Come è cambiata Milano
nel corso dei decenni dal dopoguerra a quando l'hai lasciata?
"E' una città
stravolta. Dove c'erano, preziosissime, le vecchie librerie oggi si vendono
scarpe e le librerie sono supermercati. Sparite le mercerie con i plastron
colorati. Le tabaccherie. Il panettiere di Via Montenapoleone oggi è diventato
non so cosa. I salotti - quello famoso della Maruccelli - dove erano invitate
non le persone "in vista sui rotocalchi" ma quelle che davvero contavano nella
cultura e nell'arte. I pomeriggi musicali al Nuovo, i teatri, la Scala. Mi dirai
che almeno questi sono rimasti in piedi: ma gli spettacoli sono gli stessi?
Soprattutto è lo stesso pubblico di allora, elegante, partecipe, colto,
coinvolto? Da quello che ho visto recentemente dubito. Certo Milano è diventata
una città da bere. Ma poi forse ci vuole un alkaseltzer per digerire lo smog, il
rumore, la sporcizia, la volgarità, il disinteresse, la corsa al successo o
all'ultima idea di... con insensate code davanti a vetrine di oggetti. Ho
lasciato Milano dieci anni fa, ci ritorno sempre volentieri, soprattutto per le
grandi mostre d'arte, che forse una volta non erano così grandi. Ci torno
volentieri perché so che torno a casa, in un paese a misura d'uomo in cui oggi
mi piace vivere davvero.Estratto da http://www.storiaradiotv.it/ELDA%20LANZA.htm
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