Sarà dedicato alla figura di Billie Holiday l’ultimo
appuntamento di “Tutte le Direzioni in Winter-Springtime”. La
rassegna primaverile organizzata dal Gruppo dei 10, si chiude con
un importante tributo a una delle più grandi cantanti jazz di
tutti i tempi. Lady
Day, questo il soprannome della vocalist afroamericana, verrà
omaggiata sabato
9 aprile all’Amf
con due eventi in programma alle 17.30 e alle 21.30 nella sede
dell’associazione in via Darsena 57.
La leggenda di Billie, in occasione del centunesimo
anniversario della nascita, verrà ricordata sullo schermo e sul
palco: nel pomeriggio, la puntata del tradizionale ciclo di “guida
all’ascolto” sarà riservata alla proiezione di filmati
inediti, mentre alla sera sarà la volta del concerto del Laura Fedele
Jazz Quintet.
Il gruppo (composto da Laura Fedele al
pianoforte e voce, Fabrizio
Cattaneo alla tromba, Stefano Riggi al sax
tenore, Roberto Piccolo
al contrabbasso e Rodolfo
Cervetto alla batteria) è
stato costituito con l’intento di riproporre nella maniera più
fedele possibile alcuni dei capolavori registrati dalla Holiday
tra il 1935 e il 1939 (e quindi nei suoi anni giovanili) alla
testa di piccole formazioni comprendenti Teddy Wilson, Lester
Young, Buck Clayton, Harry Edison e altri grandi solisti. Nel
repertorio del quintetto figurano brani immortali come All Of You, The Man I
Love, Lover Man, Fine & Mellow, Lester Leaps In.
Il concerto, come
anticipato, verrà preceduto
da un video storico realizzato e commentato da Giorgio Lombardi,
direttore del Museo del Jazz di Genova e una delle firme più
prestigiose della storica rivista Musica Jazz. Il dvd - composto
da filmati rari, riprese inedite e vecchi video-tapes ormai
introvabili arricchiti da una serie di interessanti interviste -
ripercorre la vita e la carriera di Lady Day.
Un’intensa e
travagliata esistenza, dagli anni giovanili (caratterizzati dal
felice sodalizio con Teddy Wilson, dal fortunato incontro con
l’impresario John Hammond e dal sofferto rapporto con Lester
Young) alla sua prematura scomparsa, a soli 44 anni, al termine di
una tragica sequenza di disgrazie (dai troppi episodi di
intolleranza razziale all’arresto per consumo e spaccio di droga,
dai soggiorni coatti in carcere e in comunità terapeutiche al
definitivo ricovero in ospedale quando era ormai in fin di vita).
Dopo la ‘lezione’ cinematografica sarà la musica a
parlare. Con la pancia piena, però. Tra la guida all’ascolto e
il concerto, verso le 20, è infatti previsto un aperitivo.
Ingresso riservato ai soci Amf.
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