Scusate un attimo, volevo farvi una domanda, voi la sera, cosa fate? No dico, a parte il rincoglionimento televisivo, quando uscite, dove andate? Perché io, io vado in giro, un po' dappertutto, ma non mi sembra di trovare, quel clima, quell'atmosfera che c’è solo nei posti, giusti.
E si, perché ogni epoca ha i suoi posti giusti. Sembra quasi che paradossalmente, in un certo periodo, la storia passi da quei posti li... e non dagli altri. Ho detto la storia, eh, non la moda.
Forse alcuni di voi se lo ricorderanno, ma, qualche anno fa, nelle università, nelle piazze, sì, c'era un po' di casino ma, ma si respirava un'aria, insomma si vedevano delle facce belle vive ecco, delle espressioni intelligenti, delle ragazze stupende. In fondo ci si andava per questo, non per le ragazze, per la storia dico, si sentiva che quelli erano i posti, giusti.
Oggi, oggi mi domando, quali sono i posti giusti eh? Dove sono i fermenti culturali, i segnali del costume, le testimonianze del nostro tempo?
Dove vanno le ragazze stupende? Dove vado io, no. Per carità, non vorrei che voi adesso pensaste, figuriamoci, alla mia età, sarei ridicolo, o Dio. No è che proprio, la questione è un'altra, secondo me le donne, hanno l'intuito, loro sanno istintivamente, quali sono i posti, dove passa la storia, quindi, se non vanno dove vado io, avranno le loro buone ragioni!
Devo darmi da fare, devo muovermi, devo uscire la sera, devo andare in giro, nei ristoranti, nelle birrerie, nelle paninoteche, nei salotti degli amici, al mare, alla Standa. Devo incontrare della gente eh. Ma mi domando, ci saranno ancora le ragazze giuste, i posti, la storia? Perché magari, qualche volta, verrebbe voglia di guardare le cose come se il tempo non contasse.
Gaber: Testo I Posti Giusti (prosa) - 1984/1985
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