Paradigna (Parma), Abbazia Valserena, la sede CSAC vista da Sud, 2002, foto di Paolo Rosselli (dettaglio) |
Apre al pubblico il percorso espositivo
dell’Archivio-Museo dello CSAC
Centro Studi e Archivio della Comunicazione
dell’Università di Parma
Dal 23 maggio 2015
CSAC - Centro
Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
Sabato
23 maggio aprirà
al pubblico nell’Abbazia
di
Valserena,
a pochi chilometri da Parma,
l’Archivio-Museo
dello CSAC (Centro
Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università),
che rac-coglie e conserva materiali originali della comunicazione
visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai
primi decenni del XX secolo. Uno straordinario
patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi
suddivisi in cinque sezioni: Arte
(oltre 1.700
dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni),
Fotografia
(con oltre 300 fondi e
più di 9 milioni di immagini), Media
(7.000 bozzetti
di manifesti, 2.000
manifesti
cinematografici,
11.000 disegni di
satira e fumetto e
3.000 disegni per
illustrazione),
Progetto
(1.500.000 disegni, 800
maquettes, 2000 oggetti e circa
70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda)
e Spettacolo
(100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi
cinematografici antichi).
Lo CSAC,
fondato nel 1968 da Arturo
Carlo Quintavalle e
in seguito diretto da Gloria
Bianchino, dal 2007
ha sede nella Abbazia cistercense di Valserena, tradizionalmente
identificata come la stendhaliana “Certosa
di Parma”. Gli spazi dell’abbazia sono stati oggi rinnovati
attraverso un importante progetto architettonico promosso e sostenuto
dall’Università di Parma.
A
partire dal 23 maggio, lo
CSAC
si propone però soprattutto
come un nuovo spazio
multifunzionale, una
macchina viva dove
si integrano un
Archivio,
un Museo
e un Centro di
Ricerca e Didattica,
con una partecipazione
attiva da parte della comunità scientifica e del circuito dei
ricercatori, dei dottorandi e degli studenti.
Una
formula unica in Italia, che mantiene
e potenzia le attività
sino ad ora condotte di consulenza e di supporto all’istruzione
univer-sitaria
con seminari, workshop
e tirocini, di organizzazione
di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi
(oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito
e supporto ad esposizioni in altri musei
(tra quelli internazionali citiamo il MoMA di New York, il Centre
Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center e il Museo Nacional Centro
de Arte Reina Sofia di Madrid).
Il
percorso espositivo
del nuovo Archivio-Museo,
attraverso gli spazi della grande Chiesa
cistercense, della
Sala delle Colonne,
della Sala Ipogea
e della Corte delle
sculture,
rappresenterà la complessità e la ricchezza delle collezioni
dell’archivio con oltre 600 opere in mostra. Un’esposizione
permanente in grado di
rinnovarsi potenzialmente all’infinito attingendo allo
straordinario repertorio visivo dell’Ar-chivio, i
cui materiali saranno esposti a rotazione.
Le
sedici sezioni della
Chiesa saranno
dedicate a temi che faranno emergere la complessa natura di questo
Archivio/Museo, attraverso le interazioni trasversali delle sue
collezioni: dall’Arte
alla Moda,
dal Design
alla Fotografia,
dall’Architettura
alla Pubblicità
fino al Disegno
della satira, con
opere e progetti, solo per citarne alcuni, di Lucio
Fontana, Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Achille e Pier Giacomo
Castiglioni, Nizzoli e
Bellini
per Olivetti, Man
Ray, Luigi Ghirri, Dorothea
Lange, Giò
Ponti, Pier Luigi Nervi, Giuseppe Samonà, Armando Testa,
Tullio Pericoli,
Vincino.
Chiude
questo percorso la mostra
monografica dedicata alla cultura figurativa e progettuale degli anni
’60 e ’70 con
opere di artisti entrate nelle collezioni dello CSAC sin dai primi
anni di attività, come quelle di Enrico
Baj, Mario Ceroli, Luciano Fabro, Emilio Isgrò, Enzo Mari, Giulio
Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Ettore Sottsass,
Emilio Tadini.
La
Sala delle Colonne
espone il lavoro di raccolta e studio delle opere conservate
nell’archivio
della Sezione Arte con
un percorso crono-logico dai
disegni di Mario Sironi alla Poesia Visiva,
insieme a documenti progettuali e di lavoro. Ai visitatori sarà
offerta anche la possibilità di consultare,
su prenotazione, i materiali degli archivi conservati
nelle aree dell’Abbazia non aperte al pubblico
La
Sala Ipogea,
introdotta da Il
Sentimento della Rivoluzione
di Fausto
Melotti, integra
l’itinerario della scultura creato nella corte
dell’Abbazia, che comprende numerose sculture
di grandi dimensioni.
Il
nuovo CSAC è dotato di servizi di accoglienza e ospitalità, come un
bistrot
e una foresteria
allestita in quelle che un tempo erano le celle dei monaci.
Sarà
presente anche un bookshop
dove sarà possibile acquistare i cataloghi delle mostre che lo CSAC
ha realizzato a partire dal 1969.
Lo
CSAC ha in programma progetti didattici per le scuole primarie e
secondarie, iniziative speciali per i visitatori e aperture
straordinarie con eventi a tema.
CSAC - Centro Studi e Archivio della
Comunicazione
Università di ParmaAbbazia
di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1
Apertura
al pubblico da
sabato 23 maggio
2015
Orari
dal
martedì al venerdì dalle
10 alle 15
sabato
e domenica dalle
10 alle 20
Ingresso10 euro
Riduzioni per gruppi, giovani sotto i
18 anni, studenti, docenti e persone con disabilità.
Gratuità per i bambini sotto i 12 anni.
Gratuità per i bambini sotto i 12 anni.
Per informazioni al pubblico
+39 0521 033652
Per
prenotazioni
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