E ricorda: il biglietto può essere comprato fino a 15 minuti dopo l’inizio della programmazione. La visione del film deve iniziare entro 1 ora dall’inizio dello spettacolo. In caso di interruzione, è possibile completare la visione entro 36 ore. Comodo, no? | ||
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sabato 30 maggio 2020
Programmazione web
sabato 23 maggio 2020
La risaia con Elsa Martinelli
Data di uscita: 27 gennaio 1956 (Italia) Regista: Raffaello Matarazzo Produttore: Carlo Ponti Paese di produzione: Italia Distribuzione in italiano: Minerva Film Cast Elsa Martinelli (Elena) Elsa Martinelli Elena , Folco Lulli (Pietro) Rick Battaglia (Gianni)i Michel Auclair (Mario),Lilla Brignone (la moglie), Gianni Santuccio (l'avvocato)
https://it.wikipedia.org/wiki/Elsa_Martinelli
Nata a Grosseto, si trasferisce presto con la famiglia nella capitale. Accompagnando la sorella più grande che lavorava come sarta, viene notata dallo stilista Vincenzo Ferdinandi che la fa esordire giovanissima su di una passerella di alta moda[2]. Molto apprezzata dallo stilista Roberto Capucci,[3] venne da lui lanciata nel mondo del jet-set[4], divenendo un'indossatrice e fotomodella conosciuta in tutto il mondo. Negli anni cinquanta - appena ventenne - approda a Hollywood per la prima volta con il film western Il cacciatore di indiani (1956) di André De Toth, accanto a Kirk Douglas,[3] che la scelse personalmente dopo aver visto una sua foto su una rivista americana. Viene apprezzata subito anche dalla critica, grazie all'interpretazione nel film Donatella di Mario Monicelli.[3] che la porta a vincere a soli ventuno anni l'Orso d'Argento per la migliore attrice al Festival di Berlino nel 1956.
martedì 12 maggio 2020
sabato 9 maggio 2020
Anni molto animati
Anni molto animati. Carosello, Supergulp!, Comix
7 marzo - 17 maggio 2020, Musei Civici. Ingresso gratuito
In osservanza delle disposizioni sulla regolamentazione del pubblico nei musei, non si terrà una inaugurazione della mostra, ma SABATO 7 e DOMENICA 8 MARZO il museo rimarrà aperto con ORARIO CONTINUATO dalle ore 10 alle 19 per permettere l'affluenza dilazionata del pubblico.
In osservanza delle disposizioni sulla regolamentazione del pubblico nei musei, non si terrà una inaugurazione della mostra, ma SABATO 7 e DOMENICA 8 MARZO il museo rimarrà aperto con ORARIO CONTINUATO dalle ore 10 alle 19 per permettere l'affluenza dilazionata del pubblico.
Una mostra dedicata alla storia del fumetto e dell'animazione modenese dagli anni Cinquanta agli anni Novanta. Attraverso i più famosi personaggi del teatrino televisivo di Carosello, l'epopea del Fumetto in Tv con le trasmissioni Gulp! e Supergulp!, fino a Comix, il celebre "giornale dei fumetti" firmato da popolari attori, comici e artisti, la mostra offre uno spaccato inedito di una storia locale e nazionale in cui si riflettono le trasformazioni sociali e dei consumi connesse al boom economico e dell'immaginario di almeno due generazioni di giovani. Mezzo secolo di divertimento fra oltre trecento disegni originali provenienti da raccolte pubbliche e private, attrezzature tecniche, fotografie e merchandising dislocati in un allestimento dinamico e coinvolgente arricchito da oltre una decina di postazioni audio-video, per restituire l'importante ruolo assunto dalla città di Modena nel panorama del fumetto e dell'animazione italiana.
Fra i personaggi pubblicitari più famosi vi sono l’Omino coi baffi, Angelino, Toto e Tata, Svanitella e Miguel-son-mì creati da Paul Campani e Max Massimino Garnier, le anarchiche Sturmtruppen di Bonvi, autore assieme a Guido De Maria del detective Nick Carter, quindi il leggendario Corto Maltese, l’eroe di Hugo Pratt adattato per la TV da Secondo Bignardi e Lupo Alberto di Silver.
Fra i personaggi pubblicitari più famosi vi sono l’Omino coi baffi, Angelino, Toto e Tata, Svanitella e Miguel-son-mì creati da Paul Campani e Max Massimino Garnier, le anarchiche Sturmtruppen di Bonvi, autore assieme a Guido De Maria del detective Nick Carter, quindi il leggendario Corto Maltese, l’eroe di Hugo Pratt adattato per la TV da Secondo Bignardi e Lupo Alberto di Silver.
A questi si aggiungono tra gli altri i più noti personaggi Disney, la Linea di Osvaldo Cavandoli e la Pimpa di Altan, animati dallo Studio GLM di Giancarlo Marchesi e Loretta Magnani, le creazioni di Clod, Bonfa, Roberto Baldazzini e le sceneggiature di Claudio Nizzi per Tex. Il comico in tutte le sue sfaccettature contrassegna infatti la maggior parte delle opere esposte in mostra così come – a partire dal nome – la stessa rivista Comix edita dalla Franco Cosimo Panini Editore e diretta da Guido De Maria e Beppe Cottafavi in cui si pubblicano famosissimi fumetti internazionali.
L'animazione in particolare è raccontata attraverso l'esposizione di attrezzature originali tra cui una moviola e una macchina per la ripresa, così da trasmettere la dimensione anche artigianale che connotava l'attività delle case di produzione modenesi: realtà imprenditoriali che permettono di richiamare sia quel dialogo tra tecnica e creatività che costituì uno dei filoni d'interesse più significativi del Museo Civico fondato da Carlo Boni nel 1871, sia il grande impiego di strumentazioni e manodopera necessario alla creazione del cartone animato, oggi totalmente sorpassato dall'utilizzo del computer.
Tra le curiosità che la mostra riserva vi sono poi i lavori pressochè inediti, declinati sul versante del fumetto e dell’illustrazione, degliartisti modenesi Wainer Vaccari e Andrea Chiesi, significativa testimonianza dei loro esordi.
La mostra, a cura di Stefano Bulgarelli, si avvale della collaborazione dell'Istituto Storico, Fondazione Modena Arti Visive e Franco Cosimo Panini, è realizzata col sostegno del Gruppo Cremonini e Despar, con il contributo Artbonus di Garc s.p.a. (Carpi) e prosegue l'interesse del Museo Civico d’Arte di Modena sulla creatività locale e nazionale del secondo Novecento già affrontata dalle mostre realizzate ai Musei Civici tra il 2016 e il 2019: Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico, Io sono una poesia."Parole sui muri" e le arti negli anni Sessanta tra Modena e Reggio Emilia e Mezzo secolo nell'artre. Opere dalla raccolta Giorgio Giusti.
I visitatori di tutte le età potranno vivere la “magia” dell'animazione grazie a particolari cineografi – oggi conosciuti come flipbook – aventi come soggetti alcuni personaggi dei cartoon esposti
nelle sale, oltre che posare in un divertente set fotografico assieme a Lupo Alberto e i famosi personaggi della Fattoria Mckenzie creati da Silver. Sono in programma iniziative collaterali alla Sala Truffaut, alla Biblioteca Delfini e Arci Modena.
La mostra sarà accompagnata da un ricco calendario di appuntamenti tra visite guidate, giochi a tema, laboratori per bambini e famiglie, oltre a un percorso dedicato alle scuole primarie e secondarie di I grado.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Franco Cosimo Panini curato da Stefano Bulgarelli e Cristina Stefani con contributi di Stefano Bulgarelli, Luca Boschi, Daniele Pitteri, Luca Raffaelli, Stefano Disegni e Beppe Cottafavi.
Sede espositiva: Modena, Musei Civici, Sale Boni e Crespellani, Largo Porta S. Agostino 337 - 41121 Modena
Date: 7 marzo > 17 maggio 2020
Orari: da martedì al venerdì ore 9-12; sabato, domenica e festivi ore 10-13 e 16-19; chiuso i lunedì non festivi
Ingresso: gratuito
T. +39 059 2033125
I Musei civici, chiusi al pubblico per le misure di contenimento del contagio da Coronavirus, continuano a lanciare nuove modalità di fruizione dei patrimoni e delle mostre su internet. In collegamento alla mostra Anni molto animati, Carosello Supergulp! Comix su fumetto e animazione made in Modena, il museo lancia sulla pagina FB museicivicimodena i contributi inediti inviati dai fumettisti Bonfa (Massimo Bonfatti), Clod (Claudio Onesti), Buffo (Cesare Buffagni), Michele Bernardi, Andrea Chiesi (fumettista e illustratore all'inizio della sua carriera), Guido De Maria, Maria Claudia Di Genova, Mario Del Pennino, a cui si aggiungono virtualmente altri storici protagonisti della "scuola" modenese scomparsi, come Paul Campani e Secondo Bignardi, che rivivranno attraverso un'inedita riproposizione dei loro personaggi.
Con questa iniziativa, proprio per sottolineare la centralità degli autori nel percorso espositivo, le cui personalità e modi di essere sono alla base della loro opera, i Musei hanno chiesto loro di offrire un contributo originale, che se da un lato rimanda alla mostra, dall'altro è un messaggio sulle difficoltà del momento, tradotto nelle forme di fumetto, animazione e battuta. Linguaggi contrassegnati a Modena da uno spirito umoristico e per questo, forse, ancor più capaci oggi di rafforzare la loro carica positiva.
Si alterneranno così disegni e brevi video creati per l'occasione. Un modo dunque col quale anche il mondo dell'arte e della creatività, in questo momento difficile, ci offre un sorriso.
lunedì 4 maggio 2020
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