martedì 4 dicembre 2012

Corto Imola Festival

CORTO IMOLA FESTIVAL 2012
5-9 dicembre 2012
Teatro Ebe Stignani, Imola (Bologna)
La diciannovesima edizione del Corto Imola Festival si svolgerà dal 5 al 9 dicembre 2012.
Due sono le principali novità che caratterizzeranno questa nuova edizione diretta da Franco
Calandrini (con la collaborazione organizzativa di Start Produzioni e dell'Assessorato alla Cultura
del Comune di Imola, col contributo della Regione Emilia Romagna).
La prima è relativa al cambio di sede, il Festival torna alla sua prima “casa”, il centrale Teatro Ebe
Stignani di Imola. La seconda è un gradito ritorno, il Concorso Internazionale per
Cortometraggi. A fianco del concorso, una ricca proposta di anteprime, incontri e appuntamenti
speciali. Queste le sezioni in programma:
CONCORSO INTERNAZIONALE PER CORTOMETRAGGI
Torna a distanza di otto anni il Concorso Internazionale per Cortometraggi.
Il Concorso presenterà il meglio della più recente produzione cinematografica internazionale in
formato corto, con ben oltre 400 film iscritti alle selezioni del festival. Tre saranno le categorie a
concorrere per i tre premi distinti del valore di 1.000 euro ciascuno: i cortometraggi di fiction, i
cortometraggi d’animazione e i documentari.
Due le giurie al lavoro per i 33 cortometraggi selezionati, per un totale di dieci ore:
la giuria del Concorso Cortometraggi Fiction e Animazione è composta dalla sceneggiatrice e
regista Tania Pedroni, dal pittore e scrittore Davide Reviati e dal regista ed autore Werther
Germondari; per il Concorso Internazionale Cortometraggi Documentari nasce la collaborazione
con DER - Documentaristi Emiliano Romagnoli - e si istituisce una giuria DER nell'assegnazione
del premio, formata da Enza Negroni, presidente DER e documentarista e dagli autori
documentaristi Giangiacomo De Stefano e Danilo Caracciolo.
CELEBRAZIONE R.W. FASSBINDER
Rainer Werner Fassbinder (1945-1982) con la sua colossale opera, composta da ben 40 film,
una trentina di allestimenti per il teatro di commedie proprie e altrui e svariati lavori per la
televisione, è uno degli esponenti di primo piano del Nuovo cinema tedesco degli anni '60-'70.
Corto Imola Festival ricorda i trent'anni dalla prematura scomparsa del grande Maestro
presentando tre suoi capolavori: Le lacrime amare di Petra Von Kant (1972), Il matrimonio di
Maria Braun (1979) e il suo ultimo canto d'amore e morte, Querelle de Brest (1982).
OMAGGIO AL CINEMA LOW COST SPAGNOLO
Già battezzata da giornalisti e da critici cinematografici come Cine Low Cost o Cine de Guerrilla,
questa nuovissima tendenza del cinema iberico nasce dal clamore suscitato in patria da alcuni film
a basso costo e a forte vocazione autoriale. Film in tempo di crisi e in piena era digitale. Stiamo
assistendo alla nascita di un nuovo cinema, digitale, necessariamente low cost, sperimentale e
curioso, promotore di nuove strategie produttive e distributive.
Corto Imola Festival presenterà in anteprima nazionale alcune delle opere più interessanti di
questa nuova corrente, come l'onirico El señor e il surreale Dispongo de Barcos, entrambi del
noto autore teatrale Juan Cavestany, o Diamond Flash, allucinante opera prima del regista e
disegnatore di fumetti Carlos Vermut.
SGUARDI SULLA CITTÀ
Come ormai tradizione, il festival ha sempre garantito la massima visibilità alle realtà che di locale
hanno solo la collocazione geografica. Anche quest’anno, dunque, grazie al rinnovo della
partnership con Picaro Film e alla collaborazione con CGL Imola , il festival aprirà con una evento
fortemente radicato sul territorio: la presentazione del documentario di Lara Rongoni e
Giangiacomo De Stefano, A casa non si torna.
Saranno presenti alla serata gli autori, Elisabetta Marchetti- Segretario generale CGL Imola e
alcune delle protagoniste del documentario.
Franca Rame presta la sua voce in apertura e chiusura del film, tracciando una riflessione sul
processo di emancipazione femminile dall' 800 fino ad oggi.
SPAZIO IMOLA
Dopo alcuni anni il festival, in collaborazione col Centro Giovanile “Ca’ Vaina”, rilancia la sezione
Spazio Imola con l'intento di supportare e promuovere progetti e produzioni giovanili del territorio
imolese. E’ cosi che trovano spazio le “Idee in cantiere” di alcuni giovani autori, attraverso la
presentazione di alcuni cortometraggi realizzati nel territorio e parlando di idee e progetti futuri.
Ca’ Vaina è il nuovo Centro Giovanile del Comune di Imola che unifica la grande esperienza
musicale già maturata negli anni precedenti alle competenze in ambito informativo ed audiovisivo
del Centro “La Palazzina”, offrendo ora ai giovani del Circondario imolese un unico luogo dove
stimolare e valorizzare la creatività e l’intraprendenza giovanile.
Corto Imola Festival presenterà “Bruciare violini per vendere la cenere” di Stefano Farolfi,
“Preludio n. 68” di Marta Bedeschi e Gianmarco Pezzoli e il trailer di “Progetto zer0”, realizzato
dalla neonata associazione culturale Aria, che anticipa l'omonima miniserie web, con l’intento di far
confluire in un unico progetto modi e linguaggi diversi di espressione artistica e culturale.
INDIPENDENTI: SEX EQUO
Interamente auto-prodotto e ‘costruito’ dagli autori anche grazie all’apporto di moltissimi amici
nell’arco di 12 anni, Corto Imola Festival dedica uno dei suoi appuntamenti speciali a Sex Equo, il
primo film lungometraggio di Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, collaudata coppia di
artisti visivi tra i più innovativi in Italia.
EVENTO SPECIALE: SECUESTRADOS
Presentato dalla stampa come la versione spagnola di “Funny Games” o “Arancia meccanica”, il
film Secuestrados di Miguel Ángel Vivas - vincitore dei premi al Miglior Film e alla Miglior Regia
all’americano Fantastic Film Fest, e dell’Anello d’Oro come Miglior Film al Ravenna Nightmare Film
Fest – resta ancora inspiegabilmente un prodotto inedito nelle normali sale cinematografiche
italiane. Corto Imola Festival chiude la sua edizione numero 19 con quest'opera impattante,
sconvolgente e di impressionante maestria registica.
“Non sta succedendo come pensavamo, non sta succedendo come speravamo, ma sta succedendo”, diceva Leon Trotsky
a John Reed in REDS, di Warren Beatty. Il passaggio al digitale che fino a pochi anni fa sembrava solo una remota
eventualità è diventato reale. È una rivoluzione epocale, che cambierà, anzi, che ha già cambiato il modo di produrre,
distribuire e fruire cinema, in tutto il mondo, in modo radicale. È un processo irreversibile che porta aria nuova, tanti
benefici, ma che si lascia alle spalle anche tante macerie, professionalità destinate a sparire, monosale e arene a rischio
di sopravvivenza. Il nostro festival prese le distanze dagli altri festival che per mancanza di mezzi e d’idee passavano al
video quando ancora l’offerta in pellicola era preponderante, ma non vogliamo passare per nostalgici, quali non siamo.
Noi amiamo vedere tanto i corti di Roman Polanski in pellicola quanto quelli di Zbig Rybczynski in video. La nostra non
è, né lo è mai stata, una preclusione ideologica nei confronti del digitale, lo è stata, quando il ricorso a questo mezzo
diventava un comodo ripiego. Ma in un momento in cui la quasi totalità della produzione dei cortometraggi si sposta in
Blu-ray, o in HD, e avendo la disponibilità di una sala perfettamente attrezzata a gestire questa tecnologia leggera quale
è il Ridotto del Teatro “Ebe Stignani”, la scelta di proiettare tutto in digitale, ad essere sinceri, non è stata nemmeno una
scelta. Corto Imola Festival rompe dunque le righe, dissolve e ingloba i formati e le durate più diverse e, “con un piede
nel passato, ma lo sguardo dritto e aperto nel futuro”, prosegue la propria storia.
A muso duro, ovviamente.
Franco Calandrini
Direttore Artistico Corto Imola Festival 2012

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