sabato 3 luglio 2010
Moving sound
La sesta edizione del Festival di Musica e Letteratura Assalti al Cuore si chiude domenica 4 luglio con l’evento speciale. Moving Sounds.
Un lungo happening dalle 21.15 a mezzanotte che vedrà sul palco degli Agostiniani Markus Stockhausen – uno dei più apprezzati musicisti della scena contemporanea, trombettista di fama internazionale, figlio di uno dei più grandi compositori del Novecento, accompagnato dalla clarinettista Tara Bouman e introdotto da Fabio Mina, Marco Mantovani, Andrea Felli.
A seguire, Requiem per una Corderia/Elogio dell’incolto – un progetto istallativo creato per il Chiostro degli Agostiniani dagli artisti riminesi Claudio Ballestracci, Lucia Baldini, Franco Pozzi, Stefano Bisulli, che accoglie il pubblico subito dopo il concerto e chiusura dell’evento –, e una performace di danza messa in opera dal collettivo c_a_p (Paola Bianchi, Chiara Girolomini, Valentina Buldrini). A mezzanotte, a conclusione del festival, Fabio Barovero presenterà il live set a partire dal nuovo album Sweet Limbo. Requiems and soundtracks.
Un’opera collettiva, a firma di quattordici artisti, che nasce dalla visione di una “nave incagliata”, di un relitto a cielo aperto, di una rovina a due passi dalla stazione di Viserba, oggi unico vero monumento alla civiltà industriale rimasto a Rimini, che i cittadini conoscono come “la Corderia”: pilatura del riso, fabbricazione di corde per la navigazione, campo di prigionia dell’esercito tedesco e quartiere generale degli alleati, sono solo alcune delle numerose attività umane che vi si sono succedute. Luogo magico per antonomasia, sotto gli occhi di tutti ma inaccessibile ai più, racconta, fin dai muri esterni, la sua storia ricca, complicata e negletta. Attorno alle immagini di questo monumento urbano si dispone una partitura sonora parallela, che crea luoghi senza pareti e sfugge alla chiusura dei generi: una musica pensata non come opera solitaria ma come crocevia di incontri. Un evento unico che ripercorre la storia recente della città, nella convinzione che il recupero della memoria storica e l’indagine poetica possano ben conciliarsi alla molteplicità artistica.
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
Markus Stockhausen, trombettista e compositore, (Colonia, 1957) studia pianoforte e tromba dall’età di sei anni. Sin da giovane ottiene riconoscimenti importanti come il Deutscher Musikwettbewerb e viene invitato come solista in teatri di tutto il mondo, dalla Scala di Milano alla Royal Opera House di Londra. Tra i brani che lo portano all’affermazione internazionale rientrano anche diversi pezzi scritti appositamente per lui dal padre, il compositore Karlheinz Stockhausen, con cui ha collaborato per venticinque anni: tra gli altri Sirius (1975-1976), Aries (1977), Donnerstag aus Licht (1978-1981), In Freundschaft (1998). Musicista eclettico, già docente al Conservatorio di Colonia, è interessato soprattutto all’improvvisazione e alla “musica intuitiva”, che definisce con queste parole: “Faccio una differenza sostanziale fra la musica improvvisata e quella intuitiva. Non ci sono riferimenti di stile e c’è libertà assoluta: i musicisti suonano quello che vogliono. Tutto nasce al momento e non c’è alcun obbligo. È un’autentica rivelazione sia per i musicisti sia per chi ascolta.” Autore di oltre cinquanta cd, Stockhausen compone anche colonne sonore e partiture per orchestre, e vanta numerose collaborazioni con ensemble di jazz; a testimonianza di questo interesse nel 2005 è arrivato il prestigioso WDR Jazz Prize. Attualmente partecipa a diversi progetti: in duo con la moglie-clarinettista Tara Bouman (Moving Sounds), in duo con il chitarrista Ferenc Snétberger, in trio con il pianista Angelo Comisso e il percussionista Christian Thomé (Lichtblick), in quartetto (Electric Treasures) e in quintetto (Sopra le Nuvole). Il suo progetto più recente, Eternal Voyage, unisce musicisti di diversi paesi come il flautista indiano Dinesh Mishra, il cantante libanese Rabih Lahoud e il percussionista greco Dimitrios Dorian Kokiousis, accompagnati da altri musicisti che si uniscono al gruppo in occasioni speciali.
Tara Bouman, clarinettista olandese (Leida, 1970), ha suonato con i più importanti direttori d'orchestra, da Riccardo Chailly a Jonathan Nott, e vanta collaborazioni con musicisti di fama internazionale, dal jazzista statunitense Roscoe Mitchell al violinista cubano José White Lafitte. Attualmente suona con Edwin Buchholz (fisarmonica), Tatiana Koleva (percussioni) e Helen Bledsoe (flauto), oltre che con il marito Markus Stockhausen, con cui forma il progetto Moving Sounds (tromba e clarinetto). Tra i compositori con cui ha lavorato e che rientrano nel suo repertorio: Karlheinz Stockhausen, Georges Aperghis, György Kurtág, György Ligeti, Oliver Knussen, George Benjamin, Roderik de Man, Magnus Lindberg, Earl Brown e Isabel Mundry. Gli strumenti con cui si esibisce comprendono il clarinetto, il clarinetto basso e il corno di bassetto.
Fabio Mina, nato a Rimini nel 1984, ha cominciato lo studio del flauto a undici anni, diplomandosi nel 2004 al conservatorio di Pesaro. Negli anni della sua formazione ha iniziato l’esperienza dell’improvvisazione in ambito jazzistico, allargando poi il suo campo di attività: ha seguito workshop di Markus Stockhausen, Kenny Wheller, Tristan Honsinger, Sascha Armbruster, Burkhard Beins e Orm Finnendahl. Dal 2000 si dedica alla composizione e allo studio di strumenti a fiato provenienti da altre tradizioni musicali. Suona il bansuri (flauto indiano), il dizi, il xiao e il bawu (flauti cinesi) e il duduk (oboe armeno). Collabora con diversi danzatori e svolge attività concertistica in Italia e in Germania come solista, in duo e in quartetto.
Andrea Felli, musicista e produttore, attivo in diversi campi della ricerca sonora, ha realizzato installazioni sonoro-visuali dedicate a Erik Satie (Vexations), Hildegard Von Bingen (Parva Forma), William Blake (I libri profetici), Friedrich Nietzsche, Ingeborg Bachmann, Hannah Arendt, Søren Kierkegaard (La marcia dei solitari). Con David “Love” Calò e NicoNote ha prodotto diversi album fra cui And, Fashion Victims per Kom Fut Manifesto/Materiali Sonori. Sempre come produttore ha lavorato all'album di debutto dei Nobraino, The Best Of, vincitore nel 2006 del premio IMAIE come “Miglior album indipendente”. Attivo anche come compositore di colonne sonore (Il soffio dell'anima, diretto da Victor Rambaldi), ha lavorato e collaborato in studio con artisti come Matmos, Marc Almond, Hector Ulises Passarella, Gianni Basso, Dino Piana, Quintorigo e Juliette Lewis.
Marco Mantovani, nato a Rimini nel 1973, studia pianoforte classico e jazz, e opera soprattutto nel campo della musica elettronica. Dal 1998 al 2000 lavora al progetto musicale EM con Barbara Biordi e Carlo Albert Sferco. Come additional programmer partecipa alla realizzazione di Arcana, cd di Roberto Cacciapaglia. Ha collaborato con con Vincenzo Vasi e NicoNote (live-set al Morphine), Roberto Galvani (Omnia Text), ed Eugenio Balzani. Per quest'ultimo arrangia i brani che approdano alla fase finale del Premio Recanati. Tra i suoi lavori, la produzione dell’album Spettri Sospetti, di Giuseppe Righini (2007) e Karaoke Blues di Daniele Maggioli (2010).
Fabio Fiori si occupa di paesaggio, ecologia e cultura del mare, collaborando con quotidiani e riviste. Nel 2005 ha pubblicato per Diabasis Un mare. Orizzonte adriatico e nel 2008 Abbecedario Adriatico. Natura e cultura delle due sponde. È inoltre coautore del volume Mare nelle mani (Pazzini, 2007). Alla sua attività di ricerca e scrittura, associa la passione per la vela, la pesca e il nuoto, oltre all’antico richiamo per il cammino.
Claudio Ballestraci opera da vent’anni nell’ambito delle arti figurative ed espone le sue opere in Italia e all’estero. È autore di diversi progetti di carattere storico-culturale, e coautore di progetti e scenografie in ambito teatrale. Si occupa inoltre di architettura attraverso proposte che vertono sul rapporto poetico fra natura e paesaggio, luce e ambiente. Collabora con Pitti Immagine di Firenze.
Lucia Baldini, nata a Bagnacavallo nel 1970, dipinge paesaggi dal 1997 e fotografa con le foglie dal 2007. Tra le sue esposizioni più recenti ricordiamo Haiti (2010), istallazione di lastre di gesso spaccate, dedicata al terremoto che ha colpito l’isola caraibica. 6.4 (2009), istallazione di calchi di cuore di terra cruda, con un testo poetico di accompagnamento, Pulsar (2007), con Franco Pozzi, a cura di Sabrina Foschini, Alessandro Giovanardi, La città del sonno (2006), installazione sul tema del paesaggio.
Stefano Bisulli nato a Santarcangelo, inizia l’attività di videomaker agli inizi degli anni Novanta, soprattutto in ambito teatrale. Nel 2000 fonda la casa di produzione Camerastylo con la quale svolge attività di documentazione e pubblicità per enti pubblici e privati. Nel 2008 è tra i soci fondatori di Cinematica. In qualità di regista ha realizzato cortometraggi, videoclip musicali, opere di videoteatro e documentari. Tra i suoi ultimi lavori, Insulo della Rozoj. La libertà fa paura, film realizzato con Roberto Naccari. Il film, proiettato in anteprima all’edizione 2009 di Assalti al Cuore, è stato presentato ai festival di Amsterdam e Montevideo e all'edizione 2010 del Biografilm Festival.
Paola Bianchi danzatrice e coreografa indipendente, dal 1986 conduce la sua personale ricerca in campo teatrale. Nel 1994 costituisce la compagnia Agar, di cui firma tutte le coreografie. La ricerca sull’espressività del gesto, sulla potenza comunicativa dell’azione teatrale coreografata, la porta a collaborare con diversi musicisti, videoartisti, registi e gruppi teatrali.
Valentina Buldrini lavora come interprete per diversi coreografi tra i quali Carolyn Carlson, Giorgio Rossi, Roberto Castello, Simone Sandroni, Paola Bianchi, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Dal 2005 inizia il suo percorso indipendente come coreografa.
Chiara Girolomini, diplomata alla Folkwang Hochschule di Essen in Germania, dove ha studiato per quattro anni con il maestro Jean Cébron ed alcuni tra i più conosciuti danzatori di Pina Bausch. Dopo esperienze di lavoro e collaborazione con coreografi in Germania, Francia e Repubblica Ceca, torna in Italia e continua il suo lavoro come coreografa e danzatrice indipendente.
[collettivo] c_a_p nasce a Rimini nell’estate 2009 con l’intento di diffondere e promuovere la cultura della danza contemporanea ed è composto da Paola Bianchi, Valentina Buldrini, Chiara Girolomini, Valentina Bianchi.
Fabio Barovero, nato a Torino nel 1966, è uno dei fondatori dei Mau Mau. L’album d'esordio Sauta rabel (1992) è premiato come miglior opera prima al Club Tenco Sanremo; sono seguiti Bàss paradis (1994) e Viva Mamanera (1996). Insieme a Roy Paci nel 1997 ha fondato la Banda Ionica, ensemble di venti giovani musicisti siciliani formatisi nelle bande di paese. Dal 2003 ha scelto la strada delle composizioni pubblicando con lo pseudonimo di “Vero” l’album Preghiere, progetto ambient-oriented raffinato e atipico, fatto di improvvisazioni al pianoforte, tagli, click e voci recitate. Collaboratore di Fossati, Africa Unite e La Crus, Barovero si è recentemente dedicato alle colonne sonore. Nel 2005 è stato premiato con il Nastro d'Argento per la miglior colonna sonora, grazia al film La febbre di Alessandro D'Alatri. È con i film di Stefano Mordini (Il Confine, Stella, Provincia Meccanica) che sperimenta musiche con soluzioni di grande immaginazione sonora. A Moving sounds presenta il suo ultimo album Sweet Limbo. Requiems and soundtracks (Felmay, 2010), un album denso di suggestioni e visioni, luogo immaginario delle possibilità infinite, un elogio laico al libero territorio dell’anima.
I biglietti in prevendita degli spettacoli sono acquistabili presso il Teatro Ermete Novelli (via Cappellini, 3, Rimini - t. 0541.24152) dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14. Nei giorni di spettacolo la biglietteria sarà aperta dalle ore 10 alle ore 14 al Teatro Novelli e dalle ore 19 alla Corte degli Agostiniani (non si accettano prenotazioni telefoniche).
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