Flavio Favelli
SENSO 80
Opening
29 marzo 2017, dalle 18.00 alle 22.00
30 marzo - 14 maggio 2017
SENSO 80
Opening
29 marzo 2017, dalle 18.00 alle 22.00
30 marzo - 14 maggio 2017
Albergo Diurno Venezia Piazza Oberdan, Milano
In
occasione di MIART 2017, la Fiera d’arte moderna e contemporanea di
Milano e per tutto il periodo del successivo Salone del Mobile, il FAI - Fondo Ambiente Italiano presenta Senso 80, un progetto espositivo ideato da Flavio Favelli per il suggestivo spazio dell’Albergo Diurno Venezia.
Il
titolo della mostra rimanda ‘ai sensi’ come valori fisici, alla
materialità, al piacere e al fatto che l’Albergo Diurno, storicamente, è
stato un luogo dedicato alla cura della persona. C’è poi il richiamo
nostalgico a titoli di grandi film e alla grafica delle immagini anni
Ottanta, anni molto importanti per l’esperienza di Favelli, anni intrisi
di edonismo, ambiguità e conflitti; anni che hanno rappresentato “l’alba e insieme il tramonto”, come lui stesso scrive.
L’artista, come spesso fa nel suo lavoro, crea nel Diurno un’installazione site specific: costruisce un percorso
in relazione all’architettura e agli spazi dell'ambiente partendo dagli
elementi originali che ne hanno tracciato in modo profondo la poetica e
la sua inconfondibile atmosfera. Gli arredi così come i
servizi e l’illuminazione, svelati nelle cartoline storiche del Diurno,
ci riconducono alla sua funzione e alla sua essenza di luogo animato da
uno spirito di cura del corpo e dell’anima: ispirato da ciò Favelli
conserva queste tracce e fonde elementi di antiquariato a oggetti e a presenze più recenti come adesivi e insegne di pubblicità.
Vedendo
e ‘vivendo’ le immagini fotografiche degli anni ‘20 e ‘30 del celebre
bagno pubblico milanese, l’artista rimane colpito dal gruppo di arredi
collocati nella parte centrale del Salone, oggi dispersi: si trattava di
quattro corpi, sorta di isole con divani a forma circolare e di alcuni
tavoli con sedie e lampade, per leggere, scrivere e conversare. Decide
così di ricostruire le isole-divanetti e i volumi originali con quattro
installazioni, sculture in forme di assemblaggio e collage di vari
materiali come mattonelle di graniglia, parti di mobilio e specchi: una reinterpretazione che intende essere “fedele” e insieme artificiale. Anche la luce diventa un tema importante.
Il Diurno esibisce in alcuni punti i neon, senza alcuna copertura e
questa luce fredda diventa parte dell’opera d’arte. Il progetto si
chiude nei corridoi dell’Albergo con una serie di insegne luminose, le
cui immagini, colori, grafie mischiate e sovrapposte, risultano
difficilmente comprensibili e quasi indefinite ma qui posizionate per
evocare la presenza di varie attività commerciali in passato attive in
questo luogo: "Al Diurno si trova ancora incollato qualche adesivo
di pubblicità” racconta l’artista “ci sono le insegne di plastica delle
Ferrovie dello Stato e dei negozi, ad esempio il Barbiere Manicure, ed è
proprio questo, per molti marginale rispetto al fascino intrinseco del
luogo, che io invece trovo interessante. Il Diurno era come un
aeroporto, come una micro città che serviva solo per l’uomo e la donna
moderna (la bellezza, l’acconciatura, le terme, i viaggi...) era un
luogo super artificiale".
L’allestimento intende suggerire una lettura originale di ciò che c’era e non c’è più,
usando la ricostruzione di parte degli arredi, apparentemente formale
ma in realtà concettuale, e l’assemblaggio di vari materiali, stili e
oggetti, per approdare all’evocazione di una memoria storica e
affettiva e per restituire un’idea di narrazione che ben esprime la
natura e la vocazione di questi spazi, intrisi di umanità e passato.
“Raccolgo mobili da quasi vent’anni, arredi dei primi del Novecento, il
cui unico valore è quello di ruotare attorno a un tempo passato
personale denso di ricordi”.
Il
rapporto che Favelli crea con i luoghi, espressione di una memoria
propria, è un tema centrale nel suo lavoro e nella sua poetica.
Così come emerge dal recente lavoro realizzato nella casa di Bologna
dove la madre dell’artista ha vissuto negli ultimi vent’anni:
un’opera-ambiente che parla di una storia intima, di affetti e della
memoria, caratterizzata dalla presenza e dalla convivenza di elementi
che testimoniano un passato non troppo lontano ma in disuso e di nuove
strane presenze, a volte ingombranti, che celebrano lo spirito di quegli
ambienti attraverso wall painting realizzati sui muri della casa.
In occasione di MIART 2017, un nuovo lavoro dell’artista sarà esposto nello stand di Francesca Minini.
Immagine: Flavio Favelli, Mille Luci (24h), 2017, assemblaggio di insegne luminose. Courtesy Francesca Minini, Milano.
*****
Flavio Favelli
(Firenze, 1967), vive e lavora a Savigno (Bologna). Dopo la Laurea in
Storia Orientale all'Università di Bologna, prende parte al Link Project
(1995-2001). Partecipa alla residenza TAM a Pietrarubbia diretta da
Arnaldo Pomodoro nel 1995 e al Corso Superiore Arti Visive della
Fondazione Ratti con Allan Kaprow nel 1997. Ha esposto con progetti
personali al MAXXI di Roma, al Centro per l'Arte Pecci di Prato, alla
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, al Museo Marino Marini di
Firenze, alla Maison Rouge di Parigi e al 176 Projectspace di Londra.
Nel 2008 ha progettato e realizzato Sala d'Attesa nel Pantheon
di Bologna all'interno del Cimitero Monumentale della Certosa, che
accoglie la celebrazione di funerali laici. Nel 2015 l'opera Gli Angeli degli Eroi
viene scelta dal Quirinale e dal Ministero della Difesa per
rappresentare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre.
Partecipa alla XIII Biennale di Scultura a Carrara (2008), alla XV
Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni (2008), alla mostra
"Italics" allestita a Palazzo Grassi, Venezia (2008) e successivamente
al MOCA, Chicago (2009) e a due edizioni della Biennale Internazionale
d'Arte di Venezia: la 50° ("Clandestini", a cura di F. Bonami) e la 55°
("Vice Versa", Padiglione Italia, a cura di B. Pietromarchi).
INFO
Flavio Favelli
SENSO 80
SENSO 80
Opening 29 marzo 2017, dalle 18.00 alle 22.00
Albergo Diurno Venezia – Piazza Oberdan, Milano
Orari: dal 30 marzo al 2 aprile 2017 – tutti i giorni, dalle 12.00 alle 22.00
dal 3 aprile al 9 aprile 2017 – tutti i giorni, dalle 12.00 alle 19.30
dal 10 aprile al 14 maggio 2017 – dal giovedì alla domenica, dalle 12.00 alle 19.30 (festivi inclusi)
Ingresso libero
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque può inserire commenti, che sono moderati