lunedì 29 settembre 2014

Documentario in Ariostea

lunedì 29 settembre ore 17 - Presso Biblioteca Ariostea di Ferrara
INCONTRI RAVVICINATI
OGGI VOGLIO PARLARE (Italia 2012, durata 51’) - Documentario di Gianmarco D’Agostino e Marco Vichi
Prodotto dalla Regione Toscana
Proiezione alla presenza degli Autori
Dieci storie di carcerati e di uomini che si raccontano davanti alla macchina da presa, mostrandoci tutta la loro complessità. Una riflessione sulla vita nelle celle, oltre le celle, una fuga dalla prigione più pericolosa, quella del pregiudizio. Uno dei luoghi comuni più battuti in questi ultimi anni è il tema del sovraffollamento delle carceri italiane. Il regista fiorentino Gianmarco D’Agostino, con l’aiuto dello scrittore Marco Vichi, è andato a Firenze e Ferrara per capire quali fossero i modi dei carcerati per uscire dalla noia e dalla depressione. Tra seminari musicali e i racconti di alcune vicende narrate in prima persona dai detenuti viene fuori un quadro duro delle relazioni carcerarie.
Gianmarco D’Agostino, regista e sceneggiatore, è nato ad Arezzo nel 1977 e si è laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha girato quattro documentari d’arte con Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, tra cui “Il Tempo di Michelangelo”, dedicato alla Cappella Sistina in Vaticano e alle Cappelle Medicee nella chiesa di San Lorenzo a Firenze. Ha lavorato con alcuni detenuti delle carceri di Firenze e Ferrara a un progetto di un anno sullo storytelling, da cui è nato il documentario “Oggi voglio parlare”. Ha inoltre firmato il lungometraggio “Florence, the Consul and Me” e, nel 2013, ha diretto per la Jerusalem Opera la video arte per l’allestimento del “Don Giovanni” di Mozart.
Regia Gianmarco D’Agostino
Sceneggiatura Marco Vichi, Gianmarco D'Agostino
Musica Massimo Altomare
Voce narrante e azione scenica Lorenzo Degl'Innocenti
Laboratorio teatrale Elisa Taddei
Direttore della fotografia Yari Marcelli
Girato nel Carcere di Sollicciano (Firenze) e nel Carcere di Ferrara

domenica 28 settembre 2014

Teatro off

Tango Elisa Mucchi foto di Giulia Pesarin
 
Dopo il successo della messa in scena di "Una notte del ‘43" di Giorgio
Bassani e dello spettacolo "Micòl e le altre", il teatro Ferrara Off di
viale Alfonso I d’Este 13 (zona Bagni Ducali) riapre le porte per dare il
via alla formazione artistica in programma per il nuovo anno 2014/15.La
presentazione dei corsi e dei laboratori proposti sarà scandita dal
seguente calendario: martedì 30 settembre si inizierà con la lezione di
prova di 'Human Dance', il corso di danza contemporanea tenuto da Elisa
Mucchi e rivolto ad adolescenti (ore 17.00) e adulti (ore 19.00).
Mercoledì 1 ottobre Marco Sgarbi e Giulio Costa presenteranno i laboratori
teatrali destinati ai bambini (ore 18.30) e i corsi per ragazzi fino ai 19
anni (ore 17.30), dove si affronterà il tema del teatro come gioco,
invenzione, espressione e consapevolezza del corpo, definizione di sé. A
seguire, alle 20.30 la prima lezione di 'Soft Connection', il corso di
tango argentino di Elisa Mucchi e Marco Maretti. Giovedì 2 ottobre, alle
ore 18.30, Elisabetta Bianca introdurrà 'Funamboli', laboratorio teatrale
tematico per giovani dai 20 ai 30 anni, che “prende in prestito la
metafora del filo per indagare ciò che ha vita alle sue estremità e al di
sotto”. Per chi invece vuole cimentarsi con la scrittura per la scena,
alle ore 19.30 il regista Giulio Costa illustrerà il suo laboratorio, un
percorso di nove appuntamenti mensili che condurrà i partecipanti
dall’ideazione fino alla rappresentazione teatrale. Infine, alle 21.00,
Roberta Pazi presenterà il suo laboratorio teatrale per adulti, un
percorso completo che sonderà il processo creativo dell’attore attraverso
il corpo, la voce, l’improvvisazione individuale e di gruppo, la
costruzione del personaggio, l’interpretazione del testo teatrale.I
laboratori settimanali avranno inizio la settimana successiva alla
presentazione. Sul sito di Ferrara Off (www.ferraraoff.it), nella pagina
dei corsi, è possibile preiscriversi e reperire maggiori informazioni.


Associazione Culturale
Ferrara Off
Viale Alfonso I d'Este, 13
44123 Ferrara (FE)
info@ferraraoff.it
www.ferraraoff.it

sabato 27 settembre 2014

Premio Gaber


Con la presente informiamo che il "Teatro Stabile di Grosseto", il "Premio Giorgio Gaber" ed "UNICEF Italia" promuovono per l'anno 2015 il programma “OBIETTIVO NUOVE GENERAZIONI", manifestazione internazionale rivolta ad Istituti di Istruzione e Organismi Socio-Culturali dei territori italiani ed europei che si chiuderà con la consueta Rassegna scolastica nella prima metà del mese di Maggio in provincia di Grosseto.
Come sempre, l'iniziativa rappresenta un'occasione unica ed articolata di incontro, confronto e scambio tra giovani e giovanissimi che prende forma a partire da una rassegna di lavori teatrali e cinematografici (con finalità socio-educative) ideati e realizzati dagli ragazzi stessi.
Allo scopo di sostenere economicamente le attività degli Istituti di Istruzione e degli Organismi Socio-Culturali, anche per questa Edizione viene stanziato un Montepremi totale di Euro 13.000,00 che verrà suddiviso tra i Soggetti vincitori.

Ricordiamo che all'ultima Edizione della manifestazione è stata conferita la "Targa del Presidente della Repubblica" a chiusura di una serie di importantissimi riconoscimenti istituzionali.

Con l'effettivo ingresso nel Programma di "UNICEF Italia" nasceranno tutta una serie di ulteriori iniziative a tutela e crescita di Scuole ed Operatori che saranno presentate a livello nazionale il 23 Novembre prossimo a Roma e che saranno meglio comunicate e dettagliate a seguito di questa giornata.”

Il Regolamento completo della 6a edizione sarà disponibile a breve sul sito http://www.premiogaber.it.


giovedì 25 settembre 2014

Teatro 30 e lode

In vendita da venerdì 3 ottobre (fino ad esaurimento delle disponibilità) TEATRO 30 E LODE FREE.
Gli studenti dell'Università di Ferrara, presentando in biglietteria il libretto universitario e un documento di riconoscimento, possono sottoscrivere "TEATRO 30 e lode free", la speciale formula di abbonamento promossa dal Teatro e da Ferrara Musica in collaborazione con l’ateneo estense, nell'intento di avvicinare i giovani alla cultura teatrale e musicale: Tre spettacoli a scelta fra le stagioni di PROSA, DANZA, LIRICA e CONCERTISTICA (sono esclusi dalla promozione gli spettacoli fuori abbonamento)
Per saperne di più:
relazioniesterne.teatro@comune.fe.it
Desk informativo al Rettorato dell'Università dal 23 settembre fino al 6 ottobre

Premio Suzzara

Sergio BreviarioThe Time Machine OltrepòMostra dell'artista Sergio Breviario
vincitore del Concorso RIGENERAZIONE - 48° Edizione del Premio Suzzara
Progetto per il Sistema dei Parchi dell'Oltrepò Mantovano
all'interno di Emblematici Sesto Senso e Distretto Culturale DOMInUS
21 settembre - 20 novembre 2014inaugurazione domenica 21 settembre 2014, ore 11.00
Galleria del Premio SuzzaraVia Don Bosco 2/a, Suzzara (MN)
Il progetto The Time Machine Oltrepò di Sergio Breviario risulta tra i quattro progetti vincitori del concorso Rigenerazione indetto nell’ambito della 48° edizione del Premio Suzzara (2013) dal titolo La terra si muove con il senso a cura di Paola Boccaletti, Elisabetta Modena, Marco Scotti. 
Gli eventi sismici che nel maggio 2012 hanno coinvolto anche il territorio mantovano, hanno evidenziato la natura effimera e provvisoria di ciò che si immaginava stabile e duraturo. Precarietà, mobilità, velocità e transitorietà sono, d’altra parte, gli ingredienti che hanno in gran parte contraddistinto l’arte del XX secolo e quella contemporanea. L’introduzione nell’opera di materiali eterogenei, deperibili e provenienti dai più differenti contesti e il ricorso all’installazione hanno completato quel processo che giunge a mettere in discussione un intero sistema, anche quello critico e conservativo, e la stessa natura durevole e stabile del concetto di arte, collezione e museo.
L’arte esce anche dai luoghi deputati e si affaccia negli spazi pubblici e cittadini. Da queste riflessioni è nata dunque la mostra che nel 2013 ha visto protagonisti presso la Galleria del Premio di Suzzara Mario Airò, Elisabetta Di Maggio, Eva Marisaldi e Liliana Moro, e il concorso Rigenerazione di cui Sergio Breviario è risultato vincitore.
Per il progetto The Time Machine Oltrepò, Sergio Breviario ha costruito set fotografici utilizzando come scenografie le facciate degli edifici messi in sicurezza a seguito dei danni subiti a causa del sisma, coinvolgendo gli abitanti del luogo come attori, comparse e scenografi. Per la realizzazione di questi set è stato infatti indispensabile creare un rapporto con le persone del luogo che hanno collaborato attivamente e con disponibilità al progetto. La mostra, allestita all’interno della Galleria del Premio Suzzara, racconta e mette in scena questi set e documenta quanto avvenuto nell’Oltrepò negli ultimi mesi attraverso un allestimento degli scatti dell’artista.
Partendo dall’idea di viaggiare nel tempo, dall’Oltrepò mantovano alla ricerca di luoghi lontani, mitici, a volte conosciuti solo grazie al cinema o tramite fotografie, alla ricerca dell’immagine di un tempo che non è mai esistito e mai esisterà, se non nelle nostre menti, l’artista ha reinterpretato uno degli elementi che più contraddistinguono i paesi colpiti dal terremoto: “cammino per il centro di un piccolo paese, Moglia: transenne, detriti e spazi vuoti. Case, portici e campanili, con scheletri di legno che fungono da sostegno, fermano il tempo a quel giorno quando tutto è avvenuto. Mi piace il mantovano perché in calde giornate come questa si sente quello strano senso di vuoto comune a molte province italiane. Ma questi scheletri rendono le architetture ancora più malinconiche, perché certificano l’assenza umana e fanno pensare a una vita passata, lontana. Questi legni, massicci e forti, fanno apparire tutto fragile, sembrano ossa in grado di reggere il corpo dall’esterno. Guardo questa casa e aspetto l’arrivo di un cowboy in sella al suo cavallo da un momento all’altro. Pare di stare in un film di Sergio Leone, un classico spaghetti western. Oggi, queste grosse travi fungono da macchina del tempo in grado di farci raggiungere luoghi lontani, legati a questa provincia italiana solo tramite l’immaginazione. Ma per rendere possibile questo salto servono coincidenze, somiglianze e colpi di fulmine, come capita agli innamorati”.
Il progetto è stato selezionato tra le proposte di tredici artisti nati dopo il 1970, invitati a partecipare al concorso per la realizzazione di quattro interventi ed installazioni artistiche nel territorio dell’Oltrepò Mantovano, nello specifico Galleria del Premio Suzzara, Ecomuseo delle Bonifiche di Moglia, Museo Civico Polironiano di S. Benedetto Po, SIPOM-Sistema Parchi dell’Oltrepò Mantovano.
Gli artisti invitati, tutti con esperienze di caratura nazionale e internazionale, sono Paola Anziché, Sergio Breviario, David Casini, Ettore Favini & Antonio Rovaldi, Stefania Galegati Shines, Alice Guareschi, Ozmo, Diego Perrone, Luca Pozzi, Laura Renna, Matteo Rubbi, Sissi e Luca Trevisani.
La giuria composta da esperti di arte pubblica contemporanea, Roberto Pinto, docente dell’università di Bologna e Marco Bazzini, già direttore del Centro Pecci per l’Arte Contemporanea di Prato, insieme a quattro responsabili degli enti coinvolti ha selezionato quattro progetti: quello di Sergio Breviario, Ettore Favini & Antonio Rovaldi, Stefania Galegati Shines e Paola Anziché. 
La 48° edizione del Premio Suzzara - La terra si muove con il sensosi inserisce nel progetto Il sesto senso. Conoscenza e uso responsabile del patrimonio culturale e ambientale come diritto di ogni cittadino, cofinanziato dal Consorzio Oltrepò Mantovano, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, all’interno del progetto Nel segno mantovano. Progetto di governance per lo sviluppo delle identità territoriali, ente capofila la Provincia di Mantova. L’evento rientra nelle azioni previste nell’ambito di DOMInUS, Distretto culturale dell’Oltrepò Mantovano per l’Innovazione, l’Unicità e lo Sviluppo, promosso e realizzato da Fondazione Cariplo all’interno del più ampio progetto Distretti Culturali.
L’artistaSergio Breviario (Bergamo, 1974). Vive a Bottanuco (BG) e lavora a Milano. Utilizza la fotografia come strumento per elaborare le immagini al pari del disegno, impiega diversi media artistici per riflettere sul gioco di spazi pieni e vuoti, sulla forma geometrica delle strutture che rimandano a un carattere del tutto visionario dell’immagine. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo: Blemmi, Posteria Cafè, Milano, 2014; La Logica del Tornasole, CARS, mostra di fine residenza, Palazzotto di Orta san Giulio, Omegna, 2013; 21 Quadrati, Galleria Marie-Laure Fleisch, Roma, 2013; Prototipo di macchina per la conquista del mondo, Fondazione Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro, 2012; L’erba del re non fa crescere i fiori, Fabio Tiboni arte contemporanea, Bologna 2010;  Diciannove novantasei: mi edifico e ti guardo, Viafarini, Milano, 2006. Tra le collettive: Se di-segno, a cura di Sergia Avveduti, Padiglione Esprit Nouveau, Bologna; Arimortis, a cura di Roberto Cuoghi e Milovan Ferronato, Museo del Novecento, Milano, 2013; Punti di Vista. Identità Conflitti Mutamenti, Galleria Nazionale, Cosenza, 2012; A ruota libera, a cura di Milovan Farronato e Chiara Agnello, MAXXI, Roma, 2011.
21 settembre - 30 novembre 2014
data di inaugurazione: 
domenica 21 settembre, ore 11.00GALLERIA DEL PREMIO SUZZARAVia Don Bosco 2/a
46029 Suzzara (MN)
tel 0376 513513
galleriapremio@comune.suzzara.mn.it
www.premiosuzzara.itingresso gratuito

martedì 23 settembre 2014

Campagna abbonamenti

Sabato 20 settembre si è aperta la campagna abbonamenti per la stagione 2014/15 di Ferrara Musica. Il cartellone di quest’anno presenta molti dei più importanti protagonisti del panorama concertistico internazionale: direttori d’orchestra come Daniele Gatti, Vladimir Jurowski, Semyon Bychkov, Teodor Currentzis e la giovane rivelazione del podio Joshua Weilerstein che inaugura la stagione; celebri solisti come i pianisti Grigori Sokolov, Radu Lupu e il giovane astro nascente Federico Colli; violinisti quali Joshua Bell, Vilde Frang e Alexandra Conunova; un recital straordinario che ha per protagonisti Martha Argerich e Gidon Kremer.
Sempre al centro della programmazione le brillanti orchestre residenti di Ferrara Musica, Mahler Chamber Orchestra e Chamber Orchestra of Europe.
A grande richiesta torna con quattro appuntamenti d’eccezione (Hiromi, il, duo jazz Kenny Barron/Dave Holland, il progetto BachNetWorks di Uri Caine e Mario Brunello, e il film muto l’Homme qui rit con accompagnamento dal vivo di Octuor de France) l’abbonamento TODAY dedicato alla musica del nostro tempo, al jazz e a progetti speciali.
Quattro le possibilità di abbonamento: da sabato 20 a mercoledì 4 settembre 2014 si vende e rinnova LARGE, abbonamento completo ai 12 concerti della stagione.
MEDIUM, abbonamento a 7 concerti, è in vendita da giovedì 25 settembre a sabato 27 settembre.
CARNET è la formula molto flessibile che permette di scegliere 3 concerti tra una ricca serie di proposte, lasciando aperta la possibilità di decidere a quale evento assistere anche fino al giorno stessi del concerto. L'abbonamento è rinnovabile dal 29 settembre al 1 ottobre 2014 e in vendita per i nuovi abbonati dal 2 ottobre 2014.
Anche quest’anno è prevista la formula SPECIALE GIOVANI che offre ai giovani fino a 30 anni compresi prezzi molto vantaggiosi su tutti i turni di abbonamento e i biglietti.
Conclusa la campagna abbonamenti, a partire da sabato 18 ottobre 2014 sarà possibile acquistare i biglietti singoli per tutti i concerti sia presso la biglietteria di Ferrara Musica che sul sito www.ferraramusica.it.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.ferraramusica.it o contattare la biglietteria di Ferrara Musica: Corso Martiri della Libertà 5, orari di apertura al pubblico dal lunedì al venerdì ore 15.30/19, sabato ore 10/12.30 e 15.30/19. Telefono 0532 202675 – Email: biglietteria@ferraramusica.it.

Capolavori restaurati sul grande schermo

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinematografica. Capolavori di ogni tempo (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, anche per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione dirompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.
Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la distribuzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemente restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. La seconda stagione del progetto si inaugurerà alla fine di settembre con
I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague realizzato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diverrà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese.

I 400 COLPI
(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93')

Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla fine­strella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l'ha destinata all'eternità. "Con I 400 colpi François Truffaut en­tra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Mel­ville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi d i Rossel­lini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l'uscita del film nel linguaggio comu­ne. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema" (Jean-Luc Godard).
Restauro realizzato da MK2. In collaborazione con BIM

In prima visione nelle sale italiane dal 25 settembre
Al Cinema Lumière dal 28 settembre

domenica 21 settembre 2014

Edizione restaurata del film di Cimino


I cancelli del cielo from fuori quadro on Vimeo.

http://www.ondacinema.it/speciali/scheda/speciale_cancelli_del_cielo.html
La director's cut restaurata presentata a Venezia è di 216 minuti (3h e 36min.)
 Questa versione è stata trasmessa su Rai Movie il 20 settembre 2014 (dopo che un problema tecnico ne aveva compromesso la trasmissione il 6 settembre) risincronizzando le battute doppiate all'epoca della distribuzione in sala della versione da 149 minuti e sottotitolando quelle rimaste in inglese.
La notizia più conosciuta del film è che le enormi spese portarono al fallimento della casa produttrice, la United Artist (che comunque era già stata ceduta ad una società assicurativa); ma al flop del film sicuramente non è estranea la vicenda narrata che mostra evidenti richiami alla, sempre negata dagli americani,  "lotta di classe".
A tal proposito in un'intervista concessa al New York Times nel 2012, Kris Kristofferson rivelò di aver udito all'epoca William French Smith, procuratore generale degli Stati Uniti durante l'amministrazione Reagan, dichiarare ai produttori del film che in futuro non si sarebbero dovute più realizzare pellicole inerenti avvenimenti della storia americana ricostruiti da un'ottica negativa(1)
1) http://it.wikipedia.org/wiki/I_cancelli_del_cielo

http://youtu.be/JbFrV3ZZVms

giovedì 18 settembre 2014

100 anni di Maserati


Modena inizia oggi i festeggiamenti per il centenario della Maserati :
http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/parata-eventi-centenario-maserati-1.219457

In realtà l'azienda fu fondata il 1º dicembre 1914 a Bologna da Alfieri Maserati e all'inizio sviluppava auto per gare su strada "Isotta Fraschini". La fabbrica aveva soltanto 5 dipendenti e 2 erano i fratelli di Alfieri Maserati: Ettore ed Ernesto.
Nel 1919 la sede si trasferisce fuori dalle mura della città, da vicolo Pepoli a via Emilia Levante, nel rione Pontevecchio (ora parte del quartiere Savena).

Nel 1934  incrocia il cammino di Tazio Nuvolari che porta alla vittoria la Maserati tipo 6C34 (in foto) al gran premio di Modena.
Nel 1937 viene ceduta e si trasferisce a Modena Nel 1957 Juan Manuel Fangio ritorna alla Maserati e si laurea per la quinta volta campione del mondo alla guida di una Maserati 250F.(1)


Il video è del 1976: Dopo due album scritti interamente assieme, la coppia Dalla-Roversi nel 1976 concepisce uno spettacolo, intitolato Il futuro dell'automobile e altre storie, che viene trasmesso dalla RAI e riscuote un certo successo: Dalla decide quindi di incidere alcune canzoni dello spettacolo, scelta contraria al volere di Roversi che avrebbe preferito un disco con lo spettacolo completo; il poeta decide di conseguenza di non firmare le canzoni, depositandole alla Siae con uno pseudonimo, Norisso (un aristocratico veneto del '700[1]); la vicenda sancisce di fatto la fine della collaborazione tra i due.(2)
La playlist delle canzoni scelte da Dalla per l'album la trovate qui:
http://youtu.be/BiIw_kZ7dVo?list=PLF155077428D489AE

1) http://it.wikipedia.org/wiki/Maserati
2) http://it.wikipedia.org/wiki/Automobili_%28album%29

Cucinare in massima sicurezza

+ Matteo Guidi _ Cucinare in massima sicurezza a cura di Gino Gianuizzi opening con talk 19-09-2014 dalle 18 serata d’autore 20-09-2014 apertura speciale fino alle 22.30 17-09-2014 | 27-09-2014 (galleria +) oltredimore ospita in occasione di Artelibro la decima tappa di Cucinare in massima sicurezza, mostra itinerante con disegni di Mario Trudu a cura di Gino Gianuizzi, nata a partire da un libro a cura di Matteo Guidi, edito da Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, e arricchita da materiali inediti. CMS è più che un semplice ricettario di cucina. CMS è un libro che racconta la vita in prigione e in particolare il perpetuo trascorrere del tempo all’interno del carcere. I detenuti ricorrono ad idee e formule con cui cercano di ricreare una normalità a volte impossibile. Le pratiche elaborate ci insegnano in particolare a rivalutare il tempo che ognuno di noi ha a disposizione per lo svolgimento di quotidiane attività e la cura o pazienza che impieghiamo per attuarle. “Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale” Disperato Erotico Stomp, Lucio Dalla, 1977 Il libro, ideato e scritto con persone detenute nelle sezioni di Alta Sicurezza delle carceri italiane, e i disegni che illustrano ricette e utensili, spiegano i metodi usati nelle celle per cucinare con le poche risorse disponibili. In ogni ricetta, prima ancora della lista degli ingredienti, c’è quella degli strumenti per realizzarla. Gli utensili da cucina, che nei ricettari sono solitamente omessi, diventano qui il filo conduttore dell’intero lavoro, dove si descrive sia la loro costruzione che l’utilizzo. Oggetti semplici, che acquistano nuovo valore: un manico di scopa diventa un matterello, i lacci delle scarpe legano la pancetta arrotolata per la stagionatura, il televisore facilita la lievitazione del pane o della pizza, l’armadietto o lo sgabello sono trasformati in un buon forno. Nella cornice della cucina il libro e la mostra rileggono le difficoltà della vita da reclusi, ma anche le capacità e l’impegno spesi per migliorare la scoraggiante esperienza della detenzione, se non altrove, almeno a tavola. I disegni del libro sono stati realizzati a penna a sfera nera su carta da Mario Trudu, mentre si trovava detenuto nella Casa di Reclusione di Spoleto. Mario Trudu, nato nel 1950 in Sardegna, prima della sua carcerazione era allevatore. Arrestato nel 1979, è detenuto da quasi 35 anni, interrotti da 10 mesi di latitanza a metà degli anni ottanta. Oggi si trova nella sezione di Alta Sicurezza del carcere di San Gimignano. La mostra raccoglie le tavole originali dei disegni e alcuni materiali inediti sul lavoro svolto da Matteo Guidi, in un allestimento a cura di Gino Gianuizzi, curatore indipendente da sempre impegnato in progetti che indagano la questione dell’arte nel contesto pubblico. Il progetto espositivo nasce dalla volontà di presentare il libro anche fuori dal circuito delle librerie per dare visibilità alle doti nascoste dalle mura delle carceri. Matteo Guidi è un artista con una formazione in etno-antropologia che focalizza la sua ricerca su azioni pratiche ordinarie osservate in ambienti che sono caratterizzati da alti livelli di controllo sulla persona (es. carceri di alta sorveglianza sicurezza, fabbriche e, più recentemente, campi profughi) pertanto considerati marginali o eccezionali, ma che in realtà, anticipano scenari più comuni. Il suo lavoro è mosso da un interesse ad indagare come gli individui o i gruppi di individui gestiscono i propri movimenti nella vita quotidiana che si svolge in sistemi sociali fortemente definiti che tendono invece a spersonalizzarli. La riflessione ricade quindi sui metodi, imprevedibili, di una resistenza quotidiana commista ad una certa dose di semplicità e ingenuità; l’attenzione di Guidi si concentra su contesti marginali o eccezionali ma che di fatto sono prologo di scenari molto più diffusi. Cucinare in massima sicurezza è una mostra itinerante realizzata con il contributo di Biondi Ricambi. (galleria +) oltredimore sede: Via del Porto 48 a/b, 40122 Bologna contact: +39 0516449537 info@oltredimore.it

giovedì 11 settembre 2014

Libero adattamento da “Il barone rampante” di Italo Calvino

sabato 13 settembre ore 10,30 nel giardino della Biblioteca
OFFICINA TEATRALE - L'IRRINUNCIABILE SOGNO DI COSIMO PIOVASCO DI RONDÓ
Libero adattamento da “Il barone rampante” di Italo Calvino
Regia Officina teatrale A_ctuar
con il contributo del regista uruguaiano Santiago Bentancor Romero e del regista argentino Carlos Branca
Nato come progetto speciale per l’edizione 2013 di “NotteNera” (Serra De’ Conti, Ancona) in collaborazione con l’artista Mirco Rinaldi, nella sua formula originaria “L’irrinunciabile” coniuga performance attoriale con scenografie digitali video proiettate, generando una continua trasformazione dello spazio (nel caso specifico il giardino di Palazzo Paradiso).
Lo spettacolo e le scenografie vengono di volta in volta riadattati al luogo ospite, siano giardini cittadini siano luoghi “non convenzionali”, liberando attore e spettatore dalla gabbia scenica: nell’incontro magico tra teatro e letteratura, gli alberi, con i loro impenetrabili nascondigli, si trasformano nel verde bosco di Ombrosa, mentre la corte accoglie al tempo stesso la platea e la piazza del paese. Le persone del pubblico, estemporanei abitanti di Ombrosa, attraverso il meccanismo del gioco, vengono coinvolti nello spettacolo e spinti ad interagire con gli attori.
“L’irrinunciabile” è il tema centrale dell’opera: Cosimo Piovasco di Rondò, rampollo dell’alta società, sceglie di allontanarsi dalla famiglia e da un destino prestabilito per intraprendere una vita nuova tra gli alberi. Su quelle cime scopre che esistono nuovi possibili modi di vivere l’amore, l’amicizia, la conoscenza e che, alla fine dei giochi, l’irrinunciabile è essere sempre spietatamente se stessi fino alla fine.
A cura di Officina teatrale A_ctuar, con la collaborazione di Angela Poli, Sezione Ragazzi della Biblioteca Comunale Ariostea
A seguire
Premio“GIOVANE LETTORE DELL’ANNO”
La sezione Ragazzi della Biblioteca Ariostea organizza un momento di festa e premiazione dei giovani lettori della Biblioteca Ariostea che si sono distinti per assiduità nella frequenza e nei prestiti durante l'anno precedente.

mercoledì 10 settembre 2014

Corso di critica cinematografica

Il Cinema Ritrovato al cinema: La Trilogia del dollaro
12 settembre 1964-2014. 50 anni di Sergio Leone: proiezioni speciali di Per un pugno di dollari

Cinema Lumière

Dopo il successo della prima stagione, è ripresa la distribuzione di classici del cinema promossa dalla Cineteca di Bologna sull’intero territorio nazionale. A inaugurare la stagione 2014/2015 del Lumière è il restauro della Trilogia del dollaro, con cui Sergio Leone ha scardinato i canoni del genere americano per eccellenza, il western, trasformandolo in un “muscoloso carnevale mediterraneo” (Christopher Frayling). Da lunedì 8 settembre in programma Per qualche dollaro in più, trionfo di una già salda retorica d'autore, con Lee Van Cleef accanto al duo Clint Eastwood/Gian Maria Volonté. Da domenica 14 programmeremo invece Il buono,il brutto e il cattivo. Venerdì 12 speciale doppia proiezione di Per un pugno di dollari, il capitolo fondativo della Trilogia, in occasione dei 50 anni dalla sua u scita. Il film sarà preceduto da una selezione di documenti, fotografie, scene tagliate e dalla presentazione del progetto di restauro. Entrambi i titoli sono proposti alternativamente in italiano e in inglese con sottotitoli italiani.
>> Maggiori informazioni


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Prima visione: Le due vie del destino – The Railway Man
Colin Firth in versione originale
Da giovedì 11 settembre – Cinema Lumière

“Il più grande disastro di tutti i tempi per l’Impero britannico”. Così Churchill definì la resa di Singapore ai giapponesi nel 1942. Eric Lomax era uno tra le decine di migliaia di giovani soldati fatti prigionieri e costretti a lavorare in condizioni disumane alla costruzione della Ferrovia della morte, nella giungla tra Thailandia e Birmania. Sopravvissuto alla guerra, solo decenni più tardi, grazie all'ostinazione della donna che lo ama, Eric trova la forza di affrontare il suo passato e raccontare l'orrore che ha visto e subito. Racconto di guerra e dei traumi della guerra, Le due vie del destino è tratto dal romanzo autobiografico di Lomax, “che prende lo spunto da una tremenda ironia”, spiega lo sceneggiatore Frank Cottrell Boyce: “da bambino, Eric aveva subito il fascino dei grandi treni a vapore che en travano e uscivano numerosi dalla stazione di Waverley, a Edimburgo. Da giovane soldato vide i suoi compagni lavorare fino alla morte, e fu egli stesso torturato, per la realizzazione della Ferrovia della morte”. Colin Firth e Nicole Kidman interpretano Lomax e la moglie negli anni Ottanta della dolorosa presa di coscienza.
>> Maggiori informazioni


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Alina Marazzi presenta 9x10 novanta
Mercoledì 10 settembre, ore 20.15 e 22.15 – Cinema Lumière

Nel 2014 l’Istituto Luce ha compiuto 90 anni. Una lunga storia che ha accompagnato l’Italia attraverso il cinema. Per festeggiare questo compleanno, alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema (Marco Bonfanti, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello e Sara Fgaier, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Roland Sejko) sono stati invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con dieci minuti di immagini dell’archivio. Ne è nato un album di narrazioni diverse: del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; memorie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole d i grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie. La proiezione delle 20.15 sarà introdotta in collegamento via skype dalla regista Alina Marazzi.
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Open Day di Schermi e Lavagne
Il Cineclub per ragazzi riprende con la proiezione a ingresso libero di E.T.
Domenica 14 settembre, dalle ore 15 – Cinema Lumière

Per fare E.T., racconta Spielberg, "volevo diventare un bambino". È un film che ci chiede di rinunciare alle nostre consapevolezze adulte, per abbracciare appieno, con sguardo senza cinismi, questa grande storia di solidarietà. È abbracciando questa idea “di cinema come apparato concepito per il sogno e per lo stupore, per la fiaba e per la meraviglia” (Franco La Polla) che vogliamo inaugurare la nuova stagione del Cineclub per ragazzi di Schermi e Lavagne – il tradizionale appuntamento del week-end dedicato ai piccoli cinefili – con un pomeriggio di giochi, proiezioni, laboratori e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. L'ingresso è libero.
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Omaggio a Lauren Bacall
Sabato 13 settembre, ore 17.45 – Cinema Lumière

Dopo la maratona dello scorso sabato in ricordo dell'istrionico Robin Williams, rendiamo omaggio a un'altra grande dell'epoca aurea di Hollywood che ci ha lasciato poche settimane fa. Lauren Bacall attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l'amore della vita di Bogart. E la vedremo proprio al fianco di Bogey in Il grande sonno, il capolavoro hard-boiled di Chandler e Hawks in cui la Bacall dona la sua innata sinuosa eleganza al personaggio di Vivien, una delle due figlie viziate del generale Sternwood.
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Cinema del presente
Giovedì 11 e sabato 13 settembre – Cinema Lumière

Proseguiamo con la nostra selezione del meglio del cinema uscito in sala negli ultimi mesi (e in molti casi troppo poco visto). In settimana vedremo Le meraviglie (giovedì 11, ore 20), opera seconda di Alice Rohrwacher, Gran Premio della Giuria all'ultimo Festival di Cannes; a seguire (ore 22.15) Locke, kammerspiel automobilistico di Steven Knight interamente costruito sulla voce e il corpo di Tom Hardy, film rivelazione di Venezia 2013. Sabato 13 sarà invece la volta di The Congress (ore 20), ipnotica combinazione di animazione e live-action quasi documentaristica firmata dall'autore di Walzer con Bashir, Ari Folman: la storia è quella di un'attrice in declino che accetta di vendere a una casa di produzione la sua immagine digitale; a seguire Solo gli amanti sopravvivono, ovvero un inedito Jim Jarmush alle prese con una coppia di romantici e sofisticati vampiri.
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La Critica Ritrovata
Corso in otto incontri condotto da Roy Menarini

Cineteca di Bologna insieme a Il Cinema Ritrovato al cinema e Cinefilia Ritrovata presentano ‘La Critica Ritrovata’, corso a numero chiuso in 8 incontri di storia e pratica della critica cinematografica condotto da Roy Menarini. Il corso intende intrecciare le varie anime della scrittura, raccontando i profili di grandi critici, leggendo i passi più importanti di questo piccolo/grande genere letterario, costruendo un laboratorio di scrittura creativa per il giornalismo cinematografico, analizzando le novità provenienti dal web ed esercitandosi sia sui film nuovi sia sui grandi capolavori restaurati. Gli incontri si svolgeranno dal 13 ottobre tutti i lunedì dalle 19.30 alle 21. Il costo è di 300 € (250 per Amici e Sostenitori della Cinete ca).
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Il Mercato della Terra
Mercoledì 10 settembre, ore 17.30-21.30 – Piazzetta Pier Paolo Pasolini e e Giardino John Klemlen Bologna

Dal porto di Cattolica ritornano domani al mercato contadino di Slow Food Bologna Antonio Morritti con l’equipaggio dei pescatori di Pescevia con il loro banco di vongole poveracce e il pescato di stagione dell'Adriatico: sogliole, canocchie, mormore, triglie e orate, fresche oppure grigliate. Durante la sera saremo accompagnati dalla MusicalMercato: suona Francesco Paolino, chitarrista classico modicano. Il Mercato della Terra per tutto il mese di settembre continuerà la programmazione del mercoledì sera (affiancando il tradizionale appuntamento per la spesa a km 0 del sabato mattina) con i produttori del territorio, i loro cibi di strada, le birre artigianali e i concerti live.
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Dalla gloria alla celebrità

Da venerdì 12 a domenica 14 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche.

Tra i protagonisti Bodei, Bauman, Augé, Nancy, Galimberti, Marzano, Severino, Recalcati, Bianchi, Baricco e Bergonzoni.
Un termine apparentemente desueto come quello di “gloria” si rivela dispositivo efficace per mettere a fuoco una questione cruciale dell’esperienza contemporanea: la celebrità. In programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 12 al 14 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città, la quattordicesima edizione del festival prevede lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti.
Il festival, che lo scorso anno ha registrato oltre 200 mila presenze, è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, i cui fondatori – ovvero i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – sono i soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima edizione.
Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee della gloria. Il percorso tematico prenderà le mosse dal suo carattere splendente, che rimanda al potere attrattivo della luce, a un tempo condizione di visibilità e meta di ogni desiderio di elevazione. Quando si associa la gloria alle stelle, si opera dunque qualcosa di più di una semplice metafora. In questa chiave prenderà rilievo propriamente filosofico anche il fenomeno tutto contemporaneo delle “vite spettacolari”, che ha al suo centro la visibilità e la messa in luce di sé. Le  trasformazioni dell’ambizione e la riabilitazione dell’onore indicheranno nuove implicazioni antropologiche e morali del riconoscimento sociale, fino a giungere alle nuove sfide della democrazia alla prova del consenso mediatico. Senza dimenticare che la gloria è un tentativo di lasciare una traccia, un’impronta riconoscibile, non solo nei monumenti materiali, ma anche nella rappresentazione immateriale di sé tipica dei social media.
Quest’anno tra i protagonisti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Roberta de Monticelli, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Giacomo Marramao, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Chiara Saraceno, Emanuele Severino, Carlo Sini, Gustavo Zagrebelsky e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Nutrita la componente di filosofi stranieri: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy, Miguel Abensour (spagnolo di nascita), Nathalie Heinich e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; il franco-libanese Milad Doueihi; il tedesco Gernot Böhme; i britannici Zygmunt Bauman ed Ellis Cashmore; lo spagnolo Javier Gomà. In brillanti fuori pista saliranno in cattedra due protagonisti della narrativa e del teatro. Alessandro Baricco (lectio Rotary) leggerà e commenterà le gesta di Achille nell’Iliade, mentre Alessandro Bergonzoni pronuncerà sulla gloria un intervento pirotecnico e sorprendente.
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della gloria, dal thymos platonico alla dottrina della magnanimità in Aristotele fino alla teoria dell’onore di Tommaso d’Aquino. Tra gli autori moderni, Guicciardini servirà per mostrare gli effetti dell’ambizione sulla scena politica, mentre con Hobbes emergeranno gloria e vanagloria come passioni del potere. Passando per lo snodo di Hegel, si incontrerà il tema cruciale del riconoscimento, mentre, arrivando alle questioni novecentesche, con Max Weber prende forma l’idea di potere carismatico e con von Balthasar la discussione teologica della Gloria si salderà alla teoria estetica.
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo, in via di definizione, coinvolgerà narrazioni e performance, musica e spettacoli dal vivo, di cui saranno come d’abitudine protagonisti alcuni beniamini del pubblico. Non mancheranno i mercati di libri e le iniziative per bambini e ragazzi.
 Oltre 30 le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una personale di Mimmo Jodice, una mostra sull’iconografia di gloria della dinastia estense, una su Jamie Reid e lo schiaffo al potere del Punk inglese (con il sostegno di Gruppo Hera), una sulle celebrità in figurina, una sul ciclo affrescato dei Trionfi petrarcheschi nel Palazzo dei Pio di Carpi, e una dei ritratti Tullio Pericoli.
E, accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di sabato 15 settembre è previsto il “Tiratardi”, con iniziative e aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.

sabato 6 settembre 2014

I posti giusti

Scusate un attimo, volevo farvi una domanda, voi la sera, cosa fate? No dico, a parte il rincoglionimento televisivo, quando uscite, dove andate? Perché io, io vado in giro, un po' dappertutto, ma non mi sembra di trovare, quel clima, quell'atmosfera che c’è solo nei posti, giusti. E si, perché ogni epoca ha i suoi posti giusti. Sembra quasi che paradossalmente, in un certo periodo, la storia passi da quei posti li... e non dagli altri. Ho detto la storia, eh, non la moda. Forse alcuni di voi se lo ricorderanno, ma, qualche anno fa, nelle università, nelle piazze, sì, c'era un po' di casino ma, ma si respirava un'aria, insomma si vedevano delle facce belle vive ecco, delle espressioni intelligenti, delle ragazze stupende. In fondo ci si andava per questo, non per le ragazze, per la storia dico, si sentiva che quelli erano i posti, giusti. Oggi, oggi mi domando, quali sono i posti giusti eh? Dove sono i fermenti culturali, i segnali del costume, le testimonianze del nostro tempo? Dove vanno le ragazze stupende? Dove vado io, no. Per carità, non vorrei che voi adesso pensaste, figuriamoci, alla mia età, sarei ridicolo, o Dio. No è che proprio, la questione è un'altra, secondo me le donne, hanno l'intuito, loro sanno istintivamente, quali sono i posti, dove passa la storia, quindi, se non vanno dove vado io, avranno le loro buone ragioni! Devo darmi da fare, devo muovermi, devo uscire la sera, devo andare in giro, nei ristoranti, nelle birrerie, nelle paninoteche, nei salotti degli amici, al mare, alla Standa. Devo incontrare della gente eh. Ma mi domando, ci saranno ancora le ragazze giuste, i posti, la storia? Perché magari, qualche volta, verrebbe voglia di guardare le cose come se il tempo non contasse. 

Gaber: Testo I Posti Giusti (prosa) - 1984/1985

Direzione Comacchio

Per chi si fosse perso la presentazione, ecco il programma completo della seconda edizione di "Direzione Comacchio" all'Arena di Palazzo Bellini! Venerdì 5 settembre “Blue Napoli” (Gerry Gennarelli – voce, Rossano Sportiello – pianoforte, Giorgio Rosciglione – contrabbasso, Gegè Munari – batteria) Sabato 6 settembre “Sette decimi” (voce recitante Alberto Rossatti e BBB Trio: Flavio Boltro – tromba, Mauro Battisti –contrabbasso, Mattia Barbieri - batteria) Venerdì 12 settembre “Shadows” (Fabrizio Bosso – tromba, Julian Mazzariello – pianoforte, voce recitante Massimo Popolizio) Sabato 13 settembre “Gigi Meroni e altre storie” (Luca Ghielmetti – voce e chitarra, Franco Piccolo - fisarmonica) “Fútbol” (Peppe Servillo – voce recitante e canto, Javier Girotto - sax soprano e baritono, clarinetto basso, flauti, voce, Natalio Mangalavite – pianoforte e tastiere)

lunedì 1 settembre 2014

A settembre in cineteca

Venezia Classici e i restauri della Cineteca 
dal 4 al 24 settembre

Dopo l’anteprima alla Mostra veneziana, arrivano al Lumière i restauri della Cineteca di Bologna. Tre capolavori del cinema italiano girati tra fine anni Sessanta e inizio Settanta, tre sguardi politici, lucidi, pungenti sul nostro paese: La Cina è vicina di Marco Bellocchio, L’udienza di Marco Ferreri e Todo Modo di Elio Petri. Oltre ai nostri restauri, proponiamo un altro titolo imperdibile della sezione Venezia Classici: il Macbeth sulfureo firmato da Roman Polanski.
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Omaggio a David Lynch
dal 25 al 27 settembre

David Lynch può forse essere considerato l’ultimo grande creatore di forme cinematografiche. Autore di un cinema sperimentale e surreale, che svela i risvolti più inquietanti della realtà, riplasmando i generi e le logiche narrative. In occasione della mostra che il MAST dedica alla fotografia industriale di Lynch – uno dei tanti linguaggi artistici da lui praticati, accanto alla pittura, alla musica e al cinema – ripercorriamo alcuni dei titoli più significativi della sua filmografia, da Eraserhead a Cuore selvaggio, da Strade perdute a Inland Empire, fino all’ultimo docu-film musicale dedicato ai Duran Duran.
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In ricordo di Robin Williams e Lauren Bacall
6, 13 e 14 settembre

“E se mi vuoi, devi solo fischiare”: Lauren poteva dire una cosa così (in Acque del sud) e nessuna femminista avrebbe osato alzare il ciglio. Attraversò sottile ed altera, ironica e sicura di sé, il cinema di femmine opulente tra fine Quaranta e Cinquanta. In più, era bellissima: angoli sexy, allure Harper’s Bazaar, fotogenia e voce mozzafiato. In più, fu l’amore della vita di Bogart. Robin Williams – che se n’è andato in quel modo conciso e brutale – è stato uno dei grandi attori americani degli ultimi trent’anni, comico e drammatico, talento istrionico a volte fino all’intollerabile, insuperabile nel far risuonare corde – che erano solo sue – dell’angoscia e della commozione. A loro il nostro omaggio.
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Cinema del presente
dall'11 al 21 settembre

Una selezione che ripropone il meglio del cinema uscito nelle nostre sale negli ultimi mesi e dunque troppo poco visto, quando non addirittura invisibile. Titoli tra loro diversi, autori riconosciuti e affermati accanto a registi alle loro (sorprendenti) opere prime o seconde. Un inaspettato Jim Jarmusch alle prese con la figura del vampiro, Clint Eastwood tra luci e ombre del sogno americano. E ancora, Le meraviglie di Alice Rohrwacher, premiato a Cannes, e l’unica regia del talentuoso sceneggiatore Charlie Kaufman, il drammatico viaggio notturno di Locke e la commedia surreale e pacifista dello scrittore Sylvain Estibal.
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Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi
dal 14 settembre, tutti i sabati e le domeniche del mese

Schermi e Lavagne festeggia la riapertura del Cineclub con un Open Day (14 settembre) di proiezioni, laboratori, giochi e la presentazione delle attività didattiche 2014-2015. Settembre all’insegna della grande animazione contemporanea con i recenti A spasso con i dinosauri e Mr. Peabody e Sherman, oltre a La principessa Mononoke, capolavoro del maestro Miyazaki. Infine dalla Francia Belle e Sebastien, trasposizione della celebre serie televisiva anni Sessanta.
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