giovedì 31 marzo 2011

Aprile in cineteca




Poetry

Iniziamo da una buona notizia: dal primo di aprile la nostra sala di prima visione programmerà Poetry (Poesia) del regista coreano Lee Changdong, vincitore a Cannes 2010 del premio per la migliore sceneggiatura, certamente uno dei film più notevoli della stagione. Non solo per la sua interprete Yun Junghee, leggenda dell’età d’oro del cinema coreano e assente dagli schermi da sedici anni; non solo per il titolo, che mostra ambizione e coraggio, ma perché è un film così potente, così denso e pieno, da farci uscire dalla sala diversi da come siamo entrati: la storia di un’anziana donna e della difficile relazione col nipote adolescente, una detection poliziesca, un film dove la poesia diventa una necessità etica, un nuovo sguardo sugli esseri umani e sul mondo che ci circonda.

Classici: Bergman+Hitchcock

Due classici che non invecchiano mai, i cui film ci sorprendono per grazia, profondità, bellezza. Campioni nella loro epoca l’uno del cinema del cinema d’autore, l’altro del cinema commerciale (etichette ormai sbiadite e quasi illeggibili), li rivediamo oggi maestri nel praticare generi e nel reinventarli, nel creare situazioni, atmosfere (hitchcockiane, bergmaniane), nel trasformare in icone i loro attori, nel nutrire l’immaginario collettivo dell’Occidente, prima che la televisione arasse le nostre coscienze. A proposito di classici, si avvicina Il Cinema Ritrovato (edizione n° 25): venerdì 15 aprile, prima di Blackmail, ne anticiperemo al pubblico del Lumière alcuni grandi temi.

Emergenti: Brillante Mendoza

Proveniente dalla produzione di pubblicità e video musicali, in soli cinque anni, questo regista filippino indipendente è divenuto uno degli autori più premiati e contesi dai maggiori festival internazionali, mescolando nei suoi film realismo e melodramma, raccontando le inquietudini della sua patria.

Braschi-Benigni

È solo un’anticipazione del programma di maggio: per chi pensa che Bologna abbia smesso di essere un luogo di produzione culturale, ecco la prima mostra/installazione dedicata a una coppia di artisti molto speciale, all’uomo che ci ha svelato il nostro Inno e alla sua compagna, musa, produttrice, attrice comica e drammatica. Un paese dei balocchi dove ritrovare gli ultimi trent'anni del nostro Paese.

giuseppe bertolucci e gian luca farinelli



Scarica Cineteca di
aprile 2011


Da Garibaldi al 'caimano'. Come il cinema ha raccontato l'Italia. Luci e ombre della storia nella sala buia. 4.: La Seconda guerra
dal 4 al 25 aprile
Da Roma città aperta a L'uomo che verrà: sette film raccontano, in epoche e con linguaggi diversi, l’Italia ferita e risorgente della Seconda guerra mondiale. Accanto a pietre miliari come Tutti a casa di Comencini, Paisà di Rossellini, La notte di San Lorenzo dei Taviani, anche una rarità come La città dolente di Mario Bonnard, unico film italiano dedicato, in tempo quasi reale, al tormentato esodo postbellico dall’Istria.

Il cinema secondo Bergman
Seconda parte. Dal 1° al 30 aprile
Prosegue il nostro bergmanorama. Anni Cinquanta e Sessanta: nascita d'un paesaggio, d'un linguaggio, di un irripetibile theatrum mundi. Un sentimento del tempo che si destruttura: dai "giorni che scorrevano come perle tenute insieme da un filo d'oro" di Un'estate d'amore ai frantumati prelievi esistenziali di Passione. Bergman interroga il cinema tra verità e menzogna (Il volto, Persona), si fa giocoso e sulfureo (L'occhio del diavolo, A proposito di...), tempesta il cielo di domande (Il settimo sigillo, Come in uno specchio), "mentre va avanti la vita dei viventi, tra angoscia e gioia".

Emergenti. Il cinema di Brillante Mendoza
dal 19 al 30 aprile
In 'presa diretta' dagli infernali slums di Manila, metafora di ogni metropolitana periferia del mondo, le immagini e i suoni senza filtri di questo cineasta filippino conteso e premiato dai principali festival (e colpevolmente ignorato in Italia) colpiscono come una scossa lo sguardo assopito dello spettatore occidentale, tracciando parabole di vite disilluse e polverose, corali ritratti di squallore urbano e abiezione umana.



Festival Hitchcock
dal 15 al 18 aprile
Quattro giorni di racconti straordinari. L’amore e il pericolo, il matrimonio e il delitto, algide bionde da sposare o da sgozzare, lussuose mansions e sinistri motel, forbici e pugnali, James Stewart e Doris Day, Cary Grant e il mcguffin: questa è l’ora di Alfred Hitchcock. Con speciale riguardo alle nuove copie digitali di Intrigo internazionale, L’uomo che sapeva troppo e Marnie.

Schermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi
i sabati e le domeniche di aprile
Il Cineclub di Schermi e Lavagne continua questo mese il viaggio alla scoperta della storia del cinema francese con film da riscoprire (come Pelle d'asino di Demy e Yoyo di Etaix) senza rinunciare ai grandi successi del presente, da Ponyo sulla scogliera a Toy Story 3. All’Antoniano, titoli riproposti dopo il successo della prima uscita nelle sale cinematografiche.


I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano
11 e 18 aprile
Due gli appuntamenti con il cinema italiano e i suoi protagonisti. Di Marco Bellocchio presentiamo il suo ultimo Sorelle mai, diario intimo girato nella natale della val Trebbia, mentre Andrea Molaioli sarà al Lumière per presentare Il gioiellino, noir finanziario con Toni Servillo e Remo Girone ispirato al crac Parmalat.


I mercoledì del documentario - Docintour 2011
13, 20 e 27 aprile
L'appuntamento settimanale con il documentario incrocia questo mese il progetto Docintour: Old cinema di Davide Rizzo sull'epica relazione tra il pubblico, ora anziano, e l'età d'oro delle sale bolognesi, La sospensione, vincitore di Visioni Italiane 2011, Occupiamo l'Emilia sul peso sempre maggiore della Lega in Emilia-Romagna e Silvio Forever di Roberto Faenza.



Tessere Amici e Sostenitori della Cineteca. Ancora due mesi per sostenere il cinema in Piazza

Vendita alla Cassa del Lumière, in Biblioteca Renzo Renzi e on-line

Dal primo gennaio 2011 sono entrate in vigore le nuove modalità di validità delle tessere: a differenza del passato dove avevano validità per un anno solare (gennaio-dicembre) adesso la validità è stagionale (settembre-luglio). Le tessere 2010 quindi sono ora scadute e i possessori  possono rinnovarle. Con la tessera 'Amici della Cineteca' potrai scegliere tra varie opzioni compresa quella di diventare Sostenitore della Cineteca. Potrai dare un contributo all’Istituzione e avere in cambio molte agevolazioni sulle sue iniziative. Le nuove tessere hanno validità annuale da settembre 2010 a da agosto 2011. Per dettagli, info su tutti i vantaggi e le agevolazioni e per l'acquisto on-line, rimandiamo al sito della Cineteca.


mercoledì 30 marzo 2011

Teatro a Occhiobello

TEATRO COMUNALE DI OCCHIOBELLO
VENERDÌ 1 APRILE 2011 ORE 21.15


una produzione Costa/Teatro dei Venti/Teatro Comunale di Occhiobello
SENZA TITOLO

di e con Giulio Costa

La stagione teatrale del Comunale di Occhiobello raggiunge l'ultimo mese di programmazione, presentando in scena venerdì 1 aprile, alle 21.15, una propria coproduzione, frutto della collaborazione con il regista e attore Giulio Costa, unico protagonista in scena, e con il Teatro dei Venti di Modena.
Senza titolo, questo il nome della rappresentazione, è un teatro che riparte dall'ABC, dalle nozioni di base, dalle origini della materia, dall'elementare osservazione di un essere umano che agisce. Sul palcoscenico un possibile scenario futuro, frutto di una graduale perdita del sapere e di un pressappochismo inesorabile, come il tempo che passa. Argomenti che si accavallano, punti di vista che si negano, un incessante costruire e distruggere forme che - nella loro simultaneità - vogliono esprimere l'odierna difficoltà a definire la realtà e mostrare la differenza fra condizioni oggettive e responsabilità, fra conoscenza e tecnica, fra verità e finzione. Senza titolo è un racconto che rivela con le parole i progressi dell'umanità, e con i fatti la natura volubile e involontariamente comica dell'essere umano.
Senza titolo è una lezione in cattedra di sessanta minuti. L'insegnante esordisce dichiarando: Abbiamo poco tempo, ma… dobbiamo fare tutto. Di qui principia una lezione fatta di argomenti e materie che si affastellano disordinatamente gli uni sugli altri in base a rapporti strampalati o addirittura privi di senso. Sessanta minuti per venti materie. Dopo le recenti riforme il paradosso può divenire ad un tratto realtà. La mancanza del titolo diviene emblematica di una lezione ed una scuola che vanno giorno dopo giorno perdendo il senso della propria esistenza. Gli spazi dell'economia scolastica si fanno sempre più ristretti ed infine risulta che la scuola è rimasta chiusa fuori da se stessa. Sessanta minuti surreali sospesi in bilico sul non-sense. Un prototipo di lezione destrutturata, esplosa in particelle difficilmente ricomponibili perché si è dimenticata la combinazione, perché si è dimenticato che la cultura e l'istruzione dovrebbero avere respiro più l argo e che non possono essere rinchiuse in piccoli contenitori a tenuta stagna.
Senza titolo è il primo passo di una serie di spettacoli, del regista Giulio Costa, incentrati sul lavoro dell'uomo: la dislocazione di un mestiere concreto all'interno del palcoscenico e l'esasperazione della pratica lavorativa (per rientrare nei tempi della messa in scena) hanno lo scopo di palesare il triste declino delle attività artigianali, sempre più costrette a competere con il virtuale che avanza e a subire le riforme e le regole di produzione del presente.
VIDEO PROMO SENZA TITOLO
I LAVORI IN VIDEO DI GIULIO COSTA


GIULIO COSTA in "Senza titolo"

Per informazioni: 349.8664714 - 0425.766111
http://www.teatrocomunaleocchiobello.it - info@teatrocomunaleocchiobello.it

GIULIO COSTA:
Nato a Reggio Emilia nel 1974. Laureato in Architettura presso l'Università di Ferrara nel 2001, specializzato con il "Master in Architettura per lo Spettacolo" (Università di Genova), con la "Scuola di perfezionamento per registi e attori" diretta da Luca Ronconi (Centro Teatrale Santacristina), con il corso di regia "Proyecto BAT" diretto da Lluís Pasqual (Teatro Arriaga, Bilbao) e con workshops teatrali tenuti da Luciano Damiani, Josef Svoboda, Living Theatre, Valerio Binasco, Teatro de los Andes, Eugenio Barba, Ugo Chiti, Juan Carlos Corazza, Marcello Magni, Danio Manfredini.
Dal 1999 ha lavorato: come scenografo; come attore; come docente (Andiamo in scena, St.Louis College of Music - Roma); come drammaturgo (Quotidiano Scadere - vincitore del Premio Linea d'Ombra 2010, produzione Teatro dei Venti); come assistente alla regia di Giorgio Gallione (Corto Maltese, I bambini sono di sinistra, Peter Uncino, Bukowski, Amleto, Ragazze, Cipputi Cronache dal Bel Paese), di Lorenzo Mariani, di Lucio Dalla (Tosca amore disperato e Pierino e il lupo, per i quali è anche assistente alle scene di Italo Grassi), di Lluís Pasqual (Hamlet, La tempestad), per Notre-Dame de Paris di Riccardo Cocciante. Dal 2003 ha firmato la regia di: IL TUNNEL, liberamente ispirato al romanzo di Ernesto Sabato; UN RE IN ASCOLTO, dal racconto di Italo Calvino; REDUCI di Marco Giorcelli e Aldo Ottobrino; CLAUSURA da "La religieuse" di Denis Diderot; KILIMANJARO, liber amente ispirato all’Africa di Ernest Hemingway; ACTOR DEI, opera musical sulla vita di Padre Pio; '68 Italian Rock Musical, in collaborazione con la Saint Louis College of Music di Roma; IMMOBILI, il '900 italiano attraverso una Casa del Popolo nel modenese; SENZA TITOLO.

INFO COSTI:
BIGLIETTI:
Platea e Galleria: intero 12 Euro, ridotto* 10 Euro
*Ingresso ridotto fino ai 30 anni e sopra i 65
e per abbonati e spettatori del Teatro Comunale di Ferrara e Teatro De Micheli di Copparo

BIGLIETTERIE:
- Teatro Comunale di Occhiobello - Via Cavallotti, 32
- Comune di Occhiobello - Ufficio Relazioni con il Pubblico

- Webland2000 - Via Bongiovanni 36/c, Ferrara
- Tabaccheria Segnali di Fumo - C.so Martiri Della Libertà 73, Ferrara
- Bar Tabaccheria Estense - Via Pomposa 29, Ferrara
- Tabaccheria Poggi - Via Ladino 59, Porotto (FE)
- Tabaccheria Emme - Via Statale 207, S. Agostino (FE)
- Tabaccheria Italia - Corso Matteotti 11, Jolanda di Savoia (FE)
- Bar Pic Nic - Via Alighieri 2, Portomaggiore (FE)

giovedì 24 marzo 2011

Centenario di McLuhan

1 – McLuhan e il ‘Nessuno Canadese’: (ri)scoprire la Scuola di Comunicazione di Toronto

La sessione inaugurale del convegno intende proporre una riflessione di ampio respiro sull’eredità mcluhaniana che porti al recupero di aspetti rimasti in secondo piano e che pure sono importanti per capire appieno il ruolo che la comunicazione ha giocato e gioca nella costruzione di una nazione: il ruolo che le nuove tecnologie hanno nei processi formativi ed educativi nazionali; l’attenzione per l’arte come ‘contro-ambiente’ culturale; l’importanza di una scolarizzazione capace di alfabetizzare ‘ecologicamente’ sia rispetto alle tecnologie, sia rispetto al sapere più tradizionale; l’attenzione per l’individuo, per le differenze e per i processi interculturali.
Come ricordava Marshall McLuhan, “il ‘Nessuno Canadese’ può avere il meglio di due mondi: da un lato, la dimensione umana della piccola nazione e, dall’altro, i vantaggi immediati derivanti dalla sua prossimità con una grande potenza”; si configura, dunque come ambiente particolarmente fertile per un dialogo tra la dimensione locale e quella globale. Un dialogo che lo studioso canadese ha perseguito attraverso il Centro per la Cultura e la Tecnologia da lui fondato presso l’Università di Toronto nel 1963 e che oggi continua attraverso il McLuhan Program. Partendo da questa esperienza, gli interventi di questa sessione si ripropongono di suggerire percorsi di ricerca complessi e transdisciplinari per affrontare le nuove sfide culturali, sociali ed educative che ogni nazione è oggi chiamata ad affrontare giustapponendo necessità locali ad una dimensione inevitabilmente internazionale.

2 – Comunicare e narrare Storia e Storie: canto, parole, immagini

Questa sessione si ripropone di riflettere su come le forme di comunicazione di massa incidano sulla costruzione di una nazione: non solo Storia, ma anche ‘Storie’, ovvero narrazioni che inventano o costruiscono la nazione giustapponendo espressioni della cultura ufficiale e delle controculture.
Come nasce una nazione? L’assunto a suo tempo proposto da Eric Hobsbwam e Terence Ranger (L’invenzione della tradizione, Torino, Einaudi, 1987) si indirizza sull’idea di una nazione provocatoriamente “inventata”, che con un aggettivo meno roboante si potrebbe definire “costruita”. La costruzione implica che ci siano degli elementi comuni, nel passato e nel presente, che possano confluire dentro un unicum nazionale.
La nazione pensata e rappresentata dagli intellettuali non è che un abbozzo di ciò che effettivamente la nazione sarà. Dopo avere pensato la nazione, le classi dirigenti hanno avviato processi di nazionalizzazione che si sono intrecciati con la modernizzazione in corso. La modernizzazione ha, a sua volta fornito, strumenti potenti per delineare la nazione, innanzitutto concentrando la popolazione nelle città anziché in piccoli e sparsi villaggi nelle campagne. Questo ha favorito i processi di associazionismo politico, sindacale, professionale.
L’avvento dei media accelera e omogeneizza esperienze e culture, consolida la nazione, ma con la crescita capillare della società dell’informazione lo Stato perde una parte del controllo sulle forme identitarie della nazione. I media in sostanza, non hanno mai un impatto neutrale sulla realtà e ridefiniscono continuamente (per percezioni, valori e conoscenze) lo scenario nazionale.

3 – Media e alfabetizzazione della nazione tra Italia e Nord America

Questa sessione si ripropone di indagare il ruolo giocato dai media nella costruzione delle identità nazionali attraverso un confronto tra la realtà italiana, quella canadese e quella statunitense, con particolare riferimento al secondo novecento. Quanto hanno inciso le forme di comunicazione nella costruzione di percorsi identitari capaci di condizionare il divenire storico? Come sono state utilizzate le forme della comunicazione (quelle più tradizionali come la letteratura o la comunicazione giornalistica e quelle più ‘innovative’, elettroniche o digitali) per creare miti e mitologie capaci di incidere sulla formazione di una memoria culturale condivisa o divisa?
Il ‘Nessuno Canadese” teorizzato da McLuhan nasceva come Confederazione nel 1867; pochi anni prima, nel 1861 nasceva il Regno d’Italia. Nello stesso periodo gli Stati Uniti d’America si confrontano con un grande trauma nazionale, (la Guerra Civile, 1861-1865) raccontato quasi ‘in presa diretta’ dai ‘nuovi media’ (giornalismo e primi reportages fotografici). Nel secondo dopoguerra, Italia e Canada riconfigurano il loro assetto nazionale: il passaggio da Monarchia a Repubblica per l’una; l’autonomia dall’Inghilterra per l’altro. Negli stessi anni, il concetto di democrazia statunitense viene più volte dibattuto alla luce di nuovi conflitti internazionali, di volta in volta raccontati dai media che avranno, al tempo stesso, anche il compito di ‘preservare’ l’identità nazionale.
Gli eventi di cui sopra hanno avuto luogo in momenti storici caratterizzati da profonde innovazioni tecnologiche (il telegrafo e il telefono nella seconda metà dell’ottocento; i nuovi media elettrici, elettronici e digitali nel secondo novecento) che hanno inevitabilmente giocato un ruolo importante nella definizione di scelte e percorsi culturali, sociali, politici, formativi, letterari e artistici. Gli interventi di questa sessione proporranno una riflessione e una comparazione tra le scelte, i contesti e le esperienze delle diverse nazioni.

4 – Media, comunicazione e costruzione di miti e mitologie nazionali

Questa sessione si propone di approfondire il ruolo che i mezzi di comunicazione di massa – da quelli più tradizionali ai nuovi ambienti di comunicazione su Internet – hanno svolto e svolgono nella costruzione e narrazione dei miti e delle mitologie nazionali.
Già negli anni Cinquanta Marshall McLuhan (The Mecahnical Bride, 1951) e Rolan Barthes (1957, Mythologies) evidenziavano come la forza della comunicazione di massa stesse nella capacità di trasformare il culturale in naturale, cioè nel fare passare come qualcosa di ovvio, scontato, quello che i media costruiscono a loro uso e consumo.
Ciò che cominciava a essere vero cinquant’anni fa, lo è definitivamente oggi, perché nei paesi occidentali l’alfabetizzazione e l’accesso ai media (in primis la televisione) hanno raggiunto percentuali che quando scrivevano Barthes e McLuhan erano quasi impensabili. Oggi la quantità di fenomeni di costruzione mediatica e lo spazio che ogni giorno si guadagnano nella vita delle persone (anche quelle meno alfabetizzate) sono così imponenti che nessuna definizione di mito può prescindere da un approfondimento delle regole con cui non solo la televisione e la stampa quotidiana e periodica (inclusi i giornali di gossip), ma anche – e sempre di più – i social network e il buzzing su Internet, costruiscono storie, personaggi, destini e amplificano l’attenzione su di essi, ma anche li modificano e smentiscono, o decidono di cancellarli dalla memoria collettiva.
Il che è vero a maggior ragione se si pensa ai miti più rilevanti per l’identità nazionale, che riguardano la storia, la memoria, le tradizioni e dunque condizionano le possibilità di pensare e progettare il presente e il futuro di un paese.

5 – Nuovi paesaggi mediatici

Questa sessione intende mettere a fuoco i nuovi paradigmi interpretativi idonei a tratteggiare le prospettive e gli scenari futuri nel rapporto tra identità e comunicazione, partendo da un’analisi delle dinamiche sociali e culturali che contraddistinguono l’attuale scenario mediatico.
Sulla base dell’approccio inaugurato da Marshall McLuhan, attraverso cui è possibile definire i media come ambiente, gli interventi ospitati in questa sessione intendono chiarire il ruolo che le più recenti tecnologie dell’informazione e della comunicazione svolgono sul modo di percepire e definire gli spazi sociali della contemporaneità, allo scopo di esplorare i mutamenti in atto nel rapporto uomo-ambiente-tecnologia. Attraverso un approccio di tipo sistemico e di integrazione tra differenti discipline e metodologie, la sessione ha lo scopo di tracciare le linee di fuga attraverso cui nuovi modelli identitari emergono all’emergere delle nuove forme espressive della comunicazione, caratterizzate dalla sempre più massiccia penetrazione dei media nei processi democratici e di formazione delle identità collettive, così da individuare le sfide che il sistema dei nuovi media porta con sé.

mercoledì 23 marzo 2011

Centenario Artusiano

Tra Forlimpopoli e Firenze son solo 117 chilometri…
Undici volonterosi giornalisti sabato al via da Casa Artusi per la camminata per il Centenario. Previste quattro splendide cene tosco-romagnole ispirate a Pellegrino, sul percorso saluti e foto con i  Sindaci dei Comuni attraversati.


Il “Centenario Artusiano” si aprirà…a piedi.  Tutto è ormai pronto per la lunga camminata di 11 giornalisti (una squadra…) che giungerà – dopo 117 chilometri - nel cuore di Firenze mercoledì 30 marzo, prima per la visita alla tomba di Artusi, poi a Palazzo Vecchio dove si terrà il convegno di avvio delle Celebrazioni.

La carovana dei volonterosi  (Leonardo Romanelli Firenze; Roy Berardi Forlimpopoli, Romagna; Carlo Macchi Firenze; Stefano Tesi Siena; Serena Guidobaldi Roma; Tommaso Chimenti Firenze; Stefano Frassineti Pontassieve; Rosanna Ferraro Roma; Kile Philips Chianti, Firenze; Marco Sodini Aosta; Marco Peroni Firenze) partiranno da Forlimpopoli alle ore 11 di sabato 26 marzo, salutati in Casa Artusi dal sindaco Paolo Zoffoli in fascia tricolore

In occasione dei passaggi nei centri dei paesi, i “pellegrini artusiani” saranno oggetto di un breve saluto e foto di gruppo anche con gli altri Sindaci ed Assessori al turismo presso i municipi dei Comuni attraversati. Dopo aver percorso il centro storico di Forlì, essi giungeranno, via Vecchiazzano Ladino e Terra del Sole,  al termine della prima tappa in Castrocaro nel tardo pomeriggio di sabato 26 (pernottamento al Grand Hotel). Transiteranno poi per Dovadola e Rocca San Casciano nel cuore della giornata di domenica 27, per arrivare a Portico di Romagna nel tardo pomeriggio dello stesso giorno (pernottamento all’albergo Vecchio Convento). La mattina dopo, 28 marzo, partenza per S. Godenzo (via Muraglione) ed il giorno 29 ultimo pernottamento in Pontassieve, primo del balzo a Firenze di mercoledì 30 marzo.
Dopo tanto camminare giornaliero (media 24 km giorno; durante il percorso saranno riforniti di prodotti tipici dei due territori ad alta digeribilità …), i giornalisti animeranno (e gusteranno…) quattro straordinarie “cene artusiane” (solo la prima, a Castrocaro, non sarà aperta al pubblico).
In ogni menù presentato, le ricette di Pellegrino Artusi riflettono la felice “coesione” culinaria tosco-romagnola; previsti abbinamenti “misti” anche per i  quattro vini di ciascuna serata, offerti dalla Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì-Cesena e dal Consorzio Chianti Rufina…nel nome – soprattutto - del comune, meraviglioso vitigno Sangiovese, declinato in forme e gusti diversi….

Allegato:

I menù delle Cene artusiane :

Grand  Hotel Castrocaro 26 marzo 2011
Minestra in brodo: Cappelletti all’Uso di Romagna
Lesso: Pesce Lesso con salsa Maionese
Umido: Filetto alla Finanziera
Tramesso: Crostini di Capperi
Arrosto: Coniglio Arrosto
Dolce: Torta Mantovana

Al  Vecchio Convento Portico 27 marzo 2011
Principi : Cacimperio  Rifreddo di lepre
Minestre: Zuppa con le Cipolle alla Fiorentina Tortelli
Umido : Anatra domestica in umido con polenta
Erbaggi : Fave fresche in stufa
Dolci : Latteruolo Biscotti croccanti
Prezzo 30 Euro vini compresi

Ristorante Agnoletti San Godenzo  28 marzo 2011
Principi : Crostini toscani,  fegatini
Minestre: Polenta coi funghi e altre fantasie dell'Emma,  Tortelli
Umido : Arrosto misto alla toscana
Dolci : zuppa inglese e frittelle
Prezzo 30 Euro vini compresi

Ristorante Locanda Toscanidasempre 29 marzo 2011
Principi : Baccalà Montebianco
Minestre: Minestra di passatelli, Pappardelle col sugo di coniglio
Umido : Cosciotto di castrato in cazzaruola
Erbaggi : Tortino di petonciani
Dolci : Latte alla Portoghese, Biscottini dell'Artusi
Prezzo 30 Euro  vini compresi    

L’impresa (… la Strada Statale 67 metafora del viaggio artusiano  fra cucina tipica, luoghi identitari e cultura delle tradizioni fra Romagna e Toscana…) vede il sostegno della Banca del Credito Cooperativo di Pontassieve, del Consorzio del Chianti Rufina e Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì-Cesena, dalla bottega “’Ino” di Firenze, oltre a quello degli alberghi toccati durante il pellegrinaggio (Hotel Panorama Bertinoro, Grand Hotel Terme Castrocaro, Al Vecchio Convento Portico di Romagna, Albergo Agnoletti San Godenzo, Locanda Toscanidasempre)

Approfondimenti

martedì 22 marzo 2011

Musica a Ferrara

I CONCERTI DEL RIDOTTO
Ridotto del Teatro
Rotonda Foschini
Orario:
17.00
Ingresso: euro 8,00
26 marzo
Informazioni
Tel. 0532 202675
teatro@comune.fe.it
Paolo Mancini, violinio - Simone Ferraresi, pianoforte musiche di Beethoven e Brahms
http://www.teatrocomunaleferrara.it
cod. 05
 
MUSICA POESIA E ARTE PER FERRARA Omaggio a Thomas Walker
Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro
Via XX Settembre 124
Orario:
17.00
27 marzo
Recital pianistico Musiche di Ferrarresi, Schubert e Rachmaninov
http://www.accademiabizantina.it
cod. 06
 
TEATRO NUOVO Stagione 2010-2011
Teatro Nuovo
Piazza Trento Trieste 52
Orario:
18.00
Ingresso: a pagamento
27 marzo
Informazioni
Tel. 0532 240180 / 392 6682367
Delitti Rock - Lo spettacolo Dall'omonimo libro un avvincente spettacolo mteatrale in cui E. Guitamacchi, nei panni del più autorevole giornalista musicale della storia (R. J. Gleason), dialoga con i protagonisti della musica degli anni 50 e 60 e con il pubblico
http://www.teatronuovoferrara.it/
cod. 06
 
FERRARA IN JAZZ Stagione 2010-2011
Torrione di San Giovanni
Via Rampari di Belfiore 167
Orario:
21.30
Ingresso: a pagamento
Marzo
Informazioni
Tel. 339 7886261
jazzclub@jazzclubferrara.com

lunedì 21: Hature Magnets trio + Nasone Duo Il jazz del Frescobaldi: double set
mercoledì 23 - Something'else: Robert Bisha Balkan Music and Food Night
venerdì 25: Javier Vercher 4et
sabato 26: Curtis Fuller 6et
lunedì 28 - Happy Go Lucky Local: N.Y University School 6et and 7et
http://www.jazzclubferrara.com
cod.
 
ON STAGE Rassegna di concerti di gruppi emergenti
Sala Estense
Piazza Municipio
Orario:
21.30
Ingresso: gratuito
23 marzo
Informazioni
Tel. 380 2941945 / 339 8724321
Concerto rock
cod. 02
 
MUSIC TIFFANY
Bar Rastaurant Tiffany
P.zza Municipale 24
Orario:
22.00
Ingresso: libero
23 marzo
Informazioni
Tel. 0532 205671
Quartetto saxofoni '900
cod. 02
 
UN ANGELO DI NOME GIULIA VI edizione
Palasagest
Piazzale Azzurri d'Italia
Orario:
21.00
Ingresso: offerta libera
24 marzo
Informazioni
Tel. 348 4713293
Recital di beneficenza con Paolo Cevoli, Andrea Mingardi, Arisa, Il Maestro Poltronieri.
Presenta Nicola Franceschini
http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1097
 
mercoledì 23, h. 21.00: Ligabue day in collegamento via satellite Ligabue presenta la nuova versione inedita del meglio delle riprese del suo ultimo tour. A tutti i partecipanti verrà dato in omaggio in cd singolo. EURO 13,00
http://www.ucicinemas.it/1616/index.php
cod. 03

domenica 20 marzo 2011

C'è chi dice no



Tre ex compagni di scuola si ritrovano dopo vent’anni e si rendono conto che un nemico comune li perseguita: i raccomandati.
Max (Luca Argentero) è un giornalista di talento in un quotidiano locale che per arrotondare è costretto a scrivere sulle più improbabili riviste di settore; giunto a un passo dalla tanto agognata assunzione viene scalzato dalla figlia di un famoso scrittore. Irma (Paola Cortellesi) pur essendo uno dei dottori più stimati dell’ospedale, vive grazie alle borse di studio, e proprio quando sta per ottenere il contratto le viene preferita la nuova fidanzata del primario. Samuele (Paolo Ruffini) è una specie di genio del diritto penale e dopo anni passati a fare da assistente-schiavo ad un barone universitario è in procinto di vincere un concorso per ricercatore, ma – anche in questo caso – il posto gli verrà soffiato dal genero inconcludente del barone.
Dieci anni di esami, lauree e specializzazioni sembrano non essere serviti a niente, per questo i tre amici decidono di ribellarsi al sistema. E lo fanno prendendo di mira ciascuno il raccomandato dell’altro, così che nessuno potrà risalire a loro, e mettendo in atto piccole vendette e molestie quotidiane. All’inizio è quasi un gioco, ma il piano sembra funzionare e prendono coraggio, arrivando addirittura a far credere l’esistenza di un movimento – i “Pirati del Merito” – che si batte contro ogni forma di raccomandazione. Ma le cose inizieranno a sfuggirgli di mano…
Giambattista Avellino dirige una nuova commedia sul mondo delle raccomandazioni “all’italiana” con protagonisti Luca Argentero, Paola Cortellesi, Paolo Ruffini e con la  partecipazione straordinaria di Giorgio Albertazzi. Nel cast anche Myriam CataniaClaudio BigagliMarco Bocci, Chiara FranciniEdoardo Gabbriellini e Max Mazzotta.

Ospedale di Finale

CONSEGNATI 28 NUOVI LETTI IDRAULICI ALL’OSPEDALE DI FINALE

Sono stati consegnati questa mattina, 18 marzo 2010, i 28 nuovi letti idraulici per il reparto di Lungodegenza Post Acuzie dell’Ospedale di Finale Emilia, acquistati con i fondi raccolti grazie alle iniziative promosse negli ultimi due anni dall’associazione “Gli Amici di Aggiungi un Posto a Tavola”, in collaborazione con l’amministrazione comunale.

Ora il reparto, diretto dalla dottoressa Gaetana Rovito e dedicato a quei pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia ma che hanno ancora bisogno di permanere in ospedale per un ulteriore periodo di osservazione e terapia,  può disporre di 32 posti letto, tutti ad azionamento completamente idraulico.

“Si tratta di un segnale importante – dice il sindaco di Finale Emilia, Raimondo Soragni - che testimonia la volontà della cittadinanza, che ha partecipato numerosa alle iniziative degli Amici di Aggiungi un Posto a Tavola, e dell’amministrazione comunale di dare continuità al prezioso lavoro della equipe così brillantemente diretta dalla dottoressa Rovito per il mantenimento del nostro presidio ospedaliero”.

La cerimonia ufficiale di inaugurazione delle nuove attrezzature si svolgerà il prossimo 31 marzo alle ore 11, alla presenza dei vertici dell’Azienda Usl, dell’amministrazione comunale e dell’associazione “Gli Amici di Aggiungi un Posto a Tavola”.



giovedì 17 marzo 2011

Solisti della Chamber Orchestra of Europe

Giovedì 17 marzo alle 21.30 al Torrione San Giovanni prosegue la rassegna Off, in collaborazione con il Jazz Club Ferrara



Prosegue al Torrione San Giovanni la rassegna Off, organizzata in collaborazione con il Jazz Club Ferrara. Ferrara Musica si unisce alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, proponendo al pubblico un concerto in programma giovedì 17 marzo.

L'appuntamento è alle 21.30, e protagonisti saranno ancora una volta i Solisti della Chamber Orchestra of Europe: Marie Lloyd al clarinetto, Martin Walch al violino, Lutz Schumacher al contrabbasso, Till A Koerber al pianoforte.
I quattro musicisti proporranno un programma contemporaneo e molto ampio, che si apre con Luciano Berio e il suo Lied per clarinetto, composto nel 1983. Altro compositore omaggiato nella serata sarà Bela Bartok: i solisti eseguiranno a più riprese i suoi Contrasti per clarinetto, violino e pianoforte, datati 1938. Seguiranno musiche di Henry Pousseur, padre della musica elettronica d'avanguardia, con il suo Mnémosine per violino, clarinetto, contrabbasso e piano e di Olivier Messiaen, già ascoltato nella rassegna Off in occasione del concerto per il giorno della memoria. Durante la serata verranno proposti anche dei brani di Anestis Logothetis, compositore austriaco di origini greche. Particolarmente interessante, infine, il pezzo per pianoforte, composto da Till A Koerber nel 2009 e proposto qui dallo stesso autore nella sua versione originale per violino e pianoforte e in prima asso luta.

Ingresso intero: 10 Euro; ingresso ridotto: 5 Euro (per chi prenota la cena al Winebar del Torrione). Prenotazione tavoli Torrione: tel. 333 5077059 – Info Concerti: tel. 339 7886261. Info Ferrara Musica: tel. 0532 202675

Domenica 20 Marzo 2011, ore 20.30 al Teatro Comunale di Ferrara ritorna la Chamber Orchestra of Europe, sotto la bacchetta di Vladimir Ashkenazy.
 

Fondata nel 1981 e prima orchestra residente di Ferrara Musica (fino al 1997), la Chamber orchestra of Euorpe nasce come orchestra giovanile, con i diplomati della European Union Youth Orchestra. Oggi consiste di 50 musicisti, 18 dei quali provenienti dalla formazione originale, da oltre 15 paesi diversi. Un'orchestra affiatatissima, che torna a Ferrara Musica in compagnia di una figura d'eccezionale prestigio, il direttore Vladimir Ashkenazy.

Prima pianista e poi direttore d'orchestra, Ashkenazy è uno dei rari artisti ad aver raggiunto risultati eccellenti in entrambi i ruoli. Sulla scena dalla metà degli anni '50, è oggi considerato uno dei maggiori pianisti del XX secolo ed un artista di grande versatilità.

Protagonista indiscusso del concerto, l'oboe di François Leleux, primo oboe della COE. Leleux ha iniziato la sua carriera a 18 anni, come primo oboe dell'Opera di Parigi ed è poi divenuto solista: si esibisce regolarmente in tutto il mondo ed ha ricevuto riconoscimenti internazionali di grande prestigio.

In programma:

Dmitrij Sostakovic, Sinfonia da camera in do minore op. 110a
Richard Strauss, Concerto in re maggiore per oboe e piccola orchestra
Robert Schumann, Ouverture per orchestra "Hermann und Dorothea" op. 136
Robert Schumann, Sinfonia n. 4 in re maggiore op. 120


Prezzi da 50 a 10 euro. Speciale giovani under 30, posto unico a 15 euro.
Last minute in biglietteria: a partire dalle ore 18 di domenica 20 marzo i biglietti rimasti saranno messi in vendita al prezzo di 15 euro.
 

mercoledì 16 marzo 2011

Dal circolo "Colpo d'Occhio"

Stellata di Bondeno ( Fe) by una_rosa
Stellata di Bondeno ( Fe) a photo by una_rosa on Flickr.
In attesa della mostra dei soci dal 26 marzo al 10 aprile 2011, presso la Società operaia di mutuo soccorso di Bondeno, postiamo qualche foto dal gruppo flickr del circolo: http://www.flickr.com/groups/colpo_d_occhio/

lunedì 14 marzo 2011

Uno sguardo oltre i rifiuti

RI-CICLO. UNO SGUARDO OLTRE I RIFIUTI

dal 15 al 26 marzo | le corti all'alzaia | ex cartiere binda | milano


Mostra fotografica con quarantotto opere fotografiche di grande formato e una lastra di alluminio antisdrucciolo

Ri-Ciclo. Uno sguardo oltre i rifiuti è una mostra che nasce dall'intuizione di Ico Gasparri, fotografo sociale di professione, dedicata all'interpretazione artistica, attraverso il mezzo fotografico, dei rifiuti differenziati. La mostra presenta 48 opere fotografiche e una lastra di alluminio antisdrucciolo stampata, scattate principalmente all'interno di impianti di riqualificazione di plastica, alluminio, carta/ cartone, legno e vetro di varie aree della Campania, ma anche della Sicilia e del Veneto. E proprio nel segno della continuità e della coerenza, che la mostra viene ospitata a Milano presso le Corti all' Alzaia - ex cartiere Binda per la sua nona edizione dal 15 marzo al 26 marzo 2011, con inaugurazione il 15 marzo alle ore 19.00
Ri-Ciclo. - Uno sguardo oltre i rifiuti, nasce da un progetto di comunicazione artistica sulla tematica ecologista del riciclo dei rifiuti urbani sviluppato dal 2005 da Ico Gasparri. Le stampe, tutte a colori, di tiratura massima 3 esemplari, e di grandi dimensioni, non si pongono l'obiettivo di descrivere i drammatici momenti della cronaca recente - che hanno proiettato un'immagine fortemente degradata di Napoli e della Campania in tutto il mondo - né vogliono illustrare le fasi tecniche del processo industriale. Le opere in mostra, invece, prediligono il racconto fortemente rielaborato, poetico, romantico, quasi affettuoso, con il gesto civico che esse raccontano, immagini che trasformano cumuli di rifiuti selezionati o in via di selezione in scene dai forti contenuti estetici, dove la materia martoriata dai percorsi d'utilizzazione e di scarto vive una specie di seconda vita generata casualmente dagli operatori e dalle loro potenti macchine.
La sfida dell'artista è quella di portare il proprio contributo creativo per diffondere un'immagine nuova e diversa della propria terra, attraverso scatti in cui bottiglie di plastica, lattine, cartoni, schegge di vetro e trucioli di legno volano, cadono, tentano di liberarsi dal filo che li stringe, ansiosi di generare nuovi prodotti e nuova materia. Attraverso un linguaggio che si accosta più all'arte contemporanea che alla fotografia tradizionale, queste immagini invitano alla riflessione sulla tematica ecologista del riciclo dei rifiuti quotidiani e sui comportamenti virtuosi. Una delle immagini relative al riciclo dell'alluminio è stampata su alluminio mandorlato in una sorta di simbiosi tra contenuto della rappresentazione e supporto scelto.

Una delle recenti edizioni della mostra si è svolta a Napoli nel prestigioso Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, luogo di eccellenza per lo sviluppo e l'elaborazione del pensiero contemporaneo internazionale, dove sono state avviate, tra l'altro, alcune importanti attività di monitoraggio e controllo sul territorio, scatenanti lo scandalo dei rifiuti tossici abbandonati nel sottosuolo della Campania. L'edizione di Napoli ha ricevuto il patrocinio morale della Provincia di Napoli, del Comune di Napoli e della Regione Campania, facendo sì che rientrassero tra le iniziative contro il "sistema della camorra".

Ico Gasparri è nato nel 1959 a Cava de' Tirreni (Salerno), fotografo dal 1977. Gasparri è partito da un lungo periodo di riprese sul patrimonio artistico del Mediterraneo e sulla conservazione dei beni culturali del territorio - basata sull'astrazione architettonica, sull'esaltazione di volumi e della forte luce mediterranea e sfociata nel 1986 nella prima mostra in bianco e nero Architetture disegnate - ed è poi approdato alle varie edizioni delle personali Bianco Mediterraneo, Marocco!, Capri!, Le dodici fatiche di Carrara, Odissea minima, I chiodi di Ulisse, di-segno, Ri-ciclo.
Parallelamente, ha sviluppato una ricerca incentrata sull'impatto devastante della pubblicità nel contesto urbano, affrontando dal 1990 al 2010 la tematica dell'utilizzo dell'immagine femminile in pubblicità per le strade di Milano. Il ricco archivio, unico nel suo genere, ha generato la mostra Chi è il maestro del lupo cattivo? giunta alla quindicesima edizione per la quale ha vinto il premio della Commissione pari o Dispare quale miglior artista italiano nel 2010 impegnato sulle tematiche di genere.

Ha all'attivo un libro fotografico Capri! La foglia e la pietra, e numerose pubblicazioni di libri di comunicazione aziendale. Autore di testi poetici e teatrali scritti sulle sue fotografie, ha realizzato in questo campo gli spettacoli Odissea minima, La donna e l'uva e Il parco-non-giochi, dedicato al drammatico tema della perdita dello spazio di gioco per i bambini in guerra e per le migrazioni.

Nel 2010 ha fondato a Milano IChOme, primo negozio di fotografia contemporanea sostenibile.


RI-CICLO. UNO SGUARDO OLTRE I RIFIUTI
Le Corti All'Alzaia, Ex Cartiere Binda Alzaia Naviglio Pavese, 260 Milano
Inaugurazione 15/03 ore 19.00
Dal 16 al 26 marzo 2011
Info: 02.89502147
www.lecortiallalzaia.it
www.gabetti.it
ico.gasparri@fastwebnet.it
www.icogasparri.net
http://icofotografico.blogspot.com

venerdì 11 marzo 2011

John Landis al Lumière



Il mestiere del direttore della fotografia
Seminario condotto da Roberto Forza
Cinema Lumière – 8 , 9, 10 aprile 2011

Sono aperte le iscrizione per il seminario condotto da Roberto Forza – uno
dei più affermati direttori della fotografia del cinema italiano –
dedicato alle modalità di scrittura attraverso la luce, analizzando tutte
le fasi di realizzazione di un film, dalla preparazione alla definizione
della copia pronta per la stampa, affrontando la scelta dei supporti e
l’uso delle nuove tecnologie oggi a disposizione. Al termine del seminario
verrà rilasciato un attestato di partecipazione

mercoledì 9 marzo 2011

Green social festival

Bologna, 9-12 marzo. Palazzo Re Enzo, Palazzo d'Accursio, Sala Borsa

Circa quaranta fotografie in bianco e nero di James Withlow Delano per un’indagine sul carburante bio-diesel e su un
particolare tipo di produzione, quella che si ottiene dalla coltivazione di una palma prodotta soprattutto in Malesia,secondo produttore al mondo.
La produzione di biodisel è un nuovo mercato che si sta orientando in due direzioni: quella sostenibile in cui vengono utilizzati i rifiuti e gli scarti agricoli e dall’altro lato il biodisel prodotto dalla palma. Questa seconda modalità di produzione, gestito dalle multinazionali, ha avviato uno sfruttamento indiscriminato del territorio usato ormai quasi
esclusivamente come terreno per la piantagione delle palme da cui ricavare il bio-carburante. Così la Foresta Pluviale della Malesia stia progressivamente scomparendo e la popolazione indigena (i "little people") sta perdendo
velocemente la propria terra, la propria casa e la propria vita.
Le straordinarie fotografie di Delano ci raccontano la storia di queste terre martoriate da una modalità di produzione sconsiderata, che sta devastando una popolazione indifesa e un territorio che è una grande risorsa per l’umanità. La
Foresta Pluviale con i suoi 130 milioni di anni, con un patrimonio di piante medicinali ancora sconosciute e che potrebbero offrire nuove cure persino per i tumori, con le sue 200 specie di animali terrestri, tra cui l'homo sapiens, e
oltre 300 specie di uccelli, e 14.500 specie di piante fiorite e alberi, rappresenta un tesoro da proteggere. Invece si sta progressivamente trasformando in un deserto "verde" caratterizzato ormai da una specie arborea esotica (palma
da olio africana), tanta erba, alcune felci e quasi nessun terriccio e, soprattutto, in una risorsa economica per i soliti investitori senza scrupoli.
“A coloro che sostengono il fervido appello del carburante bio-fuel come l’alternativa ecologica al petrolio, io dimostro il contrario. Il bio-fuel non è né ecologico, né alternativo, soprattutto in Malesia. Due popolazioni indigene - piccole in statura, in numero e piccole agli occhi del governo – stanno perdendo o hanno già perso la foresta pluviale, a causa del disboscamento e
definitivamente per la piantagione della palma da olio. La Malesia è il secondo produttore al mondo di questa pianta dopo l’Indonesia, vicina di dimensioni maggiori. Questa statistica impressionante è stata raggiunta a causa del sacrificio involontario delle minoranze etniche.”
James Whitlow Delano

lunedì 7 marzo 2011

Cena raccontata

I LUNEDI’ IN CASA ARTUSI 2011
Casa Artusi, Forlimpopoli
Ristorante Casa Artusi
Forlimpopoli(FC) – Via A. Costa 31


Cena di Lunedì 14 Marzo 2011
“…il grande olio extravergine di oliva di Romagna”

Nella serata del trionfo dell'olio extravergine di oliva delle colline romagnole, condotta dagli esperti Franco Spada e Gianluca Tumidei, un intrigante menù a 28 €…accompagnato a grandi vini di Romagna : nel menù i prodotti dell’ Agriturismo Locanda della Luna di Longiano, della Cooperativa Terra di Brisighella e della Tenuta Pennita di Terra del Sole, ed i vini delle cantine Tre Monti e Zuffa di Imola. Barbara Lucchi, chef del Ristorante La Vecia Cantena d'là Pre di Predappio, presenterà il primo piatto "Zuppa di cipolle con crostini ed Olio extravergine di oliva"


Grande serata il 14 marzo, per I LUNEDI' IN CASA ARTUSI : introduzione ai segreti ed ai sapori dell’olio extravergine d’oliva della Romagna, curata dagli esperti del settore Franco Spada (Presidente di Terre di Faenza) e Gianluca Tumidei (imprenditore Az. Agricola Tenuta Pennita di Terra del Sole).
Nel menù dello chef Andrea Banfi del Ristorante Casa Artusi (arricchito dal piatto di Zuppa di cipolle presentato da Barbara Lucchi del ristorante Vecia Cantena d’la Prè di Predappio), saranno coniugati la grande tradizione dei piatti artusiani con prodotti di stagione e gli ottimi, emergenti olii extravergine di oliva del territorio romagnolo (aree di Brisighella, Castrocaro - Terra del Sole e Longiano - colline cesenati)
La "cena raccontata" si apre con un’Insalatina di asparagi e sformato di Parmigiano Reggiano in abbinamento all’olio extravergine del Frantoio Turchi di Longiano, accompagnati da “La Pennita Bianco”, classico vino da tavola bianco della Tenuta Pennita di Terra del Sole. Si prosegue con la zuppa di cipolle e crostini insaporiti all’olio Monte Poggiolo selezione Alina della Tenuta Pennita, accompagnati dal “Brisiglé”, vino Sangiovese di Romagna prodotto dalla Terra di Brisighella (C.A.B.)
Per secondo piatto, una Tagliata di vitellone di razza romagnola con sale di Cervia e olio extravergine Nobil Drupa di Terra di Brisighella, abbinato ad “Infinitum”, Sangiovese Riserva dei Colli d’Imola della Cantina Zuffa di Imola (BO). La cena si conclude, alla grande, con la Coppetta alla nocciola con cialda ghiacciata al mascarpone, e degustazione del “Casa Lola”, l’ Albana di Romagna DOCG Passito della Cantina Tre Monti di Imola.

MENU’
Buffet di Benvenuto

Insalatina tiepida di asparagi con sformato di Parmigiano Reggiano
e olio extravergine d’oliva del frantoio Turchi
(“La Pennita Bianco” Vino da tavola bianco,
Az. Agricola Tenuta Pennita – Terra del Sole)

Zuppa di cipolle con crostini e olio extravergine d’oliva
Monte Poggiolo selezione Alina della Tenuta Pennita
(“Brisiglé” Sangiovese di Romagna DOC Superiore
Terra di Brisighella - Brisighella)

Tagliata di vitellone di razza romagnola con sale di Cervia
e olio extravergine Nobil Drupa del frantoio Terra di Brisighella
(“Infinitum” Sangiovese Riserva Colli d’Imola DOC
Az. Vitivinicola Zuffa - Imola)

Coppetta alla nocciola con cialda ghiacciata al mascarpone
(“Casa Lola” Albana di Romagna DOCG Passito
Az. Agricola Tre Monti – Imola)

Nel corso della cena verrà consegnato a tutti i presenti materiale illustrativo dei profili e delle offerte delle aziende coinvolte nella specifica serata, documentazione sui prodotti, nonché itinerari del circuito enogastronomico e turistico di Romagna terra del Sangiovese, meraviglioso carosello di paesaggio-storia-cultura tra le colline imolesi ed i colli di Rimini. Sarà presentato anche il Grand Hotel**** Terme della Fratta, con le sue proposte ricettive e wellness.
L’iniziativa I LUNEDI’ IN CASA ARTUSI, che nasce per la promozione dei prodotti enogastronomici del territorio nella cucina di casa, è organizzato dall’Associazione Romagna Terra del Sangiovese e dal Centro di cultura gastronomica Casa Artusi. Il calenderario delle prossime serate de I LUNEDI' DI CASA ARTUSI



Per prender parte alle cene, è indispensabile la prenotazione ad uno dei seguenti recapiti :

Romagna Terra del Sangiovese:
tel . 0543 742059 - Mob. : 348 8615527
e-mail: info@romagnaterradelsangiovese.it

Ristorante Casa Artusi:
tel 0543 748049

SPUNTI E SUGGESTIONI DI VIAGGIO
NEL TERRITORIO DI ROMAGNA TERRA DEL SANGIOVESE

mercoledì 2 marzo 2011

Bilbolbul al via!



Questa sera alle ore 20 il festival inaugura con la proiezione de L'Argentine de Muñoz di Pierre-André Sauvageot, presentato in anteprima italiana al Cinema Lumière.
Un viaggio in un passato in cui memoria e immaginazione si intrecciano, rievocando, attraverso parole e disegni, i sentimenti e i ricordi della giovinezza del grande autore argentino.
La proiezione del film sarà seguita dall'incontro con José Muñoz. Introduce Massimo Mezzetti - Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Interviene Enrico Fornaroli.
Ingresso con tessera FICC - riduzione con la Carta amici del festival

Giovedì 3 marzo alle ore 19 inaugurano le mostre Come la vita… di José Muñoz e Sulla soglia di Vanna Vinci al Museo Civico Archeologico di Bologna. Saranno presenti gli autori e tanti altri ospiti del festival. Non potete mancare!
A differenza di quanto comunicato nel programma cartaceo, giovedì 3 marzo non sono previste sessioni di dediche. Per conoscere gli orari e i protagonisti delle dedicaces dal 4 al 6 marzo potete consultare il calendario del festival.

In occasione di BilBOlbul, Biblioteca Salaborsa presenta La città a fumetti, ultima sezione di Bologna dei fumetti disponibile su www.bibliotecasalaborsa.it.
Bologna dei fumetti è l'archivio digitale che Biblioteca Salaborsa ha dedicato al mondo del fumetto a Bologna: per ogni autore sono riportate informazioni biografiche, schede sui personaggi e sulle storie più esemplari accompagnate da riferimenti bibliografici, immagini e file multimediali. Inoltre, la storia del fumetto, dai pionieri ai giovani artisti attivi a Bologna, gli editori, le nuove tendenze, libri e siti web per approfondire l'argomento.
Il risultato può essere considerato un buon tributo ai nostri fumettisti e un modo simpatico per aggirarsi “virtualmente” per Bologna.