CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Università degli Studi di Parma
Università degli Studi di Parma
presenta
Jazz in Abbazia:
IL SUONO DEL FURORE
La musica di Simone Massaron e le immagini di Dorothea Lange
La musica di Simone Massaron e le immagini di Dorothea Lange
14 luglio 2016
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 - Parma
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 - Parma
Prosegue giovedì 14 luglio allo CSAC dell’Università di Parma la rassegna musicale Jazz in Abbazia.
Alle ore 21.30 nella Corte delle sculture dello CSAC si potrà assistere infatti al concerto Il Suono del Furore. La musica di Simone Massaron e le immagini di Dorothea Lange.
Il
progetto è inedito, nato da un’idea del musicista Simone Massaron e
dalla consultazione presso l’Archivio dello Csac del fondo della Farm Security Administration e delle fotografie di Dorothea Lange.
Il Suono Del Furore,
una sorta di Spin-Off di un progetto più ampio dedicato dal chitarrista
allo scrittore John Steinbeck, si ispira ai racconti e alle immagini
del Dust Bowl, la serie di tempeste di polvere che si scatenò nelle
grandi pianure degli Stati Uniti tra il 1931 e il 1939, desertificando
un’area di quasi quattrocentomila chilometri quadrati e provocando così
la migrazione forzata di migliaia di contadini verso l’ovest.
È proprio di questa migrazione che tratta il romanzo Furore
di John Steinbeck, al quale sono indirizzate diverse delle composizioni
di questo progetto, tra cui il brano “Tom Joad” che viene più volte
ripresentato in diverse versioni, quasi fosse un Leitmotiv.
Nelle parole di Simone Massaron: “Sono
un grande appassionato di fotografia e Dorothea Lange è sempre stata
uno dei miei riferimenti. Durante la lavorazione al mio progetto su John
Steinbeck, mi è arrivata la gradita occasione di scrivere e suonare
qualcosa sulle sue immagini del Dust Bowl contenute nell’archivio del
CSAC. Nel museo è custodito un fondo della Farm Security Administration
con oltre duemila e quattrocento immagini e poterle consultare, insieme
all’archivio della Library Of Congress online, mi ha profondamente
ispirato, distaccandomi temporaneamente dal progetto dedicato a John
Steinbeck, e dandomi l’occasione di approfondire la ricerca verso il
rapporto tra suono e immagine.
Le
immagini della Lange mi riportano al film di John Ford “Furore” tratto
dal romanzo di Steinbeck, ma forniscono anche una visione profonda e
reale che, attraverso l’arte della Lange, ci ricorda che tutto quello è
realmente accaduto.
Nel
mio immaginario l’America delle Highways è sempre stata sinonimo di
avventura a lieto fine, o di viaggio alla ricerca di un qualcosa che
alla fine viene sempre svelato (penso a romanzi come Strade Blu o Sulla
Strada). In questo caso il road movie del mio immaginario non ha un
lieto fine, ma solo i silenzi sconcertanti di quelle persone che si sono
trascinate con tutti i loro averi in strade assolate verso un futuro
incerto”.
Le
immagini vengono presentate in un video, come se fosse una sequenza di
diapositive, curato e realizzato da Massaron in collaborazione con il
curatore Paolo Barbaro, nel quale sono volutamente inseriti dei neri
come metafora del silenzio visivo, portando lo spettatore a lasciare che
l’immagine si stemperi nella memoria.
Si
è scelto di utilizzare solo immagini di Dorothea Lange, nonostante
fosse possibile attingere al vastissimo patrimonio della Farm Security
Administration che comprende il lavoro di fotografi come Rothstein ed
Evans, non solo per le incredibili qualità narrative delle immagini, ma
anche per creare una continuità stilistica nel corso della visione. Le
immagini della Lange, infatti, danno una visione diretta e umana sulla
tragedia.
Prosegue Simone Massaron: “Sono
sempre stato un grandissimo ammiratore di Dorothea Lange e del suo
lavoro, e reputo un onore e un privilegio aver avuto la possibilità di
lasciarmi ispirare dai suoi scatti. Ho cercato di sfruttare al massimo
l’opportunità che lo CSAC offre attraverso la libera consultazione del
suo archivio, prendendomi il tempo necessario per visualizzare e
scegliere le immagini che avrebbero fatto parte del progetto. L’emozione
di trovarmi tra le mani, rigorosamente guantate, le stampe dai negativi
della Lange è stata profonda ed è bello pensare che chiunque possa
vivere quest’esperienza grazie all’archivio dello CSAC.
Nel
libro Furore di John Steinbeck e anche nell’omonimo film di John Ford,
il ruolo della chitarra è molto importante in quanto è lo strumento
preferito dagli Okies che si radunano alla sera fuori dalle tende per
ascoltare chi tra loro sa suonare lo strumento. Ho voluto immaginarmi
come un narratore che, al di sotto delle immagini proiettate, cerca di
raccontare l’emozioni di ogni uomo, di ogni bambino e di ogni donna. A
questo è legata la scelta di suonare dal vivo da solo anche se molte
delle composizioni sono state scritte per organici più ampi. Il suono
della chitarra, in questo caso elettrica, mi è più che sufficiente per
interagire con il profondo silenzio che alcuni degli scatti mi
trasmettono.
Alcuni
brani sono stati scritti apposta per il progetto Il Suono Del Furore
mentre altri sono stati riadattati dal progetto su John Steinbeck,
progetto ancora in fase di registrazione. E’ stato naturale e
significativo per me, ridurre questi brani per chitarra sola,
riportandomi alla mente il ruolo del “cantore del camp” che si vede nel
film di Ford e di cui si legge in Furore”.
Jazz in Abbazia è parte di CSAC CULTURA APERTA,
il programma primaverile ed estivo di incontri, conferenze, mostre,
concerti, proiezioni, workshop ed eventi culturali organizzato
all’Abbazia di Valserena da marzo a settembre 2016: oltre al cinema
potrete seguire le conferenze di CSAC Lectures, i concerti di musica da
camera organizzati insieme a Fondazione Toscanini e i dialoghi dedicati
alla fotografia di paesaggio in occasione delle grandi mostre in
collaborazione con Fotografia Europea. Per il programma completo: www.csacparma.it/csac-cultura-aperta
Biglietto di ingresso € 10.
È gradita la prenotazione
N° posti disponibili 100.
Nella sera del concerto il Museo è aperto dalle 20.30 alle 21.30.
La rassegna è realizzata in collaborazione con Associazione culturale Rest-Art.
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1
Strada Viazza di Paradigna, 1
Parma
Orari: da martedì a venerdì 10 – 15; sabato e domenica 10 – 20.
servizimuseali@csacparma.it
0521 607791
Press
press@csacparma.it
+39 349 1250956
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