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Lunedì 31 ottobre – Teatro Comunale, ore 20.30 – continua la stagione di Ferrara Musica 2016/2017 con il concerto dell'ensemble norvegese 1B1, solista il violoncellista austriaco Clemens Hagen. Il gruppo affianca a
musicisti professionisti, che svolgono carriere di successo in
orchestre tradizionali e insegnano nell'università di Stavanger, a
giovani studenti provenienti da tutte le città limitrofe, che insieme
hanno dato vita a nuove sonorità cercando di eliminare il più possibile le barriere tra interpreti e spettatori.
Il programma comincia con le Danze popolari rumene di Bartók
(1915). Si compongono di sei momenti: balli a solo e in coppia,
raccolti dal compositore durante i suoi viaggi di studio nell’Ungheria
orientale, l’attuale Romania. La freschezza dei ritmi e delle melodie
originali si combina con una visione armonica personale, e la musica
diventa punto di incontro tra cultura popolare e tradizione scritta, tra
oriente e occidente.
Si prosegue con la Sinfonia da camera per archi in do minore op.110a di Šostakovič, che nasce come trascrizione di Rudolf Barshai del Quartetto op. 110,
scritto in soli tre giorni nell’estate del 1960 e ispirato dalla
visione della devastazione della città di Dresda compiuta da parte degli
alleati durante la seconda guerra mondiale, una distruzione dalla quale
il compositore fu estremamente impressionato. Dedicato alle “vittime di
tutte le guerre”, il quartetto prende le mosse dal DSCH theme, il mesto tema sulle note delle iniziali di Šostakovič (re, mib, do, si), utilizzato anche in molte altre composizioni.
Il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in do maggiore – che vedrà come solista il celebre violoncellista austriaco Clemens Hagen – fu scritto da Haydn
tra il 1761 e il 1765, nei primi anni in cui il musicista era al
servizio degli Esterházy. Composto per Joseph Weigl, violoncellista
dell’orchestra di corte, andò disperso e fu riscoperto solo nel 1961 dal
musicologo Oldrich Pulkert al Museo Nazionale di Praga. Nonostante la
difficoltà della scrittura solistica, il concerto presenta un
virtuosismo acceso ma non ostentato e contrasti drammatici tra solista e
orchestra sempre equilibrati.
Il concerto si chiude con la Suite “Dai tempi di Holberg”: Grieg,
incaricato nel 1884 di presentare un brano per le celebrazioni del
bicentenario della nascita di Ludvig Holberg, uno dei padri della
letteratura scandinava, scrive una Suite per pianoforte
con sottotitolo “Suite in stile antico”, composta da un preludio e
quattro movimenti di danza tipici del periodo barocco. Visto il consenso
ottenuto, Grieg realizzò l’anno seguente una versione per orchestra
d’archi, oggi quella più nota ed eseguita.
Prezzi
da 8 a 40 euro; last minute dalle 18 (da 15 a 20 euro); giovani entro i
20 anni: 9 euro. Info: tel. 0532 202675 - www.ferraramusica.it
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