Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
DIPARTIMENTO
DI INGEGNERIA CIVILE, CHIMICA, AMBIENTALE E DEI MATERIALI
in
collaborazione con
DIPARTIMENTO
DELLE ARTI
presenta il concerto
A
NIGHT AT THE OPERA
Patrizia
Biccirè,
soprano –
Maurizio Leoni,
baritono
Paola
Del Verme,
pianoforte
- introduzione di Giuseppina La Face
- musiche di Donizetti, Puccini, Rossini, Verdi
Lunedì 14 ottobre 2013, ore 21
Laboratori
delle Arti-Auditorium, via Azzo Gardino 65/a - Bologna
Ingresso
libero fino esaurimento posti
Il
Dipartimento
di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali (DICAM)
presenta,
in collaborazione con il
Dipartimento delle Arti
(DARvipem) - Università di Bologna, una serata dedicata al
melodramma italiano, ai Laboratori delle Arti, che vuole ricreare
l’atmosfera di un salotto ottocentesco: il soprano Patrizia
Biccirè, il baritono Maurizio Leoni e la pianista Paola Del Verme in
estratti da opere di Verdi, Rossini e Donizetti, oltre a due brani
pianistici di Puccini e Rossini; la musicologa Giuseppina La Face
(direttore del Dipartimento delle Arti) introduce i brani in
programma.
L’evento
si realizza nell’ambito del convegno internazionale, patrocinato
dal DICAM e realizzato in collaborazione con la Columbia University
di New York, sulla progettazione e realizzazione di strutture
rinforzate con geosintetici, a cui partecipano i principali esperti
mondiali del settore (14-16 ottobre 2013).
Il
concerto è aperto a tutto il pubblico e offerto ad ingresso libero e
gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Lunedì
14 ottobre 2013, ore 21 nell’Auditorium dei Laboratori delle Arti
A
NIGHT AT THE OPERA
Patrizia
Biccirè,
soprano; Maurizio
Leoni,
baritono; Paola
Del Verme,
pianoforte
- introduzione di Giuseppina La Face. In programma: arie da “Il turco in Italia” di Gioachino Rossini; “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti; “, “Ernani”, “Un ballo in maschera”, “Il trovatore” di Giuseppe Verdi, oltre a “Piccolo valzer” e “La scossa elettrica” di Giacomo Puccini.
Dal programma di sala:
“Nell’Ottocento, il melodramma italiano si propagò non soltanto
nei teatri, ma anche attraverso i salotti dei nobili e delle élites.
In questi contesti sociali s’intrattenevano gli ospiti con
selezioni di brani operistici favoriti, frammisti a pezzi
caratteristici per pianoforte. Questa sera abbiamo appunto voluto
ricreare l’ambiente di un salotto ottocentesco: il concerto
presenta estratti da opere di Giuseppe Verdi, il massimo operista
italiano (abbiamo festeggiato nei giorni scorsi il bicentenario della
sua nascita), e di due altri sommi compositori dell’Ottocento,
Gioachino Rossini (1793-1868) e Gaetano Donizetti (1797-1848); alcuni
brani pianistici di Giacomo Puccini (1858-1924) e dello stesso
Rossini completano il programma.”
PATRIZIA
BICCIRE’
Debutta
al Rossini Opera Festival di Pesaro e subito intraprende una carriera
internazionale che l’ha vista esibirsi sulle scene d’opera
italiane e mondiali fra le quali Teatro alla Scala di Milano, Royal
Opera House Covent Garden (Londra), Théatre du Chatelet (Parigi),
Teatro Real (Madrid), Lincoln Center of Performing Arts (New York),
Teatro Municipal di Santiago (Cile), New National Theatre (Tokio),
Melbourne Festival of Arts (Australia) sotto la guida di prestigiosi
direttori d’orchestra fra i quali Antonio
Pappano,
Riccardo
Muti, Sir Charles
Mackerras, Sir J. E. Gardiner, R. Jacobs, O. Dantone, R.
Alessandrini,A. Zedda, ecc. e registi di fama mondiale quali Graham
Vick, Pier Luigi Pizzi, , Willy Decker, Hugo De Ana, Mario Martone
ecc.
Nell’attività
concertistica ha collaborato con importanti orchestre e ha all’attivo
varie incisioni discografiche.
Recentemente
ha debuttato nei ruoli di Eugenia nell’opera “Il marito
disperato” di D. Cimarosa con Il Teatro San Carlo di Napoli (in
tournée a Hong Kong) e Adalgisa nell’opera “Norma” di V.
Bellini presso il Teatro Comunale di Bologna con la direzione del M°
M. Mariotti.
Fra
i prossimi impegni il ruolo di Selika nell’opera “L’Africaine”
di G. Meyerbeer presso il Teatro La Fenice di Venezia e il Te Deum di
A. Bruckner presso il Teatro Manzoni a Bologna.
MAURIZIO
LEONI
bolognese eclettico per indole, ha approfondito e frequentato diversi ambiti della musica classica vocale: ha vinto il 1° Premio assoluto al Concorso "Caravita" di Musica da Camera esibendosi in svariati concerti liederistici, oratoriali e sinfonici in tutta Italia –dalla Sala Verdi a Milano a Santa Cecilia a Roma - ed è componente stabile di 3 formazioni da camera come il Notschibikitschi Ensemble (tre voci e tre clarinetti). Ha al suo attivo 14 Prime assolute nell'ambito dell'opera contemporanea – GESUALDO CONSIDERED AS A MURDER di L. Francesconi ad es. - e diverse esperienze nella produzione del '900: IL PRIGIONIERO di L. Dallapiccola al Teatro Massimo di Catania, MARE NOSTRUM di M. Kagel alla Biennale di Venezia.
Molti
i ruoli operistici: da LEPORELLO
a MARCELLO
, da DANCAIRE
a GUGLIELMO del Così
fan tutte,
da FIGARO
ne il Barbiere di Siviglia a RIGOLETTO, in diversi Teatri italiani
(Regio di Torino, Opera di Roma, La Fenice ) ed esteri (Operà
Comique di Parigi, Bunka Kaikan di Tokyo).
Infine, ma non per finire, ha svolto anche, da una parte attività d'attore: VESPONE, mimo della Serva Padrona, Bure Baruta al Teatrto2 di Parma o un “classico” Goldoni ne “L’Impresario delle Smirne” per il Teatro Stabile di Torino; e dall’altra di regista: Il Maestro di Scuola di Telemann (per il quale ha anche fatto la traduzione ritmica) al Verdi di Pisa, La Zingara di da Capua al Festival di Narni e Don Giovanni di V. Righini al Belcanto Festival di Dordrecht (Olanda).
Infine, ma non per finire, ha svolto anche, da una parte attività d'attore: VESPONE, mimo della Serva Padrona, Bure Baruta al Teatrto2 di Parma o un “classico” Goldoni ne “L’Impresario delle Smirne” per il Teatro Stabile di Torino; e dall’altra di regista: Il Maestro di Scuola di Telemann (per il quale ha anche fatto la traduzione ritmica) al Verdi di Pisa, La Zingara di da Capua al Festival di Narni e Don Giovanni di V. Righini al Belcanto Festival di Dordrecht (Olanda).
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