Umberto Rossi
L’AUTORE
Philip Kindred Dick
(Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982) è stato uno
scrittore statunitense. La fama di Dick, noto in vita esclusivamente
nell’ambito della fantascienza, crebbe notevolmente nel grande pubblico e
nella critica dopo la sua morte, in patria come in Europa (in Francia e
in Italia negli anni ottanta divenne un vero e proprio scrittore di
culto), anche in seguito al successo del film Blade Runner del 1982
liberamente ispirato a un suo romanzo. In vita pubblicò quasi solamente
opere di narrativa fantascientifica – un genere all’epoca considerato
“di consumo” – ed è stato successivamente rivalutato come un autore
postmoderno precursore del cyberpunk e, per certi versi, antesignano
dell’avantpop. Gli sono stati dedicati molteplici studi critici che lo
collocano ormai tra i classici della letteratura contemporanea. Temi
centrali dei suoi visionari romanzi sono la manipolazione sociale, la
simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del
“falso”, l’assuefazione alle sostanze stupefacenti e la ricerca del
divino.
Nato a Chicago, con la sorella gemella Jane, in una
famiglia dai legami burrascosi (la madre, da lui descritta come
nevrotica, divorziò dal padre pochi anni dopo la nascita dei gemelli),
Philip Dick trascorse un’infanzia e un’adolescenza solitarie e
tormentate: la sorellina morì a poche settimane dalla nascita (Dick le
rimase sempre legato, e decise di essere seppellito accanto a lei); dopo
il trasferimento in California, frequentò l’Università di Berkeley, ma
non concluse gli studi a causa della sua militanza nel movimento contro
la guerra di Corea e del suo pacifismo(per continuare gli studi
universitari avrebbe dovuto sostenere un corso di addestramento – ROTC –
come ufficiale della riserva, all’epoca obbligatorio), che lo portarono
ad avere problemi col maccartismo di quegli anni. Iniziò a lavorare in
un negozio di dischi dove conobbe la prima moglie, Jeanette Marlin (il
matrimonio durò da maggio a novembre ’48). Le sue affermazioni secondo
cui in quel periodo avrebbe lavorato in una radio locale non sono mai
state provate, anche se è possibile che abbia scritto testi pubblicitari
per qualche emittente di Berkeley. Sicuramente la nascita della sua
conoscenza e del suo amore per la musica classica precedette gli anni in
cui lavorò come commesso nel negozio di dischi.
L’incontro con la fantascienza avvenne, forse per
caso, e forse nel 1949 (ma il suo primo racconto, “Stability” Stabilità,
pubblicato postumo, fu scritto nel 1947), quando invece di una rivista
di divulgazione scientifica ne acquistò per sbaglio una di fantascienza
(la circostanza non è certa). Esordì nel 1952 sulla rivista Planet
Stories. Lasciata la prima moglie, si risposò con Kleo Apostolides (dal
14 giugno 1950 al 1959), militante comunista di origini greche. In
questo periodo pubblicò i primi romanzi e una notevole quantità di
racconti. Il matrimonio con Kleo andò in crisi quando Dick si trasferì
nella zona rurale di Point Reyes, a nord di San Francisco, in quella
Marin County che fu l’ambientazione di diverse opere (tra tutte Cronache
del dopobomba). Lì conobbe Anne Williams Rubinstein, che diventò la sua
terza moglie (rimasero sposati dal 1º aprile 1959 all’ottobre 1965).
Era una donna colta e di forte personalità, vedova e madre di tre
figlie, che gli diede una figlia: Laura Archer (25 febbraio 1960). Dick
si trasferì a casa di Anne, e per mantenere la famiglia e il tenore di
vita della moglie abbandonò la fantascienza, poco remunerativa e per
niente prestigiosa, per tentare di occuparsi di narrativamainstream. Ma
Dick visse ciò come una sconfitta, di cui considerò responsabile la
moglie. Il fallimento come “nuovo” autore fu la goccia; il matrimonio
andò a pezzi, Dick si convinse che la moglie avesse assassinato il
precedente marito e che avrebbe fatto lo stesso con lui. Divorziarono
nel 1965, e Dick si trasferì a San Francisco.
Dick assumeva anfetamina fin dai primi anni
Cinquanta, sostanza che gli era stata prescritta dallo psichiatra che
gli aveva diagnosticato una lieve forma di schizofrenia; l’anfetamina
era usata per combattere gli stati depressivi di cui lo scrittore
soffriva occasionalmente. Man mano Dick sviluppò una vera e propria
tossicodipendenza dalla sostanza, che lo agevolava nella stesura delle
sue opere. L’abuso di stimolanti raggiunse livelli allarmanti durante la
seconda metà degli anni Sessanta, proprio mentre l’autore scriveva due
dei suoi romanzi più importanti (Il cacciatore di androidi e Ubik). La
rottura con la quarta moglie, Nancy Hackett (sposata dal 6 luglio 1966
al 1972), che lo abbandonò assieme alla figlia Isolde Freya (ora Isa
Dick Hackett ) (15 marzo 1967), e la morte del suo carissimo amico Jim
Pike, mandarono Dick alla deriva; lo scrittore si trovò a vivere in una
casa di sbandati, e la situazione arrivò al punto critico quando, in sua
assenza, la sua abitazione subì un’effrazione durante la quale
sconosciuti forzarono il suo schedario blindato (Dick fece innumerevoli
ipotesi sulla loro identità, arrivando a sospettare che fossero agenti
dell’FBI; a tutt’oggi la questione non è stata chiarita). In seguito
Dick partecipò a una conferenza sulla fantascienza a Vancouver, in
Canada, e decise di stabilirvisi. Anche l’esperienza canadese fu però un
fallimento, dovuto al consumo eccessivo di psicofarmaci e alla mancanza
di denaro. Dick si fece ricoverare in una comunità di recupero
pertossicodipendenti, la X-Kalay, un’esperienza breve che però lo aiutò
chiudere con le anfetamine. Molti eventi e situazioni risalenti al suo
percorso esistenziale di questo periodo ebbero un ruolo importante nel
suo romanzo Un oscuro scrutare. Tornato in California, Dick si stabilì
alla periferia di Los Angeles e nel 1972 riprese a scrivere, anche in
seguito all’incontro con Leslie (Tess) Busby (18 aprile 1973-1977), la
quinta moglie, dalla quale ebbe il terzo figlio, Christopher Kenneth (25
luglio 1973). Tra il febbraio e il marzo del 1974 Dick iniziò a sentire
voci e avere visioni in sogno e da sveglio. Convinto di vivere
un’esperienza mistica, Dick prese a scrivere l’Esegesi, una vasta
raccolta di appunti a carattere teologico-filosofico a partire dai quali
scrisse la celebre Trilogia di Valis, punto d’arrivo della sua
esperienza letteraria.
Morì a Santa Ana, in California, per collasso
cardiaco, nel 1982, proprio quando i diritti delle sue opere
cominciavano a dargli per la prima volta una certa sicurezza economica, e
mentre era in lavorazione il primo film basato su una delle sue storie:
Blade Runner, di Ridley Scott, che Dick non poté vedere completato,
anche se riuscì a visitarne il set. (Biografia tratta da Wikipedia)
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque può inserire commenti, che sono moderati