giovedì 27 novembre 2014

Adieu au langage di Godard in 3D

Prima visione in lingua originale: Adieu au langage di Godard in 3D
Fino a mercoledì 3 dicembre - Cinema Lumière

L'idea è semplice. Una donna sposata e un uomo solo si incontrano si amano, litigano, volano i pugni. Un cane vaga tra città e campagna. Le stagioni passano. L'uomo e la donna si incontrano di nuovo. Il cane si trova tra loro. L'altro è nell'uno. L'uno è nell'altro. E sono tre persone. L'ex marito distrugge ogni cosa. Un secondo film comincia. Uguale al primo. Eppure no. Dal genere umano si passa alla metafora. Finirà con degli abbaiamenti. E dei pianti di neonato.
Jean-Luc Godard
Premiato quest'anno a Cannes, l'ultimo film dell'ottantenne Jean-Luc Godard. Un titolo irresistibile per un film (ancora) da anno zero che rilancia e ridiscute. Un film che ha fatto molto parlare di sé per il modo in cui è stato realizzato: in 3D. Un 3D molto distante dalle produzioni correnti di molto cinema blockbuster. Chi conosce il cinema del maestro francese, saprà già cosa aspettarsi: una trama bucata, atonale, frammentaria, citazioni pittoriche e letterarie, una location ormai cara a Godard, quella del paese in cui vive, Rolle, sul lago Lemano. Un film girato in digitale, con strani e affascinanti effetti spiazzanti, stereoscopici. Come se il cinema fosse un eterno ricominciamento, una perenne invenzione, che necessita di uno sguardo infantile, o di quello di un cane.
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Prima visione in lingua originale: Due giorni, una notte dei Dardenne
Fino a mercoledì 3 dicembre - Cinema Lumière

Ci sono dei film che riempiono gli occhi, altri che soddisfano la mente.
Due giorni, una notte riempie il cuore.
Paolo Mereghetti
L'Europa della crisi e le contraddizioni profonde del mondo del lavoro raccontate attraverso la storia di una donna (una magnifica Marion Cotillard) che, per evitare di essere licenziata, deve convincere i suoi colleghi a rinunciare a un bonus di produzione. Sempre alla ricerca di uno sguardo autentico sulle realtà marginali, il cinema dei fratelli Dardenne riesce a creare "una meravigliosa alchimia tra documentario, film di suspense e favola sociale che solo la Hollywood del passato riusciva a produrre. Si può parlare di film-summa, tanto i Dardenne vi riassumono il DNA del loro cinema, pur ricercando una forma il più possibile trasparente" (Romain Blondeau). In prima visione e in lingua originale in alternanza con Adieu au langage di Jean-Luc Godard.
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Omaggio a Xavier Dolan
Da giovedì 27 novembre al 17 dicembre - Cinema Lumière

Enfant prodige del cinema canadese, coccolato dalla critica e dai festival di mezzo mondo, con il suo ultimo Mommy (a dicembre nelle sale italiane) ha ricevuto la definitiva consacrazione internazionale al festival di Cannes 2014, aggiudicandosi il Premio della Giuria ex aequo con Jean-Luc Godard. A soli venticinque anni e già cinque lungometraggi all'attivo, ha parlato dell’amore, dell’adolescenza, dei rapimenti e della transessualità. Di Jackson Pollock e degli anni Novanta, di alienazione e omofobia. Dei college e della sindrome di Stoccolma e di quella di Stendhal. Gli dedichiamo un omaggio a cavallo fra novembre e dicembre, che si inaugura giovedì 27 con il suo folgorante esordio J'ai tué ma mère, film d'ispirazione autobiografica realizzato a soli diciannove anni, “un miscuglio di humour, crudeltà e pr ecisa osservazione del quotidiano” (Jean-Michel Frodon). Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli italiani.
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Cinque decenni di migrazione: Terraferma
Mercoledì 26 novembre, ore 20 – Cinema Lumière

Ultimo appuntamento nel cartellone di novembre per la rassegna, collaborazione con Scuola di Giurisprudenza dell'Università di Bologna, dedicata alla migrazione nella seconda metà del Novecento. Dopo Nuovomondo, epopea di quando gli emigranti erano gli italiani, Emanuele Crialese con Terraferma prosegue con coerenza la sua ricerca raccontando la vita di una famiglia di pescatori, in bilico tra tradizione e cambiamento, sconvolta dall'arrivo via mare di una profuga etiope e del suo bambino, in fuga disperata verso un futuro migliore. Introduce Renzo Orlandi.
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La violenza illustrata: Chi sta bussando alla mia porta
Sabato 29 novembre, ore 18 – Cinema Lumière

Anche quest'anno la Cineteca partecipa al primo e unico festival centrato sulla tema della violenza di genere promossa da La Casa delle donne per non subire violenza Onlus. Sabato secondo appuntamento con il lungometraggio d'esordio di Martin Scorsese (e di Harvey Keitel) che prepara Mean Streets guardando a Cassavetes e Godard, e segue le bighellonate di tre giovinastri di Little Italy, tra tentazioni della strada e bambagia famigliare. Charlie si innamora di Katy, ma il suo sentimento e la sua educazione cattolica sono messi a dura prova quando scopre che la ragazza ha subito violenza dal suo ex. Introducono Laura Saracino (Casa delle donne per non subire violenza Onlus) e Maria Raffaella Ferri (Presidente Commissione delle Elette del Comune di Bologna).
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L'Arena del Sole incontra la Cineteca: Falstaff
Sabato 29 novembre, ore 20 – Cinema Lumière

Prosegue la collaborazione tra il Teatro Arena del Sole e la Cineteca di Bologna, che mensilmente propone film in qualche modo legati agli spettacoli in cartellone all'Arena. In occasione della pièce Falstaff (3-7 dicembre) per la regia di Andrea De Rosa, proponiamo (nella copia restaurata da Filmoteca Española) la celeberrima trasposizione del personaggio shakesperiano diretta e interpretata da Orson Welles. La grande, giocosa e desolata storia di Sir John Falstaff, compagno di gozzoviglie e maestro di vita per il giovane erede a un trono insanguinato, è ricostruita attraverso una sceneggiatura sperimentale e fedelissima, dove ogni singola riga di dialogo è puro Bardo. A seguire Las versiones de Campanadas a medianoche de Orson Welles, documentario di Luciano Berriatúa che racconta il complesso e affascinante lavoro di recupero d ella versione originale del film licenziata nel 1965 dal regista.
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Cineclub per bambini e ragazzi: Il colore del Paradiso e Zazie nel metro
Sabato 29 e domenica 30 novembre – Cinema Lumière

Il fine settimana di Schermi e Lavagne si apre all'insegna dei 'racconti persiani' con il poetico Il colore del Paradiso dell'iraniano Majid Majidi: protagonista un bambino cieco di otto anni che durante l'estate raggiunge il padre vedovo e le sorelle in campagna, tra incantevoli campi di fiori profumati e l'affetto dei suoi cari. Con Zazie nel metro, classico del 1960 di Louis Malle tratto da Queneau, si inaugura invece domenica 30 'Ragazzi selvaggi', una nuova rassegna che una volta al mese proporrà piccoli protagonisti alle prese con le incomprensione, e a volte l'ostilità, del mondo adulto.
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Cine&Cena. Originale e remake a confronto: Profumo di donna
Sabato 29 e domenica 30 novembre, ore 18 - Palazzo Varignana

Si rinnova l'appuntamento con la rassegna Varignana d'Essai - Cine&Cena in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Il resort Palazzo di Varignana & SPA ospita per tutti i week-end di novembre un ciclo di otto grandi film, quattro versioni originali e altrettanti remake. A seguire una cena con un esclusivo menù ogni volta diverso e ispirato alle atmosfere del film. Ultimo appuntamento il prossimo week-end con le due versioni di Profumo di donna: sabato 29 l''originale' di Dino Risi con Vittorio Gassman e domenica 30 il remake firmato nel 1992 da Martin Brest con Al Pacino. Sconto del 10% per Amici e Sostenitori della Cineteca.
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