Cosa c’è di nuovo nel mio cortile? La sigla I.M.B.Y.
riprende l’acronimo inglese N.I.M.B.Y (Not In My Back Yard, «non nel
mio giardino»), coniata negli anni Ottanta e da allora utilizzato per
descrivere una forma di protesta avviata da una comunità contro opere o
attività di interesse pubblico, che hanno o potrebbero avere effetti
negativi sul proprio territorio di appartenenza. Riprendendo questo
slogan e ribaltandolo, insieme al Gruppo dei 10 Salotto Roverella vuole
invece includere nel proprio cortile rinascimentale I.M.B.Y. Festival,
la manifestazione musicale dall’alto potenziale positivo sul
territorio, in un luogo spettacolare e al contempo raccolto e
famigliare. Il sottotitolo, “Direzione Emilia Romagna”, vuole dare risalto ai protagonisti delle serate: quattro eccellenze che la nostra regione vanta.
Le prossime date in cartellone sono: venerdì 15 giugno con Italian Realbook,
che ripropone in chiave jazzistica alcune tra le più belle pagine di
musica italiana (da Giuseppe Verdi a Vasco Rossi…), scelte da un
immaginario libro di canzoni e arrangiate e reinterpretate in chiave
jazz, venerdì 29 giugno con l’incredibile Lama’s Band accompagnata da un musicista d’eccezione: Carlo Atti al sax tenore, e infine, venerdì 13 luglio con Sugarpie & The Candymen, la simpatica band che per l’occasione trasformerà il cortile di Palazzo Roverella in un teatro di progressive swing.
BLUE TRAIN / BIOGRAFIE
Pippo Guarnera è nato in Sicilia nel 1953 e già nei
primi anni Settanta si è esibito nel Jazz Club di Roma Music Inn. Nel
1985 prende avvio l’intesa musicale con gli artisti blues Andy Forest e
Billy Gregory, nell'87 e nell'88 partecipa alla tournée teatrale di Enzo
Jannacci che si conclude con la trasmissione su Rai 2 di Fo, Rame e
Jannacci. Dimostrazione vivente che il blues non si suona ma si ha,
Guarnera è un pianista e organista che ha collaborato con musicisti del
calibro di Eugenio Finardi, Carey Bell, Lovie Lee, Jeann Carroll, Sugar
Blue e con diverse band quali Napoli Centrale, Rudy Rotta Band, Blue
Train Trio e Magic Trio, senza contare le sue presenze come session man
nei dischi di Ligabue, Gianna Nannini, Stadio, Gianluca Grignani,
Timoria e tanti altri.
Enzo ‘Vince’ Vallicelli è tra i migliori batteristi
italiani ed europei in ambito blues e non solo. Nato a Forlì nel 1951,
all'età di quindici anni la passione per il ritmo lo distoglie da ogni
altro interesse. S’iscrive al conservatorio di Pesaro "G. Rossini", dove
frequenta il corso di percussioni, da cui partirà la sua carriera,
caratterizzata da una forte personalità e un temperamento estroverso,
trainante, capace di coinvolgere musicisti dotati di grande feeling. La
sua attività si svolge insieme a cantautori italiani (Nannini, Finardi,
Bertoli, Solfrini) e fra le pareti delle sale d'incisione: ciò gli vale
un riconoscimento nell'Enciclopedia Italiana del Rock (Arcana Editrice).
Continuando a esplorare nuovi linguaggi musicali (jazz, swing, blues),
l'incontro determinante avviene nel 1988, quando l'armonicista Andy
Forest lo porta sulla strada del blues e a suonare dal vivo con Shirley
King, Zora Young, Cheryl Porter, Ginger Brew, Kay Foster Jackson,
Harriet Lewis.
|
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque può inserire commenti, che sono moderati