Terzo e ultimo atto della riuscitissima
piece intitolata “Direzione Comacchio”.
Come per tutti gli atti di chiusura, anche questo porta
in sé l’attesa per il gran finale, in armonia e a
completamento della straordinaria musica già ascoltata
nei precedenti appuntamenti.
Suonare le canzoni di Fabrizio De André per ridare voce
al messaggio di un musicista e poeta che ha saputo
suscitare amore e rispetto per i deboli e gli sconfitti
e che ha indubbiamente segnato il percorso della musica
italiana. Questo, in poche parole, il senso del tributo
al cantautore genovese che il 21 settembre chiuderà, con
una serata straordinaria nell’Arena di Palazzo Bellini,
“DIREZIONE COMACCHIO”, organizzata dal Comune di
Comacchio in collaborazione con Il Gruppo dei 10. Voluto
ed interpretato da tre dei suoi musicisti storici -
Ellade Bandini, al quale la manifestazione è dedicata,
Giorgio Cordini e Mario Arcari – “Mille Anni Ancora-
Ricordando Fabrizio De Andrè”
è un modo per dichiarare
il loro affetto nei suoi confronti, affetto che è
maturato negli anni della collaborazione e che li ha
sempre accompagnati, anche dopo la sua scomparsa.
Nel concerto vengono riproposte le più famose canzoni
del grande cantautore poeta: da “Marinella” a “Bocca di
Rosa”, da “Piero” a “Geordie”, salgono sul palco i
personaggi più amati del mondo di Faber, quei personaggi
a cui lui ha donato un’identità densa di significati,
facendone degli archetipi dell’umanità intera. Un’opera,
la sua, che non smette di parlare al cuore, con una
lingua diretta e insieme poetica e amorevole, con una
musica mai uguale e sempre attenta a sottolineare i
significati profondi di canzoni indimenticabili, in cui
l’impegno dei testi non intacca la bellezza della
lirica. In questo concerto l’opera di Fabrizio De André
viene riproposta con arrangiamenti musicali fedeli agli
originali e la voce del giovanissimo Alessandro Adami
stupisce e commuove per la somiglianza con quella di
Faber. La scaletta è idealmente divisa in tre “tempi”,
introdotti da un momento speciale, in cui Ellade
Bandini, Giorgio Cordini e Mario Arcari interpretano una
canzone. Ciascuno dei tre musicisti si ritaglia poi uno
spazio in cui racconta un episodio conservato nel
ricordo degli anni passati accanto a Fabrizio. Accanto a
loro, sul palco, Eros Cristiani e Max Gabanizza, che
suonano con Mauro Pagani, e altri giovani, Enrico
Mantovani – chitarra – il già citato Alessandro Adami –
voce - Stefano Zeni – violino – Giuseppe Rotondi –
percussioni- e Maria Alberti – cori -. Anche la scelta
di suonare con musicisti di un’altra generazione è
voluta: significa passare ai giovani, speranza del
futuro, il testimone del pensiero di Fabrizio e della
sua attenzione per gli altri, più deboli e sfortunati.
Dori Ghezzi, presidente della Fondazione Fabrizio De
André, ha offerto il proprio sostegno al progetto,
fornendo preziosi consigli e alcuni scatti autografi,
uno dei quali è stato scelto per illustrare il progetto
sui manifesti.
Per questa chiusura, anche la street parade viene
affidata a una delle più famose marching band italiane.
A partire dalle 18.30 le strade della città lagunare
saranno animate dalla Pegasus Brass Band, tra le poche
formazioni che – caratterizzata da una solida chiarezza
d’intenti e dalla grande esperienza dei suoi componenti
– mantengono viva la tradizione di una delle più
autorevoli, colorite ed accattivanti istituzioni del
jazz di New Orleans.Tra i Jazz Festival che ne hanno
visto la partecipazione:Rapperswil (CH), Zofingen (CH),
Lenk (CH), Bulle (CH), Celerina (CH), Kappel bei Olten
(CH), Kempten (D), Bad Waldsee (D), Wil (CH), Davos
(CH), Fiemme Ski Jazz (I), Sankt Gallen (CH), Gossau
(CH), Clusone & Iseo Jazz (I), Lario Jazz Festival
(I), Ascona Jazz Festival (CH), Dolomiti Ski Jazz (I).
Nel corso della serata verrà anche annunciata
l’assegnazione del premio “Tutte le Direzioni” alla DUEA
Film di Antonio e Pupi Avati, con la proiezione di
alcune clip ricavate dai film di Pupi Avati girati
proprio nel territorio comacchiese. Il premio verrà poi
consegnato in una serata interamente dedicata a Pupi
Avati e che avrà luogo nel corso del mese di ottobre.
Un settembre all’insegna della musica di qualità e della
cultura, che avrà dato modo ai turisti di conoscere
alcune delle perle del territorio, che spesso sfuggono
agli occhi e agli altri sensi ma che, una volta
scoperte, non li lasciano più. Non c’è infatti solo
l’aspetto gastronomico - il cui simbolo sono senza
dubbio l’anguilla e le acquadelle marinate – a fare da
contorno alla rassegna. Ma anche percorsi cicloturistici
– da 8 a 92 chilometri, che arrivano sino a Mantova, la
cortesia e la disponibilità di guide ambientali che si
propongono come una veria e propria scorta, che ci si
trovi in appartamento, in albergo o in bed &
breakfast, alla scoperta di un patrimonio naturalistico
che può vantare una fauna di daini, cervi, tartarughe in
libertà, ibis, fenicotteri e tante altre specie di
volatili che fanno di queste terre uno degli avamposti
italiani del birdwatching.
Il territorio intorno a Comacchio diventa a settembre un
luogo ideale per chi vuole avere solo il silenzio o la
buona musica nelle orecchie, l’aria pura nei polmoni –
non ci sono impianti industriali inquinanti in funzione
– e gli splendidi tramonti visibili dalla sponda della
Valle negli occhi.
Ma c’è di più. Oltre ai grandi appassionati di pesca –
che in Comacchio vedono un piccolo paradiso – anche i
patiti di archeologia e di arte contemporanea trovano
qui pane per i loro denti. Due destinazioni su tutte: il
Museo della Nave Romana - che ospita, in un edificio del
complesso di Palazzo Bellini, la struttura dedicata alla
nave romana rinvenuta nel 1981 in località Valle Ponti a
pochi chilometri da Comacchio – e la Casa Museo Remo
Brindisi, gioiello di architettura visionaria, che
nasconde opere delle Avanguardie Storiche Italiane, di
artisti Internazionali – tra i quali, Warhol, Ernst,
Christo e Moore - del Secondo Novecento Italiano. In
caso di maltempo, i concerti si terranno all’interno di
Palazzo Bellini.
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