lunedì 2 luglio 2012

Stasera a Cannobio si conclude Jazz Ascona

JazzAscona Festival si è concluso sabato sera con un bagno di folla e un bilancio artistico molto positivo, che conferma la continua crescita qualitativa della rassegna asconese. Tutto sommato soddisfacente l’affluenza, con un finale in crescendo e circa 60mila presenze. “Il festival - dichiara il presidente Aldo Merlini - ha risentito, come ampiamente previsto, della concorrenza dei campionati europei di calcio, che è stata particolarmente feroce giovedì, in occasione della semifinale Italia-Germania”. La meteo invece ha pesantemente penalizzato il giorno inaugurale e il primo sabato, “che per il festival conta come tre giorni dal profilo dell’affluenza”. “Se poi teniamo conto del contesto di crisi del turismo internazionale nel quale ci muoviamo, una perdita del 15% mi sembra tutto sommato possa rientrare nella logica delle cose”, dichiara Merlini, presidente in procinto di lasciare l’incarico al 46 enne albergatore con esperienza nel settore marketing Guido Casparis al termine di questa edizione. Molto positivo il bilancio artistico. Il programma confezionato quest’anno dal direttore artistico Nicolas Gilliet ha convinto pubblico e critica. Vincente la proposta di dare spazio alle donne, pagante l’innesto di giovani artisti, un successo l’apertura a una maggiore varietà di stili come il funk, il beatboxing o il soul-pop. I giovani hanno risposto in maniera molto positiva. “Quest’anno – dichiara Nicolas Gilliet – abbiamo osato più del solito. Il festival si è rimesso in gioco. La rispondenza è stata decisamente positiva, come dimostra, ad esempio, il successo ottenuto dalla reginetta del soul-blues Nina Attal. Fra le highlight di questa edizione da ricordare sicuramente l’emozionante concerto della regina del soul di New Orleans, Irma Thomas (premio alla carriera del festival), la delirante battaglia delle brass band che ha visto protagoniste, assieme al pubblico danzante fino a notte fonda, la ReGeneration BB da New Orleans e la francese C.Q.M.D, ma anche l’omaggio del trombonista Wycliffe Gordon a Louis Armstrong e le performance delle straordinarie pianiste e cantanti Champian Fulton e Davina Sowers. Indimenticabile è stata anche la presenza dell’80enne cantante di New Orleans Germaine Bazzle. Per la prima volta in Europa, la carismatica artista ha letteralmente stregato il pubblico. Fra i gruppi di maggior presa popolare da segnalare invece la formazione svedese Carling Family. Mai come quest’anno il festival è stato seguito dai mass-media (un centinaio i giornalisti accreditati) e sulla rete, con un significativo aumento del 20% delle visite sul sito ufficiale del festival. Il festival si conclude lunedì sera con un'appendice a Cannobio (Italia), che proporrà tre appuntamenti a partire dalle 19 sul lungolago con la ReGeneration Brass Band, Creole Clarinets & Trio Perigoso e Larry Franco Quartet. Le date del 2013 saranno comunicate a breve. Già conosciuto invece lo slogan della prossima edizione: “It Don’t Mean a Thing (If You Ain’t Got that Swing)”

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