mercoledì 28 ottobre 2009

Regina Carter

FERRARA IN JAZZ Stagione 2009-2010
Torrione di San Giovanni
Via Rampari di Belfiore 176
Orario:
21.30
Ingresso: a pagamento
Ottobre/novembre
Informazioni
Tel. 339 7886261
jazzclub@jazzclubferrara.com



venerdì 30: Edu Hebling xtet
sabato 31: Regina Carter "Reverse thread" 5et

3 novembre One more Steve Coleman & Five Elements Steve Coleman, sax alto; Jen Shyu, voce; Jonathan Finlayson, tromba; Tim Albright, trombone; Thomas Morgan, basso; Marcus Gilmore, batteria.
6 novembre Miroslav Vitous 4et featuring Franco Ambrosetti
Franco Ambrosetti, tromba e flicorno; Gary Campbell, sassofoni; Miroslav Vitous, basso e elettronica; Nasheet Waits, batteria
7 novembre George Colligan Trio George Colligan, piano; Josh Ginsburg, basso; E.J. Strickland, batteria

http://www.jazzclubferrara.com

giovedì 22 ottobre 2009

Teatro a Pontelagoscuro

Al via la nuova Stagione del Teatro del Centro IL QUADRIFOGLIO di Pontelagoscuro - FERRARA



Volevamo essere come le Kessler

In scena Lara Mengozzi e Silvia De Petris due attrici di straordinaria bravura conosciute per la loro poliedricità dal pubblico teatrale: Lara Mengozzi e Silvia De Petris con la collaborazione di Marco Versari e Stefano Vermiglio.

Una commedia musicale divertente ed ironica che racconta gli anni del boom economico, del benessere, e gli anni in cui la televisione, grazie a trasmissioni quali Canzonissima e Studio Uno, acquistava una propria anima diventando da elettrodomestico un po' ingombrante, collocato in alto ed acceso per poche ore al giorno, oggetto del desiderio e grande mezzo di comunicazione capace di imporre mode e linguaggi. L'Unità d'Italia non fu mai più concreta che davanti ai televisori accesi in religioso rituale davanti alle evoluzioni danzanti delle gemelle Kessler. La storia è scandita dagli annunci delle Signorine Buonasera che raccontano la vita di Maria Giuditta Alice e Maria Elena Concetta, dalla nascita, alla fine degli anni '60, a nostri giorni. Le loro mamme sono emigrate, l'una da Venezia, l'altra da Bari, a Torino al seguito dei mariti che lavorano alla Fiat, l'industria italiana per eccellenza, che proprio negli anni '60 conosce l'apice del proprio sviluppo.

Sono casalinghe in un'Italia che ancora non conosce il divorzio, e che ha sentito poco parlare di femminismo. La loro vita è scandita dalla televisione che le fa sognare vite meravigliose, soprattutto per le loro figlie. Fino all'estrema punta della Penisola la televisione impone divi nazionali quali Mina, le Kessler, Patty Pravo, la Pavone, e la Carrà. Anche nella lontana Sicilia, un povero barbiere di Ragusa è innamorato delle Kessler e finirà per perdere ogni suo avere per seguire il suo sogno proibito. Questa è la storia che racconta Nonna Rosalia all'intervistatore della RAI, Michele Pinoli, parodia del ben più noto documentarista Minoli.

Così, attraverso un salto temporale che ci porta dagli anni '60 ai giorni nostri, incontriamo infine Alice ed Elena cresciute, ad un provino per diventare soubrette. Con il bagaglio di aspettative trasmesso loro dalle mamme sognano di calcare i palcoscenici e di affrancarsi da vite opache e non appaganti, ma sono regolarmente scartate, finché un giorno uno dei soliti selezionatori propone loro di essere non le nuove Kessler, ma, data la loro figura non esattamente longilinea, le sorelle Grassler. Accettano, ma devono ingrassare di più, dovranno “diventare voluminose, obese, tante, altrimenti non se ne fa niente”. Il risultato però sarà insufficiente, e saranno scartate perché non abbastanza grasse. Ecco come la televisione impone mode, sfrutta e piega le persone alle sue leggi di comunicazione e di mercato, e poi le butta quando non raggiungono l'audience previsto, o quando non servono più. Ma Alice ed Elena hanno un'altra musica in testa, il desiderio di vivere sulla propria pelle il mito di quei personaggi perduti e tanto amati, ma rimanendo se stesse. Questa sarà loro vera conquista: restare come sono, magari non famose, ma sentendosi comunque delle grandissime dive. La vicenda è arricchita dalle musiche e dalle canzoni soprattutto degli anni '60 interpretate dai personaggi, e inserite nella commedia come elementi narrativi esse stesse.A completamento i video che ritraggono le signorine buonasera, il carosello, ed estratti da Canzonissima. Imperdibile! il biglietto di ingresso costa 10.00 euro intero, 8.00 euro il ridotto e 6.00 euro per i possessori di tessera ancescao. E' consigliata la prenotazione anche telefonica ai numeri 347 6467094 oppure 0532 465350 chiedendo del servizio prenotazione teatrale. Ulteriori informazioni sul sito

www.showteam.it

venerdì 9 ottobre 2009

Trentennale di Radio Alto Ferrarese



Un po' di storia e di personaggi la trovate al link del titolo che riporta un articolo di cinque anni fa; anche solo in questi cinque anni il panorama si è fatto decisamente più cupo (anche senza le profezie apocalittiche del 2012).

Le giovani generazioni scendono in strada solo con un bicchiere in mano, Bondeno ruota sempre di più solo intorno al proprio stomaco (il pane e le sagre), l'individualismo (col suo corredo di quotidiane scortesie) regna sovrano, il Trattato di Lisbona ha cancellato ogni residua garanzia costituzionale, tempo libero non ne esiste più (assorbito dalla società dello spettacolo), il volontariato (invenzione tardo-capitalista di ulteriore sfruttamento del lavoro) ha cancellato l'associazionismo, la produzione è stata decentrata e l'unica libertà concessaci è quella di consumare (ma i nostri soldi sono finiti alle banche).

Si può festeggiare solo il fatto di essere ancora vivi, forse...

giovedì 8 ottobre 2009

L'ultimo film di M.Moore



Presentato In Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2009, esce in Italia il 30 ottobre

Nel ventesimo anniversario del suo rivoluzionario capolavoro "Roger & Me", "Capitalism: A Love Story" riporta Michael Moore ad affrontare il problema che è al centro di tutta la sua opera: l'impatto disastroso che il dominio delle corporation ha sulla vita quotidiana degli americani (e, quindi, anche del resto del mondo). Ma questa volta il colpevole è molto più grande della General Motors e la scena del crimine ben più ampia di Flint, Michigan. Dalla Middle America fino ad arrivare ai corridoi del potere a Washington e all'epicentro finanziario globale di Manhattan, Michael Moore porterà ancora una volta gli spettatori su una strada inesplorata.
Con umorismo e indignazione, "Capitalism: A Love Story" di Michael Moore esplora una domanda tabù: qual è il prezzo che l'America paga per il suo amore verso il capitalismo? Anni fa, quell'amore sembrava assolutamente innocente. Tuttavia, oggi il sogno americano sembra sempre più un incubo, mentre le famiglie ne pagano il prezzo, vedendo andare in fumo i loro posti di lavoro, le case e i risparmi. Moore ci porta nelle abitazioni di persone comuni, le cui vite sono state stravolte, mentre cerca spiegazioni a Washington e altrove. Quello che scopre sono dei sintomi fin troppo familiari di un amore finito male: bugie, maltrattamenti, tradimenti... e 14.000 posti di lavoro persi ogni giorno.
"Capitalism: A Love Story" rappresenta una summa delle precedenti opere di Moore, ma è anche uno sguardo su un futuro nel quale una speranza è possibile. E' il tentativo estremo di Michael Moore di rispondere alla domanda che si è posto in tutta la sua carriera di regista: chi siamo e perché ci comportiamo in questo modo?


Fonte:http://www.zabriskiepoint.net/node/8867

Una prima visione in lingua originale al Cinema Lumière: da venerdì 30 ottobre la Sala Scorsese proporrà infatti l’ultimo atteso film di Micheal Moore, Capitalism: A Love Story.
Il documentarista americano attacca con il suo nuovo lavoro – presentato a settembre alla Mostra del Cinema di Venezia – le grandi aziende statunitensi: racconta gli effetti disastrosi prodotti dal loro dominio e le conseguenze nella vita quotidiana degli abitanti degli Stati Uniti e del mondo intero.
Mescolando come di consueto l’umorismo all’indignazione, Michael Moore esamina la questione del prezzo pagato dall’America a causa del suo "amore" per il capitalismo.
Questi gli orari: 17.30, 20 e 22.30 (sabato 31 ottobre e martedì 3 novembre, solo ore 20 e 22.30; giovedì 5 novembre solo ore 17.30).

Cinema Lumière – Sala Scorsese
Prima visione
Da venerdì 30 ottobre, ore 17.30, 20 e 22.30, Cinema Lumière (sabato 31 ottobre e martedì 3 novembre, solo ore 20 e 22.30; giovedì 5 novembre solo ore 17.30)
CAPITALISM: A LOVE STORY (USA/2009) di Michael Moore (127’)