Mark
de Clive-Lowe suonerà a Ferrara venerdì 15 dicembre, grazie alla
collaborazione avviata tra Reverb e Jazz Club.
Un’occasione da non perdere per tutti i fan del compositore e
polistrumentista di origine neozelandese, che arriverà nel capoluogo
estense direttamente dalla California, dove vive e lavora da lunghi
anni.
Artista
affermato a livello globale, musicista prolifico e in costante
evoluzione,
de Clive-Lowe ha contribuito a oltre 300 pubblicazioni, oltre ad
essere stato invitato nei più prestigiosi festival internazionali:
dal Montreal Jazz al North Sea Jazz, dall’Uberjazz al Tokio
Crossover. La sua importante carriera discografica è intensa e
variegata, come lo stile che contraddistingue i suoi concerti: un
mondo sonoro capace di mescolare in modo imprevedibile break beat,
house, hip hop, soul e ovviamente jazz, con la musica elettronica.
Negli anni infatti ha saputo combinare al talento per il pianoforte –
il suo primo strumento, studiato ad Auckland – la curiosità e la
passione per il jazz, i viaggi e le contaminazioni, passione che l’ha
portato a Londra a inseguire l’hip hop di Native Tongues e la
Jungle UK e infine a Los Angeles.
Ad
accompagnarlo sul palco del Torrione ci sarà una ritmica di
eccellenza,
composta da due tra i più apprezzati jazzisti della scena nazionale:
il batterista Tommaso Cappellato e Andrea Lombardini, al basso.
Il
live di Mark de Clive-Lowe comincerà alle 22, dalle 23.30 a chiusura
condurrà le danze dj Hendrix,
noto per l’eclettismo delle sue influenze e delle sue proposte.
Hendrix considera la dance un modo per raccontare storie: i suoi set
assomigliano a un’improbabile jam session dove suonano assieme
chitarristi rock, produttori di musica elettronica, bassisti
sopravvissuti al Paradise Garage e sciamani indiani.
La
data è organizzata da Reverb
– associazione impegnata nella promozione dell’elettronica
italiana e più in generale della sperimentazione musicale - in
collaborazione con il Jazz Club Ferrara,
premiato negli scorsi anni più volte come il migliore jazz club
d’Italia, che ospiterà l’evento all’interno della propria
meravigliosa location: un’antica fortificazione rinascimentale, il
Torrione di San Giovanni, illuminata per una sera dalle proiezioni
che accompagneranno l’esibizione.
La
collaborazione tra le queste due realtà è cominciata lo scorso
inverno, quando Reverb e
Jazz Club decisero di unire le forze e portare a Ferrara il live set
di Tommaso Cappellato, accompagnato dal dj set dei Nu Guinea e di
Khalab, nome d’arte di Costantino Raffaele, conosciuto al grande
pubblico soprattutto per essere l’ideatore e il conduttore su Radio
Due del programma Musical Box.
Il
concerto è andato sold out, un esperimento positivo non solo in
termini di pubblico ma soprattutto in termini di trasversalità della
partecipazione. Per questo Costantino
stesso ha voluto essere coinvolto più attivamente in questo
particolare progetto e contribuire con la propria esperienza alla
direzione artistica delle date successive.
L’ingresso
alla serata costa 10 euro per i soci Endas. I non soci potranno
usufruire di una promozione speciale: con 15 euro potranno avere sia
il biglietto che la tessera valida per tutta la programmazione
2017/2018. Chi volesse prenotare la propria partecipazione potrà
farlo scrivendo all’indirizzo info@reverbfestival.it e
presentandosi entro le 21 all’ingresso – il Jazz Club si trova in
corso Porta Mare 112. La biglietteria aprirà alle 19.30, buffet e dj
set al piano terra dalle 20.
Prosegue fino al 31 dicembre al Jazz club di Ferrara la mostra del giovane fotografo ferrarese Paolo Maiarelli: San Francisco Almost Blue.
RispondiEliminaLa mostra è una raccolta di scatti rubati alle strade della metropoli californiana in cui frammenti di malumore e di ironia compongono quell’intricato puzzle chiamato vita. I turisti che passeggiano nella storica capitale della Beat Generation e del movimento hippie preferiscono guardare in alto, alle luci dei grattacieli a specchio che solleticano le nuvole, ma è più in basso che si incontra l’essenza della grande contraddizione americana. In San Francisco Almost Blue, Paolo Maiarelli ha armonizzato dissonanze e accordi nella sua prima “sinfonia” per immagini con lo spirito antropologico di un giovane Alan Lomax del XXI secolo.
La mostra è ad ingresso gratuito ed aperta negli orari di apertura del circolo.