Sono
stati tantissimi i grandi protagonisti della storia
del jazz che hanno fatto tappa a Comacchio in
occasione degli “Incontri Jazz”, tenutisi nella
cittadina lagunare a partire dalla fine degli anni
’70, per proseguire, seppur saltuariamente, ma con
grandissima qualità, fino a metà degli anni ’90.
Tutte
serate che hanno lasciato un segno indelebile, ma
una in particolare meriterebbe di essere impressa
sulla copertina dell’album che idealmente racchiude
la storia della rassegna comacchiese. Ci riferiamo a
quella che vide esibirsi sul palco dei Trepponti il
quartetto di Art Pepper, a chiusura degli “Incontri
Jazz Comacchio 1980”.
A
conferma della fortissima sensazione che provarono
i fortunati spettatori, a distanza di vent’anni,
Franco Fayenz, presente a quel concerto come tutta
la critica specializzata, ricordava sulla rivista
Amadeus
lo stravolgente impatto provocato dalla musica di
Pepper, riapparso nel mondo del jazz dopo tanti
anni di purgatorio e per la prima volta in Italia,
in esclusiva nazionale, proprio per il concerto
comacchiese.
Dopo
pochi anni di enormi successi, con costanti
ritorni in Italia, Pepper scompariva
improvvisamente, ma non inaspettatamente,
considerando il drammatico disordine della sua
vita, nel 1982.
Al
ricordo di quel magnifico concerto è dedicata
“TUTTE LE DIREZIONI IN SUMMERTIME 2013”, la
rassegna organizzata da Il Gruppo dei 10 al
PanamaBeach di Porto Garibaldi, anche perché uno
degli appuntamenti clou è proprio quello che avrà
luogo venerdì sera, quando la musica del grande
saxofonista verrà riproposta dalla “Pepper
Legacy”.
Un
omaggio estremamente sentito da parte di Gaspare
Pasini, ottimo sax alto italiano, da sempre rivolto
alla condivisione della sonorità e
dell’espressività, del tutto peculiari, di Art
Pepper, omaggio che si fa forte grazie alla
creazione di un gruppo che si avvale della presenza
di alcuni dei più prestigiosi musicisti presenti
nelle formazioni pepperiane.
Al
pianoforte
George Cables,
maestro dell’arte dell’accompagnamento, ma anche
straordinario solista. Ha suonato con alcuni dei più
grandi nomi di ogni tempo, fra i quali Joe
Henderson, Freddie Hubbard, Woody Shaw, Max Roach,
Roy Haynes, Art Blakey e Dizzy Gillespie. Ancora più
che per la collaborazione con Sonny Rollins e Dexter
Gordon, Cables è ricordato come il pianista
preferito di Art Pepper nell’ultima importante parte
della sua carriera, fino a guadagnarsi il soprannome
di “Mr.Beautiful” con il privilegio di accompagnarlo
in studio in “Goin’back home”, l’ultimo lavoro
firmato dal gigante californiano.
Un
altro dei riferimenti imprescindibili per Art
Pepper è stato Carl Burnett (batterista del
famoso concerto di Comacchio), che col suo swing
elegante ha accompagnato in carriera decine di
live performance e registrazioni con un vasto
raggio di artisti e generi. E’ stato al fianco
di grandi icone del jazz del calibro di Sarah
Vaughan e Freddie Hubbard, così come ha reso i
suoi servigi per nomi ultra-celebrati del soul
fra cui Marvin Gaye, ma lo si può ritrovare
anche in alcuni significativi dischi di Horace
Silver, Freddie Hubbard, Kenny Burrell, The
Three Sounds, pregiati nomi del roster di casa
Blue Note.
L’altro
nome di spicco della serata doveva essere Bob
Magnusson, purtroppo impossibilitato, all’ultimo
momento, a prendere parte al tour. La sostituzione
doveva pertanto essere di assoluto e pari livello.
Troviamo
così
al contrabbasso Essiet Essiet,
tra i migliori jazzman del panorama contemporaneo.
Acclamato dalla critica per le sue già numerose
collaborazioni, Essiet si contraddistingue per un
mix di stili che gli permettono di spaziare fra le
più svariate realtà. Essiet è stato l’ultimo
contrabbassista di Art
Blakey, suonando con lui per due anni e comparendo
in tre cd. Ha anche preso parte alle formazioni di
Bobby Watson, Freddie Hubbard, Cedar Walton e dei
“Blue Note All Stars”, per citarne solo alcune.
Il
delicato e sicuramente ingrato compito di sostituire
il gigante Pepper è affidato proprio a Gaspare Pasini,
promotore di questo progetto e musicista di
straordinaria forza emotiva. Chiunque lo veda
suonare sa che in quel momento, tutto quello che
ascolta è tanto vero quanto coinvolgente. Pasini
poté assistere agli ultimi concerti italiani di
Pepper, fra Pescara e Bologna, con il grande amico
ed organizzatore Alberto Alberti (l’altro
personaggio a cui è dedicata “TUTTE LE DIREZIONI IN
SUMMERTIME 2013”) , godendo di una musica palpitante
che lo ha accompagnato sino a qui e, come esecutore,
gli ha permesso di ricevere gli apprezzamenti di
musicisti come Cedar Walton, David Williams, Billy
Higgins, Phil Woods, Ray Mantilla, Edy Martinez,
Shawnn Monteiro, solo per citarne alcuni.
Art
Pepper
ci ha insegnato – come gli altri grandi maestri della
musica afroamericana – che una sola nota può valere
più di cento. Nel corso del tempo distillò sempre più
le note del proprio fraseggio, assolutamente
riconoscibile, componendo, negli ultimi anni, una
musica sofferta dalla quale traspariva, indifesa,
tutta la sua anima. Seppe coniugare la maestria
tecnico-strumentale con il proprio vissuto personale.
Riascoltare dal vivo le straordinarie composizioni del
californiano con la sua sezione ritmica a più di
trent’anni dalla sua scomparsa – è senza dubbio
un’operazione decisamente interessante per ogni vero
appassionato di jazz.
La rassegna
“TUTTE LE DIREZIONI IN SUMMERTIME” aderisce al progetto
“MUSICA IN CLASSE” promosso da Il Sole 24 Ore
e si impegna a divulgarlo attraverso le proprie
iniziative. L’invito a fare musica in classe è sempre
aperto! Scrivete a musicainclasse@ilsole24ore.com.
Per informazioni e
prenotazioni
PANAMABEACH
V. le dei Mille 30
– AREA 66
PORTO GARIBALDI
(FE)
Tel. 0533 326226 –
3357002223
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