più grandi e scrupolosi studiosi di cinema che l’Italia abbia mai avuto, Alberto Farassino, responsabile del festival ai tempi in cui la manifestazione era denominata Anteprima per il cinema indipendente italiano. Il #BFF35 lo ricorda partecipando alla riedizione di uno dei suoi lavori critici più importanti, Neorealismo. Cinema italiano 1945-1949 (Cue Press). Il volume sarà presentato all’Astra venerdì 26 maggio (21.00) in un incontro speciale cui prende parte Fulvia Pedroni, moglie di Farassino e celebre fotografa di cinema. Insieme a lei, il docente dell’Università di Bologna Marco Antonio Bazzocchi, lo scrittore Hans Tuzzi e il critico Tatti Sanguineti, che con Farassino ha lavorato, viaggiato e condiviso avventure per oltre trent’anni.

Non sarà solo il cinema ad animare le giornate del #BFF35. Ospite d’onore è il pianista e compositore Stefano Bollani, che domenica 28 maggio, dopo la cerimonia di premiazione, chiuderà il festival nella suggestiva cornice del Parco culturale “La Casa Rossa” accompagnando al pianoforte uno dei capolavori di Buster Keaton, Come vinsi la guerra. Tra gli altri eventi collaterali: la presentazione del docufilm Ustica. Il missile francese (giovedì, 21.30, Cinema Astra, in collaborazione con DIG | Documentari Inchieste Giornalismi); Isola di fuoco, evento crossmediale in cui le sonorità di Colapesce incontrano le immagini di Vittorio De Seta (venerdì, 22.00, Cinema Astra); la prima assoluta di Ascoltate! Romagna Relax, intervento performativo della compagnia Menoventi,&nb sp;e il party CinemAge, entrambi ospitati in una cornice inedita, la piscina dell’Hotel Ermitage (sabato, dalle 22.30).

La giuria del #BFF35 è composta da Natalie Cristiani (regista, vincitrice nel 2016 del Casa Rossa Art Doc con La artefacta); Alberto Lastrucci (direttore Festival dei Popoli); Marco Migani aka Inserire Floppino (musicista e artista visivo); Enza Negroni (regista, presidente D.E-R Documentaristi Emilia Romagna). Presidente di giuria è il regista Gianfranco Pannone, di cui il festival presenta l’ultimo lavoro Lascia stare i santi, un viaggio lungo un secolo nella devozione religiosa popolare, con le musiche di Ambrogio Sparagna e le voci di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni (domenica, 18.30, Cinema Astra).

CONCORSO ITALIA DOC
Il concorso Italia Doc, ospitato al Cinema Astra, offre uno sguardo sul mondo contemporaneo attraverso opere della cinematografia documentaria italiana. Sono quattro le prime visioni italiane: Fugh int i scapàin di Marco Landini e Gianluca Marcon, racconto dell’atipica balera del Bagno Corrado di Gatteo Mare (giovedì, 18.00); ’A faccia di Fabrizio Livigni, sul restauro del murale di Maradona a Napoli (sabato, 15.00); Sagre balere di Alessandro Stevanon e Imma di Pasquale Marino, entrambi appena passati in concorso alla 49ª edizione del prestigioso festival Visions du Réel (sabato, 18.15 e 20.00). Già premiati in altri festival: See you in Texas di Vito Palmieri, vincitore del Grand Prix al 19° Shanghai International Film Festival (sabato, 16.15) e Sopra il fiume dell’italo-francese Vanina Lappa, vincitrice del concorso Prospettive all’ultimo Filmmaker Festival di Milano (domenica, 15.00). Già in cinquina ai Nastri d’argento Le scandalose. Women in crime di Gianfranco Giagni, storie di donne criminali nell’Italia dal dopoguerra agli anni Settanta (sabato, 21.30). Completano la selezione: Più libero di prima di Adriano Sforzi, sui 1600 giorni di prigionia di un ragazzo italiano in India (venerdì, 16.30); Le canzoni di Giovanni Rosa, ritratto di un bambino palermitano che cerca di emergere nel mondo della musica neomelodica (venerdì, 18.30); Vita nova di Danilo Monte e Laura D’Amore, sul sogno di diventare genitori (domenica, 16.30).

CONCORSO CASA ROSSA ART DOC
Sono otto i finalisti del concorso Casa Rossa Art Doc: otto titoli che raccontano in modo personale, e a volte dissacrante, differenti discipline artistiche. Il programma si apre, al Cinema Astra, con Sono Guido e non Guido di Alessandro Maria Buonomo, divertente mockumentary sul poeta underground Guido Catalano (giovedì, 19.00). Si prosegue al Cinema Smeraldo con altre sette proiezioni e tre prime visioni italiane: Pensare la pietra, film di Stefano Saverioni e Gianfranco Spitill sugli scalpellini dei suggestivi Monti della Laga (venerdì, 18.30); Da Cremona a Cremona della regista russa Maria Averina, coproduzione italo-bulgara che ci introduce nel mondo dell’arte liutaia (sabato, 16.30); Playback (il caso Malien), originale indagine del cantautore Roberto Giglio sulle canzoni d’amore italiane (domenica, 17.00; ospite in sala Greg, tra i protagonisti del film). Due le opere sul mondo della fotografia: Guido Guidi. Cose da nulla, film di Daniele Pezzi e Agostino Cordelli presentato dallo stesso Guido Guidi (sabato, 18.00); e Hidden photos di Davide Grotta, sulla ricerca fotografica nella Cambogia sconvolta dai crimini di guerra (venerdì, 17.00)Angelo Froglia. L’inganno dell’arte di Tommaso Magnano ripercorre infine la storia dell’artista ricordato per la “beffa di Modigliani” (venerdì, 18.30), mentre Tomba del tuffatore di Yan Cheng e Federico Francioni è un lavoro sperimentale sull’architettura e la storia della Costiera amalfitana (sabato, 15.30).

Le premiazioni si svolgeranno domenica 28 maggio, alle 21, al Parco culturale “La Casa Rossa”. I film vincitori dei due concorsi e delle menzioni speciali intitolate a Gianni Volpi e Paolo Rosa verranno inoltre proiettati dall’8 all’11 giugno al Cinema Farnese di Roma.

• Il programma completo del festival

Il Bellaria Film Festival è promosso dal Comune di Bellaria Igea Marina con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, ed è organizzato da Bellaria Igea Marina Servizi. Direzione artistica: Simone Bruscia. 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. 


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Bellaria Film Festival · c/o Biblioteca Comunale A. Panzini
Viale Paolo Guidi, 108, 47814 Bellaria Igea Marina (RN)
Tel. +39 0541 343891 · Cell. +39 339 4355515
www.bellariafilmfestival.org   |   info@bellariafilmfestival.org

venerdì 19 maggio 2017

Raccontare festival; corso

  • Prima visione: Manhattan e Orecchie
  • New York Stories
  • Capolavori restaurati: Ascensore per il patibolo e (fuori programma) Freaks e La morte corre sul fiume
  • Prima visione: Orecchie
  • Omaggio alla Beat Generation
  • Schermi e Lavagne
  • Svilupparty. Dietro le quinte del videogioco
  • Cinema del presente (fuori programma): La vendetta di un uomo tranquillo e Le cose che verranno - L'Avenir
  • Raccontare i festival tra scrittura e multimedia
  • Il Mercato Ritrovato


Prima visione


Il Cineme Ritrovato al cinema
Manhattan
(USA/1979) di Woody Allen (96')
Dall'11 maggio nelle sale italiane. Al Lumière tutti i giorni da giovedì 18

Manhattan non è solo il film di Woody Allen che più ci ha fatto sognare, è il suo sogno sul cinema
(J. Hoberman)
La stagione dei classici restaurati promossi dalla Cineteca si chiude con Manhattan, quintessenziale classico della modernità. Woody Allen riportò il bianco e nero al cinema nella sua forma più magica e sontuosa, reinventò il mito di una città consegnandola come un dono all’immaginario delle generazioni future, restituì attraverso personaggi evanescenti e indimenticabili la nevrotica dolcezza del vivere di un’epoca e di un mondo. Allen ha sostenuto di non aver mai (o ancora) realizzato il suo ‘film definitivo’, il suo capolavoro, il suo La dolce vita: e invece quel film è qui, in tutta la sua sfolgorante, nostalgica, quasi arcana bellezza. La morbidezza e la pienezza fotografica di Manhattan, l’incanto dei su oi grigi, sono stati recuperati dal restauro curato da Grover Crisp, che si è mosso nel senso di una minuziosa fedeltà al meraviglioso lavoro di Gordon Willis.
Manhattan sarà programmato al Lumière in Sala Scorsese in tenitura di prima visione da giovedì 18. Di conseguenza la programmazione della Sala Officinema-Matroianni nelle giornate di lunedì 22 e martedì 23 verrà riformulata come più sotto indicato.
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Orecchie(Italia/2016) di Alessandro Aronadio (90')
da giovedì 18 maggio - Sala Cervi (via Riva di Reno 72)

Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio alle orecchie. Un biglietto sul frigo recita: "È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina". Il vero problema è che non si ricorda proprio chi sia, questo Luigi. Tra suore invadenti e dottori sadici, star dell'hip pop filippine e fidanzate dentiste, inizia così una tragicomica giornata alla scoperta della follia del mondo. "Orecchie è un on the road a piedi lungo un giorno, una tragicomica via crucis attraverso una Roma in bianco e nero, la storia di un uomo senza nome che, attraverso svariati incontri, raccoglie pezzi di un puzzle che alla fine compongono l'immagine di se stesso. È una commedia sul senso di smarrimento, di scollamento dalla realtà che ci circonda. Un mondo che spesso appare folle, incomprensibile e minaccioso. Sul timore e il desiderio dell'anonimato che combattono continuamente in ognuno di noi. Su quel fischio alle orecchie che proviamo ogni giorno a ignorare, nascondendolo sotto la vita. Come polvere sotto il tappeto" (Alessandro Aronadio).
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New York Stories
dal 18 al 28 maggio - Cinema Lumière

La città che “viveva in bianco e nero e pulsava dei grandiosi motivi di George Gershwin”, che Woody Allen celebrò come nessun altro in Manhattan, viene attraversata lungo altre strade e altre storie. La New York derelitta di On the Bowery, quella iperrealista e dannata di Taxi Driver ma anche di Shame, le ombre sperimentali di Cassavetes, le ragazze di Warhol, i guerrieri di Walter Hill, il diavolo, probabilmente di Roman Polanski, annidato in un edificio-icona della città... Le mille (cupe) luci di New York. Al cinema. Si parte giovedì 18 con una no stop a a partire dalle ore 18: vedremo la New York anni Cinquanta in Pull My Daisy, perfetto esempio di improvvisazione beat-jazz, e in One The Bowery, sinfonia del degrado metropolitano firmata da Lionel Rogosin; e poi quella anni Settanta con i suoi qu artieri malfamati, e la sua jungla metropolitana immortalata da Martin Scorsese in Taxi Driver (ore 20); infine un tuffo nel nuovo millennio con la Manhattan acida e astratta, sfondo di una storia di vizio, ossessione e ordinaria follia, fotografata da Steve McQueen in Shame (ore 22.15).
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Capolavori restaurati: Ascensore per il patibolo e (fuori programma) Freaks e La morte corre sul fiume
Venerdì 19, lunedì 22 e martedì 23 maggio - Cinema Lumière

Tre capolavori restaurati della storia del cinema distribuiti dalla Cineteca nelle sale italiane nell'ambito del Cinema Ritrovato al cinema  tornano sul grande schermo del Lumière. Venerdì 19 (ore 18) appuntamento con il gran noir francese: Ascensore per il patibolo è storia di tradimenti, omicidi progettati e commessi, di dettagli che complicano la vicenda e casualità che segnano il destino. Malle costruisce una melodia soffusa, aiutato dalla magistrale partitura jazz composta da Miles Davis, con una Jeanne Moreau mai stata così bella e magnetica. La proiezione, in collaborazione con Alliance Française, sarà introdotta da Roberto Chiesi. Lunedì 22 e martedì 23 sarà invece la volta (fuori programma ) di La morte che sul fiume, unica regia di Charles Laughton, fiaba gotica vista dagli occhi di due bambini, e poi Freaks, inno alla mostruosità innocente contro la normalità colpevole, opera affascinante, commovente e inclassificabile, che ci lascia ancora oggi esterrefatti per coraggio, incoscienza e modernità di stile.

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Omaggio alla Beat Generation
Venerdì 19 maggio, ore 20 – Cinema Lumière

Nel 2017 cade il ventennale della scomparsa di William Burroughs e Allen Ginsberg. Per la sua quinta edizione il festival Bologna in Lettere ha voluto quindi dedicare un particolare omaggio alla beat generation e a tutto quello che in ambito letterario e artistico si è costituito, in termini di cambiamento, a partire da quel movimento. Al Lumière ospitiamo un programma di corti introdotti in sala dal regista Francesco Tabarelli e da Franco Minganti (Università di Bologna): I figli dello stupore. La beat generation in Italia, documentario dello stesso Tabarelli sull'impatto di Kerouac e sodali sull'Italia un po' provinciale degli anni Cinquata; a seguire Nothing Succedes Like Excess, The Death of William Burroughs, il celebre componimento sulla morte del poeta letto dall'amico John Giorno sullo sfonfo d'un petroso paesaggio lucano, e Wait Till I'm Dea d, documentario di Chiara Brambilla. sulla vita di Allen Ginsberg.
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Schermi e Lavagne
Sabato 20 e domenica 21 maggio, ore 16 – Cinnoteca e Cinema Lumière

Il week-end di Schermi e Lavagne si apre in Cinnoteca (via Riva di Reno) con una selezione di corti della storia del cinema intorno al tema del gioco. Dopo la proiezione, tutti al Parco 11 settembre per la tradizionale merenda offerta da Alce Nero e attività all'insegna della frutta e delle confetture di stagione. Il Cineclub per bambini e ragazzi propone invece un doppio appuntamento con La bella e la bestia, grande successo dell'ultima stagione, nuova versione in live action targata Disney della tradizionale favola. La bella e la bestia (proiezione di sabato) e Manhattan (sabato 20, ore 16) sono i film scelti questa settimana per l'ormai tradizione appuntamento con il Cinenido, l'iniziativa di Schermi e Lavagne pensata per genitori e nonni con bebé al seguito.
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Svilupparty. Dietro le quinte del videogioco
Sabato 20 e domenica 21 maggio – Biblioteca Renzo Renzi

Sabato 20 e domenica 21 maggio, l'Archivio Videoludico propone l'ottava edizione della manifestazione nata per celebrare il lavoro degli sviluppatori italiani. Due giorni in cui rappresentanti di aziende del settore, sviluppatori, appassionati e retrogamer possono conoscersi, stringere relazioni professionali, presentare e far provare i propri giochi, raccontarsi ai propri colleghi e al pubblico. Un'occasione per scoprire curiosità ed esperienze dal mondo del videogame.
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Cinema del presente (fuori programma): La vendetta di un uomo tranquillo e Le cose che verranno - L'Avenir
Sabato 21 e domenica 22 maggio - Cinema Lumière

In sostituzione delle previste proiezioni di Manhattan (che passa in Sala Scorsese in tenitura di prima visione), proponiamo fuori programma due tra i film più interessanti dell'ultima stagione. Protagonista di La vendetta di un uomo tranquillo è Curro, un ex galeotto deciso a ricominciare una nuova vita. L’incontro con José sconvolge i suoi piani scatenando la sua sete di vendetta. Vincitore di quattro Premi Goya, thriller claustrofobico e viscerale è l'esordio alla regia di Raúl Arévalo, attore di punta di molto cinema iberico recente, compresa La isla minima, riferimento evidente di questo film. Dalla Spagna alla Francia con Le cose che verranno - L'Avenir: Nathalie (una strepitosa Isabelle Huppert) è una professoressa di filosofia che vive a Parigi con figli e marito. Quando quest'ultimo la lascia per un'altra, scopre una rinnovata libertà e la possibilità di reinventarsi una nuova vita. Vincitore dell'Orso d'argento per la miglior regia alla Berlinale 2016, il film seduce come una ballata intima e sensuale che celebra la vita e il desiderio incessante di rinascere.

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Raccontare i festival tra scrittura e multimedia
Corsi di alta formazione gratuiti per filmaker e per redattore multimediale e crossmediale

In occasione del festival Il Cinema Ritrovato, la Cineteca di Bologna, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo, propone due nuovi corsi di formazione sulla comunicazione e narrazione dei festival di cinema e dei grandi eventi culturali. I corsi di Alta Formazione per Filmaker e per Redattore multimediale e crossmediale si avvalgono, oltre che della riconosciuta esperienza della Cineteca, anche di quella di una rete di partner nazionali e internazionali, quali:Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero, International Filmmaking Academy, L'Immagine Ritrovata srl. Tutti i corsi sono a partecipazione gratuita perché co-finanziati con le risorse del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e si svolgeranno tra giugno e ottobre 2017.
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mercoledì 17 maggio 2017

Il giardino delle sculture

Il GIARDINO DELLE SCULTURE
Inaugurazione sabato 20 maggio 2017 ore 16.30
Museo MAGI’900

Presentazione delle nuove sculture permanenti di:
Simon Benetton, Sara Bolzani, Nado Canuti, Giuseppe Cavallini, Girolamo Ciulla
Lorenzo Guerrini, Gianni Guidi, Emilio Mattioli, Mauro Mazzali, Marco Pellizzola
Graziano Pompili, Simona Ragazzi, Ivo Sassi, Giovanni Scardovi, Guglielmo Vecchietti Massacci, Cordelia Von Den Steinen, Nicola Zamboni, Sergio Zanni

IL NUOVO GIARDINO DELLE SCULTURE DEL MUSEO MAGI’900
Opere di grandi dimensioni per un inedito progetto di arte urbana

Continua a espandersi, e a sorprendere nei suoi continui sviluppi, il progetto del MAGI’900, il grande spazio museale privato che presto sarà non solo un semplice museo, ma il cuore di un vero e proprio quartiere dell’arte concepito per entrare in contatto con il pubblico in ogni momento del vivere quotidiano.
Si ispira a questa idea, utopica ma concretamente perseguita, la nuova espansione all’aria aperta del museo, che a partire dal 20 maggio offrirà al pubblico una vasta area di verde urbano arricchita da una ventina di grandi sculture di noti autori contemporanei.
Questo ampio spazio, che si configura come una piazza erbosa interamente dedicata alla scultura monumentale, prolunga e amplia il giardino preesistente e sarà sempre aperta al pubblico e ai cittadini, ponendosi già da ora come il cuore pulsante di un nuovo quartiere urbano, un ulteriore progetto che presto troverà attuazione in adiacenza al complesso museale.
L’iniziativa di Giulio Bargellini, collezionista e fondatore del MAGI’900, prevede infatti l’imminente edificazione intorno alla nuova piazza delle sculture di una vasta corte ispirata all’architettura storica tradizionale, un borgo dal fascino fuori dal tempo, dove arte e vita si potranno sviluppare in armonia, in abitazioni moderne ma disegnate per ritrovare il calore dei portici e dei materiali tipici dell’architettura emiliana, a pochi passi dal bellissimo centro storico di Pieve di Cento.
Così, mentre il museo continuerà le sue attività espositive e culturali, il giardino fin d’ora accessibile offrirà ai cittadini e ai visitatori un luogo in cui famigliarizzare con la fantasia e l’inedita bellezza delle opere installate.
Come sospese in un mondo fantastico e metafisico, con le loro fiabesche figurazioni o le loro dinamiche forme astratte, tutte le sculture adagiate sul verde brillante del prato inventeranno l’irripetibile panorama di un nuovo modo di vivere la città, ritrovando radici antiche per sollecitare un nuovo sistema di aggregazione e fruizione dell’arte del nostro tempo. La ricerca estetica sarà dunque sempre a contatto con chi desidera vivere in un ambiente unico, profondamente umanistico perché pensato per dare espressione e visibilità alle idee, alle emozioni e alla magia dell’arte, capace di rapire e portare lontano con il pensiero.


venerdì 12 maggio 2017

Presentazione

Lunedì 15 maggio alle ore 21.00 presso il cinema Medica Palace si terrà l’evento di presentazione di Biografilm Festival - International Celebration of Lives, primo evento cinematografico internazionale interamente dedicato a biografie e racconti di vita, che porterà, come ogni anno, nelle sale bolognesi il meglio del cinema biografico e documentario internazionale.
L’appuntamento è aperto al pubblico, un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati del festival, desiderosi di conoscere le anticipazioni e i dettagli di questa nuova edizione che si terrà dal 9 al 19 giugno 2017 a Bologna.

richiedi il tuo biglietto omaggio valido per due personesegui questo link compila il form e inserisci il codice partner bio15nl

In sala, a presentare al pubblico il programma di questa tredicesima edizione, ricca come ogni anno di film, grandi eventi, concerti e prestigiosi ospiti, ci saranno il direttore artistico del festival Andrea Romeo e la giornalista Marta Perego, per svelare al pubblico e alla stampa i contenuti del festival, con alcune anticipazioni in esclusiva.

Per maggiori informazioni chiama lo 051 4070166 o scrivi a ingressi@biografilm.com



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