lunedì 17 giugno 2013

Il cinema ritrovato 2013, parte seconda

I muti di Hitch
Il restauro dei nove film muti di Alfred Hitchcock è uno dei progetti più importanti e complessi intrapresi dal BFI National Archive. Il Cinema Ritrovato sarà il primo festival a presentarli tutti insieme nel formato originale 35mm. Titoli, fra i quali The Pleasure Garden a lungo considerato perduto, che si spingono oltre i codici della pura suspense, e già rivelano appieno il genio che rese Hitchcock, non ancora trentenne, il più importante regista britannico dei suoi tempi. 

The Pleasure Garden
(Il giardino del piacere, 1926) • The Lodger (Il pensionante, 1926) • Downhill (Il declino, 1927) • The Farmer’s Wife (La moglie del fattore, 1928) • Champagne (Tabarin di lusso, 1928) • Easy Virtue (Fragile virtù, 1927) • The Ring (Vinci per me!, 1927) • The Manxman (L’isola del peccato, 1929) • Blackmail (Ricatto, 1929)



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Allan Dwan, nobile primitivo
Dopo von Sternberg, Capra, Ford, Hawks e Walsh, la grande retrospettiva di questa edizione sarà dedicata ad Allan Dwan. Una lunga carriera americana, che ha inizio nel 1911 (l’epoca di Griffith e Ince) e si chiude nel 1961 con quattrocento film (ma alcune fonti ne citano oltre millequattrocento!) che spaziano tra tutti i generi e le innovazioni tecniche. La rassegna presenta alcune delle primissime e più rare pellicole (finalmente restaurate), i successi anni Venti costruiti intorno a Douglas Fairbanks (The Iron Mask) o Gloria Swanson (Manhandled), titoli degli anni Trenta e Quaranta in equilibrio tra grande spettacolo e intimismo, e uno dei migliori film antimaccartisti (Silver Lode). Da riscoprire lo straordinario ultimo film di Dwan, Most Dangerous Man Alive. 

A Modern Musketeer
(1917) • He Comes up Smiling (1918) • Getting Mary Married (1919) • Zaza (1923) • Manhandled (1924) • Strage Struck (1925) • East Side, West Side (1927) • Frozen Justice (1929) • The Iron Mask (La maschera di ferro, 1929) • While Paris Sleeps (1932) Fifteen Maiden Lane (1936) • Up in Mabel’s Room (Nella camera di Mabel, 1944) • Rendezvous with Annie (Tutta la città ne sparla, 1946) • The Inside Story (1948) • Silver Lode (La campana ha suonato, 1954) • Tennessee’s Partner (La giungla dei temerari, 1955) • Most Dangerous Man Alive (1961)



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Tenerezza e ironia: Vittorio De Sica, attore e regista
Un maestro, un padre, un faro del cinema italiano, il nostro primo divo moderno, un nome chiave per la memoria condivisa del paese e insieme un cineasta d’imponente profilo internazionale, una carriera che non trova paragoni possibili se non forse in quelle di Chaplin e Welles. Una personalità unica e un artista dalle molte vite. La retrospettiva rende omaggio agli esordi preneorealisti, all’anima napoletana, all’audacia ‘visionaria’ anni Sessanta. E all’attor giovane, al commediante irresistibile, al grande interprete drammatico, dalle capacità ancor oggi intatte di sedurre, commuovere e ogni volta strappare l’applauso. 

Teresa Venerdì
(1941) • I bambini ci guardano (1944) • La porta del cielo (1945) • L’oro di Napoli (1954) • Il giudizio universale (1961) • Il Signor Max (1937) di Mario Camerini • Altri tempi (1952) di Alessandro Blasetti • Peccato che sia una canaglia (1955) di Alessandro Blasetti • Il generale Della Rovere (1959) di Roberto Rossellini

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