sabato 31 maggio 2014

Fine settimana in cineteca

Il Cinema Ritrovato al cinema: Chinatown
In prima visione in 70 sale italiane. Al Lumière domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 giugno

“L'ultimo grande film hollywoodiano”: così Enrico Ghezzi a proposito del capolavoro di Roman Polanski, il nuovo capitolo della felice avventura del Cinema Ritrovato al cinema, la distribuzione nazionale di grandi film restaurati promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Circuito Cinema. Classici di ogni tempo (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni. "Una delle piu felici e originali riletture contemporanee del detective movie di eredità chandleriana. La qualità dei dialoghi e della ricostruzione d'epoca, l'accurata gradualità con cui viene alimentato lo spessore dei personaggi e dei loro anfratti psichici, l'eleganza visiva della messa in scena sono in realtà al servizio di una severa disamina di ogni mondo possibile, senza appello o riscatto. [...] Polanski imprime a questa rilettura la radicalità di uno scetticismo tipico dei suoi film migliori, quasi nascosto da una ricostruzione preziosa di cui tutti sono complici: John Huston (il padre del noir, qui nei panni di un patriarca onnipotente: la storia si svolge nel 1937, qualche anno prima che egli desse vita al genere con Il mistero del falco), Faye Dunaway (alla sua prova migliore), e naturalmente Nicholson: forse il più riuscito dei discendenti contemporanei di Philip Marlowe" (Mario Sesti).
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Prima visione in lingua originale: Maps to the Stars di Cronenberg
fino a mercoledì 4 giugno – Cinema Lumière

Prosegue al Lumière, dopo il passaggio al festival di Cannes che è valso a Julianne Moore la Palma d'oro per la migliore interpretazione femminile, la programmazione di uno dei più attesi film della stagione. Maps to the Stars unisce la bellezza selvaggia della scrittura di Bruce Wagner all’avvincente regia di David Cronenberg e a un cast stellare (oltre alla Moore, John Cusack, Robert Pattinson e Mia Wasikowska), per osservare il lato tristemente comico di una famiglia di Hollywood che insegue la celebrità e si scontra con i fantasmi del passato. Il risultato mostra una moderna Hollywood gotica e allo stesso tempo il bisogno costante di fa ma e approvazione del Ventunesimo secolo, descrivendo anche la debolezza e la fragilità che si nascondo nell’ombra. “È una storia che parla del presente e che attacca ferocemente il momento in cui stiamo vivendo, culturalmente e soprattutto tecnologicamente” (David Cronenberg).
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Uno sguardo al documentario. Jonathan Nossiter presenta Resistenza naturale
Per la proiezione delle ore 20 degustazione di vini naturali
Venerdì 30 maggio, ore 18, 20 e 22.15 – Cinema Lumière

Dieci anni dopo Mondovino, Jonathan Nossiter torna a raccontare il mondo della produzione vinicola naturale, stavolta spostandosi dalla Francia all'Italia. Un documentario che ha al centro la memoria – di un antico modo di coltivare, di fare, di pensare la terra e i suoi prodotti – e che si fa difesa aperta di una natura oggi spesso mistificata e violata. Il film procede per libere associazioni tra testimonianze e immagini del presente o d’archivio, stabilendo un nesso tra resistenza del patrimonio culturale e del mondo contadino. "Il film racconta la sincerità (una qualità diventata radicale) e il coraggio di quattro viticoltori naturali italiani (Elena Pantaleoni, Stefano Bellotti, Giovanna Tiezzi e Corrado Dottori) [...]. E celebra il fatto che in Italia la cultura contadina è sempre andata di pari passo con la cultura del cine ma" (Jonathan Nossiter). Sarà lo stesso regista a presentare le proiezioni in programma alle ore 20 e 22.15. In occasione di quella delle ore 20 sarà offerta una degustazione di vini naturali.
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Roy Menarini presenta il libro Cinema senza fine
A seguire Cosmopolis di David Cronenberg

Sabato 31 maggio, dalle ore 21 – Biblioteca Renzo Renzi e Cinema Lumière

Il cinema è morto? Funerale rimandato a data da destinarsi. La sua originalità ne permette reviviscenza e sviluppi, la sua immortalità gli consente di uscire dalla tomba in cui era stato sepolto, vivo. E se esiste – anzi si rilancia – una nuova cinefilia è perché vediamo film ovunque, in tv, su satellite, su web, su tablet, su smartphone, e non per questo ne perdiamo l’aura. Il cinema si è riprogrammato da solo e ha generato una cultura che gli cresce intorno, sempre imprevedibile. Del cinema contemporaneo, di 25 capolavori (spesso misconosciuti) si occupa il libro Cinema senza fine. Un viaggio cinefilo attraverso 25 film (Mimesis, 2014), che sarà presentato dal curatore Roy Menarini e dall'Assessore alla Cultura del Comune di Bologna Alberto Ronchi presso la Biblioteca Renzo Renzi (ore 21). A seguire, c ocktail per tutti i presenti. Chiude la serata la proiezione di uno dei film analizzati nel libro, Cosmopolis di David Cronenberg, introdotto da Roy Menarini.
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Cineclub per ragazzi: Shaun – Vita da pecora
Sabato 31 maggio, ore 16 – Cinema Lumière

Ad accompagnarci nell'appuntamento che chiude la stagione 2013/2014 del Cineclub per ragazzi è la simpatica pecora Shaun, protagonista di una celebre serie della Aardman Animations, priva di dialoghi e adatta anche a un pubblico di piccolissimi. Dopo la proiezione di alcuni episodi, mostreremo alcuni dei lavori realizzati nel corso dei laboratori di Schermi e Lavagne. A seguire, merenda presso Lortica.
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Anteprima Biografilm Festival: Wałesa – Man of Hope
Domenica 1° giugno, ore 20.15 – Cinema Lumière

“Sono un semplice lavoratore, ma non mi sento inferiore a nessuno”. Così si apre l’intervista a Lech Wałesa realizzata da Oriana Fallaci nel 1981, filo conduttore dell'ultimo film del maestro del cinema polacco Andrzej Wajda, anteprima d'autore della decima edizione del Biografilm Festival, in programma dal 6 al 16 giugno. Walesa è stato il capo del primo sindacato indipendente dell’Europa comunista, Solidarnosc, perseguitato per le sue idee. E poi un controverso presidente della Polonia democratica. Terzo capitolo di una trilogia iniziata con L’uomo di marmo e L’uomo di ferro, il film restituisce i chiaroscuri dell’operaio che cambiò il destino di una nazione: un lavoratore, in realtà, tutt&rsqu o;altro che 'semplice'.
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Concorso Take... Action!
Giovani registi per la lotta ai tumori del sangue

  Ultimi giorni per partecipale alla quarta edizione di Take… Action!, concorso promosso da AIL - Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi, rivolto ai giovani videomaker di tutta Italia, invitati a realizzare spot che sensibilizzino sull’importanza della ricerca scientifica e sull'impegno nel volontariato. In palio per i vincitori ci sono esperienze di collaborazione sul set e menzioni speciali con opportunità di formazione. Gli spot vincitori saranno proiettati, fra le altre occasioni, durante la rassegna estiva 'Sotto le Stelle del Cinema' in Piazza Maggiore.
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venerdì 30 maggio 2014

Il gusto della memoria

Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del festival “Il gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle immagini d'archivio che si terrà - a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti - a Roma, presso la Sala Cinema Trevi (vicolo del Puttarello, 25) e su un battello sul Lago di Bracciano, il 27 e 28 settembre 2014. Per il secondo anno è aperto il contest, con scadenza al 15 agosto 2014 per registi appassionati di immagini d’archivio. Il tema di quest’anno è : Ero quello che non sono più. Il cambiamento, un tema di certo non facile, lirico, filosofico che si pone una domanda esistenziale: Cosa vuol dire cambiare? Novità di questa edizione, il contest Junior, dedicato a agli studenti under 18 delle scuole medie e superiori, dal tema Questo sono io: biografie e autobiografie, vere o false, ispirate dalle immagini tratte dall'archivio nosarchives.com. Tutte le informazioni per partecipare al bando al link comeeravamocontest2014.webnode.it

Il contest è articolato in tre sezioni: Fiction, con cortometraggi della durata massima di 12 minuti; Documentari, per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e infine la sezione Advertising dedicata a spot pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 45 secondi. Tutti i lavori devono essere presentati entro il 15 agosto 2014 e devono contenere almeno il 60% di immagini di cinema amatoriale tratte nell’archivio nosarchieves.com che custodisce in full HD film realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8). Oltre al materiale scaricabile dall'archivio, si potranno usare immagini vecchie e nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico.

Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani, recentemente impegnata nel montaggio del documentario di Gianni Amelio, Felice chi è diverso, presentato al recente Festival del Cinema di Berlino, è organizzato dall’Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com e il portale di cinema cinemaitaliano.info. La giuria dell’edizione 2014 è composta da: Emiliano Morreale, conservatore della Cineteca Nazionale; la regista Alina Marazzi (Tutto parla di te, Vogliamo anche le rose, Un'ora sola ti vorrei);  Ciro Giorgini, regista, scrittore e autore di Fuori Orario e Blob; Stefano Amadio, giornalista, sceneggiatore e direttore di Cinemaitaliano.info; la regista Fiorella Infascelli (Il vestito da sposa, Zuppa di pesce); il regista documentarista Marco Santarelli (Lettera al Presidente, Milleunanotte, Scuola Media); Luigi Vernieri, direttore di IED Visual Communication e la giornalista cinematografica  Valentina Neri.

Un evento unico, ispirato dall’opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro,  diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed immagini amatoriali. Il portale ospita più di 10mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la storia del Ventesimo secolo.

Per maggiori informazioni:
http://comeeravamocontest2014.webnode.it
associazionecomeravamo@gmail.com
Faceboo
k: https://www.facebook.com/IlGustoDellaMemoria2014?ref=hl
tel. 06 97240308

mercoledì 28 maggio 2014

Convegno di musicologia

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
CIMES

presenta


MUSICIANS AND MUSICOLOGISTS AS THEACHERS:
HOW TO CONSTRUCT MUSICAL COMPREHENSION FOR STUDENTS

convegno internazionale di studi a cura di
Giuseppina La Face Bianconi, Oliver Kern, Elena Petrušanskaja


giovedì 29 e venerdì 30 maggio 2014, ore 10.30-19
nel salone di palazzo Marescotti-Brazzetti, via Barberia 4 – Bologna

ingresso libero fino esaurimento posti


Il Dipartimento delle Arti (DARvipem) dell’università di Bologna dedica due giorni a un confronto fra musicisti e musicologi sulla didattica musicale, all’università e nei conservatori. L’evento è a cura di Giuseppina La Face (musicologa e direttore del Dipartimento delle Arti), Oliver Kern ed Elena Petrušanskaja. Il titolo si può tradurre come:
"Musicisti e musicologi come insegnanti: come costruire la conoscenza musicale per gli studenti"

Il convegno nasce dalla convinzione che un assiduo scambio di esperienze, metodologie e conoscenze specialistiche tra musicologi e docenti di musica, non possa che giovare alla costruzione di un modello di educazione musicale, valido in diversi sistemi scolastici, che valorizzi la dimensione storica ed estetica dell’esperienza musicale, forse la più esposta al rischio della banalizzazione in un’epoca che punta soprattutto sulla concezione della musica come intrattenimento. Questa è la prima iniziativa pubblica promossa dal gruppo di studio della Società Internazionale di Musicologia.

Il convegno, cui partecipano 16 studiosi da Italia, Canada, Germania, Russia - è realizzato in collaborazione con «Il Saggiatore musicale - SagGEM» e IMS Società internazionale di musicologia, ed è l’ultimo evento a chiusura della rassegna “CIMES progetti di cultura attiva 13/14” promossa dal centro CIMES del Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.

Questo convegno costituisce la prima iniziativa pubblica promossa dal Gruppo di studio, focalizzato sul tema della trasmissione del sapere musicale come scopo fondante dell’educazione musicale, costituito durante il XIX congresso della Società Internazionale di Musicologia (Roma, 1-7 luglio 2012). Gli indirizzi di ricerca del gruppo si possono riassumere in quattro punti: fondamenti e criteri pedagogici e disciplinari dell’educazione musicale; la prospettiva storica ed estetica nell’educazione musicale; l’insegnamento della musica in ambito europeo ed extraeuropeo; modelli e metodologie didattiche applicate all’insegnamento musicale.

INFO al pubblico: centro CIMES  Dipartimento delle Arti tel. 051.2092400

Programma dettagliato, sul sito DARvipem: www.dar.unibo.it


martedì 27 maggio 2014

Incontro con Ugo Panella

Ugo Panella: le mie foto per raccontare
i sotterranei del mondo
Ugo Panella fotografo di grande fama, autore di libri e servizi pubblicati sulle riviste più prestigiose nazionali ed internazionali, sarà il prossimo ospite di BEATI CHI? Riflessioni su un mondo che cambia. Protagonisti del nostro tempo che si terrà a Bondeno (Fe) Sabato 31 maggio alle ore 17 presso il nuovo centro Maria Regina della Pace, in via vittime dell’ 11 settembre n. 18 (dietro il supermercato Famila nel quartiere del sole).
Ugo Panella, inizia la carriera di fotogiornalista documentando i conflitti del Centro America alla fine degli anni '70, in particolare la guerra civile in Nicaragua e più tardi quella in Salvador. Ha raccontato la vita negli slums di Nairobi, il lavoro di migliaia di uomini che per pochi dollari al giorno, smantellano navi cargo in disuso nel porto di Cittagong in Bangladesh, la vita in un cimitero del Cairo abitato da quasi due milioni di senza tetto e che hanno fatto delle tombe la loro casa.
Il suo lavoro lo ha portato anche in Albania, Argentina, India, Sri Lanka, Filippine, Cipro, Palestina, Somalia, Etiopia, Iraq ed Afghanistan (paese da dove è rientrato pochi giorni fa dopo aver documentato le ultime elezioni).
Nel 2001, in Sierra Leone, ha affiancato l'impegno di I.M.C. (International Medical Corp) nel
recupero dei bambini soldato, mentre con Handicap International ha seguito i campi profughi per i mutilati della guerra civile.
Nel 1998 è stato
il primo fotogiornalista, insieme all'inviata esteri di Repubblica Renata Pisu, a denunciare in Bangladesh la condizione di migliaia di ragazze sfigurate dall'acido solforico per aver rifiutato le avances di uomini violenti. In collaborazione con Soleterre, ha seguito un progetto articolato in quattro continenti sui tumori infantili derivanti da disastri ambientali, documentando i progetti sanitari e l'assistenza alle famiglie dei bambini malati. Collabora assiduamente con Pangea onlus documentando i loro progetti di microcredito in India e Afghanistan.
Dopo una breve ma intensa carriera come atleta professionista nella squadra nazionale di scherma, che lo ha portato fino alle olimpiadi del Messico del 1968, decide di deporre la sciabola per dedicarsi agli invisibili. Proprio in quei giorni, infatti, a Città del Messico, un attentato uccide 300 studenti, un episodio che lo colpisce profondamente e fa nascere in lui l’ idea di dedicarsi ad altro.
"Fotografare il dolore è difficile perché il confine tra verità e pietismo è sempre molto labile e l'obiettivo scruta impietoso, invade, rischia di togliere pudore alla disperazione degli uomini".
Sono parole sue, che dalla passione per la fotografia di denuncia e impegno civile da quasi quarant’ anni si è fatto condurre in vari luoghi del mondo, dove il quotidiano è spesso scandito dalla violenza e dalla mancanza di rispetto per la vita.
Una fotografia non cambia il mondo, ma può far conoscere quella parte di mondo che altrimenti rimarrebbe al buio, non sarebbe conosciuto, semplicemente non esisterebbe. Ed anche in questi angoli vivono persone che hanno la stessa dignità e diritto di vivere dignitosamente di chi abita in zone più fortunate”.
Il suo sarà un racconto di immagini e parole che non potrà lasciare indifferenti quanti vorranno incontrare questo nuovo membro della ormai grande famiglia di Beati Chi?, che da cinque anni ormai raccoglie la testimonianza di chi cerca di essere protagonista, a suo modo, di un mondo che cambia.

lunedì 26 maggio 2014

Serie TV in convegno

Media Mutations 6 - foto concessa da Chris Palmer
a chiusura della XXVI rassegna LA SOFFITTA 2014

MEDIA MUTATIONS 6
Convegno internazionale di studi

martedì 27 maggio ore 14.30-19 e mercoledì 28 maggio ore 9.45-19

nel salone di Palazzo Marescotti, via Barberia 4 - BOLOGNA

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

La sesta edizione del convegno internazionale sul panorama contemporaneo dei media, quest’anno a cura di Luca Barra, Leora Hadas, Veronica Innocenti e Paolo Noto, è promossa dal Dipartimento delle Arti – Centro La Soffitta, ultimo evento della rassegna “La Soffitta 2014”.

Media Mutations 6 si focalizza sulle serie TV e in particolare sulle relazioni tra modelli produttivi e forme del racconto, sulla struttura industriale che le produce e sull’articolazione in diverse tipologie di offerta, dalle televisioni free-to-air alle premium. Serie di grande popolarità come The Walking Dead, The Newsroom, Breaking Bad, Romanzo Criminale, infatti, prendono forma in stretta connessione con le modalità produttive, le regolamentazioni istituzionali e le strategie di rete delle emittenti che le trasmettono, subendo ulteriori evoluzioni una volta immesse nello scenario mediale nel quale confluiscono.

Media Mutations 6, in italiano e inglese, ha per sottotitolo "Modes of productions and narrative forms in the contemporary TV series” che si potrebbe tradurre come “modelli produttivi e forme narrative nelle serie TV contemporanee”.
Keynote speakers: Catherine Johnson (University of Nottingham) e Derek Kompare (Southern Methodist University). 25 i relatori, dalle principali università italiane e dall’estero: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Turchia.

Sarà possibile seguire l’intero convegno anche a distanza, grazie alla diretta streaming attiva dal sito web del DARvipem - Dipartimento delle Arti: www.dar.unibo.it, a libero accesso.

Spiegano i curatori: “Pochi nutrono ancora dubbi sul fatto che le serie televisive, sia europee sia statunitensi, rappresentino la forma di racconto per immagini più innovativa e coinvolgente degli ultimi anni. Molto resta da fare, però, per comprendere la loro natura di prodotti complessi realizzati da un sistema industriale in piena fase di riorganizzazione. (…)
Cosa succede se a produrre le serie sono direttamente gli operatori over the top, i distributori di contenuti come Netflix e Amazon? Da chi è composto il pubblico delle serie TV e quali sono i modi migliori per conoscerlo e misurarlo? Quali sono i caratteri della fiction europea che ne permettono una circolazione globale? Gli organizzatori del convegno (Veronica Innocenti e Paolo Noto dell'Università di Bologna, Luca Barra della Cattolica di Milano e Leora Hadas della University of Nottingham) hanno ottenuto risposta a queste e altre domande nelle proposte arrivate da studiosi italiani e soprattutto internazionali.
Tra i relatori molti nomi illustri, come Jay David Bolter, autore insieme a Richard Grusin del celebre Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi e James Hay, uno dei più accreditati studiosi della reality TV a livello internazionale, ma anche un elevato numero di ricercatori giovani e giovanissimi, a dimostrazione della centralità di questo tema nel dibattito contemporaneo sui media.”


Informazioni al pubblico: Dipartimento delle Arti tel. 051.2092400

www.dar.unibo.it

domenica 25 maggio 2014

In cineteca

Il Cinema Ritrovato al cinema: Chinatown
Da lunedì 26 maggio in prima visione in 70 sale italiane. Al Lumière tutti i lunedì e martedì fino al 4 giugno

“L'ultimo grande film hollywoodiano”: così Enrico Ghezzi a proposito del capolavoro di Roman Polanski, il nuovo capitolo della felice avventura del Cinema Ritrovato al cinema, la distribuzione nazionale di grandi film restaurati promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Circuito Cinema. Classici di ogni tempo (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni. "Una delle piu felici e originali riletture contemporanee del detective movie di eredità chandleriana. La qualità dei dialoghi e della ricostruzione d'epoca, l'accurata gradualità con cui viene alimentato lo spessore dei personaggi e dei loro anfratti psichici, l'eleganza visiva della messa in scena sono in realtà al servizio di una severa disamina di ogni mondo possibile, senza appello o riscatto. [...] Polanski imprime a questa rilettura la radicalità di uno scetticismo tipico dei suoi film migliori, quasi nascosto da una ricostruzione preziosa di cui tutti sono complici: John Huston (il padre del noir, qui nei panni di un patriarca onnipotente: la storia si svolge nel 1937, qualche anno prima che egli desse vita al genere con Il mistero del falco), Faye Dunaway (alla sua prova migliore), e naturalmente Nicholson: forse il più riuscito dei discendenti contemporanei di Philip Marlowe" (Mario Sesti).
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Prima versione in lingua originale: Maps to the Stars di Cronenberg
fino a mercoledì 28 maggio – Cinema Lumière

In contemporanea all'anteprima al Festival di Cannes, arriva al Lumière uno dei più attesi film della stagione. Maps to the Stars unisce la bellezza selvaggia della scrittura di Bruce Wagner all’avvincente regia di David Cronenberg e a un cast stellare (Julianne Moore, John Cusack, Robert Pattinson), per osservare il lato tristemente comico di una famiglia di Hollywood che insegue la celebrità e si scontra con i fantasmi del passato. Il risultato mostra una moderna Hollywood gotica e allo stesso tempo il bisogno costante di fama e approvazione del Ventunesimo secolo, descrivendo anche la debolezza e la fragilità che si nascondo nell’ombra. “È una storia che parla del presente e che attacca ferocemente il momento in cui stiamo vivendo, culturalmente e soprattutto tecnologicamente” (David Cronenberg).
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Prima visione: Più buio di mezzanotte
fino a mercoledì 28 maggio – Sala Cervi

“È un film dedicato a tutti coloro che hanno vissuto coraggiosamente ma sono morti per la loro identità 'non conforme', vittime di una società omofoba e discriminatoria. È un film che vuole dare un volto e una voce agli invisibili: uomini donne e bambini che ogni giorno, in tutto il mondo, devono lottare per difendersi dagli insulti, dagli abusi e dall’odio”. Così Sebastiano Riso a proposito del suo film d'esordio inserito nella Semaine de la Critique del Festival di Cannes 2014. La storia è quella di Davide, un quattordicenne diverso dagli altri: c’è qualcosa nel suo aspetto, che lo fa somigliare ad una ragazza. Scappa di casa e il destino lo porta a scegliere come rifugio il parco più grande di Cat ania, un mondo a parte che il resto della città fa finta di non vedere. Il mondo degli emarginati, compresi molti coetanei di Davide come lui scappati dalle rispettive famiglie. Una famiglia allargata che sembra confortarlo fino a quando il passato irrompe nel presente e a Davide tocca la scelta più difficile.
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sabato 24 maggio 2014

La grande guerra



La “ Leggenda del Piave” o “ il Piave mormorò” è un testo che fa parte del enorme patrimonio musicale legato alla “ retorica patriottica” tipica della prima metà del '900, una canzone diffusa negli anni successivi perchè insegnata nelle scuole per anni, che rischia di sparire e di non venire, come “Leggenda”, più tramandata. Chiaro, non parliamo di un Epica Omerica, ma di una canzone pensata per celebrare la Vittoria della Grande Guerra, la Vittoria Mutilata e che fu anche Inno Nazionale per un breve periodo nel dopoguerra, in attesa della Repubblica e della Costituzione. Tra poco meno di un anno vi saranno le celebrazioni per i 100 anni dell'entrata in Guerra nel I Conflitto Mondiale, immagino già la retorica “anti-guerra” ( fatta dalle stesse persone che firmano per comprare gli F-35 o rinnovano i finanziamenti alle “Missioni di Pace” dove si “ Esporta la Democrazia “ ) e quella sull'Unita Nazionale ( per la quale, nel '14, si spingeva per andare in guerra, o meglio, per mandare a morire in guerra migliaia di giovani potenziali socialisti ). Io personalmente, nelle me ricerche personali sul periodo del '15-'18 ho sempre preferito canzoni come “ O Gorizia, tu sei maledetta” e “ Tapum”, meno logiche e retoriche patriottiche e più racconto della cruda realtà della trincea, come del resto mi sono innamorato di testi come “ Un anno sull'Altopiano” di Emilio Lussu e film come “Uomini contro” , perchè era necessario raccontare “cosa si fece in nome della Patria”, parlando di migliaia di morti, mutilati e di fame e povertà. Il mio breve articolo di quest'oggi vorrebbe farvi riflettere invece su come abbiamo la necessità di “ incontrarci sul Piave”, o meglio di come oggi la società di cui facciamo parte sia priva di un “sentimento comune”, come quello scatenato dalla vittoria sul Piave i seguito alla tragica sconfitta di Caporetto. http://www.appelloalpopolo.it/?p=11399

La fotografia modenese

Incontri / La fotografia modenese negli anni '60 e '70
Franco Vaccari, Esposizione in tempo reale n. 2, Viaggio+rito, 1971 © l’artista
Sabato 24 maggio, alle ore 17, presso il Foro Boario di Modena, Stefano Bulgarelli, curatore della mostra Modena e i suoi fotografi, ricostruirà insieme al critico Mario Bertoni il clima culturale degli anni sessanta e settanta a Modena: un periodo segnato dall’arte concettuale, in cui nascono spazi pubblici dedicati all’arte contemporanea e alla fotografia, come la Sala di Cultura gestita da Oscar Goldoni. E' in questo contesto che si svilupparono le personalità deigli artisti che hanno reso Modena la città della fotografia: Franco Vaccari, Franco Fontana, Cesare Leonardi, Luigi Ghirri e Beppe Zagaglia. L’incontro è ad ingresso libero.
Sabato 24 maggio, ore 17
Foro Boario, Via Bono da Nonantola 2, Modena
Prorogata la mostra Modena e i suoi fotografi
A seguito del grande successo riscontrato, Modena e i suoi fotografi. Dal dopoguerra agli anni novanta, allestita al Foro Boario, sarà prorogata fino al 2 giugno. Invariati gli orari di apertura: da mercoledì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 19. Ingresso gratuito tutti i mercoledì.

The Summer Show 2014. Us

Con l’arrivo dell’estate torna l’appuntamento con The Summer Show, la rassegna che Fondazione Fotografia Modena dedica ogni anno agli studenti del master sull’immagine contemporanea, presentando al pubblico le nuove ricerche maturate nel corso degli studi. L'appuntamento è al Foro Boario, dal 12 al 29 giugno.

Workshop: posti disponibili per l'autunno

Sono già esauriti i posti a disposizione per il workshop che Franco Fontana terrà per Fondazione Fotografia dal 5 all'8 giugno. Affrettatevi a prenotare i prossimi workshop con Francesco Jodice (27-28 settembre), Pino Musi (17-19 ottobre) e Settimio Benedusi (14 -16 novembre).

giovedì 22 maggio 2014

Matisse e jazz

Blue Naïf | La forza delle note, l'emozione della musica
Jazz a Ferrara mostra Matisse


Cos'hanno in comune l’ensemble friulano-veneto Blue Naïf e Henri Matisse?

Una curiosa domanda a cui sarà possibile rispondere venerdì 23 maggio quando, a partire dalle 21.30, la band si esibirà nella straordinaria cornice del giardino di Palazzo dei Diamanti. Acquistando il biglietto della mostra Matisse, la figura per quella serata, il pubblico avrà l’opportunità di visitare la rassegna e di assistere al concerto. Un'iniziativa organizzata dal Gruppo dei 10, come appendice della ricca rassegna musicale Tutte le Direzioni in Springtime, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte.

Come sottolinea il titolo della mostra, per Matisse la musica diventa colore e le note si trasformano in linee in movimento. La sua pittura, infatti, mostra alcuni tratti tipici del jazz, dal ritmo all'improvvisazione. "L’artista sapiente deve saper dimenticare la tecnica e conservare la freschezza dell'istinto" scrive l'artista, portando ad esempio le sue carte ritagliate come "improvvisazioni cromatiche e ritmate". Se la volontà di Matisse era quella di usare la propria grafia come "sfondo sonoro", uno stesso orientamento si può ritrovare nella nota band Blue Naïf. Composta da quattro apprezzatissimi musicisti (Fabio Rossato alla fisarmonica, Mattia Martorano al violino, Andrea Boschetti alla chitarra ritmica e Alessandro Turchet al contrabbasso), il quartetto riprende la tradizione europea sviluppando l'esperienza artistica inaugurata dal jazz parigino negli anni T renta e Quaranta.

È in programma un secondo appuntamento giovedì 5 giugno. Protagonista sarà questa volta l’inedito ensemble Icarus Quartet che coinvolgerà ancora una volta gli spettatori in un suggestivo dialogo tra l’arte di Matisse e la musica jazz.

Il concerto non si potrà prenotare, i posti andranno a esaurimento. La mostra rimarrà aperta fino alle 24.00 (chiusura biglietteria 23.30), permettendo al pubblico di visitarla sia prima che dopo il concerto.

Informazioni
Ufficio Informazioni e Prenotazioni
Mostre e Musei
tel. 0532 244949
www.palazzodiamanti.it

lunedì 19 maggio 2014

Tavolazzi-Firpo

ARES TAVOLAZZI E DANIELLA FIRPO IN "NOVO SOM"
Novo Som, al Ridotto del teatro comunale di Ferrara, con il celebre contrabbassista Ares Tavolazzi in duo con la vocalist Daniella Firpo, mercoledì 21 maggio alle 21.
Il progetto Tavolazzi-Firpo nasce nell'estate del 2012. Provenienti da esperienze lontane e diverse, i due artisti propongono un raffinato viaggio musicale nell' universo italo-brasiliano, attraverso un repertorio intimo e delicato, ma allo stesso tempo ricco di dinamismo e forza, interpretato soggettivamente, in cui voce e contrabbasso creano un “novo som” (nuovo suono), fatto di accenti e contrappunti, ritmiche e melodie provenienti dal vasto mondo del Jazz e della MPB - Musica Popolar Brasilera.
Ares e Daniella presentano un concerto originale fatto di un repertorio selezionato tra autori italiani e brasiliani come Bruno Martino, Nicola Arigliano, Gilberto Gil, Chico Buarque, Chiquinho Gonzaga, attraverso un' interpretazione unica di ogni brano, coniugando le ricche culture musicali da cui provengono.
Ingresso posto unico 6 euro, ridotto 3 per gli allievi di Conservatorio.

venerdì 16 maggio 2014

Parrocchiali a Ferrara

Cinema San Benedetto
Via Tazzoli, 11
44121 Ferrara
segreteria telefonica 0532 215932

Ven 16 maggio ore 21:15
Sab 17 maggio ore 21
Dom 18 maggio ore 17 e ore 21

GIGOLO' PER CASO

Titolo originale: Fading Gigolo
Nazione: USA
Anno: 2014
Genere: Commedia
Durata: 90'
Regia: John Turturro
Sito italiano: www.gigolopercaso.com
Cast: John Turturro, Woody Allen, Sharon Stone, Sofía Vergara, Vanessa Paradis, Liev Schreiber, Bob Balaban, M'Barka Ben Taleb, Tonya Pinkins, Max Casella, Michael Badalucco, Aubrey Joseph, Jill Scott, Aida Turturro
Produzione: Antidote Films
Distribuzione: Lucky Red

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TRACKS - ATTRAVERSO IL DESERTOdi John Curran
Con: Mia Wasikowska, Adam Driver, Rainer Bock, Roly Mintuma, John Flaus
Genere: Drammatico
Durata: 112 min.

VENERDI'
ORE 21.00

SABATO e DOMENICA
ORE 20,30 - 22,30

LUNEDI'
ORE 21.00

Nel 1977 la venticinquenne Robyn Davidson partì da Alice Springs per raggiungere l'Oceano Indiano. Con i suoi quattro dromedari e il suo cane Diggity come soli compagni di viaggio, traversò 2700 miglia di deserto, in un'impresa che fu narrata dal National Geographic , poi da un libro e ora da questo film.
Robyn Davidson, oggi nota scrittrice e antropologa, allora era una giovane che "non sentendosi di casa da nessuna parte" aveva deciso di perdersi nella solitudine di quel nowhere che è il deserto. Sulla base del suo libro Tracks, il regista americano John Curran ha girato nei luoghi veri con un'eccellente troupe, fra cui la direttrice di fotografia Mandy Walker che per trovare la giusta chiave visiva si è ispirata al reportage con cui Rick Smolan (Adam Driver), su incarico di National Geographic, immortalò momenti salienti del viaggio. "
Da Alice Springs all'Oceano Indiano, dopo un paio d'anni di preparazione, passati a prendere confidenza con gli animali e ad indurirsi i piedi in vista della fatica, e dopo i saluti alla famiglia e ai pochi amici, con la sponsorizzazione del National Geographic e l'accordo di incontrare periodicamente lungo la strada il fotografo Rick Smolan, per permettergli di documentare l'epica impresa, la venticinquenne Robyn Davidson partì.
A darle volto, una ottima Mia Wasikowska che conferma di essere una signora attrice, tra scenari mozzafiato
Curran (…) riesce a restituirci un senso dell'avventura ormai fuori corso. E illumina questo viaggio, che è anche e soprattutto interiore, con una finezza, un rispetto, un'eleganza assai poco comuni nelle grandi produzioni. Riportandoci anche verso quella che fu l'ultima epoca in cui era possibile ribellarsi senza necessariamente finire sotto i riflettori del villaggio globale.


Cinema Teatro
Santo Spirito
Via della Resistenza 7
44121 Ferrara
Tel. 0532 200181


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mercoledì 14 maggio 2014

Ferrara organistica

Ferrara organistica

Spazi, Luoghi e Figure della grande Tradizione Estense Rinascimentale.
  • 17 Maggio 2014
  • Ferrara - Basilica di San Giorgio, piazzale S. Giorgio
  • Organo Pinchi-Škrabl, 2012
    musiche di J.S. Bach,  D. Buxtehude, F. Couperin, M.E. Bossi, G.Ph. Telemann
     
    Organo: Paolo Accardi

  • Orari: 18.00
  • Ingresso:  gratuito

Contatti

Conservatorio G. Frescobaldi
tel. 0532 207412

Concerti nel Ridotto 2014

Occasioni d'ascolto dal grande repertorio classico.
  • Mercoledì 14 Maggio 17:00
    CANCIONES ESPAÑOLAS ANTIGUAS
    Sabato 17 Maggio 17:00
    SALOTTO ITALIANO
    Arie vocali e brani strumentali italiani dal Settecento a oggi
    Domenica 18 Maggio 10:00 - Luoghi Storici Di Ferrara
    INVENZIONI. MIXXER
    Maratona di musica nei luoghi storici di Ferrara
    a cura del Conservatorio Frescobaldi
    Ingresso libero
  • Ferrara - Corso Martiri della Libertà, 5
  • Ingresso: 6,00 euro salvo quando diversamente indicato.

martedì 13 maggio 2014

Renato Pasmanik


Officina delle Zattere
Venezia, 16/25 maggio 2014
Reportage fotografico sulla regione di Jalapão, Brasile

comunicato stampa

Viaggiatore e fotoreporter instancancabile, Renato Pasmanik inaugurerà giovedì 15 maggio alle ore 18.00, in collaborazione con la Galleria Jef di Parigi, una nuova personale presso l'Officina delle Zattere di Venezia (www.officinadellezattere.it).
Il fotografo brasiliano presenta al pubblico un gruppo di nuove fotografie a colori (stampe digitali su carta Hahnemühle, edizione 1/3) realizzate durante uno dei suoi ultimi viaggi ai confini della civiltà. Questa volta si tratta di un reportage su Jalapão, una meravigliosa e selvaggia riserva naturale situata nell'entroterra del Brasile. Un nuovo, ulteriore "tassello" esplorativo che va ad aggiungersi al grande ciclo Un Regard Silencieux, al quale  Pasmanik si sta dedicando ormai da diversi anni.
Jalapão è una microregione dello stato del Tocantins, appartenente alla mesoregione Oriental do Tocantins. Questo luogo speciale è considerato una delle maggiori attrazioni del "cerrado", una savana tropicale ed ecologica del Brasile, di recente diventata meta di grande interesse anche per gli amanti del turismo d'avventura. Le foto che Pasmanik ha realizzato su Jalapão mostrano chiramante le forme espressive di questo angolo incontaminato della terra, una natura intimamente vicina all'uomo senza esserne sfruttata, capace di ispirare una silenziosa contemplazione.
Personaggio schivo e riservato, Renato Pasmanik non si concede volentieri, non racconta con facilità le proprie emozioni, sembra essere totalmente immerso nel suo lavoro, senza nulla offrire alla nostra curiosità. Fin da bambino affascinato dalla fotografia e da ciò che rivela (o può rivelare) di noi stessi, ha svolto il suo primo importante lavoro nel 1998, realizzando un portfolio di ritratti dei più celebri direttori di ristoranti in Brasile. Un'indagine fotografica squisitamente psicologica sugli uomini e sul ruolo che investono nel mondo del lavoro.
Successivamante attratto dalla natura e dalle infinite possibilità che l'indagine del reale può ancora offrire allo sguardo dell'uomo, ha rivolto la sua attenzione al paesaggio, scegliendo di ritrarre alcuni dei luoghi più nascosti del pianeta. Ama la fotografia aerea, e questo ciclo, come molti dei precedenti ne è una nuova conferma.
Pasmanik prende posto su dei piccoli aeromotori da turismo, che in volo gli permettono di ritrarre la terra dal punto di vista del cielo, potendo così scoprirne in un modo insolito la bellezza e la vastità. "Quando inizio a riprendere e a fotograre dall'aereo" racconta il fotografo, "non so ancora bene e precisamente quale piano privilegiare, ma lascio semplicemente che il paesaggio si impossessi del mio obbiettivo, che la mia fotografia si sposi con le forme terrestri, che la mia sensibilità di fotografo le traduca e le restituisca" .
Per Pasmanik "Un Regard Silencieux" è mostrare che la terra abbonda e pullula di vita, che l'acqua, la fauna, la flora sono forme bellissime e appaganti, che riflettono totalmente le nostre emozioni. L'autore preferisce ritrarre luoghi avulsi dalla presenza umana, dove il sentimento di intimo raccogliemento assume così maggiore grandezza e maestosità. Sembra essere alla ricerca di emozioni forti, quasi primordiali, ispirate dalla bellezza di ciò che ci circonda, senza mediazioni: "assaggiare l'immensità con l'obbiettivo per me è estremamente appagante", dice Pasmanik, "ho così la sensazione di possedere il mondo".
La mostra si potrà visitare fino al 25 maggio 2014.
Unitamente alle nuove realizzazioni si potranno ammirare anche alcune fotografie realizzate  dall'autore nel 2012, in parte presentate anche alla mostra alla Galleria Gomiero di Milano del novembre scorso.
Disponibile anche un grande libro in cui è pubblicata la totalità della produzione di Pasmanik, in vendita in mostra ad un prezzo speciale di 50 euro.

Didascalia dell'immagine:Renato Pasmanik, Jalapão, 2014
stampa digitale a colori su carta Hahnemühle
dimensioni: cm 32x20, tiratura: 1/3
Courtesy: Galleria Jef, Parigi

Scheda tecnica della mostra:
Renato PasmanikNuove fotografie
Reportage sulla regione di Jalapao, Brasile

Vernissage:
15 maggio 2014, ore 18.00
Durata della mostra:
16.05 / 25.05.2014
entrata libera
Orari:
da lunedì a domenica: 11.00-19.00
Sede espositiva:
Officina delle Zattere
Fondamenta Nani
Dorsoduro 947
30123 Venezia

lunedì 12 maggio 2014

Il seicento in musica

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
CIMES

presenta

nell'ambito della rassegna "CIMES progetti di cultura attiva"

ATTORNO A CAVALLI / GIASONE
convegno internazionale sul compositore seicentesco e la sua opera Giasone, e concerto

Martedì 13 e Mercoledì 14 maggio 2014, ore 9.30-19
nel salone di palazzo Marescotti-Brazzetti, via Barberia 4 – Bologna

ingresso libero

Il Dipartimento delle Arti dedica due giorni al compositore seicentesco Francesco Cavalli e alla sua opera GIASONE - la più acclamata e longeva del Seicento - con studiosi provenienti da Italia, Stati Uniti, Spagna, Svizzera.
Il programma, a cura di Lorenzo Bianconi e Paolo Cecchi, comprende (oltre a due riunioni a porte chiuse dello Study Group sull’opera veneziana seicentesca, costituito della Società internazionale di Musicologia), un convegno internazionale; un concerto diretto da Michele Vannelli, con brani tratti da tre opere di Francesco Cavalli: Giasone, Calisto e Artemisia; la presentazione di diverse pubblicazioni tra cui l’edizione critica delle opere di Francesco Cavalli per l’editore Bärenreiter di Kassel (2012) promossa dallo Yale Baroque Opera Project, sotto la guida di Ellen Rosand, e alla cui realizzazione ha partecipato direttamente il Dipartimento delle Arti dell’università di Bologna.

La due giorni è promossa dal Dipartimento delle Arti – Centro CIMES in collaborazione con «Il Saggiatore musicale», la Società internazionale di Musicologia e lo Yale Baroque Opera Project (università di Yale, New Haven - Stati Uniti).

Spiega il prof. Bianconi: “La fortuna del Giasone di Giacinto Andrea Cicognini e Francesco Cavalli,  iniziata a Venezia nel 1649, è testimoniata da una quarantina di edizioni del libretto e da una dozzina di partiture manoscritte, che recano una moltitudine di varianti. In assenza di autografi, questo stato di cose pone sfide impervie tanto ai filologi quanto ai musicisti e ai drammaturghi. I convitati alla tavola rotonda internazionale illustreranno le sfaccettature di quest’iniziativa scientifica e artistica.”

PROGRAMMA DEGLI EVENTI ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, nel Salone di palazzo Marescotti (via Barberia 4 – BO):

Martedì 13 maggio 2014 - ore 9.30-19  
CICOGNINI, CAVALLI E I VIAGGI DEL “GIASONE”: IN ROTTA VERSO L’EDIZIONE CRITICA
Convegno internazionale
Partecipano Nicola Badolato (Bologna), Lorenzo Bianconi (Bologna), Gabriele Bucchi (Losanna), Paolo Cecchi (Bologna), Robert Holzer (New Haven), Jonathan Glixon (Lexington, Kentucky), Ellen Rosand (New Haven), Sara Elisa Stangalino (Bologna), Álvaro Torrente (Madrid), Nicola Usula (Bologna), Andrea Garavaglia (Friburgo, Svizzera)

Mercoledì 14 maggio 2014 - ore 15-18
PER ELLEN ROSAND
Presentazione del volumeL’opera a Venezia nel XVII secolo: la nascita di un genere” (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2013; l’edizione americana è del 1991) un monumentale contributo alla riscoperta critica del dramma per musica seicentesco.
Verranno inoltre presentate altre pubblicazioni recenti: i primi volumi dell’edizione critica Cavalli; i libretti d’opera veneziani pubblicati a cura del Dipartimento delle Arti; altri lavori, italiani e stranieri, che testimoniano lo straordinario rigoglio attuale delle ricerche sul teatro d’opera italiano nella sua fase fondativa.
Partecipano Lorenzo Bianconi (Bologna), Paolo Cecchi (Bologna), Davide Conrieri (Pisa), Paolo Fabbri (Ferrara), Dinko Fabris (Bari-Potenza), Ellen Rosand (New Haven – Stati Uniti)

Lo stesso Mercoledì 14 maggio 2014 - ore 18-19  
PRIMIZIE DALL’EDIZIONE CRITICA FRANCESCO CAVALLI
Concerto con brani tratti dal Giasone, dalla Calisto e dell'Artemisia di Francesco Cavalli
Silvia Frigato soprano  (Giunone, Eurillo, Artemia, Medea); Sonia Tedla soprano  (Calisto, Artemisia, Isifile)
Alberto Allegrezza tenore  (Erisbe, Volano)
Cappella musicale di San Petronio: Maria Dalia Albertini  soprano; Lars Hvass Pujol tenore; Riccardo Morini basso; Enrico Parizzi e Sebastiano Airoldi violini; Cecilia Amadori violoncello;
Michele Vannelli clavicembalo e direzione

INFO al pubblico: Dipartimento delle Arti tel. 051.2092400 – www.dar.unibo.it




12 - Antiporta della prima edizione del libretto del Giasone.jpg