Ogni cosa volge al
fine, anche l’edizione 2017 di “Tutte le direzioni in
Springtime”. La Primavera, però, sboccia ora più che mai, con
una gran chiusura a tutto jazz per la rassegna organizzata dal
Gruppo dei 10. Il concerto previsto per giovedì 27 aprile allo Spirito di Vigarano
Mainarda (Ferrara) sarà un imperdibile raduno tra alcuni
dei maggiori esponenti del jazz a livello mondiale. Per l’ultima
serata di Tutte le direzioni in Springtime, il trio di Andrea Pozza ospita
due dei più acclamati sax tenoristi americani della storia del
jazz di ieri e di oggi: Harry
Allen (sua prima volta a Ferrara) e Scott Hamilton, di cui
indimenticabile fu il concerto alla Sala Polivalente, alla fine
degli anni ’80 nella città estense. I due musicisti si
ritroveranno ora sullo stesso palco con il pianista genovese,
dopo aver condiviso tante registrazioni live e di studio, che
hanno prodotto alcuni dei più bei dischi degli ultimi anni. Sarà
dunque un dialogo musicale tra pari dove a emergere sarà il
grande classic jazz, con un unico fondamentale ingrediente
musicale: lo swing!
Il concerto allo
Spirito sarà infatti un intenso interplay e un affiatamento che
questi grandi musicisti hanno costruito nel corso della loro
lunga e importante carriera. Artista capace di muoversi con
agilità tra stili diversi, dal jazz tradizionale al bebop, Harry Allen - "il
Frank Sinatra del sax tenore" come lo definì la critica
americana - è un sublime interprete di grandi standard del jazz.
Nato a Washington DC, da anni residente a New York, Allen ha
ricevuto numerosi premi, pubblicato oltre 30 album a suo nome e
collaborato con una miriade di grandi artisti, fra cui Tony
Bennett, Hank Jones, Frank Wess, Scott Hamilton, John e Bucky
Pizzarelli, Jeff Hamilton, Terry Gibbs, Warren Vache, Ray Brown.
Scott Hamilton,
ispirato all’inizio della sua carriera dalle melodie di Coleman
Hawkins e Ben Western, ha poi fatto suo il lirismo di John
Coltrane acquisendone la passionalità. Il caldo sax tenore e il
suo innato senso dello swing rendono Hamilton interprete di una
musica straordinariamente elegante, basata su un impeccabile
fraseggio e un sound affascinante, che già negli anni Settanta
lo impose al grande pubblico per la dolcezza del suo sassofono e
l’immaginazione creativa. Nato a Providence, Rhode Island nel
1954, inizia la sua carriera con uno stile allora era al di
fuori dalle aspettative del pubblico, poi invece diventato
comune tra tutti i nuovi interpreti. Tra i numerosi
riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera, nel 2007 Scott
ha ottenuto il “Ronnie” per l’International Jazz Saxophoniste of
the Year, alla prima edizione del Ronnie Scott’s Jazz Award.
Andrea Pozza, tra le personalità più
rappresentative, è un pianista con una solida carriera nazionale
ed internazionale che lo ha visto protagonista in Estremo
Oriente, in America ed in Europa. Ha debuttato a soli 13 anni e
da allora si è esibito al fianco di alcuni “mostri sacri” della
storia del jazz, tra cui Harry "Sweet" Edison, Bobby Durham,
Chet Baker, Al Grey, George Coleman, Charlie Mariano, Lee
Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani. Pozza collabora
stabilmente, tra gli altri, con Enrico Rava, Fabrizio Bosso,
Scott Hamilton, Steve Grossman, Tullio DePiscopo, Luciano
Milanese, Dado Moroni, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony
Pinciotti, Furio Di Castri e tanti altri. È inoltre protagonista
di numerosi progetti discografici a suo nome. Allo Spirito
suonerà con Aldo Zunino
(contrabbasso) e Matteo
Cidale (batteria).
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