giovedì 30 gennaio 2020

Jazz allo Spirito

Nove gli appuntamenti allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara)
Musica da sabato 1 febbraio fino al 30 maggio 2020

LA LOCANDINA, DEDICATA AL MAESTRO MARCO JANNOTTA
Il 2020 è un anno importante per Il Gruppo dei 10: si festeggia, infatti, il decennale del sodalizio ideato nel 2010 da alcuni componenti della società ferrarese, desiderosi di arricchire il panorama culturale estense con concerti dedicati al jazz (ma non solo).

DIECI ANNI DI GRUPPO DEI 10. Per festeggiarli insieme, l’associazione propone nove appuntamenti che da febbraio a maggio animeranno i week-end ferraresi: sei concerti il sabato sera, tre eventi pieni di passione e vinili la domenica a pranzo.

TUTTE LE DIREZIONI IN SPRINGTIME 2020 prenderà il via sabato 1 febbraio e si svilupperà fino al 30 maggio. La location scelta è ancora una volta una conferma: lo Spirito, il bel locale di Vigarano Mainarda contornato da un’oasi davvero suggestiva, in cui si svolge per tutto il resto dell’anno l’attività musicale de Il Gruppo dei 10.

IL PROGRAMMA. Si parte sabato 1 febbraio alle 20.30 con ‘I love Charlie Parker’, concerto tributo a uno dei padri fondatori del bebop, con Tom Kirkpatrick alla tromba, Nicoletta Manzini al sax alto, Nico Menci al pianoforte, Luca Pisani al contrabbasso e Max Chiarella alla batteria. A celebrarlo sarà un quintetto di primordine, dove spicca il sax contralto di Nicoletta Manzini, sassofonista di Marano sul Panaro residente a New York.
Non poteva partire la rassegna di - centenario

PECCATO VINILE. Domenica 16 febbraio, invece, l’appuntamento arriva invece all’ora di pranzo (dalle 12.30) con ‘Peccato vinile’, un pomeriggio con playlist dal vivo ogni volta curato da appassionati di musica e amici del Gruppo dei 10. Una domenica da passare insieme tra dischi, storie e personaggi che hanno fatto la storia della musica, scelti da alcuni ferraresi doc. Per il primo matinée di Peccato vinile, i dj saranno il direttore artistico Alessandro Mistri, il batterista Ellade Bandini, il giornalista Marco Gardenghi, Carlo Alberto Dondi e il tenore Daniele Barioni. Peccato vinile ritorna anche domenica 5 aprile con la playlist a cura di Alessandro Mistri, Ellade Bandini, il chitarrista Jimmy Villotti (e la presentazione del libro ‘Onyricana’ di Jimmy Villotti, edizioni Il Calamaro), e domenica 10 maggio con playlist a cura di Alessandro Mistri, Ellade Bandini, l’imprenditore, amministratore pubblico, ma soprattutto intellettuale Andrea Veronese, Riccardo Modestino, medico ospedaliero e professore universitario, e il giornalista Mauro Malaguti. Inoltre, durante il pomeriggio allo Spirito, con Riccardo Modestino ci sarà anche la presentazione del libro ‘La terra delle meraviglie, teatro e musica fra ville e delizie’ (Faust Edizioni), frutto della sinergia del circolo ‘De Humanitate’ e altre associazioni culturali del territorio.

GLI ALTRI CONCERTI. Quanto ai concerti, si prosegue sabato 7 marzo con ‘Alternative takes’, con Flavio Boltro alla tromba, Andrea Pozza al pianoforte, Lorenzo Conte al contrabbasso e Ferenc Nemeth alla batteria. Sabato 21 marzo è la volta di ‘Gipsy Friends’ con Alma Swing e un ospite d’eccezione: il chitarrista francese Biréli Lagrène, che a soli tredici anni era considerato un bambino prodigio che suonava in modo in modo eccezionale la chitarra gipsy, nella più pura tradizione di Django Reinhardt. Come Reinhardt, tra l’altro, Lagrène proviene da una famiglia di musicisti zingari e cominciò a suonare la chitarra all’età di quattro anni. Gli Alma Swing sono composti da Mattia Martorano al violino, Lino Brotto alla chitarra, Andrea Boschetti sempre alla chitarra e Beppe Pilotto al contrabbasso. ‘Blue Napoli is back’: sabato 28 marzo torna l’anima partenopea dei Blue Napoli, con Gerry Gennarelli alla voce, Rossano Sportiello al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Gegè Munari alla batteria. La serata sarà l’occasione per ricordare un altro grande artista, questa volta italiano. Nel 2020 ricorre, infatti, anche il centenario dalla nascita di Renato Carosone, voce di tormentoni quali ‘Tu vuò fà l'americano’ e ‘O sarracino’. Il suo estro verrà ricordato in questa serata del Gruppo dei 10, proprio perché i Blue Napoli vinsero il Premio Carosone, nel 2009. E, sempre a collegamento di commemorazioni illustri, una curiosità: Giorgio Rosciglione e Gegè Munari furono tra i componenti della ritmica fissa di tantissime colonne sonore di Ennio Morricone come di Nino Rota, compositore ‘scelto’ da Federico Fellini (centenario dalla nascita anche per il regista de La dolce vita e 8½, quest’anno) per i suoi capolavori. Sabato 25 aprile, si ‘vola’ nella Giornata della Liberazione. Sarà, infatti, dedicata a mister Volare, Domenico Modugno, la serata ‘Nel blu dipinto di blues’, con Stefano Calzolari al pianoforte, Francesco Angiuli al contrabbasso e Lele Barbieri alla batteria. Infine, a chiudere la stagione primaverile targata Il Gruppo dei 10 sabato 30 maggio sarà ‘Tribute to the jazz composers’ con il sestetto composto da Glenn Ferris al trombone, Federico Benedetti al sax alto e clarinetto, Romano Pratesi al sax tenore, baritono e clarinetto basso, Michele Calgaro alla chitarra elettrica, Paolo Ghetti al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria.

Per informazioni e prenotazioni: Spirito - via Rondona  11d, Vigarano (Ferrara), 0532.436122 e 339.4365837. Tutte le informazioni degli eventi in programma si potranno trovare anche sulla pagina Facebook de Il Gruppo dei 10.

 
NICOLETTA MANZINI – SAX ALTO
PRIMA DATA IN PROGRAMMA
1/ SABATO 1 FEBBRAIO 2020
ORE 20.30 / SPIRITO

‘I LOVE CHARLIE PARKER’

TOM KIRKPATRICK – TROMBA
NICOLETTA MANZINI – SAX ALTO
NICO MENCI – PIANOFORTE
LUCA PISANI – CONTRABBASSO
MAX CHIARELLA – BATTERIA

Nato il 29 agosto 1920, Charlie Parker è stato uno dei più grandi sassofonisti della storia della musica. In particolare, firmò il più importante cambiamento nella musica Jazz, la nascita del Bebop. La sua influenza ancora oggi è importante per chi si vuol avvicinare alla musica Afroamericana. A celebrarlo, con un quintetto di primordine dove spicca il sax contralto di Nicoletta Manzini, sassofonista di Marano sul Panaro residente a New York, sarà la serata ‘I love Charlie Parker’, sabato 1 febbraio allo Spirito di Vigarano Mainarda.

‘Lady Bird’, come è soprannominata Nicoletta Manzini, inizia a suonare il sassofono a  dodici anni nella banda del paese, e studia contemporaneamente il pianoforte. A vent’anni si diploma in sassofono classico al conservatorio di musica Martini di Bologna con il massimo dei voti. Affascinata dalla musica di Charlie Parker, decide di abbandonare il mondo del ‘classico’ per dedicarsi al jazz. Studia con Giorgio Baiocco, storico sassofonista veneziano, suona nella Pepper Band di Jimmy Villotti e registra un disco con Tullio de Piscopo.

All’inizio degli anni Novanta Francis Paudras, mecenate del jazz e amico intimo di Bud Powell, la scopre. Paudras la invita a suonare in Francia, al Festival internazionale del jazz di Parigi, dove apre la serata per il concerto di Ray Charles. Fa inoltre una serie di concerti nel sud della Francia, e a Chauvigny viene premiata come miglior giovane talento. Suona con alcuni dei migliori jazzisti francesi in circolazione, quali: René Urtreger, Charles Bellonzi, Maurice Vander, Pierre Michelot, Bibi Rovère, Luigi Trussardi, Jacky Terrasson, Pierre Boussaguet. Essenziale è l’incontro con Barry Harris, pianista e didatta afro-americano, che diventerà punto di riferimento e fonte di ispirazione. Altrettanto importante è Steve Grossman, considerato uno dei maestri del sax tenore moderno, con il quale perfeziona la tecnica del sassofono e inizia un’intensa e lunga collaborazione. Suona anche con il grande pianista afro-americano Walter Bishop jr., Bob Mover, Tony Castellano, Tom Kirkpatrick, Ray Brown, Gianni Basso, Dusko Gojkovich, Dado Moroni, Andrea Pozza, Aldo Zunino, Carlo Atti, Max Chiarella, Danilo Memoli, Fred Hemke, Reggie Johnson, George Brown, Nico Menci, Luciano Fabris, Giorgio Baiocco, Massimo Manzi, Tullio De Piscopo, Renato Sellani, Massimo Manzi, Jimmy Villotti, Eliot Zigmund, Marco Valeri, Adam Apache, Piero Odorici, Marco Loddo, Andrea Nunzi e molti altri. Si è esibita nei jazz festival di Bologna, Lucca donna jazz, Firenze, Marciac, Chauvigny, Parigi, Copenhagen, Tel Aviv, Calvi, Zola Jazz and wine (Zola Predosa, Bologna), Barga jazz, Magra jazz, Ancona, Montreaux, Orvieto (Perugia winter jazz festival).

Nel 2010 viene premiata dalla città di Marano sul Panaro come “Maranese” dell’anno, per il contributo nel campo della musica e della cultura. Nel 2014 si trasferisce a New York, dove risiede attualmente. Si è esibita allo Small’s jazz club, Fat Cat, Cleopatra’s needle e molti altri. Ad affiancarla sul palco dello Spirito sarà anche Tom Kirkpatrick, trombettista americano non comune nel panorama del jazz mondiale, uno dei migliori bopper del jazz per le sue doti di fraseggio, intonazione e swing, legate al linguaggio di Kenny Dorham.
Vi aspettiamo numerosi sabato!

giovedì 23 gennaio 2020

Cineteca di Bologna

In rassegna
Fellini 23½
Art City Cinema
Evento speciale: L'amica geniale - Storia del nuovo cognome
Jodorowsky, cinema senza fine
Domenica matinée
Prima visione
Cinema Lumière | dal 23 gennaio
1917
(USA-GB/2019) di Sam Mendes (119')
Versione originale con sottotitoli italiani
Aprile 1917, fronte occidentale. I caporali inglesi Schofield e Blake, armati di mappe torce, granate e pochi viveri, ricevono l’ordine di attraversare le linee nemiche e consegnare un messaggio cruciale che potrebbe salvare la vita di 1600 commilitoni. Sam Mendes (American Beauty e i due 007 Skyfall e Spectre) segue, camera alla mano appiccicata ai corpi, il sentiero della gloria dei due protagonisti, con un unico vero-falso piano sequenza senza tagli o raccordi apparenti, un’esperienza immersiva che catapulta lo spettatore nell’orrore e nell’adrenalinica concitazione di questa missione suicida. Trionfatore ai Golden Globe, è candidato a dieci Premi Oscar.
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Sala Cervi | fino al 29 gennaio
Richard Jewell
(USA/2019) di Clint Eastwood (129’)
Versione originale con sottotitoli italiani
A quasi novant’anni Clint Eastwood aggiunge un nuovo tassello alla sua galleria di ‘eroi per caso’ a stelle e strisce raccontando la vera storia di Richard Jewell, un bamboccione tarchiato leggermente disadattato con madre iperprotettiva al seguito (magnifica Kathy Bates, giustamente candidata all’Oscar), che, dopo aver vissuto i suoi quindici minuti di celebrità per aver sventato un attentato durante le Olimpiadi di Atlanta, viene ingiustamente accusato da stampa ed FBI di aver inscenato l’attacco. "Un racconto morale sulla vulnerabilità del singolo cittadino di fronte al potere dello stato e al peso opprimente del linciaggio mediatico" (New York Times).
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DAMSLab | fino al 29 gennaio
Piccole donne
(Little Women, USA/2019) di Greta Gerwig (135’)
Versione originale con sottotitoli italiani
Dopo la consacrazione nel semi-autobiografico Lady Bird, la talentuosa Greta Gerwig adatta per il grande schermo il classico di Louisa May Alcott, ripercorrendo la vita, i desideri e l’ansia di autoaffermazione delle quattro sorelle March – e in particolare di Jo (Saoirse Ronan), aspirante scrittrice e sua alter-ego – nell’America all’indomani della Guerra di Secessione. Nel cast stellare anche Meryl Streep, Timothée Chalamet, Louis Garrel e Laura Dern.
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In rassegna
Cinema Lumière - fino al 26 gennaio
Art City Cinema
In occasione della 43a edizione di Arte Fiera, un percorso per indagare le feconde intersezioni tra cinema e arte. Video Art Week, appendice bolognese dell’omonima sezione di Videocittà – Festival della visione di Roma, propone film d’artista e video con opere, fra gli altri, di Garrett Bradley, Rä di Martino, Chris Burden, Jos de Gruyter & Harald Thys, Apichatpong Weerasethakul e Rirkrit Tiravanija. E poi ritratti d’autore (Botero, Escher, Altan e Michele Sembrin, pioniere della videoarte) e il documentario di found footage Berlino Est Ovest.
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Cinema Lumière - 23 gennaio
Omaggio Chris Burden e i corti di Rä di Martino e Diego Marcon
Damiana Leoni e Lorena Stamo, curatrici della rassegna Videocittà a Bologna – Video Art Week, incontreranno il pubblico in sala presentando un omaggio al videoartista concettuale Chris Burden e i corti L'eccezione e Monelle di Rä di Martino e Diego Marcon
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mercoledì 22 gennaio 2020

Capitol Sermide

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RASSEGNA GIOVEDI e VENERDI di QUALITA'

LA BELLE ÉPOQUE

giovedì 23 gennaio ore 21.15
venerdì 24 gennaio ore 15.15

- regia: Nicolas Bedos
- cast: Daniel Auteuil, Guillaume Canet,
Doria Tillier, Fanny Ardant, Pierre
Arditi, Denis Podalydès, Michaël
Cohen, Jeanne Arènes, Bertrand
Poncet, Bruno Raffaelli
- genere: Commedia, Drammatico
- durata: 110 min
- produzione: Francia 2019

Protagonista de La belle époque è Victor (Daniel Auteuil), sessantenne apparentemente disilluso nonché disegnatore disoccupato (sebbene
di indiscutibile talento), con una forte repulsione nei confronti di tutto
quanto possa ricondursi alle tecnologie digitali. Incontriamo Victor in un momento di crisi che investe naturalmente anche la sfera coniugale:
la moglie Marianne (Fanny Ardant) infatti, che per inciso presenta uno sguardo di vero interesse verso le nuove conquiste del presente e del futuro, lo caccia di casa. La donna, dispotica psicanalista, sembra infatti bisognosa di stimoli che per un breve frangente troverà in François, il migliore amico di Victor. La vita di Victor assume una piega del tutto inaspettata a partire dall’incontro con Antoine (Guillaume
Canet), imprenditore a capo di un’agenzia di nome Time Traveller:
l’agenzia, nella fattispecie, offre ai propri clienti l’opportunità di (ri)vivere un’epoca a loro scelta (di cui ogni singolo dettaglio sarà meticolosamente
nonché fedelmente riprodotto). Victor sceglie di proiettarsi di nuovo in quella settimana del maggio ’74 quando avvenne, in un café di Lione, quello che si sarebbe rivelato l’incontro più importante della sua vita: quello con Marianne, appunto. Ripercorrendo significative sequenze del proprio vissuto, Victor sarà finalmente in grado di riappropriarsi del proprio presente e quindi del proprio futuro.
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HAMMAMET
un film di Gianni Amelio con Pierfrancesco Favino

Da venerdì 24 a martedì 28 gennaio

Hammamet riflette su uno spaccato scottante della nostra Storia recente. Sono passati vent’anni dalla morte di uno dei leader più discussi del Novecento italiano, e il suo nome, che una volta riempiva le cronache, è chiuso oggi in un silenzio assordante. Fa paura, scava dentro memorie oscure, viene rimosso senza appello. Basato su testimonianze reali, il film non vuole essere una cronaca fedele né un pamphlet militante. L’immaginazione può tradire i fatti “realmente accaduti” ma non la verità. La narrazione ha l’andamento di un thriller, si sviluppa su tre caratteri principali: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall’interno.
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PICCOLE DONNE
Un film di Greta Gerwig con Emma Watson e Saoirse Ronan

Da venerdì 24 a martedì 28 gennaio

Le quattro sorelle March, Meg, Jo, Beth e Amy, hanno il loro padre, un semplice cappellano, che è partito per il fronte durante la Guerra di secessione americana, lasciando a casa le figlie e la moglie. Le ragazze, con i loro pregi e i loro difetti, pur essendo povere, imparano a crescere e diventare ragazze responsabili, pronte a difendersi da qualsiasi vicissitudine, e sopratutto ognuna di loro è determinata a inseguire i propri sogni...
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ME CONTRO TE - IL FILM:
IL SEGRETO DEL SIGNOR S

Sabato 25 e domenica 26 gennaio

Luì e Sofì, ovvero i Me contro te, ogni giorno caricano in Rete un nuovo video per raccontare le loro (dis)avventure. Grazie alla popolarità del loro canale sperano di essere invitati al concorso che assegnerà il Like Award, ovvero il premio per lo Youtuber più gradito dagli utenti.
Ma il signor S, loro storico arcinemico, è in agguato, e vuole accaparrarsi il premio attraverso un piano diabolico: con l'aiuto del suo assistente, autonominatosi Cattivius, il signor S rapisce Luì e Sofì nascondendoli nel suo laboratorio sotterraneo e li sostituisce con due cloni per far loro promuovere in video uno slime che rende felici i bambini - almeno per un po'. Grazie alla popolarità dello slime e all'affetto dei fan per Luì e Sofì, soprannominati "trote", S conta di conquistare il mondo e sancire la fine dei Me contro te, con l'aiuto di un'assistente che detesta sentir ridere i bambini e che si è guadagnata il nome di Perfidia.
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ANTROPOCENE
L'EPOCA UMANA

mercoledì 22 gennaio ore 21.00

INGRESSO GRATUITO

Evento in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Sermide e la rete delle biblioteche mantovane.
Il film sarà introdotto da Matteo De Giuli, senior editor del Tascabile e voce di Radio3 Scienza, nonché co-autore della newsletter MEDUSA dedicata all'antropocene
STAGIONE OPERE E BALLETTI 2020

LA BOHÈME

in diretta dal Royal Opera House di Londra

mercoledì 29 gennaio, ore 20.45
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RASSEGNA GIOVEDI e VENERDI di QUALITA'

I MORTI NON MUOIONO

giovedì 30 gennaio ore 21.15
venerdì 31 gennaio ore 15.15

- regia: Jim Jarmusch
- cast: JBill Murray, Adam Driver, Chloe
Sevigny, Tilda Swinton, Danny Glover, Steve Buscemi, Iggy Pop, Tom Waits
- genere Commedia horror
- durata 103 min
- produzione: USA - 2019

Apparentemente il film più mainstream di Jarmusch, The Dead Don’t Die in realtà è una satira dell’America odierna, dove lo squallido razzismo e gli atteggiamenti antiecologici dell’amministrazione Trump paiono avere sempre l’ultima parola; così è anche un omaggio al lavoro del grande George A. Romero, famoso per i suoi morti viventi che rappresentavano il conformismo dilagante – anche allora – negli Stati Uniti. Centerville (dal titolo della canzone di Frank Zappa) è una cittadina
rurale del midwest in cui improvvisamente i morti iniziano a uscire dalle tombe. La causa del fenomeno sono le fratturazioni idrauliche effettuate dalle compagnie petrolifere americane per estrarre il petrolio; le conseguenze sono il sole che non tramonta più, le comunicazioni
radio interrotte e i defunti che tornano a camminare. A differenza del passato però gli zombi non cercano più soltanto carne umana, ma anche connessioni wi-fi, caffé e riviste patinate: in un film di Jim Jarmusch non avrebbe senso cercare tensione narrativa, in compenso non mancano mai umorismo e ironia raffinata. Il cast stellare è in realtà un gruppo di collaboratori abituali – nonché amici – del regista. Questo spiega forse l’atmosfera di divertimento e graziosa leggerezza che pervade tutto il film, anche nei momenti più truci.
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