Dave Liebman - sax tenore
Federico Benedetti - sax alto
Romano Pratesi - sax tenore e clarinetto
Paolo Ghetti - contrabbasso
Mauro Beggio – batteria
Mercoledì 9 aprile l’aula magna Stefano Tassinari della
Scuola di Musica Moderna in via Darsena 57 a Ferrara ospiterà il
quintetto guidato da uno dei più creativi saxofonisti di sempre,
vale a dire Dave Liebman (sax tenore), per l’ultimo concerto
organizzato da Il Gruppo dei 10 alla Scuola di Musica. Un
sodalizio che conferma il suo successo anche in questa edizione di
“Tutte le Direzioni in Springtime”. Il pianoless Quintet, oltre al
leader, schiererà Federico Benedetti (sax alto), Romano Pratesi
(sax tenore e clarinetto), Paolo Ghetti (contrabbasso) e Mauro
Beggio (batteria).La musica del combo è fortemente ispirata al
gruppo guidato da Elvin Jones, a cui Liebman partecipò negli anni
70 (con Steve Grossman, Gene Perla al basso, storica registrazione
blue note “Live at the Lighthouse” del 1975). Di quella incisione
verrà presentato un brano di Liebman “BritePiece”. Nel corso della
serata verranno presentate altre composizioni di Liebman e alcuni
original di Federico Benedetti, tutti ispirati al jazz modale
sviluppatosi in quel decennio. Tuttavia, al posto del consueto
tributo a John Coltrane, spesso d’obbligo nei concerti di Liebman,
verrà presentato un brano di Duke Ellington considerato il
precursore dei cosiddetti “Coltrane Changes” e “Blue Rose”,
mostrando come nel jazz ci sia sempre stata grande coerenza tra
tradizione e avanguardia.
Lo statunitense Dave Liebman,
classe 1946, ha studiato pianoforte e sassofono fin da ragazzo, ma
è dal 1980 che utilizza il sax soprano come strumento principale
pur apparendo anche al sax tenore. La sua inimitabile creatività
l’ha portato a suonare con artisti del calibro diPete La Roca,
Chick Corea, DaveHolland e Steve Swallow, unendosi infine al
gruppo di Elvin Jones. Liebman, che si considera un seguace dello
stile di Hank Mobley, ha un fraseggio moderno e talvolta
coltraniano, ed è a tutt'oggi attivo sia come concertista, sia in
sala di registrazione.
Federico Benedettiè invece un nostro connazionale: nato a
Ferrara nel 1960 ha iniziato proprio nella cittàestense la
militanza nel free-jazz. È dopo essersi trasferito a Parigi che si
dedica professionalmente all’attività di musicista jazz, avendo
l’occasione di suonare come sideman con grandi e leggendari
musicisti americani e non quali Roger Guérin, Kenny Clarke, Sam
Woodyard e Benny Bailey.Fonda anche il proprio quartetto “Four for
Lennie” con la pianista Carine Bonnefoy e il batterista italiano
Andrea Michelutti. Nel 2008 ritorna a vivere in Italia dove
continua la sua attività di compositore e di concertista, tra le
collaborazioni più recenti spicca quella con Luca Accarpio e Ricky
Rinaldi.
Viene invece dal sud Romano Pratesi, nato ad Agrigento
nel 1966. Fin da piccolo studia il clarinetto e all'età di 18 anni
sceglie il sax tenore come autodidatta. È nel 1989 che iniziano le
sue collaborazioni in ambito jazzistico e nella sua lunga carriera
ha militato in numerosi quartetti (citiamo quello con S. De Bonis,
RasulSiddik, Euro Quartet) mentre l’esperienza parigina l’ha
portato a collaborare con il polistrumentista D. Beaussier e con
il gruppo "Urban Sax" diretto da G. Artman con il quale effettua
numerose tournée in Germania.
Paolo Ghetti, classe 1966, approda al contrabbasso e alla
musica jazz dopo essersi dedicato al clarinetto e al basso
elettrico. Durante il suo lungo percorso come sideman, il bassista
Paolo Ghetti ha affiancato colleghi importanti come PatMetheny,
Peter Erskine, Pat Martino, Steve Coleman, Lee Konitz, Cedar
Walton, Enrico Rava. Nel 2006, dopo aver inciso oltre 40 cd, Paolo
Ghetti decide di uscire dal solo ruolo di grande accompagnatore
per cimentarsi nella direzione di un gruppo, come compositore,
arrangiatore e quindi leader. Nasce così “Profumo d’africa”, primo
lavoro discografico a proprio nome. Per il pubblico, La sua
potente cavata e la grande padronanza tecnica rendono il
contrabbasso uno strumento affascinante.
A completare il quintetto è Mauro Beggio che ha iniziato
a studiare la batteria quando aveva tredici anni frequentando la
"Scuola Popolare di Musica DizzyGillespie" di Bassano del Grappa.
Ora che di anni ne ha 44, si può dire che la sua carriera
professionistica ha raggiunto un livello di qualità altissimo che
l’ha portato ad alternarsi tra formazioni precostituite, come
l’Enrico Rava Quartet e il trio di Enrico Pierannunzi, ed
un'intensa attività di freelancer. Tra gli artisti italiani con
cui ha suonato annoveriamo Franco D'Andrea, Stefano Bollani, Dado
Moroni, Andrea Pozza e Sergio Caputo, mentre tra quelli stranieri
spiccano Lee Konitz, TootsThielemans, Kenny Wheeler, Franco
Ambrosetti, Rachel Gould, Chris Rosenberg, HarvieSwartz, Sheila
Jordan, Paul Bley, Glenn Ferris, GarrisonFewell, Mike Abene e Don
Friedman.
Lo spettacolo inizierà alle ore 21.30 ma le porte saranno
aperte già dalle ore 20.30 per l’aspetto più conviviale e
spontaneo della serata. È previsto infatti un buffet che ha
riscosso molto successo nelle edizioni precedenti, ma che
richiede, a chi fosse interessato a partecipare, un gradito
apporto di carattere alimentare dolce o salato. Tutto all’insegna
della condivisione che caratterizza la musica e la voglia di stare
insieme. Per questo l’ingresso sarà libero come chiaro segnale
della volontà di aprirsi verso tutta la cittadinanza.
Ricordiamo, infine, che il prossimo appuntamento di
sabato 19 aprile a palazzo Bellini di Comacchio sarà la punta di
diamante dell’intera rassegna “Tutte le Direzioni”, vale a dire il
concerto per 4 pianoforti a cui prenderanno parte quattro pianisti
di fama internazionale quali Paolo Alderighi, Dado Moroni, Andrea
Pozza e Stefano Sportiello. Un concerto in esclusiva nazionale, e
proprio nella nostra piccola Venezia, che merita tutta la
partecipazione e visibilità possibile.
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