sabato 7 dicembre 2019

Ruggenti anni '20

La Roaring twenties jazz band sarà in concerto al Roverella 2000 insieme a Mattia Martorano, sabato 7 dicembe. La serata è la terza e ultima del ciclo di concerti al Roverella 2000 (via Eva ed Adamo 5, Ferrara). La rassegna è stata ideata e promossa dalla Roaring twenties jazz band in collaborazione con Il Gruppo dei 10. Alle 20.30 è prevista la cena e a seguire il concerto. Per informazioni e prenotazioni: 0532.748972.

La terza serata è dedicata al jazz tradizionale e sarà dedicata al violino. Per questo, ospite d’onore è Mattia Martorano, violinista che spazia dalla musica classica, all’hot jazz, allo swing. È membro del gruppo Alma swing che propone hot jazz di tradizione europea secondo la consuetudine classica dell’Hot club de France attingendo al repertorio di Django Reinhardt e Stephane Grappelli. La formazione della ‘Roaring’ comprende Leo Carboni alla tromba, Bruno Fregna al clarinetto e sax soprano, Giacomo Scanavini al trombone Andrea Zardi al pianoforte, Tiberio Bragaglia al banjo, Giordano Giordani al sousaphone e Corrado Marescotti alla batteria.

Il violino ha un posto di rilievo nella storia del jazz, in origine era uno degli strumenti più suonati, ma con l’avvento delle grandi orchestre swing venne accantonato: il volume prodotto da ance, ottoni e dalla batteria, ne sovrastavano completamente il suono. Il violino mantenne un ruolo molto importante nelle piccole orchestre jazz e nello stile gipsy.

I violinisti più famosi degli anni Venti e Trenta sono Joe Venuti e Stéphane Grappelli. Entrambi di origine italiana, Joe Venuti è considerato il pioniere del violino jazz ed è stato fonte d’ispirazione di tutti i violinisti jazz, Stéphane Grappelli divenne famoso con il “Quintette du Hot Club de France”, fondato con Django Reinhardt nel 1934, ideatore e massimo esponente dello stile gipsy. La RTJB e Mattia Martorano ricreeranno così le sonorità di quegli anni e proporranno standard degli anni Venti e Trenta del secolo scorso, col violino che assumerà un ruolo di assoluto rilievo.

Mattia Martorano ha conseguito a 19 anni il diploma di Violino con Sonic Tchakerian e si è diplomato brillantemente in Musica Jazz con Paolo Birro. Nella stessa disciplina ha conseguito il diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti e la lode, specializzandosi nell'ambito del violinismo jazz anche grazie agli studi con Didier Lockwood e Johan Renard presso il CMDL di Parigi. Oggi è docente di Violino Jazz al Conservatorio di Vicenza. Ha collaborato e collabora con Alma Swing, Tammy  Mc Cann  (Ray Charles band), Franco Cerri, Daniele Di Gregorio (Paolo Conte band), Bruno Cesselli, Tomaso Lama, Giampaolo Ascolese, Lino Brotto, Nicola Marsilio (Calicanto), Christian Escoudé, Marco Tamburini, Elisabeth Geel, Kuasar String Kuartet, Kelly Joyce, Phileas Fogg Ensamble, Fabrizio Bosso, Summertime Gospel Choir e molti altri.

La RTJB è una jazz band ferrarese che da oltre quarant’anni propone la musica che si suonava nell'America dei ruggenti anni Venti (da qui il nome, Roaring Twenties) all'epoca del proibizionismo, dello stile liberty e degli “Show boats” che solcavano il Mississippi quando cominciarono a diffondersi in tutto il mondo il ragtime, il blues ed il charleston. La RTJB è una delle rarissime formazioni che nell’ambito nazionale propone jazz tradizionale con arrangiamenti fedeli allo stile dell’epoca realizzati da Giordano Balboni, indimenticato fondatore della band. L’organico è costituito da una formazione totalmente acustica con l’impiego del banjo e del sousaphone che caratterizzano l’immagine oltre che il “sound” sincopato delle vecchie orchestre.

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