venerdì 10 settembre 2021

Nino Castelnuovo

Secondogenito di quattro fratelli (due maschi, Pierantonio e Clemente, e una femmina, Marinella), incomincia a lavorare ancora bambino a Castello, rione di Lecco. Dopo aver praticato la ginnastica artistica e il ballo, nel 1955 si trasferisce a Milano, dove diventa allievo della scuola del Piccolo Teatro di Milano di Giorgio Strehler.

Nino Castelnuovo con Claudia Cardinale in Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi

Inizia quindi a lavorare per la televisione nel 1957, anno in cui partecipa come mimo al programma Zurlì il mago del giovedì, di Cino Tortorella[1] (tra i suoi compagni mimi vi sono Renata Padovani, Gabriella Durano Galvani, Relda Ridoni e Sergio Le Donne). Esordisce poi al cinema in Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi, e prosegue interpretando ruoli secondari da attor giovane in numerose pellicole, alcune delle quali anche di rilievo come Il gobbo (1960) di Carlo Lizzani e Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti.

L'occasione internazionale arriva con il musical francese Les Parapluies de Cherbourg (1964) di Jacques Demy, un film interamente cantato, in cui interpreta la parte del protagonista accanto a una giovane Catherine Deneuve. Il film ottiene all'estero consensi di critica e di pubblico e vince la Palma d'oro a Cannes, ma passa quasi inosservato in Italia per la idiosincrasia del pubblico italiano nei confronti dei musical, ancor più se sottotitolati.

In compenso, qualche anno più tardi, Castelnuovo diverrà uno degli attori più popolari in Italia grazie al ruolo di Renzo Tramaglino nella riduzione televisiva di I promessi sposi, andata in onda sul primo canale della Rai nel 1967, per la regia di Sandro Bolchi. Le sue scelte successive hanno privilegiato la televisione, dove ha preso parte a numerosi sceneggiati che hanno fatto seguito al primo grande successo; da ricordare Ritratto di donna velata (1974), con Daria Nicolodi. Nel 1976 subisce una grave perdita familiare, quando suo fratello Pierantonio viene picchiato a morte[2]. Nel 1994 un'altra grave perdita per la morte, in un incidente stradale, dell'altro fratello Clemente.

Recita superbamente in uno dei più premiati film di tutti i tempi, Il paziente inglese (1996), nei panni dell'entusiasta archeologo italiano D'Agostino. Il pubblico lo ricorda ancora per la sua lunga carriera di atletico testimonial nella pubblicità dell'olio Cuore, in cui veniva ripreso nell'atto di saltare una staccionata. Nel 2013 Castelnuovo ha vestito i panni dello spregiudicato giudice Savio, nella serie Le tre rose di Eva 2, ruolo che ha continuato a ricoprire anche nella terza stagione della serie televisiva nel 2015.

Colpito da glaucoma, che lo aveva reso ipovedente[3], muore a Roma il 6 settembre 2021 dopo una lunga malattia a 84 anni[4]

da Wikipedia

 

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