giovedì 19 settembre 2013

Ricordando Fabrizio De André

Terzo e ultimo atto della riuscitissima piece intitolata “Direzione Comacchio”.
Come per tutti gli atti di chiusura, anche questo porta in sé l’attesa per il gran finale, in armonia e a completamento della straordinaria musica già ascoltata nei precedenti appuntamenti.

Suonare le canzoni di Fabrizio De André per ridare voce al messaggio di un musicista e poeta che ha saputo suscitare amore e rispetto per i deboli e gli sconfitti e che ha indubbiamente segnato il percorso della musica italiana. Questo, in poche parole, il senso del tributo al cantautore genovese che il 21 settembre chiuderà, con una serata straordinaria nell’Arena di Palazzo Bellini, “DIREZIONE COMACCHIO”, organizzata dal Comune di Comacchio in collaborazione con Il Gruppo dei 10. Voluto ed interpretato da tre dei suoi musicisti storici - Ellade Bandini, al quale la manifestazione è dedicata, Giorgio Cordini e Mario Arcari – “Mille Anni Ancora- Ricordando Fabrizio De Andrè”
è un modo per dichiarare il loro affetto nei suoi confronti, affetto che è maturato negli anni della collaborazione e che li ha sempre accompagnati, anche dopo la sua scomparsa.
Nel concerto vengono riproposte le più famose canzoni del grande cantautore poeta: da “Marinella” a “Bocca di Rosa”, da “Piero” a “Geordie”, salgono sul palco i personaggi più amati del mondo di Faber, quei personaggi a cui lui ha donato un’identità densa di significati, facendone degli archetipi dell’umanità intera. Un’opera, la sua, che non smette di parlare al cuore, con una lingua diretta e insieme poetica e amorevole, con una musica mai uguale e sempre attenta a sottolineare i significati profondi di canzoni indimenticabili, in cui l’impegno dei testi non intacca la bellezza della lirica. In questo concerto l’opera di Fabrizio De André viene riproposta con arrangiamenti musicali fedeli agli originali e la voce del giovanissimo Alessandro Adami stupisce e commuove per la somiglianza con quella di Faber. La scaletta è idealmente divisa in tre “tempi”, introdotti da un momento speciale, in cui Ellade Bandini, Giorgio Cordini e Mario Arcari interpretano una canzone. Ciascuno dei tre musicisti si ritaglia poi uno spazio in cui racconta un episodio conservato nel ricordo degli anni passati accanto a Fabrizio. Accanto a loro, sul palco, Eros Cristiani e Max Gabanizza, che suonano con Mauro Pagani, e altri giovani, Enrico Mantovani – chitarra – il già citato Alessandro Adami – voce - Stefano Zeni – violino – Giuseppe Rotondi – percussioni- e Maria Alberti – cori -. Anche la scelta di suonare con musicisti di un’altra generazione è voluta: significa passare ai giovani, speranza del futuro, il testimone del pensiero di Fabrizio e della sua attenzione per gli altri, più deboli e sfortunati. Dori Ghezzi, presidente della Fondazione Fabrizio De André, ha offerto il proprio sostegno al progetto, fornendo preziosi consigli e alcuni scatti autografi, uno dei quali è stato scelto per illustrare il progetto sui manifesti.

Per questa chiusura, anche la street parade viene affidata a una delle più famose marching band italiane. A partire dalle 18.30 le strade della città lagunare saranno animate dalla Pegasus Brass Band, tra le poche formazioni che – caratterizzata da una solida chiarezza d’intenti e dalla grande esperienza dei suoi componenti – mantengono viva la tradizione di una delle più autorevoli, colorite ed accattivanti istituzioni del jazz di New Orleans.Tra i Jazz Festival che ne hanno visto la partecipazione:Rapperswil (CH), Zofingen (CH), Lenk (CH), Bulle (CH), Celerina (CH), Kappel bei Olten (CH), Kempten (D), Bad Waldsee (D), Wil (CH), Davos (CH), Fiemme Ski Jazz (I), Sankt Gallen (CH), Gossau (CH), Clusone & Iseo Jazz (I), Lario Jazz Festival (I), Ascona Jazz Festival (CH), Dolomiti Ski Jazz (I).

Nel corso della serata verrà anche annunciata l’assegnazione del premio “Tutte le Direzioni” alla DUEA Film di Antonio e Pupi Avati, con la proiezione di alcune clip ricavate dai film di Pupi Avati girati proprio nel territorio comacchiese. Il premio verrà poi consegnato in una serata interamente dedicata a Pupi Avati e che avrà luogo nel corso del mese di ottobre.

Un settembre all’insegna della musica di qualità e della cultura, che avrà dato modo ai turisti di conoscere alcune delle perle del territorio, che spesso sfuggono agli occhi e agli altri sensi ma che, una volta scoperte, non li lasciano più. Non c’è infatti solo l’aspetto gastronomico - il cui simbolo sono senza dubbio l’anguilla e le acquadelle marinate – a fare da contorno alla rassegna. Ma anche percorsi cicloturistici – da 8 a 92 chilometri, che arrivano sino a Mantova, la cortesia e la disponibilità di guide ambientali che si propongono come una veria e propria scorta, che ci si trovi in appartamento, in albergo o in bed & breakfast, alla scoperta di un patrimonio naturalistico che può vantare una fauna di daini, cervi, tartarughe in libertà, ibis, fenicotteri e tante altre specie di volatili che fanno di queste terre uno degli avamposti italiani del birdwatching. 
Il territorio intorno a Comacchio diventa a settembre un luogo ideale per chi vuole avere solo il silenzio o la buona musica nelle orecchie, l’aria pura nei polmoni – non ci sono impianti industriali inquinanti in funzione – e gli splendidi tramonti visibili dalla sponda della Valle negli occhi.
Ma c’è di più. Oltre ai grandi appassionati di pesca – che in Comacchio vedono un piccolo paradiso – anche i patiti di archeologia e di arte contemporanea trovano qui pane per i loro denti. Due destinazioni su tutte: il Museo della Nave Romana - che ospita, in un edificio del complesso di Palazzo Bellini, la struttura dedicata alla nave romana rinvenuta nel 1981 in località Valle Ponti a pochi chilometri da Comacchio – e la Casa Museo Remo Brindisi, gioiello di architettura visionaria, che nasconde opere delle Avanguardie Storiche Italiane, di artisti Internazionali – tra i quali, Warhol, Ernst, Christo e Moore - del Secondo Novecento Italiano. In caso di maltempo, i concerti si terranno all’interno di Palazzo Bellini.

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