Cinema Arlecchino ore 10.45 | Cinema Jolly ore 18.15
Marcello, Marina e Luciano Emmer
Marcello Mastroianni nel fresco, impetuoso
postneorealismo dei primi anni Cinquanta: s’impone la sua fisionomia
morbida, sorniona, provinciale o borgatara, a suo modo già elegante.
Nella commedia Giorni d’amore
(1954), favola sentimentale con peso specifico sociale di Beppe De
Santis, Marcello è accanto a Marina Vlady, luminosa ragazza di campagna
sedicenne, e l’incontro produce scintille: “un ardente racconto
d’amore”, commenta Sadoul, che resta incantato dalla tenerezza e dalla
“carnalità” del film. Vlady è protagonista anche di La ragazza in vetrina
(1961), capolavoro maledetto di Luciano Emmer, vittima di un
accanimento censorio senza precedenti. Tutto sembrò
inaccettabile all’Italia chiusa e impaurita dell’epoca: la
rappresentazione, cruda e visionaria, delle condizioni di lavoro degli
immigrati italiani nelle miniere olandesi, e la rappresentazione del
loro tempo libero, timido girovagare tra le ragazze del quartiere a luci
rosse di Amsterdam. Circolato (poco) per quarant’anni in versione
gravemente mutilata, il film è stato reintegrato nella sua più completa
versione originale. Marina Vlady sarà in sala a introdurre entrambi i
film.
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MAMbo ore 17
Dream Makers
Presentazione al MAMbo del progetto internazionale Dream Makers,
dedicato alle figure di produttori e alle pratiche produttive nel
cinema italiano. Dopo una tavola rotonda presieduta da Stephen Gundle,
curatore della mostra, Gian Luca Farinelli dialogherà con Fulvio
Lucisano, patriarca dei produttori italiani. Mercoledì 26 alle 11 presso
la Biblioteca Salaborsa, inaugurazione della mostra, legata al
progetto, Dream Makers. Come i produttori hanno fatto grande il cinema italiano, promossa da Cineteca di Bologna e Arts and Humanities Research Council. Ingresso libero.
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Sala Scorsese
Cinemalibero
Domani quattro film. In Fad’jal
Safi Faye, prima regista donna dell’Africa subsahariana, ci fa ascoltare
il fluire della vita nel racconto dei vecchi del suo villaggio. Prisioneros de la tierra di
Mauro Soffici, a lungo perduto e oggi restaurato, denunciava nel 1939
le condizioni dei braccianti nelle piantagioni argentine, con immagini
che Borges definì “di forza intollerabile”. Hyènes di Diop Mambéty ovvero uno dei capolavori del cinema africano, un’allegoria concreta che unisce il Dürrenmatt della Visita della vecchia signora, la denuncia della forza distruttiva del denaro e la bellezza dell’immagine africana. Ancora di Diop Mambéty Parlons grand mère, “film manifesto sul cinema, l’infanzia e l’Africa”.
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Ritrovati e Restaurati
Una
vera riscoperta il ‘ritrovato e restaurato’ muto Christian Wahnschaffe
(1921), imponente dramma in due parti di Urban Gad, dal romanzo di Jakob
Wassermann. Un giovane industriale tedesco si fa coinvolgere dalla
rivoluzione russa del 1905. Ricchezza e miseria, nobiltà e nichilismo,
angeli e puttane, società corrotte e aneliti di salvezza: in dense
volute narrative, un grande racconto europeo d’inizio secolo.
Risplende nel programma di domani Il silenzio è d’oro di René
Clair, meravigliosa rievocazione della Parigi dei primi anni del secolo,
primo film sonoro che rende omaggio alle origini del cinema (muto, da
cui il titolo) catturando l’euforica energia di un’arte nascente. Il
'Clair touch', i suoi plein air, le traversate di città, i
piccoli personaggi, le atmosfere popolari avranno un importante impatto
sul neorealismo italiano e sul De Sica di Miracolo e Milano e Ladri di biciclette (anche se qui i costumi sono di Dior).
Un Ozu del 1956, dei meno visti. Soshun (Inizio di primavera)
è la storia di un impiegato, della vita che gli passa accanto amara, di
un fallimento familiare e di un destino sociale segnato. Meno tenerezza
verso i personaggi, sguardo duro sull’etica della mediocrità. Un film
di produzione Shochiku (nota a margine: al Cinema Ritrovato
quest’anno presentiamo i restauri delle due principali case giapponesi,
Shochiku e Toho, di cui mostriamo Vita di O’Haru donna galante).
Un cult movie messicano: Carita de cielo (1947) è un
bell’esempio della produzione rumbera, esuberante genere dell’età
dell’oro del cinema nazionale, con intrecci allietati dai ritmi
afro-caraibici. Commedia degli equivoci e prima trionfale apparizione
della star cubana Ninón Sevilla
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Auditorium DAMSLab ore 18.00 | Piazza Maggiore ore 21.45
Bergman 100 con Margarethe von Trotta
Nel pomeriggio l’omaggio al centenario bergmaniano propone il documentario Searching for Ingmar Bergman,
dove Margarethe von Trotta ripercorre l’opera di Bergman, nella luce
soprattutto dei suoi grandi personaggi femminili, e intervista autori
contemporanei sull’eredità del grande svedese. La serata in Piazza
Maggiore è invece tutta per Il settimo sigillo, capolavoro tra i
capolavori di Bergman, restituito da un magistrale restauro al mistero
che le ultime versioni digitali avevano dissipato. Il settimo sigillo torna a parlarci con la potenza grafica del suo paesaggio e la chiaroscurale profondità della sua inquietudine.
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Piazzetta Pasolini ore 22.15
Serata napoletana con cineconcerto
Prima delle tre
serate napoletane in Piazzetta Pasolini, primo dei tre cineconcerti di
gruppi musicali che tengono viva la tradizione musicale partenopea.
Questa sera, a celebrare una cultura popolare d’altissimo livello,
l’incontro tra voce e musiche di Antonella Monetti e Michele Signore e
le immagini di Elvira Notari, pioniera ed eroina del cinema napoletano (L’Italia s’è desta, Fantasia ’e surdato).
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Auditorium - DAMSLab ore 14.30
Documentario su Güney
Ahmet Gürata introduce The Legend of the Ugly King,
struggente documentario del giovane regista curdo tedesco Hüseyin Tabak
che racconta, attraverso preziosi documenti, l’avventura umana, etica e
politica di Yılmaz Güney, l’artista curdo divenuto il cineasta più
amato di Turchia.
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Sala Mastroianni ore 16.00
La donna con la Kinamo: Ella Bergmann-Michel
Ogni
anno Il Cinema Ritrovato porta alla luce personalità e produzioni
artistiche inedite. Questo è il caso di Ella Bergmann-Michel, artista
modernista, animatrice culturale, regista di documentari nella Germania
degli anni Trenta. Si comincia domani con alcuni film del 1931-1932,
formidabili testimonianze di vita nella Francoforte progressista
dell’epoca Weimar.
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Piazza Re Enzo ore 19.00
Otto libri sotto le stelle: Tonino Guerra. L'infanzia del mondo
Il libro sotto le stelle di domani è Tonino Guerra. L’infanzia del mondo. Opere 1946-2012, a cura di Luca Cesari, Bompiani 2018. Ne parlano con il curatore Goffredo Fofi e Andrea Guerra.
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festival.ilcinemaritrovato.it
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