venerdì 2 marzo 2018 - ore 21:00
Compagnia Teatro Musica Novecento
Varietà musicale a cura di Alessandro Brachetti
Orchestra diretta da Stefano Giaroli
Nella ormai lontana Italia del Boom, la televisione – una, pubblica e in bianco e nero – grazie a una prorompente concomitanza di libertà artistica, dirigenza illuminata e sconfinato talento a disposizione, diventa la forza definitrice di un intero stile nazionale (linguistico, estetico e culturale).
Trasmissioni come Studio Uno, L'Amico del Giaguaro, Canzonissima o lo stesso Carosello hanno trasceso con una rapidità eccezionale lo status di Contenitore di Varietà, per diventare fucine di idee, linguaggi e forme entrati a far parte da protagonisti nella nostra identità nazionale e la sua rappresentazione nel mondo. Un vero e proprio Secondo Rinascimento delle Arti.
Si potrebbe azzardare che senza le sperimentazioni registiche - scenografiche (Falqui, Cesarini), coreografiche (Lurio) e linguistiche (Vianello, Tognazzi, Chiari, Valori, Panelli, etc.) di quel fortunato periodo sarebbe stato difficile avere gli Oscar a Fellini o la Fiat 500.
Ritenendo questo eccezionale ambiente in fermento creativo il naturale approdo culturale del teatro musicale leggero italiano nel dopoguerra, abbiamo voluto ambientare una commedia in uno studio televisivo. Sullo sfondo di doverosi omaggi ai veri protagonisti di musica, danza e commedia dell'epoca, troviamo le vicende di piccoli protagonisti originali con grandi sogni, alla ricerca del loro Miracolo Italiano.
Trasmissioni come Studio Uno, L'Amico del Giaguaro, Canzonissima o lo stesso Carosello hanno trasceso con una rapidità eccezionale lo status di Contenitore di Varietà, per diventare fucine di idee, linguaggi e forme entrati a far parte da protagonisti nella nostra identità nazionale e la sua rappresentazione nel mondo. Un vero e proprio Secondo Rinascimento delle Arti.
Si potrebbe azzardare che senza le sperimentazioni registiche - scenografiche (Falqui, Cesarini), coreografiche (Lurio) e linguistiche (Vianello, Tognazzi, Chiari, Valori, Panelli, etc.) di quel fortunato periodo sarebbe stato difficile avere gli Oscar a Fellini o la Fiat 500.
Ritenendo questo eccezionale ambiente in fermento creativo il naturale approdo culturale del teatro musicale leggero italiano nel dopoguerra, abbiamo voluto ambientare una commedia in uno studio televisivo. Sullo sfondo di doverosi omaggi ai veri protagonisti di musica, danza e commedia dell'epoca, troviamo le vicende di piccoli protagonisti originali con grandi sogni, alla ricerca del loro Miracolo Italiano.
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