venerdì 28 ottobre 2011

Scordatevelo!




Che la sanità avesse poco a che fare ormai con la salute, ma riguardasse piuttosto l'economia e il management,  lo si era capito quando aveva assunto il nome di Azienda Sanitaria, la novità è che adesso sta anche perdendo la connotazione di “Locale”.
Lo scenario prospettato giovedì 27 dal bondenese  Dr.Paolo Saltari – Direttore Generale Azienda USL Ferrara, prevede ospedali di eccellenza sparsi sul territorio a cui affluiscono i pazienti affetti da specifiche patologie: quindi il punto focale diventa convogliare il “cliente” là dove potrà ricevere, nel più breve tempo possibile, il trattamento adeguato; ovvio il parallelo col modello tayloristico-fordista, già applicato da tempo nell'industria.
Un modello del genere, per funzionare, ha bisogno del massiccio supporto dell'informazione digitale che viaggi col paziente riportandone la storia clinica e gli aggiornamenti in tempo reale; se crollano le comunicazioni si inceppa tutto: questo significa che in situazioni critiche quali catastrofi ambientali, epidemie, incidenti climatici deve intervenire la Protezione Civile.
Il ruolo degli ospedali locali diventerebbe quindi quello di una sistemazione logistica di “riserva” in cui far confluire prontamente personale specializzato aggiuntivo (scenario invero non delineato dal relatore).
Però, tra le righe, quello del personale è un discorso conseguente: se i letti sono stati dimezzati nel corso degli ultimi dieci anni ( e non è finita), ovvio che anche operatori sanitari, cliniche convenzionate e relativo indotto subiranno la stessa sorte.
Attualmente il settore sanitario costituisce circa il 12% del PIL nazionale, con la riduzione degli investimenti nel settore a causa del ridimensionamento dei trasferimenti dallo stato alle regioni (che attualmente amministrano la sanità), inevitabilmente anche il PIL è destinato a scendere; contrariamente ai desideri di certi economisti che lo vorrebbero in espansione infinita.
Crescerà invece in India, dove già adesso vengono inviate radiografie, elettrocardiogrammi e altri risultati di esami da leggere, analizzare e refertare (questo il relatore lo ha detto).
Come dice il solito saggio orientale, ci aspettano tempi interessanti...

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