Gli amarcord di una carriera dietro l’obiettivo
Conduce Andrea Maioli
Chiara Samugheo è una delle fotografe più famose del mondo. E ha legato indissolubilmente la sua fama a una galleria di ritratti indimenticabili, quelle dei divi che ha incontrato nel corso della sua lunga carriera.
A Chiara Samugheo, Studio d'Arte Interno 11 (Via Castiglione 27) dedica la retrospettiva ‘Divini' in programma dal 26 gennaio al 21 febbraio. In mostra a Bologna i ritratti di Monica Vitti, Claudia Cardinale, Sophia Loren, Luchino Visconti, Mariangela Melato, Silvana Mangano, David Lynch, Alfred Hitchcock, Yul Brinner, Gina Lollobrigida, Glenda Jackson, Nino Manfredi.
Il periodo d'oro di Samugheo è legato alla dolce vita, che decreta il successo di un nuovo tipo di fotogiornalismo e di riviste. Copertine e servizi devono documentare la figura della 'diva', della donna cinematografica, come oggetto del desiderio. Le foto di Chiara Samugheo prendono le mosse proprio da questo contesto, ma restituiscono al corpo-oggetto delle dive una femminilità e una personalità reali, qualcosa di profondamente intimo, in contrapposizione dialettica all'ambiente effimero costruito intorno ai loro corpi, contribuendo così ad alimentare la mitologia del cinema italiano. Al suo attivo, Samugheo conta più di 165.000 scatti di personaggi celebri.
Chiara Samugheo è una delle fotografe più famose del mondo. E ha legato indissolubilmente la sua fama a una galleria di ritratti indimenticabili, quelle dei divi che ha incontrato nel corso della sua lunga carriera.
A Chiara Samugheo, Studio d'Arte Interno 11 (Via Castiglione 27) dedica la retrospettiva ‘Divini' in programma dal 26 gennaio al 21 febbraio. In mostra a Bologna i ritratti di Monica Vitti, Claudia Cardinale, Sophia Loren, Luchino Visconti, Mariangela Melato, Silvana Mangano, David Lynch, Alfred Hitchcock, Yul Brinner, Gina Lollobrigida, Glenda Jackson, Nino Manfredi.
Il periodo d'oro di Samugheo è legato alla dolce vita, che decreta il successo di un nuovo tipo di fotogiornalismo e di riviste. Copertine e servizi devono documentare la figura della 'diva', della donna cinematografica, come oggetto del desiderio. Le foto di Chiara Samugheo prendono le mosse proprio da questo contesto, ma restituiscono al corpo-oggetto delle dive una femminilità e una personalità reali, qualcosa di profondamente intimo, in contrapposizione dialettica all'ambiente effimero costruito intorno ai loro corpi, contribuendo così ad alimentare la mitologia del cinema italiano. Al suo attivo, Samugheo conta più di 165.000 scatti di personaggi celebri.
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