mercoledì 15 marzo 2017

Nuove voci del cinema francofono

  • Prima visione: Loving, Vedete, sono uno di voi, Moonlight e Il diritto di contare
  • Il Cinema Ritrovato al cinema: Dawson City – Il tempo tra i ghiacci
  • Assalto al cielo. Le immagini del '77
  • In ricordo di Maurizio Deoriti. Silvana Strocchi presenta Il germe del melograno
  • Tout court. Nuove voci del cinema francofono
  • In ricordo di Carlo di Carlo: Un sistema infallibile
  • L'Arena del Sole in Cineteca: Porcile
  • Il cinema di Silvano Agosti
  • Giornate Fai di Primavera. Muti musicati: Grand Tour Italiano
  • Cineclub per bambini e ragazzi: Il GGG – Il Grande Gigante Gentile



Prima visione

Cinema Lumière
Loving
(GB-USA/2017) di Jeff Nichols (123')
Versione originale con sottotitoli italiani
da giovedì 16 marzo

Ispirato a una storia vera, il film racconta la storia di Mildred e Richard Loving, una donna e un uomo che si amano e decidono di sposarsi. Una scelta naturale, ma non se si tratta di una coppia mista – lei nera e lui bianco – nell’America segregazionista del 1958. Lo Stato della Virginia, dove i Loving vivono, li persegue: andranno in prigione a meno di non accettare l'esilio. Il caso Loving arriverà alla Corte Suprema, che nel 1967 annullerà la decisione della Virginia, sancendo una vittoria storica nella battaglia per i diritti civili. Jeff Nichols si inserisce in un territorio ampiamente frequentato dal cinema americano, ma previlegiando una prospettiva intimista, concentrata sulla quotidianità della coppia, “tralasciando il versante processuale per seguirne il riverbero nella loro vita privata” (Emiliano Morreale). “Loving è bellissimo perché non sembra una storia vera: o meglio, non ha quegli schematismi narrativi e quelle forzature ideologiche che spesso affliggono i film ispirati a storie vere, soprattutto se socialmente e politicamente forti come questa” (Alberto Crespi).
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Sala Cervi
Vedete, sono uno di voi
(Italia/2017) di Ermanno Olmi (76')
da giovedì 16 marzo

Dopo l'anteprima durante il festival Visioni Italiane, l'ultimo film di Ermanno Olmi entra in tenitura in Sala Cervi. È la storia personale di Carlo Maria Martini, un protagonista dei nostri tempi, figura eccellente della Chiesa cattolica che ha speso i giorni della sua vita rigorosamente fedele alla sua vocazione e ai suoi ideali. Attraversando eventi drammatici (terrorismo degli anni di piombo, Tangentopoli, conflitti, corruzione, crisi del lavoro, solitudini), Martini ha dato senso a smarrimenti e inquietudini della gente, che in lui ha visto l'autenticità della sua testimonianza e lo ha riconosciuto come punto di riferimento. Uno spirito profetico che, per molti aspetti, ha anticipato le intuizioni di Papa Francesco.
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Laboratori delle Arti Unibo (Piazzetta Pier Paolo Pasolini)
Moonlight
(USA/2016) di Barry Jenkins (111')
Versione originale con sottotitoli italiani
fino a mercoledì 22 marzo

Vincitore dell'Oscar per il miglior film, per la sceneggiatura non originale e l'attore non protagonista, prosegue al Lumière, rigorosamente in versione orginale con sottotitoli, la programmazione di uno dei film più attesi dell'anno. Moonlight racconta, in tre capitoli, la vita dall'infanzia all'età adulta di Chiron, silenzioso ragazzo gay di colore con una madre tossica e prostituta a tempo pieno, cresciuto nei sobborghi difficili di Miami, in cui modelli in cui identificarsi sono tutti negativi, tra spacciatori e machi disadattati. Un film duro, intimo e poetico sull’identità, la famiglia, l’amicizia e l’amore, animato dall’interpretazione corale di un meraviglioso cast di attori.
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Cinema Lumière e Sala Cervi
Il diritto di contare
(Hidden Figures, USA/2017) di Theodore Melfi (127')
Versione originale con sottotitoli italianifino a mercoledì 22 marzo

Katherine G. Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson: tre brillanti matematiche afro-americane della NASA che negli anni della corsa allo spazio e della segregazione razziale hanno dato un contributo fondamentale ai programmi che avrebbero portato l'uomo sulla Luna e alla lotta per i diritti civili e l'emancipazione femminile. “La qualità più grande del film di Theodore Melfi è quella di sfogliare una pagina sconosciuta della NASA. Pagina ‘bianca’ coniugata fino ad oggi al maschile. Il diritto di contare mette in scena efficacemente il razzismo e il sessismo ordinario dei bianchi, concentrandosi sui drammi silenziosi che muovono la Storia in avanti” (Marzia Gandolfi).
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Il Cinema Ritrovato al cinema: Dawson City – Il tempo tra i ghiacci
Il film di Bill Morrison nelle sale italiane dal 20 marzo. Martedì 21 il regista presenta il film al Lumière

Dawson City – Il tempo tra i ghiacci è il nostro Cinema Ritrovato al cinema ‘fuori formato’ del mese. Un documentario avvincente firmato da Bill Morrison, uno dei più audaci filmmaker americani, che parte dal ritrovamento di un giacimento di pellicole sotto i ghiacci dello Yukon per ricostruire attraverso una pagina fondativa della storia americana, l’epoca della corsa all’oro e dei pionieri del cinema. Acclamato a Venezia e poi al New York Film Festival, è uno dei più coinvolgenti film di found footage mai realizzati: le immagini (fotografie, film e frammenti degli anni Dieci, inserti televisivi) ci parlano dell’epoca della corsa all’oro, evocano l’America di Chaplin e l'evolversi d’una nazione capitalista, rintracciano l'origine delle grandi fortune americane (e c’è anche l’origine della fortuna dei Trump, la cui storia parte da uno dei tanti caffè-postribolo del Klondike). Per l’avventuroso ritrovamento dei materiali e per il loro geniale riuso, Dawson City potrebbe essere un ideale trailer del Cinema Ritrovato – che infatti quest’anno dedicherà una personale proprio a Bill Morrison, cineasta, artista, documentarista e grande sperimentatore. Il regista sarà a Bologna martedì 21 e incontrerà il pubblico del Lumière in occasione della proiezione delle ore 20.
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Assalto al cielo. Le immagini del '77
In settimana Berlinguer ti voglio bene, Eraserhead, Il cacciatore e il documentario Femminismo!

fino al 31 marzo – Cinema Lumière

L’uscita del bel documentario di Francesco Munzi (che proporremo mercoledì 29 alle ore 20 alla presenza dell'autore) è l’occassione per riflettere, a quarant’anni di distanza, su un anno cruciale per il mondo e per il cinema. Un anno di fermenti, di lotte, di fantasia al potere, tra indiani metropolitani, femministe, autonomi e creativi. La nostra selezione presenta molti documenti d’archivio di quei mesi liberi e tumultusi, oltre a tanti film importanti impregnati dell’air du temps. Di immagini di repertorio si compone il documentario Femminismo! (venerdì 17 alle ore 20.15, presentato dall'autrice Paola Columba) che ricostruisce le battaglie del femminismo dagli anni Settanta a oggi, con interviste a molte delle protagoniste come Emma Bonino, Livia Ravera, Dacia Maraini e Piera Degli Esposti. In settima vedremo tre signifi cativi film usciti nel '77: Berlinguer ti voglio bene di Giuseppe Bertolucci (giovedì 16, ore 22), in cui l'ultima icona del comunismo italiano è vista attraverso lo sguardo comico e lunare del sottopoletario Cioni-Benigni, Eraserhead – La mente che cammina (sabato 18 a mezzanotte), esordio indipendente e underground di David Lynch, e Il cacciatore (domenica 19, ore 20.30), capolavoro di Michael Cimino, discesa epica e dolorosa nel trauma della guerra.
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In ricordo di Maurizio Deoriti. Silvana Strocchi presenta Il germe del melograno
Martedì 14 marzo, ore 20 – Cinema Lumière

Una serata dedicata alla memoria di Maurizio Deoriti, pianista, compositore, direttore d'orchestra, scomparso lo scorso gennaio. Lo ricordiamo con Il germe del melograno, il film di Silvana Strocchi (che lo presenterà in sala insieme a Gabriella Gherardi) sulla figura carismatica dello scultore e pittore Domenico Baccarini, di cui Deoriti ha composto le musiche. La storia è quella di un artista che, nella Romagna d'inizio Novecento percorsa da fermenti intellettuali e politici, seppe creare intorno a sé un cenacolo di giovani artisti. Attraverso il doloroso ricordo della madre dal letto del manicomio di Imola, il film ne ripercorre la vicenda umana e artistica, inseguendo i sogni, le speranze e la carica innovatrice di quella piccola bohème di provincia.
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Tout court. Nuove voci del cinema francofono
Mercoledì 15 e giovedì 16 marzo – Cinema Lumière

Seconda edizione per l'iniziativa promossa da Associazione NuVo dedicata alle opere di breve formato di giovani registi francofoni che hanno ottenuto risonanza sulla scena internazionale. Dalle Mauritius al Marocco, dal Canada alla Svizzera, dalla Francia al Senegal, diciotto cortometraggi divisi in quattro programmi (mercoledì 15 e giovedì 16, ore 17.30 e 20), che in un calidoscopio di stili, tematiche e generi – dall'animazione alla sperimentazione visiva – dimostrano la varietà e la vitalità della cultura francofona. A cavallo dei due programmi giornalieri due piccoli rinfreschi offerti da Associazione Italo-Belga Bologna-Bruxelles A/R e Café de la Paix.
 

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In ricordo di Carlo di Carlo: Un sistema infallibile
Giovedì 16 marzo, ore 17.45 – Sala Cervi

A un anno dalla scomparsa, ricordiamo l'amico Carlo di Carlo, regista, artista libero da schemi, storico, personaggio eclettico e vivacissimo della cultura italiana. Questa storia di un uomo alla ricerca di un metodo sicuro per vincere alla roulette ma travolto da un dramma sentimentale è "il capolavoro del cinema di Carlo di Carlo. [...] Il lavoro sull'immagine, sul suono, sul colore, sulla composizione dell'inquadratura, sul gioco degli attori, sulla musica mira a una cinematografia cristallina in cui lo spettatore diventa, a tutti gli effetti, protagonista assoluto" (Flavio De Bernardinis).
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L'Arena del Sole in Cineteca: Porcile
Venerdì 17 marzo, ore 18 – Cinema Lumière

Si rinnova anche nel cartellone di marzo la collaborazione tra Cineteca e Arena del Sole. In occasione dello spettacolo Porcile, in scena all'Arena il 23 e 24 marzo per la regia di Valerio Binasco, riproniamo il classico di Pier Paolo Pasolini nella versione restaurata da Cineteca di Bologna e Movietime. Due storie ambientate in epoche diverse – un passato indefinito e il 1967 – e in spazi emblematici – una zona vulcanica e una villa neoclassica in Germania – per tracciare un crudele apologo sul presente. Per chi presenta il biglietto d'ingresso al film sconto del 30% sull'acquisto di un biglietto per lo spettacolo.
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Il cinema di Silvano Agosti
dal 18 marzo al 13 aprile – Cinema Lumiètre

Dedichiamo, tra marzo e aprile, un’ampia retrospettiva a una delle figure più eclettiche e irriducibili del cinema italiano, strenuo sostenitore come molti compagni di viaggio affermatisi negli anni della contestazione (Bellocchio, Grifi, Caligari, Amico) del valore del cinema come elemento fondante dell’impegno politico. Per Agosti l’occhio sensibile della macchina da presa e l’icasticità del taglio di montaggio sono strumenti per restituire il disagio della condizione umana, il dolore della marginalità e per denunciare la brutalità del potere e la violenza delle sue istituzioni concentrazionarie. Inauguriamo la personale sabato 18 alle ore 16.30 con un incontro con l'autore a ingresso libero condotto da Andrea Morini, seguito (ore 18.15) da una presentazione dei libri di Agosti presso la Biblioteca Renzo Renzi. In serata proiezioni di Il giardino delle delizie (ore 20, preceduto dal corto Il violino) e D'amore si vive (ore 22, preceduto dal corto Il matrimonio di Vivina) introdotti dallo stesso regista.
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Giornate Fai di Primavera. Muti musicati: Grand Tour Italiano
Domenica 19 marzo, ore 18.15 – Cinema Lumière

Approssimandosi le Giornate FAI di Primavera (25 e 26 marzo) abbiamo scelto come muto musicato di questo mese una selezione di film d'inizio Novecento dedicati al paesaggio italiano tratti dal cofanetto Grand Tour italiano. 61 film dei primi anni del ‘900 (Edizioni Cineteca di Bologna, 2016). L'Italia come non l'abbiamo mai vista, dalla Sicilia al Cervino, sospesa tra Ottocento e modernità, nelle immagini antiche e rare dei cineoperatori d'inizio secolo. Con l'accompagnamento al pianoforte di Daniele Furlati e il commento di Gian Luca Farinelli.
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Cineclub per bambini e ragazzi: Il GGG – Il Grande Gigante Gentile
Sabato 18 e domenica 19 marzo, ore 16 – Cinema Lumière

Il gigante del titolo è diverso da tutti gli altri crudelissimi esemplari della sua specie: come scopre con sollievo l'orfanella Sophie, il GGG non mangia gli umani (solo disgustosi cetrionzoli) e vive in una caverna dove colleziona i sogni dei bambini. Regista del fantastico a misura di bambino, Spielberg porta sullo schermo il famoso romanzo di Roald Dahl con la tecnica della motion capture, che permette di ricreare digitalmente gli attori (a partire dal ‘gigantesco' Mark Rylance, premio Oscar 2016 per Il ponte delle spie).
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www.cinetecadibologna.it

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