martedì 22 febbraio 2022
lunedì 21 febbraio 2022
Mi fa pena il giardino
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martedì 15 febbraio 2022
Berlinale 72: la tragedia di “Una femmina” di Costabile
Una femmina di Francesco Costabile irrompe alla 72ª Berlinale. La pellicola, una vera e propria tragedia greca venata di horror, è un’opera prima cupa, piena di sangue e vendetta. Presente nella sezione competitiva Panorama del Festival di Berlino il film, distribuito in sala da Medusa il 17 febbraio, è liberamente ispirato al libro-inchiesta Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il Paese della N’drangheta di Lirio Abbate (Rizzoli). Il lungometraggio, girato tra i monti della Calabria, racconta una storia di ‘Ndrangheta che vede protagonista Rosa (Lina Siciliano), una vera e propria maschera naturale che impone rispetto e affascina.
La ragazza indomita e senza paura, che vive con nonna e zio in un paesino calabrese sperduto nel parco nazionale del Pollino, crescendo scopre nel suo passato un’ombra da sanare. Da allora la giovane, piena di temperamento, cova una rabbia che la porta alla ricerca di una personale vendetta, anche se comporta il tradimento della propria famiglia e i propri valori. E questo con tutti i rischi che comporta. Ma come mostra il film, la sua rivolta è il segnale di una rivoluzione possibile che solo il genere femminile può determinare.
Le riprese si sono svolte a Verbicaro, comune in provincia di Cosenza, tra maggio e giugno del 2021 per cinque settimane complessive. Il film è ispirato a fatti realmente accaduti, in particolare la storia di Maria Concetta Cacciola e Giusy Pesce, tra le prime donne ad essersi ribellate alla ‘Ndragnheta. La pellicola segna il debutto di Lina Siciliano, giovane attrice non professionista alla sua prima esperienza cinematografica. La colonna sonora del film è opera del musicista sperimentale romano Valerio Camporini Faggioni. Mentre il polistrumentista calabrese Davide Ambrogio firma il brano L’accordo.
venerdì 11 febbraio 2022
Cleo dalle 5 alle 7
Cléo è una giovane cantante, di moderato successo, che si aggira per Parigi mentre attende i risultati di un importante esame medico.
Il film cattura le due ore che la separano dall'appuntamento con il dottore previsto per le 7. In questo lasso di tempo Cleo incontra, amici e sconosciuti, entrando ed uscendo da appartamenti e negozi, muovendosi tra le strade affollate di Parigi, a piedi, su taxi e tram; in un susseguirsi di conversazioni e riflessioni personali sul senso della vita.
La preoccupazione per l'esito degli esami medici innesca una serie di pensieri che mettono in discussione le sue scelte professionali ed individuali, fino a farla cadere in un profondo stato di solitudine ed impotenza.
Produzione
Il film è girato completamente in bianco e nero, ad eccezione dei titoli di apertura che sono a colori.
Uno dei punti di svolta del film è l'interpretazione, in una delle scene, della canzone "Le cri dell' amour" , una canzone nettamente diversa da quelle accennate nelle scene precedenti e che segna una maggiore presa di coscienza per Cleo[1]. Anche i metodi di ripresa di questa scena sono particolari, con una lenta transizione che si concentra sul volto della protagonista, capace di trasformare il salotto in cui ambientata la scena in uno sfondo completamente nero. L'uso del voice-over è utilizzato per far emergere le parti più' introspettive in contrasto con il carattere documentaristico del film.
Distribuzione
Il film arrivò nelle sale cinematografiche francesi il 11 aprile 1962, distribuito dalla CCFC (Compagnie Commerciale Française Cinématographique); il 10 maggio successivo venne proiettato al Festival di Cannes. La televisione francese lo trasmise per la prima volta nel 1992 sul canale Arte.
La pellicola ha subito un restauro in 2K nel 2012 attraverso gli Archives Françaises du Film du CNC e supervisionato dalla scrittrice/regista Agnès Varda , con il lavoro sull'immagine svolto presso il laboratorio Digimage e il lavoro sul suono presso Elude.
In Italia venne distribuito dalla Interfilm il 6 ottobre 1962. Venne trasmesso in televisione per la prima volta il 29 gennaio 2022 su Rai 3.
N.B.
Fate attenzione alle date e tenete presente che in Italia il film era sottotitolato